Toc toc...eccomi! :D
Pronta per la recensione. Non so quanto sarà lunga, intanto scrivo. XD
Per iniziare, ti ringrazio per la risposta alla recensione precedente, sono contenta che tu l'abbia gradita, sai che mi diverto un sacco ad analizzare i tuoi splendidi capitoli. Come ti dico ogni santa volta (forse sarai anche stufaXD) i complimenti per te non bastano mai. ^^
Allora...a questo punto direi di andare per ordine, come sempre! XD
Zarbon e Airin. Beh, è più che mai chiaro che Raperonzolo è interessato solo e soltanto alle informazioni, non certo ad Airin. E lei, povera, è la ragazza più illusa che abbia mai visto, convinta che Zarbon sia il suo dio solo perché la tratta bene e l'ha salvata da Nappa. In questo capitolo si nota davvero tanto quanto Airin sia devota a Zarbon, prima di tutto perché rischia di collassare cercando di accontentare la sua irritata richiesta (povero lui, meno male che si è tranquillizzato con un bagno caldo, se no rischiava di perdere i capelli...aaah, lo stress, che brutta bestia!) poi perché pur di renderlo felice, dopo il primo insuccesso, lo segue nel corridoio ansiosa di riferirgli le novità, incurante del pericolo. Mossa sbagliata. Ed ecco appunto che arriva Nappa (scusami, ma dopo la nostra chiacchierata di ieri ora sono convinta che il colosso abbia incrociato Airin nel corridoio perché aveva appena finito di pulire i cessi...ok basta la smettoXD). Ti giuro, in quell'istante ho provato vero e proprio orrore per Airin. Ma a mio parere era destino che succedesse: così com'era successo a Seyll (in un contesto diverso) anche Airin ora subirà un totale crollo delle illusioni. E il trauma si prospetta ben peggiore per lei che per l'amica!
Passiamo ora a Seyll e al dialogo con Aisha, che è molto interessante. Aisha è davvero una brava consigliera: la risma di sentimenti di un saiyan è davvero molto esigua, e se un saiyan si sente confuso o minacciato elimina il problema senza farsi troppi scrupoli. Anche se Terok è un saiyan anticonformista, resta comunque un membro della sua razza a tutti gli effetti, quindi è meglio non sfidare troppo la sua pazienza: can che abbaia non morde, si dice, e a Terok questo detto calza a pennello. Quando violentava Seyll le faceva male, certo, ma non ha mai pensato di ucciderla, poi le ha dato una settimana di tempo per riprendersi e lei ha fatto passare ben più di sette giorni. Ed ecco che lui si fa silenzioso, ecco che comincia davvero a meditare di ucciderla, per porre fine al tormento che lo attanaglia. E' bene che Seyll lo riavvicini, prima che il delicato equilibrio si rompa del tutto. E ora che è conscia della sua "forza", l'oriesana deve utilizzarla per ricostruire quel rapporto fragile, pezzo dopo pezzo, perché Terok è troppo devastato dentro per riuscire a combinare qualcosa. E come? Ovviamente assecondando i suoi desideri, senza rifiutarlo, come una brava schiava obbediente dovrebbe fare.
A questo punto passerei subito anche a Terok, così collego tutto. XD
Allora, Seyll vuole vivere. Perciò deve farsi avanti, non ha scelta. Il momento in cui lei gli rivolge la parola, chiamandolo per nome, è di una dolcezza infinita, così come il breve dialogo che ne segue. L'aria in quella stanza è davvero pesante, i due si studiano, l'una per cogliere possibili ire negli occhi dell'altro, l'altro sorpreso dell'iniziativa di lei. Ogni atteggiamento è lento e delicato: Seyll parla con un filo di voce, Terok le risponde con una dolcezza che non fa parte del suo essere, che stupisce la ragazza più di ogni altra cosa. Nonostante in superficie si legga solo un leggero compiacimento, Terok è felice di sentire la voce di lei, e probabilmente in quel momento i battiti del suo cuore subiscono una bella impennata (ah, l'amour!). Solo che lui non lo darà mai a vedere esternamente. Non del tutto. Così la sua risposta mi è apparsa cauta e delicata, come se avesse timore di fare del male a Seyll anche solo con la sua voce. Ma caroXD.
E ovviamente il nostro povero scimmione non può fare a meno di arrabbiarsi sentendo che la sua Seyll non ha avuto il suo pranzo. Alza la voce, e lei prende paura. Ma ecco che l'oriesana dà prova della sua forza, del potere che ora è in grado di esercitare su Terok, che ormai è in totale balia del sentimento che prova per lei. Gli chiede con sconfinata tenerezza e sottomissione di non urlare. Per questo motivo qualsiasi altra schiava sarebbe stata subito uccisa. Lei no e anzi, la sua richiesta ha un effetto sconvolgente: Terok si tranquillizza e la rassicura che no, non ce l'ha con lei. Poi ordina di portare da mangiare. E Seyll a questo punto si rende conto che il saiyan tiene davvero a lei...e meno male, era ora che lo capisse! Ma la comprendo, dopo tutto quello che ha passato ci credo che le sia difficile aprirsi di nuovo a Terok e cercare di comprendere i suoi sentimenti...insomma, un bell'applauso a Seyll per il coraggio che ha dimostrato ci sta! E un applauso anche a te, Mary, per la delicatezza che hai dato ai loro atteggiamenti, cauti e tesi nel valutarsi l'un l'altro. *clap clap!*
Il momento della cena in particolare mi è piaciuto molto. Nella stanza c'era un silenzio assoluto, ma scommetterei qualsiasi cosa che quei due avevano un numero infinito di pensieri diversi che passavano per la testa. Seyll è sorpresa dalla piega che ha preso la conversazione, ma secondo me Terok a questo punto è più che mai assillato da dubbi. E' confuso, disorientato, non capisce il motivo dell'improvvisa iniziativa della ragazza. Ma pian piano, elaborando la situazione, potrebbe ricrearsi un equilibrio più solido.
Equilibrio che rischia già di rompersi poco dopo, quando Terok la abbraccia. E fai piano Terok, Seyll si è fatta avanti dopo tanto tempo, dopo aver raccolto tutto il coraggio che aveva, e tu la abbracci così all'improvviso? Non c'è niente da fare, sei e resti uno scimmione indelicato...ma ti adoro! ^^
Devo dirlo, Seyll in questo capitolo riga dopo riga dimostra quanto coraggio abbia in quel corpo fragile e provato dalla violenza. Tesa nell'abbraccio rude del saiyan, resiste alla tentazione di respingerlo: sa che non le sarà data altra possibilità, non ha altra scelta. O è bianco o è nero, o la vita o la morte. Non ci sono vie di mezzo, se decide di accontentare Terok non può tirarsi indietro poco dopo. E così fa. Mi soffermo ora su alcuni passaggi.
"Il suo abbraccio si era allentato, ma non l'aveva lasciata andare, la teneva ancora accostata a sé quasi temesse di perderla se solo l'avesse mollata un istante."
In questa frase si vede quanto Terok stesso sia insicuro delle sue azioni. La desidera ardentemente e allo stesso tempo teme di farle del male. Il suo abbraccio a mio parere esprime tutto il disagio del saiyan: è un abbraccio deciso ma allo stesso tempo ammorbidito; la tiene accostata a sé nell'implacabile desiderio di possederla, e allo stesso tempo nel timore che il suo tocco rude abbia fatto rinascere in Seyll la paura della violenza, facendo in modo di perderla per sempre. La ragazza in questa frase mi ricorda tanto un delicatissimo e prezioso oggetto di cristallo, tanto bella quanto fragile nel corpo e nella mente. Ed è così che Terok vede Seyll: lei è debole, provata, è stata ferita più volte proprio da lui, che sta facendo i conti non solo col nuovo e sconosciuto sentimento per lei, ma anche con i sensi di colpa. Non vuole più farle del male, perciò dosa ogni piccolo movimento, ogni più piccolo atteggiamento, nel tentativo di far capire a Seyll le sue intenzioni pacifiche. Ma ciò che Terok non sa è che Seyll sarà pure debole fisicamente, ma nello spirito è più che mai consapevole dell'influenza che esercita su di lui.
Gli chiede, sempre con infinita tenerezza, di non farle del male, e lui ancora una volta la rassicura. La tratta con riguardo, con una delicatezza più che mai atipica in una razza di guerrieri come quella saiyan. Ma come abbiamo già detto ormai Terok è in completa balia delle sue emozioni, il suo mondo è lì, in quella stanza. Niente conta fuori da quelle quattro mura.
Ma nonostante lui sia tanto gentile, Seyll non ha più intenzione di farsi ingannare dalle illusioni: basterebbe un nulla per riportare Terok ad essere l'assassino di sempre, e lei ormai lo sa bene, perciò sopporta sforzandosi di non ribellarsi involontariamente. La paura la attanaglia ma lei riesce a resistere. A tutto questo si aggiunge la sorpresa che la coglie nel momento in cui comincia l'amplesso. L'oriesana si aspetta un dolore che non arriva: Terok è più delicato di quanto sia mai stato in precedenza, deciso a dimostrarle che lui non ha intenzione di farle alcun male. A questo punto colgo l'occasione per farti i complimenti qui:
"Si tese per puro istinto non appena lui prese posto tra le sue cosce, pronta al dolore che ne sarebbe seguito; invece, per sua sorpresa, sentì le sue dita accarezzarle il viso. Si specchiò nel nero del suo sguardo, dove poteva leggere un desiderio tanto intenso da darle i brividi, eppure ancora lui esitava, come se stesse aspettando una sua mossa o almeno che si tranquillizzasse. La baciò sulle labbra in un modo casto che le risultò del tutto nuovo, poi appoggiò la guancia alla sua e lentamente entrò in lei."
In questo capitolo il migliore aggettivo per descrivere questa coppia è "delicato". Mary, ti adoro! Ogni gesto, ogni parola, ogni movenza...tutto qui è dettato dalla delicatezza, soprattutto da parte di Terok che vuole riconquistare la fiducia di Seyll. Sì, perché è quello l'obiettivo del saiyan, anche se forse non vuole ammetterlo nemmeno a se stesso. Sa di avere fatto un casino con lei, e adesso cerca di rimediare. Anche quando l'amplesso termina, si vede che Terok non vuole osare troppo nei confronti di Seyll. Potrebbe perderla. Rischierebbe di farla ribellare facendo scattare in lui quella rabbia sempre pronta ad affiorare, ma che porterebbe conseguenze terribili nel loro rapporto che solo adesso sta cominciando a ricucirsi. E lui non vuole tutto questo, perché la ama.
E la domanda finale di Seyll risveglia proprio quel sentimento che l'aveva tormentato nel suo periodo di silenzio forzato. E' una domanda scomoda, perché di fatto gli richiede di esternare quello che prova, e inizialmente infatti Terok è estremamente combattuto. Ma così come Seyll vuole sapere la verità, anche Terok non può più negarla a se stesso. Ed ecco che, a modo suo, gli dichiara il suo amore. *___* Suona come un'ammissione soffocata dall'orgoglio, ma il contenuto della frase è chiaro. Poi l'ultima frase mi è un po' ambigua, ti dirò. Suona tanto come un ordine, ma la malinconia, la dolcezza che la pregnano la fanno sembrare più una richiesta. Secondo me è proprio così, perché il fatto stesso che Seyll accolga il suo abbraccio "senza un fremito" significa che non ha avvertito una minaccia in quel momento. Terok le è solo sembrato di nuovo debole, un debole che prega lei che al contrario è forte.
Mi soffermerei più a lungo a parlare di Terok e Seyll, ma rischierei solo di scrivere una recensione ingarbugliata! XD Questo capitolo è talmente denso di significati che anche rileggendolo dieci volte non sarei in grado di coglierli tutti. Sei un genio. *___*
Passiamo allora ad un altro argomento, l'ultimo: Rael. Da bravo saiyan, più che dolore per la perdita del fratello prova vergogna. E' un sentimento tangibile durante tutto il dialogo con Toteppo, ma ciò su cui vorrei soffermarmi di più è la parte finale. Toteppo consiglia a Rael di spassarsela con una puttana per rilassarsi, e in quel momento Rael ha un'illuminazione. In effetti c'era qualcuno che poteva aver sentito delle missioni segrete, e cioè le schiave. Ora, io ho paura, non solo per quelle schiave, ma per tutte le oriesane...e se le prendessero di mira? Te l'ho detto, ho davvero timore per Seyll, spero che non venga coinvolta in questa sgradevole faccenda...tengo le dita incrociate!
Bene, direi che ho concluso la recensione, ma se mi verrà in mente altro lo aggiungerò! XD
Nel frattempo, aspetto tante belle cose fra Toma e Keres...vendette...tubi della doccia volanti...ah no quelli no giusto? XD Comunque, non mi resta che ringraziarti ancora una volta per la splendida lettura che mi hai regalato, e ti prometto che nei prossimi giorni recensirò anche BB! ^^
Ciao cara, a presto! XD
Bacioni
Kitsune |