Eccomi qua, cara Stateless, con la connessione che viene e che va, piacevolmente sorpresa da questa Pansy.
Pansy debole, e forte, che cerca di andare avanti, nonostante tutto, che cerca di combattere la sua guerra contro il mondo, e in primo luogo contro sé stessa. È curioso, all'inizio ho rifiutato questa Pansy, perché debole, perché rea-confessa, mentre io l'ho sempre immaginata orgogliosa, ma poi ho ripensato ai tempi dell'adolescenza, al male e al dolore che si è in grado di provare per uno sguardo, per una frase e un gesto, perché il mondo fa male quando si cresce. E allora la tua Pansy mi è piaciuta nella sua lucida autoanalisi intimista, nel suo rapporto con Draco, che verrebbe da chiedersi cosa ne pensa lui di Pansy.
A forza di essere Pansy si è consumata, si è seccata come la viola nel libro ed è dovuto intervenire Blaise per raccoglierla e darle nuova linfa. In questo momento si vede l'acquisizione della consapevolezza, la crescita e la scelta di amare Blaise, di scegliere la semplicità al posto della grandezza.
Preferisco quando scrivi di Rita, ma questa Pansy non è male, e smettila di autoflaggellarti.
Un abbraccio
Sev :-) |