Bella, mi è piaciuta molto, Danny era davvero sconvolto in quel frangente e possibile abbia reagito come hai descritto tu dopo.
Brava.
Gracia

Sì, ha completamente senso e migliora di riga di riga in riga.
Ero rimasta piuttosto sconvolta anch'io dalla scena in cui Steve lascia Danny a torturare il rapitore, mi aspettavo che avrebbero dato qualche seguito, per fortuna ci hai pensato tu.
Penso che tu abbia reso benissimo i personaggi.
A presto!
De33y

Complimenti, una bellissima one shot, ben scritta, con un'esposizione coinvolgente, su di un argomento coinvolgente e delicato come quello del "non superare la linea"... una linea che però, qualche volta, per necessità di un fine superiore, a volte bisogna superare, a costo di non sentirsi più a posto con la propria coscienza. Ed è proprio questo fatto - non sentirsi più a posto con la coscienza - che rende diverso il superamento della linea da parte di un uomo come Danny rispetto ad un altro, che magari potrebbe auto-giustificarsi e finire col farlo anche senza necessità e per fini ignobili. Amo molto il personaggio di Danny - anche se sono pazza di Steve - e qui gli hai reso giustizia in un modo che apprezzo davvero molto. Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri con noi.

Per me è stato molto difficile assistere a questo episodio, per l'argomento trattato e perchè coinvolgeva bambine, creature senza colpa ed innocenti che morivano e soffrivano indicibilmente, per mano di un uomo malvagio e senza cuore.
I sentimenti di tutti quelli che sono coinvolti nella ricerca dell'assassino di Amanda e del rapitore di Ella, sono così intensi che rischiano più volte di sopraffarli, ma quello più coinvolto di tutti è sicuramente Daniel, perchè è un padre che sa esattamente cosa si prova, quando qualcuno ti rapisce la figlia: è incapace di accettarlo perché sa che il dolore che ne scaturisce è disumano, agghiacciante e senza scampo. Williams vuole fare e di fatto, farà di tutto, perchè Ella non segua il triste destino di Amanda e venga restituita, intatta, ai suoi genitori ed a tutti coloro che la amano.
Ma per arrivare ad ottenere l'informazione necessaria a salvare la bambina, Danny dovrà fare delle scelte che non credeva possibili ed in questo, sarà totalmente spalleggiato e sostenuto dal suo partner, che lo conosce profondamente: riuscirà nel suo intento arrivando al limite estremo, sostenuto nel suo agire, da una rabbia sconfinata e da una determinazione incrollabile.
Mi è piaciuto moltissimo, il passo della tua storia in cui il Detective, parla delle sue mani, della necessità che debbano restare pulite e di quello che avrebbe fatto, utilizzandole, per ottenere la vitale informazione che gli serviva: era disposto a tutto, ma una volta che la bambina è stata messa al sicuro e l'andrenalina non lo sostiene più, si rende conto di essere stato ad un passo dal porsi quasi allo stesso livello dell'assassino sequestratore. Questa cosa sconvolge profondamente Danny, perché sa di non essere così e comprende nel suo cuore, che ci sono limiti che non si possono superare, perchè portano a commettere azioni che, per quanto necessarie o giustificate, sono comunque crimini. Se le avesse compiute non avrebbe più potuto tornare indietro e sarebbe stato preda dei rimorsi e dei ricordi per il resto della sua vita, non ritenendosi più degno di stare accanto a Grace, a Steve, alla squadra intera od a chiunque altro.
Ecco perché chiede a Steven di aiutarlo a non oltrepassare il punto di non ritorno, per restare integro e per avere la certezza che qualunque cosa accada, lui possa contare sempre, su chi abbia la capacità di fermarlo, ricordandogli la promessa fatta, ovvero McGarrett.
A questo punto, però, io mi sento di scusare Williams per questa sua momentanea debolezza, perché la morte di una piccola creatura innocente è una tragedia inaccettabile e le cose non tornano mai più al loro posto, quando i bambini ne sono coinvolti. Questo è il motivo per cui Danny ha fatto tutto ciò che era in suo potere, per scongiurare tale eventualità, riuscendo alla fine anche a non sporcarsi (troppo!) le mani in maniera irreparabile.
Daniel non si è risparmiato in questo perchè, come diceva Leonardo Da Vinci: "Chi non punisce il male, comanda che si faccia...!"
La tua storia l'ho trovata davvero bella e porta l'attenzione sulla pericolosità delle scelte che alle volte, si è costretti a fare, nostro malgrado, per ottenere uno scopo che significa tutto, sempre sorretti però, dalla voce della coscienza che ci impedisce di cadere nell'abisso e che ci fa restare integri, impedendoci di sgretolarci in mille pezzi.
Spero davvero di poter leggere altre tue storie su Steve e Danny così ben scritte come questa.
Brava...davvero...!
Alla prossima.
Ciao.
Z.

ciao, direi che il senso ce l'ha :)
L'argomento di questa puntata è molto delicato e sicuramente Danny essendo padre ne è rimasto toccato maggiormente. Dal tuo punto di vista questo però lo ha quasi spaventato, forse perchè , lo sappiamo lui si è sempre dichiarato ligio alle regole... ma con Steve ha imparato a lasciarsi andare un po di più .
In ogni caso che tu li veda come amici, o che anche tu come me ci fantastichi sopra ( nel Mc Danno intendo) questo due testoni insieme sono davvero perfetti.
Ciao
V.

È un momento bellissimo tra due persone, grandi amici o anche qualcosa di più non importa, che si sostengono dopo una pesante giornata lavorativa, una giornata che minaccia di sopraffare Danny, quando l'adrenalina lascia il posto alla riflessione, ma che grazie a Steve riesce a non farsi mettere ko da ciò che ha fatto per poter liberare almeno Ella. Danny é un padre che sa cosa si prova a vedersi portare via la figlia, anche se per poche ore, e che quindi è disposto a tutto pur di salvare la figlia di chiunque altro è Steve sarà lì pronto a sostenerlo in caso di bisogno. Veramente una coppia fantastica ciao e alla prossima.