Recensioni per
Give up
di Cain_Nightyard

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
15/12/14, ore 22:03
Cap. 1:

devo dire che mi è piaciuta molto come fic! soprattutto perchè sono poche le persone che si filano Munakata e che cercano di "vedere" che forse è lui quello che ha sofferto più di tutti nonostante sia stato l'assassino di Mikoto.
Ho solo una miiinima critica da farti (poi è solo un mio parere quindi puoi anche ignorarlo) avresti dovuto cercare di approfondire ancora un pochino la parte in cui Reisi ha ucciso il Re Rosso lasciando lì il cadavere, ad esempio descrivendo di più l'ambiente che lo circondava o le sensazioni che stava provando, non so... mi sembrava tutto un po' affrettato. Poi anche l'idea che desse la colpa alla spada, non è brutta, però non mi sa molto di Munakata cioè... è come se stesse cercando di scaricare la colpa su qualcun'altro o qualcosa d'altro rifiutandosi di credere a quello che ha fatto... non so...(ma questa è solo una para mia quindi ignorala XD)
La parte finale al contrario mi è piaciuta molto, soprattutto quando hai parlato del sangue che aveva sulla mano e del fatto che lui essendo un re ha dovuto pensare prima ai suoi "sudditi" invece che a se stesso!
La smetto di scassare le palle, alla prossima ^^

Recensore Master
14/05/14, ore 18:24
Cap. 1:

Nooo che tristezza *-* leggere di un personaggio sicuro di se e nel suo obbiettivo oltre ogni limite, e qui parliamo di Munakata un tizio che sta modellando il mondo a modo suo, venire distrutto dal senso di colpo. Mi angoscia ma è molto bella questa storia per come ti tocca nel profondo. Davvero i miei complimenti, Munakata in grado di provare tanto non lo avrei mai detto! I miei più sinceri complimenti, spero di risentirti presto, scrivi bene.
Alla prossima.
Bye-bye

Recensore Veterano
09/05/13, ore 21:44
Cap. 1:

Inizierei con una citazione tratta dalla Fic.
"nascondendo completamente ai presenti la battaglia che stava scoppiando nel suo essere, tirò fuori gli occhiali dalla giacca e, cercando disperatamente di ignorare il sangue che bagnava le dita con cui inforcava le lenti, desiderò per la prima volta, mentre i suoi subordinati lo guardavano sollevati, di non essere mai diventato un Re."
No, non posso crederci, è brevissima, eppure mi ha suscitato un... senso di tristezza quasi come se mi fosse possibile stare a guardare Reisi a fissare quel vuoto, che in realtà è pieno di rimpianto e rimorsi. Quella scena, nell'anime, è ricolma di dolore. Allora non ci ho colto solo io un coinvolgimento così particolare...
Non ho parole per dirti quanto bene tu abbia espresso la coscienza di Reisi, il suo obbligo nell'essere sempre e comunque un Re, poco importa se colui che è morto, il cui sangue bagna le sue dita, sia quello di un amico, un collega, un fratello, o tutto ciò che Reisi ha sempre pensato in gran segreto di Mikoto. Freddo e impassibile, come un pezzo di ghiaccio, costretto a nascondersi dietro ai suoi occhiali per mantenere la facciata di Re spietato e padrone di sè (gli occhiali: dettaglio impeccabile).
Stupenda anche la definizione di battaglia interiore: ne ha appena finita una, e già ne deve combattere un'altra dentro di sè. Eppure noi lettori/spettatori dell'anime, non sappiamo se Reisi sia in grado di vincerla o perderla, scivolando nell'alone di tristezza portato dalla triste fine di Mikoto.

Vola tra le preferite, i miei più sinceri e sentiti complimenti, perchè hai saputo riassumere, senza tralasciare alcun dettaglio, il pensiero di un Re che ancora prima di essere un sovrano o un leader, è un uomo, una persona, che prova sentimenti e paure. Mi hai offerto degli interessanti e fecondi spunti di riflessione, quindi, davvero, grazie.

~ Nexys.