Appena letta l'introduzione mi sono fiondata sullo scritto, lo ammetto: sono una che viene spesso catturata dal titolo o dall'introduzione - o dall'autore, se è uno che seguo.
Mi intriga molto, non sono molto ispirata dai racconti in prima persona ma questo, in effetti, mi ha catturato, specialmente per il modo di vedere il mondo del "Signor Mazzini". L'idea di avere come protagonista un Italiano Medio, come possono essercene milioni in giro, invece dei soliti bellocci ventenni che hanno sempre successo e a cui muoiono dietro tutto, mi piace tantissimo. Anche l'idea che la persona di cui è invaghito sia il 'classico' avvocato che difende i cattivi quando - invece - il suo sogno era difendere i buoni, ha la sua attrattiva.
Tutta l'altezzosità della signora Biancofiore nel giudicare un umile rivenditore, in un negozio a conduzione familiare come ce ne sono - oggi un po' meno ma comunque ci sono - ha irritato persino me; quel mondo fatto di cliché, di ipocrisia e di false ideologie, dove non esiste il grigio ma o si è bianco o si è nero - metaforicamente - che fa vedere una persona superficialmente, come spesso accade... Beh, la storia promette decisamente bene.
E che dire della figura di Kamal? Ho apprezzato il dettaglio, quelle piccole particolarità che il protagonista ha voluto "concedere" di lui: la bontà per la quale lo giudica bene, come un ragazzo pieno di voglia di lavorare, felice di poter essere in regola invece di lavorare in nero... Tutti questi dettagli mi fanno decisamente propendere per un giudizio positivissimo e promettente della storia, davvero.
Mi piace anche il tuo modo di gestire la visione dell'uomo; molto vero, palpabile... Reale, per così dire. E questo, a mio parere, è veramente difficile da trovare in una storia. Spero di riuscire a seguirti con regolarità, perchè davvero mi piace molto. Complimenti ù.ù |