Recensioni per
Harry and Draco
di Leena

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/09/11, ore 00:43
Cap. 17:

molto bella come storia... complimenti.. l'ho letta tutto d'un fiato.. ma avrà un continuo?? perkè nn o se ho capito bene.. ma nn c'era qualcuno ke si vuole vendicare?? è ginny o pansy?

Nuovo recensore
10/12/10, ore 05:00

Non è assolutamente semplice descrivere delle scene come quelle presenti in questo capitolo.
Si tratta di una fra le parti più importanti della storia, quindi di una fra le parti più difficili da scrivere.
Te la sei cavata abbastanza bene.
Il capitolo è molto dolce e tenero, i tuoi personaggi sono molto sensibili e fragili. Mi piacciono molto.
A quanto sembra, Draco ed io condividiamo la passione per gli HIM.
Dopo "Join me in death", anche "Wicked game"...è fantastico!
La domanda, adesso, sorge spontanea.
Pensava ad Harry ascoltando "Wicked game? Perchè quella canzone è proprio adatta alla situazione. Casualità?
Mah, forse non è nemmeno così importante.
Ti lascio le mie correzioni.

Iriza.


Draco aveva passato il pomeriggio da solo e così anche il resto della sua giornata, che fortunatamente era trascorsa in fretta.
Aveva seguito le sue lezioni e preso appunti ma,come di consueto, non aveva parlato con nessuno.
Difficile da credersi ma, in seguito agli avvenimenti di giugno, si era trovato quasi del tutto ostracizzato dalla vita sociale della sua casa; ben pochi,ormai, gli erano rimasti amici.
Nessuno conosceva la verità sulla missione affidatagli da Voldemort e nessuno gli rivolgeva ancora la parola, eccetto Blaise, Pansy, Tiger e Goyle.
Durante il pomeriggio gli avevano dato anche la notizia della sua estromissione dalla squadra di Quiddich.
Era solo, veramente solo e cominciava a risentirne.
Entrò fugacemente nella sala comune dei Serpeverde.
-Draco,ehi! Ma dove sei stato tutto il giorno?- Chiese Blaise, stravaccato sulla poltrona davanti al camino mezzo acceso.
Draco lo ignorò e tirò dritto verso il dormitorio. Si avvicinò al suo letto ed estrasse una bottiglietta da un baule.
-Stasera sarai tu a farmi compagnia- pensò, osservandone il contenuto ambrato.
La nascose nella veste da mago e velocemente, così come era entrato nella sala comune, ne uscì.
Si diresse, senza indugi, nella classe abbandonata che lo aveva ospitato la sera prima.
-Almeno qua nessuno mi disturberà,o nessuno cambierà strada per evitare di incontrarmi- Pensò.
Accese il lettore Mp3. Musica Babbana: la migliore.
Si rilassò mentre le note di Wicked Game gli invadevano le orecchie.
What a wicked game to play
To make me feel this way.
What a wicked thing to do
To let me dream of you.
What a wicked thing to say
You never felt this way.
What a wicked thing you do
To make me dream of you.
Iniziò a cantare sotto voce, aggirandosi per la classe vuota; ad un certo punto estrasse la bottiglietta dalla veste, la stappò e ne bevve un lungo sorso.
-Ahhh il miglior amico dell’uomo depresso- sfiatò.
Ne bevve un altro sorso, ma stavolta con troppa velocità. Il sorso gli andò di traverso, facendolo tossire ed imprecare. Aspettò che la tosse passasse per mettersi a sedere su di un banco, ammirando la luna.

***

Harry si stava aggirando per i corridoi del castello.
Aveva finito di cenare e aveva lasciato Ron ed Hermione nella sala grande a tubare felicemente, con la scusa di andare a studiare in biblioteca.
Peccato che ora, di studiare, non ne avesse la minima voglia.
Decise quindi di andare a prendere il suo mantello dell’invisibilità e farsi un giro indisturbato in compagnia della sua mappa del Malandrino.
Quindici minuti dopo era di nuovo in giro, il mantello addosso e la mappa aperta davanti a se.
-Vediamo, dove potrei andare?-Si domandò.
Osservando la mappa si accorse che Gazza e Mrs Purr erano diretti dalla sua parte.
Decise di cambiare zona e fece dietro front, fermandosi ad un bivio.
C'era poco da confondersi: la scelta era semplice.
Destra o sinistra.
Si guardò intorno; i corridoi erano fiocamente illuminati.
Quello di sinistra portava ai bagni dei prefetti; quello di destra, invece, portava a una scala che conduceva ai sotterranei e successivamente nella casa dei Serpeverde.
-Meglio di no, con la fortuna che ho potrei trovarmi davanti Malfoy!- Ragionò.
Prese il corridoio di sinistra, camminò ancora un po’ senza una meta precisa, fino a quando non si accorse di un puntolino solitario in un'aula deserta.
Inizialmente credette di leggere male il nome, si strofinò entrambi gli occhi con una mano ma, riaprendoli, si rese conto che il puntolino era ancora li.
Draco Malfoy.
Preso dalla curiosità decise di andare a sbirciare. Voleva evitarlo, ma chissà perché qualche istinto sopito lo obbligava ad andare a vedere.
Draco giaceva seduto, la playlist del lettore Mp3 era finita e stava canticchiando mezzo ubriaco l’ultima canzone.
I just want something.
I just want something I can never have
you always were the one to show me how
back then I couldn't do the things that I can do now.
this is slowly take me apart.
grey would be the color if I had a heart.
I just want something I can never have.
in this place it seems like such a same.
though it all looks different now,
I know it's still the same
everywhere I look you're all I see.
just a fading fucking reminder of who I used to be.
La bottiglietta gli ciondolava in una mano, la voce sempre più sommessa intonava gli ultimi versi della canzone.
Harry era arrivato davanti alla porta, ma non voleva fare irruzione. Si chinò fino a permettere ai suoi occhi di guardare dallo spioncino.
La scena che vide lo lasciò stupefatto: un Draco malconcio, ubriaco ed abbandonato a se stesso canticchiava sotto voce.
-Ma che diavolo...?- Sussurrò, mentre una serie di sentimenti contrastanti si ammassavano nella sua testa: disprezzo, odio, pietà, tristezza, e… tenerezza.
Entrò con estrema delicatezza nell’aula, cercando di fare il meno rumore possibile.
Malgrado la mente annebbiata dall’alcool Draco percepì la presenza di qualcuno nella stanza.
-Chi è?- Chiese, con voce biascicante.
Cercò di alzarsi in piedi, con l'unico risultato di ricadere pesantemente a terra.
Appoggiò la testa bionda fra mani tremanti, piangendo sommessamente.
-Perché? Perché a me?- sussurrò tra le labbra.
Harry, dal canto suo, era pietrificato.
Non avrebbe mai pensato di trovare il sua acerrimo nemico ridotto in quello stato e il sentimento che provava in quel momento era solo tenerezza.
Voleva aiutarlo, confortarlo.
Poi accadde qualcosa.
Qualcosa che Harry non avrebbe mai e poi mai saputo prevedere o immaginare.
Draco invocò un nome.
Il suo nome.
- Me? Invocava me?- Si domandò, avvicinandosi.
Era probabilmente, certamente, caduto in una specie di sonno tormentato, ipotizzò.
Harry si tolse il mantello di dosso, avvicinandosi lentamente di qualche passo e, proprio quando credeva che ormai Draco dormisse alla grossa, il biondo alzò il viso guardando dritto davanti a se.
Il ragazzo dagli occhi verdi rimase paralizzato.
Lo aveva visto!
Sicuramente Malfoy sarebbe balzato in piedi e sarebbe partita una mega rissa, altro che momento di dolcezza e debolezza!
Era tutto finto, o almeno, così sembrava.
Draco, dal canto suo, si limitò a sussurrare ancora qualche parola.
-Harry...sei venuto per me?- Sorrise; un sorrisino un po’ ebete.
Di certo, nulla a che vedere con i ghigni che sfoderava tutte le volte che si incotravano.
Il biondo allungò una mano, le dita lunghe sfiorarono la veste di Harry.
Osservandolo bene Harry si rese conto che Draco era realmente addormentato e che quello aveva tutta l'aria di essere un vero e proprio attacco di sonnambulismo.
Il giovane mago bruno si chinò davanti al biondo, scrutandolo con i suoi splendidi occhi smeraldo.
Tutti i dettagli del viso di Malfoy gli sembravano così nitidi, ora!
Le sopracciglia lunghe e chiarissime, gli occhi chiusi dal bel taglio, la bocca carnosa e fredda, i lineamenti regolari, un lieve accenno di barba.
Harry non resistette, oramai era così vicino al viso di Draco da sentirne il respiro; il suo alito sapeva di whiskey.
Gli allontanò istintivamente la bottiglietta dandole una manata, lasciandola rotolare dall’altra parte della classe.
Draco gli strinse la mano mormorando.
-Harry...-ripetè nel sonno.
Questa volta Harry non ebbe la forza di controllarsi.
Colmò quel piccolo spazio rimasto tra le sue labbra e quelle del biondo, baciandolo.
Una bacio dolce, tenero, ma possessivo. Voleva che quella bocca, quelle labbra, quella lingua fossero sue.
Draco rispose docilmente al bacio.
Le mani di Harry andarono a sfiorare il viso del giovane biondo e poi si posarono delicatamente sulla sua nuca.
Lo strinse ancora di più a se.
Voleva sentire quel contatto fisico, voleva che ogni fibra del suo corpo assorbisse il calore dell’altro.
Avendo bisogno di aria e non potendone quindi fare a meno si allontanò dalle labbra del biondo.
Draco sembrò ribellarsi a quel distacco improvviso, poi si calmò.
Harry lo tenne abbracciato a se per un tempo che sembrò fatto di ore.
Infine sciolse quell'abbraccio e si allontanò lentamente dall’aula.
Voleva che Draco dormisse tranquillo e voleva dormire anche lui, cullandosi nel ricordo di quel bacio.

Nuovo recensore
09/12/10, ore 18:36

Da questo capitolo traspare la solitudine di Harry, ma anche quella di Draco: caratteristica che accomuna entrambi i personaggi rendendoli simili,sebbene siano due perfetti opposti.
Come in uno Ying Yang, la loro diversità genera una certa armonia.
Ho avuto molto meno bisogno di fare delle modifiche al tuo capitolo, alcune parti non le ho toccate o ho cambiato dei piccoli dettagli.
Ho comunque l'impressione che questo sia il capitolo che ho modificato di meno fino a questo momento e...credo che sia un buon segno.

Iriza.


Passarono alcuni secondi.
Lumacorno era ancora piazzato con la sua enorme mole davanti a loro; stava aspettando, evidentemente, che i due iniziassero a parlare tra loro in modo civile.
-Ah…ehm…mi passeresti quella radice di mandragola?- Chiese Harry, per nulla felice.
Draco si limitò a passargliela senza battere ciglio e senza alzare lo sguardo dal calderone, che aveva assunto un colore poco rassicurante. Probabilmente convinto di aver raggiunto il suo scopo, Lumacorno si allontanò, andando a controllare Seamus che in compagnia di Tiger aveva quasi fatto esplodere la pozione.
-Non credere…non mi fa per nulla piacere parlare con te…lo faccio solo perché mi è stato ordinato- bisbigliò Harry, per non farsi udire da Lumacorno.
Draco, impassibile, continuò a mischiare ingredienti.
Harry rimase ad osservare la pozione che ribolliva nel calderone.
Doveva ammettere che Draco era sicuramente più bravo di lui in quella materia: il colore e la consistenza della pozione erano i medesimi di quelli richiesti dal libro.
Il biondo allungò una mano per afferrare un coltellino che gli serviva per tagliare una radice e la sua mano toccò inavvertitamente una piccolissima porzione di pelle del bruno.
Entrambi avvertirono una scossa.
Si guardarono negli occhi.
Gli occhi grigi di Malfoy non tradivano alcuna sensazione, mentre quelli verdi di Harry trasmettevano confusione.
Furono salvati dalla fine dell’ora; Harry schizzò letteralmente via dal suo posto e si riunì ai suoi amici, uscendo al più presto dall’aula.
-E’ stata l’esperienza più terrificante della mia vita!- sbraitò Ron.
-Colui-che-non-deve-essere-nominato in confronto a Goyle è una mosca. Puzza da far schifo! Ma dico, non hanno le docce nei bassifondi?-.
I tre amici non erano affatto contenti di quella nuova trovata di Lumacorno. Per lo meno, lo sarebbero stati se a fare lezione con loro ci fosse stata qualsiasi altra casa, ma non quella dei Serpeverde.
-Ti lamenti! A me è capitata Pansy Parkinson!- Gli rispose la fidanzata, mentre gli afferrava la mano.
-Dire che è viscida, quella li, è parlare per eufemismi. E’ una schiappa totale a Pozioni e dovevate vedere come mi lecchinava!
“Hermi cara, ma qua quanta radice serve? Hermi cara, ma quanti giri in senso orario devo fare?"-.
Hermione imitava perfettamente la voce di Pansy. Ron e Harry risero divertiti.
-Una cosa terrificante!- proseguì la ragazza.
-Spero che Lumacorno cambi spesso le coppie, o troverò il modo di ucciderla, in qualche modo!- Concluse.
Ron si voltò verso Harry, poi prese nuovamente la parola.
- Tu invece sei capitato con la Serpe...allora, come si sta con il diavolo incarnato in persona?- Chiese.
Ron era sempre stato terribilmente curioso e, se una cosa non gli si veniva riferita subito, aspettava il malcapitato come una tigre in agguato, fino a quando il poveretto non si fosse deciso a riferirgli tutto nei minimi dettagli.
Lo attendeva anche nel sonno, se necessario e fu per questo che Harry fu molto sincero.
-Beh, vi dirò...non abbiamo parlato per nulla-.
Guardò Hermione riferendosi a Pansy.
-Non puzza- disse poi, guardando Ron; si stava chiaramente riferendo a Goyle.
-E a pozioni- proseguì- è veramente bravo. Non scherzava, Lumacorno, quando diceva che era uno dei suoi migliori pozionisti-.
Erano arrivati fuori dal castello, nei prati antistanti al lago.
-Beh, possiamo anche dire che è il suo unico pozionista, tenuto conto che tu eri bravo l’anno scorso solamente grazie al Principe Mezzosangue-. Harry si fermò.
-Grazie Herm, tu si che sai tirarmi su di morale- aggiunse, guardando Hermione negli occhi.
-Beh, è vero-.
Lei stava ridendo, non avrebbe avuto alcun senso incazzarsi per una cosa simile. Aveva ragione, solo...odiava che glielo ricordassero.
L’anno prima a Pozioni era il migliore, ma solo perché era entrato in possesso di un libro usato, le cui continue annotazioni a lato, che Harry seguiva alla lettera, facevano in modo che le sue pozioni fossero perfette. Scoprire a fine anno che il libro che tanto lo aveva aiutato era appartenuto all’assassino di Silente, Severus Piton, lo aveva sconvolto al punto da indurlo a recuperare l'oggetto magico dalla stanza delle necessità e a darlo alle fiamme.
Parlando non si erano accorti di essere arrivati all’ombra di un albero.
-Che ne dite, ci mettiamo qui a studiare? Con una giornata così non ho per nulla voglia di entrare alla Torre- chiese Hermione guardando il suo migliore amico e il suo fidanzato con sguardo interrogativo.
-Ah si, va benissimo anche qui- rispose Harry, mentre Ron acconsentì con un cenno del capo, sorridendo alla ragazza.
Si sedettero, l’erba era leggermente bagnata per via di una brevissima pioggerellina che era caduta nelle prime ore della mattina.
-Ahhh, che meraviglia- sospirò Ron, sdraiandosi sull’erba all’ombra delle foglie dell’albero, che in breve tempo sarebbero cadute a causa dell’autunno.
-Ehm…Ron, dovremmo cominciare a preparare un paino di studi; quest’anno non sarà per nulla facile. Tutto i tempo libero che avremo lo dovremmo passare sui libri- imbottò Hermione appena vide che il fidanzato si stava adagiando sugli allori.
-Oh Herm, ti prego, rilassati e goditi questa meravigliosa ora libera- rispose pigro Ron.
Hermione sbuffò e affondò il viso nel libro di Rune antiche, mentre Ron cominciò a sonnecchiare.
Harry invece si ritrovò a pensare.
Da quando i suoi migliori amici stavano insieme la sensazione di essere solo si era acuita.
Sembrava che tutte le persone a cui lui volesse bene fossero destinate, prima o poi, a staccarsi da lui in modo più o meno definitivo.
Ovviamente Hermione e Ron ora erano vivi e vegeti di fianco a lui e non avevano alcuna intenzione di abbandonarlo, anche se ovviamente si ritagliavano del tempo per stare insieme,da soli.
Ripensò ai suoi genitori. A Silente, a Sirius: tutte persone che gli erano state strappate via prima del tempo e si sentii immancabilmente solo, malgrado gli amici non gli mancassero.
Sentì un movimento di fianco a lui: Ron si era spostato per andare ad appoggiare la testa sulle gambe di Hermione, che gli sorrideva dolcemente accarezzandogli una guancia.
Sorrise guardando quella scena, poi la sua attenzione fu attirata da tutt’altra figura.
Draco stava avanzando verso il lago, in compagnia di Blaise e Pansy che cercava di stargli attaccata al braccio.
Draco si mosse in un gesto brusco e spazientito, per staccarsela di dosso. -E basta, ora! Non hai nessun altro a cui dare il tormento? Che so, un povero disgraziato, un Grifondoro,un Basilisco?- urlò addosso alla ragazza, con tutta la ferocia che Draco aveva dimostrato più volte di avere.
Pansy si staccò in fretta da lui, come se all’improvviso il suo braccio fosse diventato incandescente.
-Stronzo-, sibilò tra i denti, allontanandosi di corsa dai due compagni di classe.
Blaise fulminò Draco con lo sguardo.
-Ma che ti prende? Ma ti rendi conto di come ti comporti? Sembra che tutto ti sia dovuto! Datti una calmata Draco, se non vuoi trovarti solo-. Detto ciò, il ragazzo gli diede le spalle e se ne andò per la sua strada.
Blaise era l’unico della cerchia di Draco che questi considerasse davvero come un amico; era quindi l’unico che potesse permettersi di rivolgersi a lui in "certi" termini, criticando apertamente i suoi comportamenti come poco prima aveva fatto.
Il biondo rimase fermo sotto il sole, osservando l’amico che si allontanava.
Si sentiva osservato e, con istinto micidiale, si girò nella direzione giusta.
Harry cercò di spostare lo sguardo facendo finta di nulla, ma non era mai stato bravo a fingere. Draco si diresse allora verso di lui.
Lo torreggiava, un po’ perché Harry era seduto, un po’ perchè aveva comunque cinque o sei centimetri in più del nemico di sempre.
-Ti diverti, Potty?- Lo schernì, la voce praticamente sibilante, gli occhi grigi, piantati negli occhi verdi di Harry.
Il bruno si alzò in piedi.
Non voleva certo farsi intimidire da quel ragazzo strafottente.
-Oh si, mi stavo divertendo tantissimo, effettivamente.
Vederti rimproverato da Zabini, poi.
Veramente divertente, sì-.
Anche Ron ed Hermione si erano alzati in piedi, pronti a dare manforte al loro amico.
-Sai cosa me ne frega di quello che trovi divertente o no, Potty, o di quello che trovano divertente la Mezzosangue o 'sto pezzente di un Wesley!- Rise beffardo, negli occhi un' aria di sfida.
Poi girò i tacchi e se ne andò.
Il trio raccolse la sua roba: era ora di rientrare.
Hermione aveva Rune Antiche, Harry e Ron avevano ancora un' ora libera e volevano accompagnare Hermione a lezione; poi sarebbero andati alla torre dei Grifondoro a prendere i libri per Difesa Contro Le Arti Oscure, la lezione dell’ora dopo.
Dopo aver lasciato Hermione a lezione e averla salutata con un bacio, Ron raggiunse Harry, che si era tenuto in disparte per non invadere la loro privacy.
-E’ una mia impressione o Malfoy è più odioso, quest’anno?- Chiese Ron all’amico, che non rispose subito.
-Non mi sembra molto più odioso degli altri anni, sinceramente.
Forse siamo noi che lo sopportiamo di meno rispetto a prima, a causa di tutto ciò che ci ha fatto-. Ron si strinse nelle spalle e continuò a camminare di fianco all’amico.

Nuovo recensore
09/12/10, ore 16:56

Le cose si fanno interessanti.
E' curioso che Harry e Draco non si siano ancora presi a botte, considerando i loro precedenti.
Ci sono ancora alcune cose che non mi piacciono, la letturain questo particolare capitolo non è fluida come dovrebbe, e questo a causa dell'assenza di quei piccoli accorgimenti che mancano anche nei precedenti capitoli.
A parte ciò, mi piace il modo in cui stai sviluppando la storia.
Ti lascio le mie "correzioni", come al solito,sperando che possano esserti d'aiuto.

Iriza.


Draco si svegliò all’improvviso...
forse troppo.
Il risultato fu una testata sul muro di pietra.
-Cacchio, che diavolo di ore sono?- Rantolò, portandosi una mano sulla fronte, proprio sul punto in cui aveva battuto la testa.
Si guardò intorno: la stanza era spoglia e, a giudicare dalla quantità di polvere che ricopriva le poche suppellettili presenti, doveva essere in disuso da un bel pezzo.
Raggiunse la porta con pochi passi veloci e sbirciò dal buco della serratura.
Prima di uscire voleva essere sicuro che tutto fosse tranquillo.
La prima cosa che i suoi occhi grigi incontrarono fu una veste nera da mago con i bordi dorati.
-Oh, magnifico… e figurati se mi trovavo davanti un viso amico… ma quando mai!- Pensò subito, visibilmente contrariato.
Tentò di mettere meglio a fuoco l'immagine di fronte a sè, chiedendosi chi potesse essere colui o colei che gli si parava davanti; poi sentì una voce.
Una voce familiare.
-Non saprei, ma sono sicuro di averlo visto piangere ieri sera,anche se non ne capisco il motivo-.
Quella voce.
-Ma proprio Potter!…E' una persecuzione!- Mormorò a se stesso, esasperato.
Attaccò l’orecchio alla spessa porta di legno: per sua fortuna Harry si era fermato proprio li davanti.
-Ma dai, Harry! Quello li è incapace di provare pietà per qualsiasi essere umano; secondo me non produce nemmeno lacrime, non sa nemmeno cosa siano!-.
Un tonfo lieve, poi un gemito.
Hermione aveva appena sferrato a Ron una gomitata nel costato.
-Ahi- si lagnò quello, subito dopo.
-Ma dico, sei impazzita?!!- Rantolò.
Harry sbuffò.
-Oh, dai, andiamo Ron. Era una botta piccola piccola!-.
Hermione si mise a ridere, subito seguita da Harry, mentre l’unico poco contento sembrava proprio il rosso,che rimase leggermente indietro brontolando sottovoce.
-Ma guarda te… il mio migliore amico e la mia ragazza... coalizzati insieme! Contro di me!-.
-E' una cospirazione!-Aggiunse poi con enfasi, mentre Hermione sorrideva dolcemente trattenendo a stento una risata.
-Se tu non dicessi cavolate su persone che alla fine nemmeno conosci, non ti tratterei così- rimbottò la ragazza.
Le voci si allontanarono sempre di più, quindi Draco decise di uscire allo scoperto.
Era ora di prendere i libri e recarsi alla sua prima lezione del suo ultimo anno ad Hogwarts.
Controllò il suo orario.
Prima lezione: Pozioni con Lumacorno.
Quindi, lezione con i Grifondoro; ergo, due ore con la classe di Potter.
-Sì, è una persecuzione- pensò, risoluto.
Si diresse, di pessimo umore, verso la classe.

***

Draco si rese conto di aver dimenticato i libri della lezione soltanto quando, oramai, si trovava di fronte alla porta dell'aula.
Poco male: avrebbe seguito insieme qualcuno della sua Casa.
-Dracoooo! Ehiiii! - rantolò la vocina stridula di Pansy.
Quella ragazza era un incubo, una vera e propria persecuzione per Draco, fin dal primo anno.
-Vieni, siediti vicino a me!- Esclamò, dando dei leggeri colpetti sulla sedia, come a voler indicare al ragazzo il posto in cui sedersi.
Draco si strinse nelle spalle e con noncuranza si sedette vicino a Pansy.
Dalla parte dei Grifondoro Ron stava facendo l’imitazione di Pansy in compagnia di Harry, mentre Hermione li guardava storto.
Sbuffò.
-Oddio, smettetela! Se ne accorgerà e allora sì che ci sarà da ridere!-.
Furono interrotti.
Lumacorno aveva fatto un rumoroso ingresso nella classe.
Era ingrassato ulteriormente durante le vacanze estive, notò Harry vagamente schifato.
-Ragazzi miei! Benvenuti, benvenuti! Questo è il vostro ultimo anno ad Hogwarts, al termine del quale sarete liberi di muovere i vostri primi passi nel mondo magico.
Affronterete, per la prima volta, da soli il mondo esterno e, per vostra sfortuna, siete capitati in un periodo molto tetro...un periodo che speravo non si sarebbe mai ripetuto, ma ahimè! Ora che Lord Voldemort è tornato, dobbiamo più di prima collaborare tra di noi!.
E' per questa ragione che, quest’anno- s'i interruppe, assaporando l’effetto che le sue parole avevano avuto sui suoi allievi.
-Ed è per questa ragione che, quest’anno- ripetè -Ho deciso che durante le lezioni di pozioni vi accoppierò in modo diverso: un Grifondoro con un Serpeverde e manterrete le coppie fino a quando io non deciderò di cambiarle-.
Un brusio si levò nella stanza.
“Ma come?”
“Ma no, mi rifiuto!”
“Mai e poi mai, non se ne parla nemmeno!”
Erano soltanto alcuni dei commenti presenti nella classe.
-Ragazzi, ragazzi, state tranquilli- intervenne con calma Lumacorno.
Una reazione simile, dopotutto, se l'era aspettata.
-Non è la fine del mondo, infondo.
E’ anche un modo per conoscervi meglio, no?- Azzardò, aggirandosi per l'aula cercando, invano, di smorzare gli animi dei suoi studenti.
Harry si girò a guardare nella direzione dei Serpeverde e incrociò lo sguardo gelido di Draco.
Si guardarono per alcuni secondi.
La tensione tra loro era palpabile; fu Harry il primo ad abbassare lo sguardo,ma semplicemente perché la sua attenzione era stata di nuovo attirata dalla voce di Lumacorno.
-Allora- riprese.
-Le coppie iniziali saranno:
Hermione e Pansy...
Pansy, dall'altra parte della classe, sbuffò e la reazione di Hermione non fu migliore.
Ron cominciò a ridacchiare irrefrenabilmente.
-AhAh, con Pansy!- Rise.
-Il signor Wesley farà compagnia al signor Goyle- proseguì con calma Lumacorno.
La risata del ragazzo si interruppe subito.
Sbiancò ed emise un verso a metà tra un rantolo e un singulto strozzato.
Sia Harry che Hermione, vedendo la faccia dell'amico, risero, mentre Lumacorno continuava il suo elenco, finchè non rimase solamente una coppia da formare.
-Ed infine, i miei migliori pozionisti: Harry e Draco.
Su ragazzi, cambiatevi di posto, da bravi-.
Ci fu un momento di caos totale nella classe mentre i ragazzi si spostavano da un banco all’altro.
Fu Harry ad andare nel banco di Draco.
Si tenevano il più lontano possibile l'uno dall'altro, cercando di evitare ogni minimo contatto fisico.
-Ma che situazione…con un assassino, sono finito!- Pensò Harry.
-Ma tutte a me succedono!- Pensò Draco.
Furono le due ore più lunghe della vita di entrambi e la tensione era alle stelle.
-Ragazzi, suvvia, così non potete lavorare! Dovete parlare tra di voi...collaborare!- Ingiunse Lumacorno, piazzandosi proprio di fronte al tavolo di Harry e Draco.
Entrambi i giovani lo guardarono, brontolando all’unisono un "va bene" poco convinto.

Nuovo recensore
09/12/10, ore 03:52
Cap. 2:

Ho trovato questo secondo capitolo dolcissimo e davvero molto divertente, anche se breve.
Anche stavolta l'ho, per così dire, sistemato...
Una virgola al posto giusto...una parola piuttosto che un'altra...
sono piccoli accorgimenti che potrebbero notevolmente migliorare una storia come questa, che già di base è davvero molto carina!



Iriza.


Si perse nei suoi pensieri; la sua mente saltellava di viso in viso.
Suo padre...sua madre...Voldemort, Silente, Potter.
Potter...
Potter.
Scosse la testa.
- Ma che diavolo mi prende? Penso a Potter, ora??- s' imbronciò, ma...
inevitabilmente, dopo un po’, la sua mente dispettosa tornò li.
Potter.
-Però begli occhi, bel fisico, e... quei capelli neri e arruffati… è così diverso da me...-.
Si rese conto di una strana reazione, precisamente nelle sue parti basse.
- Oh cazzo mi piace Potter!!!-.


***


In giro ovviamente non si sapeva, ma lo sciupafemmine per eccellenza era in realtà un bel ragazzo bisex e... a quanto pareva, il suo lato omo stava prendendo il sopravvento.


***


Harry si trovava nel suo letto, al calduccio sotto le coperte. Aveva salutato Ron ed Hermione una mezz’oretta prima e di Ron non c'era ancora traccia.
Harry sorrise nell’oscurità della stanza .
Sapeva,se l’era sempre sentito che prima o poi tra i suoi migliori amici sarebbe successo qualcosa ed era sinceramente contento per i due, solo...molte volte sentiva di essere "di troppo" insieme a loro; un peso, per così dire e questo gli dispiaceva.
Con Ginny aveva mantenuto una cerca amicizia, piuttosto distaccata e impacciata, ma non era Ginny a renderla così, era lui a volere che andasse in questo modo.
Durante l’estate si era reso conto di una cosa: le ragazze non gli interessavano molto, anzi, non gli interessavano per nulla.
Rimettersi con Ginny sarebbe stato come prenderla in giro e lui non voleva.
Il pensiero della ragazza, improvvisamente, venne sostituito dal ricordo di un certo ragazzo biondo.

Harry scosse la testa nel buio.
-E basta!- pensò -Cosa ha di così speciale Malfoy!?-.
Una vocina malefica nel suo cervello gli suggeriva: -E’ bello, alto, muscoloso. Ecco cosa ha di bello-.
Si strinse i pugni sugli occhi, sperando che una volta aperti,l’immagine di Malfoy fosse sparita, ma invano.
Si rigirò nel letto,con tanti pensieri che gli ronzavano per la testa, fino a quando non si addormentò.
Non dormì tranquillo.
Sognò tutta la notte prima Sirius, poi Silente,Voldemort,Ginny, Ron insieme ad Hermione, felici e poi sognò lui: Draco.
Draco che entrava di soppiatto in camera sua.
Draco che s'i infilava nel suo letto e gli sussurrava all’orecchio:
-Ora siamo insieme Amore,staremo sempre insieme. Ti amo- e lo baciava dolcemente su tutto il corpo.


Si svegliò il mattino dopo. Era stordito per la notte agitata che aveva passato ed era tutto sudato, oltre che bagnato in una certa parte del suo corpo.
-Ah bene, cominciamo bene- si alzò irritato, dirigendosi verso i bagni per farsi una doccia.
Gelata.

Nuovo recensore
09/12/10, ore 02:58

Ho in mente la canzone "Join me in death" degli Him da tutto il giorno e davvero non mi aspettavo di ritrovarne un riferimento nella prima fan fiction su Harry Potter che leggo;
ne sono stata sorpresa e al tempo stesso molto felice.
Il tuo stile di scrittura è molto fresco e scorrevole, ma non ho particolarmente gradito l'utilizzo di periodi troppo lunghi.
Ti prego di fare molta attenzione all'utilizzo delle virgole...a volte le ometti, sottovalutandone l'importanza.
Altre volte, invece, le aggiungi in punti in cui non sono assolutamente necessarie.
I tuoi personaggi sono interessanti, devo dire.
Aspetto i successivi capitoli per poterli meglio...conoscere, diciamo.
Ci sono degli elementi che mi fanno credere che tu possa migliorare moltissimo.
La bellissima descrizione di Harry, ad esempio.
 Mi sono permessa di riscrivere il tuo capitolo, solamente per mostrarti quali siano, nel concreto, le cose che a parer mio rendono meno piacevole la lettura di questa prima parte.
Spero che ciò non possa apparire offensivo ai tuoi occhi, poichè essere scortese è l'ultima fra le cose che desidero.
Sarò felice se potrò esserti utile,in qualche modo.

Iriza.

Si sentiva osservato.
Questa noiosa sensazione lo tormentava già da quando, poco prima, aveva messo piede nella Grande Sala di Hogwarts.

Non che non ci fosse abituato, in fondo: parliamo di Draco Lucius Maximilian Malfoy, mago di sangue puro, rampollo di una fra le più ricche, potenti ed antiche famiglie di maghi che, fra l'altro, godeva di fama mondiale.
Dai suoi parenti di origine nordica aveva ereditato dei capelli biondissimi, quasi bianchi; occhi grigi e penetranti e una pelle bianca e morbidissima.

Durante l’estate aveva raggiunto l’altezza di 1,85 cm e, grazie al Quiddich e ad un costante allenamento, aveva un fisico asciutto e muscoloso.
Draco era quindi, senza ombra di dubbio, quel tipo di ragazzo che piaceva a tutti,ragazzi compresi.

Effettivamente, non c'era nulla di strano che si sentisse osservato.

Si fece strada tra la folla della Sala Grande per raggiungere il tavolo dei Serpeverde, la casa a cui era stato assegnato sette anni prima.

-Il mio ultimo anno ad Hogwarts …e non sarà per nulla facile- pensò, sedendosi poi tra i suoi compagni.
Blaise Zabini, un compagno del suo stesso anno, fu il primo a rivolgergli la parola.

-Ehi, Draco!- Esclamò- a cosa stai pensando così intensamente? Alla tua ultima conquista?-.

Draco guardò Blaise con un'espressione di pietra, mentre un ghigno perverso gli si apriva in faccia.

-A nulla in particolare- rispose- e se anche fosse non sarebbero fatti tuoi- concluse poi, acidamente.

Prima ancora che Blaise avesse il tempo di formulare una risposta, ammesso che davvero ne sarebbe stato in grado, la conversazione fra i due ragazzi fu improvvisamente interrotta dalla voce di Goyle.

-Guardate un po’ chi ha fatto la sua gloriosa entrata nella sala!- Rise, indicando qualcuno che si trovava da qualche parte nella sala.

Draco alzò gli occhi e si trovò a fissare due occhi verdissimi e rancorosi quasi nascosti sotto una massa di capelli neri e naturalmente arruffati.

Lui era proprio li, davanti ai suoi occhi e lo fissava sfacciatamente, sfidandolo proprio nel suo territorio.

Il ragazzo prese subito la parola, saltando inutili cerimonie e andando dritto al sodo.

-Malfoy… hai una bella faccia tosta a mostrarti in pubblico dopo quello che hai fatto l’anno scorso- si interruppe- Anzi no…pensavo tu stessi scappando dai Dissennatori e dai Mangiamorte dato che hai fallito la tua missione!-.
Draco non rispose subito.

Insolito, per un tipo come lui.

Lui era venuto a sfidarlo così... apertamente.

Si riprese dal suo strano stato di confusione, rispondendogli quindi a tono.

-Potter!-Gli urlò addosso-Cosa ne sai tu di me? E di quello che…-

Si interruppe.

Con estremo shock di Harry i suoi occhi si stavano riempiendo di lacrime.

Lo vide solamente alzarsi di scatto e uscire velocemente dalla Sala Grande.

 

 

***




Harry tornò ancora stupito al suo posto, tra i Grifondoro. Si sedette al lato di Ron.
Un tempo si sedeva in mezzo a Ron ed Hermione, ma l’estate aveva cambiato molte cose e... adesso che i suoi due amici stavano insieme Harry sentiva sempre di essere il terzo incomodo fra loro.

-Hei Harry- lo salutò Hermione.
-C’è qualcosa che non va?- chiese Ron, guardando preoccupato l’amico.

-Draco- disse semplicemente Harry, girando il viso verso l’enorme portone della Sala Grande.

Stava ancora pensando a cosa gli fosse capitato quando la nuova preside di Hogwarts, la professoressa Mc Grannit, attirò l’attenzione dei suoi studenti per cominciare il discorso che fino all’anno scorso avrebbe tenuto Silente.

-Emh emh- gracchiò la donna, schiarendosi la voce.

Tutto tacque nella sala.

-Allora ragazzi, come sapete... non è un bel periodo per il Mondo Magico; con il ritorno di "Colui che non deve essere nominato",le nostre vite sono in costante pericolo. Hogwarts rimane, comunque, uno dei posti più sicuri dove rifugiarsi-.

L'insegnante diede una lunga occhiata alla sala, particolarmente vuota quell’anno.

Sospirò.

-Mi dispiace solo che molti di voi non la pensino così. Ora passiamo alle questioni tecniche: al posto della professoressa Umbridge quest’anno ci sarà un gradito ritorno! Il professor Lupin ha accettato la sua cattedra di difesa contro le arti oscure! Per Pozioni ha accettato con nostra grande gioia di rimanere il professor Lumacorno.

Ho finito,spero che questo anno scolastico vada bene per tutti.

Godetevi pure la cena-.

 

 

***

 

 

Qualcuno, quella cena, non se la stava godendo affatto.
Draco si era nascosto in una classe vuota. Piangeva sommessamente, pensando a quanto la sua vita fosse cambiata negli ultimi mesi.
Suo padre Lucius era uno dei mangiamorte più fidati di Lord Voldemort,e ora che suo padre era prigioniero ad Azkaban, il compito che gli era stato assegnato era passato automaticamente a lui, Draco Lucius Maximilian Malfoy.
Aveva provato,aveva provato con tutto se stesso a portate a termine l’incarico,ma alla fine aveva capito di non essere un assassino.

Lui non voleva uccidere nessuno, lui non era come suo padre o Lord Voldemort o come tutte le persone che avevano frequentato il maniero Malfoy fina dalla sua prima infanzia. Non voleva essere come loro ed era per questo che, una volta fallita la missione, portata comunque a termine da Piton, era scappato e aveva chiesto protezione all’Ordine della Fenice.
Era riuscito in extremis a salvarsi la vita, ma temeva per essa ogni secondo, minuto, ora e giorno.
Per questo piangeva, il duro Malfoy, da tutti considerato un ragazzo senza cuore.
Estrasse dalla sua veste da mago, nera con i bordi verdi, un piccolo lettore Mp3.

-Ah, mi vedessero gli altri,con un oggetto babbano in mano!- Pensò.
Infilò le cuffie nelle orecchie e schiacciò play.

Le note che giunsero alle sue orecchie furono quelle di una canzone degli HIM.

Gli piacevano moltissimo, per essere un gruppo babbano.


Won't you die tonight for love?
Baby join me in death.
Won't you die?
Baby join me in death.
Won't you die tonight for love?
Baby join me in death.
Baby join me in death.


-Già, morire...non deve essere tanto male- pensò.

Si addormentò senza nemmeno accorgersi che la canzone stesse finendo, mentre le note si affievolivano sempre più.

Harry era ancora nella Sala Grande e stava per finire la sua cena.

-Sono contenta che sia tornato Lupin, alla fine credo che sia stato il miglior professore che abbiamo mai avuto!-Sorrise Hermione.

Ron grugnì.

-Oh Hermy, ti prego! Non cominciare con il parlare di studio, eh! Fammi godere questa ultima sera da uomo libero!-.

Harry sorrise. Poi, le sue labbra si mossero da sole, come manipolate da una qualche sorta di incantesimo.

Era sciocco anche solo immaginarlo.

O forse no?

-Sono sicuro che Malfoy stesse piangendo poco fa-.

Hermione e Ron tacquero all’unisono,e si girarono a guardare Harry.

-Eh?- Chiesero insieme.

-Sì, mi è sembrato che piangesse e poi...non è da lui mollare all’improvviso una schermaglia...con me, poi! Non perde mai l’occasione...-.

-Ma perché uno come Malfoy dovrebbe... piangere?- chiese Ron, a nessuno in particolare.

-Beh, è comunque una persona; avrà risentito, almeno un minimo, di quello che è successo- aggiunse ragionevole Hermione.

-Già- brontolò Harry.

- Voglio vederci chiaro- concluse.

Sia Hermione che Ron alzarono gli occhi al cielo.

-Bene, l’anno scolastico ancora non è iniziato e ti sei già fissato con Malfoy!- Terminò Ron, prima di addentare una fetta di torta alle mele.

 

 

***

 

 

Draco si svegliò tardi,era ancora nella classe vuota, con l' Mp3 fra le mani.

La musica era finita da un pezzo.

Si era addormentato nel gelido pavimento di pietra della stanza ed era tutto indolenzito.
Si alzò con delicatezza in piedi e si spolverò pigramente la tunica nera dalla polvere che aleggiava nella stanza.

Non sapeva che fare, era troppo tardi, ormai i dormitori erano chiusi di sicuro e ad andare in giro rischiava di incontrare Gazza.
Una punizione il primo giorno di scuola non sarebbe di certo stata il massimo!

Decise allora di rimanere nella classe vuota: avrebbe aspettato la mattina dopo per andare a lezione. Riaccese il lettore Mp3, ascoltando la stessa canzone di prima.

Si rimise a sedere, la schiena morbida appoggiata al muro, un braccio lungo e flessuoso, appoggiato alla gamba piegata, mentre con l’altra mano giocherellava con il piccolo arnese.

 

Recensore Veterano
25/02/08, ore 13:31
Cap. 17:

Ben tornata aspettavo con ansia il capitolo. compliemti harry e draco sempre più dolci. secondo me la dolcezza e l'amore di harry stanno sgretolando il muro di diffidenza costruito intorno a draco. ho proprio voglia di sapere come continua... a presto Ranzie

Recensore Junior
24/02/08, ore 21:56
Cap. 17:

Ho appena letto questa fanfiction e devo dire che mi piace molto! Chi diavolo è che spia Harry e Draco? Uno studente per forza, dato che al capitolo precedente doveva tornare al Dormitorio... ma chi? Io sinceramente sono indecisa tra Ron (so che sembra assurdo, però...), Blaise e Pansy

Recensore Junior
24/01/08, ore 14:10

Perdonataaaaaaaaaaaaaaaaa! Bel capitolo, davvero dolcissimi harry e Draco!!!! This is love...Comunque sono curiosissima di sapere chi è quel ficcanaso (o quella ficcanaso9 che ha visto tutto!!!!!!!! A presto marimalfoy

Recensore Junior
05/01/08, ore 13:02

Tesora bravissima...^^ la storia è molto bella e questo capitolo lo adoro...è troppo pucchoso...xDD mi raccomando aggiorna presto che sono troppo curiosa...^^ un bacione baby!!...xD Ryuky

Recensore Junior
28/12/07, ore 10:39

Ma ci lasci con il fiato sospeso!!!! Chissà che cos'ha Draco...povero cucciolo!!!;)Comunque,anche questo capitolo è avvincente come gli altri,forse persino un po' di più,e non preoccuparti se non riesci ad aggiornare spesso: meglio la qualità che la velocità con cui si scrive! (ok il proverbio non è esattamente così ma chiudi un occhio!hihihihiihih!) Alla prossima. Baci marimalfoy

Recensore Veterano
27/12/07, ore 14:48

meraviglioso come al solito, sono proprio conenta di come si sta evolvendo uesta storia, chissà cosa è preso a draco per andare via in quel modo, come mi piace questo harry così bastardo, brava, proprio brava, spero cha aggironerai appena puoi a presto

Recensore Junior
12/12/07, ore 20:27
Cap. 11:

bellissima, questa sroria mi piace sempre di più!!!! è abbastanza intrigante e poi agiorni quasi tutti i giorni cosa rara ma a me va benissimo!!!!

Recensore Veterano
10/12/07, ore 15:07

non mi stancherò mai di leggere le tue storie! sono stupende, chissà cosa avrà architettato la mente maligna di Draco, qualunque cosa succeda a Ginny ne sarò molto felice, la ODIO!... aggiorna appena puoi... bacioni...

Recensore Junior
08/12/07, ore 13:00

che cariniiiiiiiiiiii!!!! anche io quando Draco all'inizio l'0aveva rifiutato mi sono sentita malissimo...poi per fortuna è rinsavito!!! aspetto il prox capitolo! baci

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