Recensioni per
amori e incantesimi
di evilqueen82

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

ciaooooo, che bella questa ff! mi piace tanto la storia, è davvero molto originale, complimenti alle autrici! E complimenti anche a te superamy82, hai un modo di scrivere davvero fruibile e piacevole da leggere! brava ragazza, continua così! baci, bimbabest99

Recensore Junior

Mi sembra soltanto ieri che hai iniziato a pubblicare su questo sito questo racconto e rileggerne la fine ha sempre quel retrogusto amaro. Da un lato la lettura è stata persino più gradita del solito, se possibile, perché è stato qualcosa che mi ha fatto sentire nuovamente a casa; e definire 'casa' il castello di Hogwarts e i nostri alter ego è davvero qualcosa di unico. Al contempo è un secondo addio più maturo e ponderato rispetto al primo.
 
Ma procediamo con ordine: molto toccante la sequenza iniziale. Sarah al capezzale di Draco, dopo che questi è stato aggredito da Greyback per la sua stessa (eroica) iniziativa di salvare la ragazza. Completamente isolata dal resto della scuola e dagli avvenimenti durante l'ultima e letale battaglia. L'unica cosa che conta, in quel momento, è trascorrere quei momenti con il ragazzo che ha capito di amare, o meglio ha ammesso di amare. E se la battaglia ha l'esito positivo, un po' meno piacevole è l'arrivo dei Malfoy e il modo in cui viene guardata con disprezzo e rancore fino all'intimazione di stare lontana da lui. Il risveglio di Draco è in preda alla confusione ma serba il ricordo della battaglia e dell'aggressione, nonché della presenza della giovane al suo fianco. Ma ben presto, appena dimesso, conosce il suo futuro tutt'altro che roseo: condannato in quanto Mangiamorte, viene processato ma, grazie alla testimonianza favorevole di Sarah, la pena è notevolmente ridotta.
E apprendiamo che sono passati ben tre anni: Sarah lavora per la Gazzetta del Profeta. Ha una carriera avviata, è una donna ormai ma il suo cuore sembra essere rimasto fermo per tre anni. O meglio, la consapevolezza che nel suo futuro non potrà che esserci un solo uomo. E così è una lunga attesa, rinnovata giorno per giorno, dedicandosi alla carriera e compiacendosi della gioia della sua migliore amica, soltanto in attesa di quel confronto.
E' sorpresa quella che lampeggia nello sguardo di Draco, eppure è evidente quanto, in quella giovane donna, cerchi ancora quella che definiva "My Angel"; quanto in quei tre anni, spesso il suo pensiero debba esser stato fonte di conforto e di calore. Quanto si trattenga a stento dallo stringerla nuovamente tra le braccia. Ma c'è sempre quella scorza e quell'apparente compostezza che gli impedisce di dimostrare reale gioia.
Sono passati tre anni ma sono sempre gli stessi: punzecchiature, commenti ironici. Il modo in cui ella stessa non ne assecondi il commento malizioso ma lui sappia sempre indignarla con qualche provocazione più personale di fronte alla quale, i suoi tentativi di mostrarsi indifferente, crollano come un castello di carte. Ed è il momento in cui la sua parte più impulsiva la fa scattare con cipiglio furioso, quell'istinto di colpirlo per ripagarlo delle sue parole. Ma tutto sembra vano quando i due si guardano negli occhi ed è il solo momento nel quale ha bisogno di una conferma. E Draco stesso lo sa ma è lui a chiederle una decisione ferma. Che quei tre anni dimostrino che tra loro non si è spezzato nulla ma che sono ancora un'unica cosa. Ma che, a differenza della giovane studentessa, sia finalmente pronta ad essere sua.
Ed è il bacio tanto atteso quello che finalmente si concedono: non più una provocazione, non più un gesto arrogante. Ma è quello più sincero: è condito di quella dolcezza del riscoprirsi dopo tanta attesa, della passione che trova finalmente suo compimento e di quell'amore cresciuto tra traversie e negazione di loro stessi. Almeno fino a quando Draco non compie quel gesto... estremo, quale condurla nella propria abitazione, introducendola a sua madre in un modo non poco originale e comico ad immaginare l'imbarazzo e lo sconcerto della giovane.
Molto divertente anche rileggere il confronto tra Draco e sua madre: il modo in cui tra i due non vi sia un reale dialogo a voce. Il modo in cui si capiscano perfettamente ed ella approvi a quella maniera molto composta e pacata, la decisione riguardo le imminenti nozze.
Ma non manca anche un momento di dolcezza: quello in cui Draco, ad una maniera simbolica, la conduca nuovamente a Hogsmeade, in ricordo di quel disastroso San Valentino.
L'atmosfera ricorda perfettamente quella di quattro anni prima, anche nel modo in cui i due dialogano e alternano momenti più dolci alle solite schermaglie. Ma vi è un altro intento molto più significativo: la proposta ufficiale, seguita da quel momento divertentissimo (che imbecille :D) in cui la costringe ad un'ammissione in pubblico. Perché per quanto, per molti versi, non siano la classica coppia romantica, dedita alle smielatezze gratuite, alle frasi d'amore di citazioni famose, il loro è un autentico sentimento, qualcosa che li ha tenuti uniti e nel quale hanno continuato a credere.
 
Ed eccoci a 19 anni dopo. Che soddisfazione poter scrivere un pre-epilogo che fosse a nostro piacimento, un modo anche di dire l'addio al magico mondo di Hogwarts che tanto ha saputo farci sognare.
La vita di Amanda e Harry sembra aver compensato perfettamente le loro traversie personali: da un lato lei così chiusa in se stessa, delusa da persone che non l'hanno amata, che si nascondeva dietro il suo amore ritenuto impossibile. E dall'altro, il Ragazzo Sopravvissuto, famoso ancora prima di emettere parola, guardato anch'egli soltanto per ciò che rappresentava. Cresciuto con pressioni insostenibili, senza le persone più importanti ma, finalmente, vive una serenità che non ha mai conosciuto. L'amore di Amanda, il desiderio di condividere la loro vita e la nascita dei loro figli che sono ritratto del padre, di Harry stesso e dell'Ammiratrice segreta che ne ha rubato il cuore.
E poi ci sono Sarah e Draco, all'insegna dei loro soliti litigi e delle loro controversie ma uniti anch'essi ed orgogliosi del loro primogenito. Divertente notare anche il parallelo: laddove le due amiche siano rimaste tali, seppur possano frequentarsi molto meno; i due mariti ancora si guardano con sospetto. Divertente come ognuno istruisca il figlio perché sia fedele ai colori della propria Casa. In fondo, se anche le cose cambiano, due fedeli nemici restano tali. 
 
Ed eccoci alle ultime e dolcissime note dell'epilogo: il Natale che per i Potter è un anniversario di quando la loro vita insieme è finalmente iniziata. Anno dopo anno, malgrado i figli e la vita in comune, sono ancora innamorati come i due studenti che si sono uniti quella magica notte.  
Uno dei tanti Natali insieme eppure ognuno speciale: la cicatrice ancora esiste ma tutto, finalmente, andava bene.
Vent'anni sono passati anche per Sarah che osserva, in modo analogo a quanto accaduto sedici anni prima, la sua bambina che entra ufficialmente nel mondo magico. Se è una dolcissima analogia quella che vede le figlie delle due amiche, essere a loro volta migliori amiche; tutti i suoi ricordi testimoniano una vita con Draco che non è mai una sterile routine. Che continuerà a ruotare intorno ai loro caratteri che si scontrano spesso e volentieri ma che li vedono anche, più devoti che mai e legati l'uno all'altro e consapevoli sarà sempre così.
 
Ed eccomi qua, dopo tre anni, che devo nuovamente dire 'addio' a questa fanfiction. Lo faccio con commozione, con gioia e anche con tanto orgoglio. Orgoglio di aver preso parte al progetto, di sentire ancora tuttoggi le emozioni da allora, di sorprendermi di qualche frase o qualche commento che non ricordavo. Orgoglio di leggere in te la stessa passione ed emozione che vi era allora.
Orgoglio anche di questa dolcissima dedica che riesce a colorarmi la serata, in questo periodo che mi vede così poco presente. Ma questa nostalgia e distacco mi fa, ancora una volta, realizzare quanto siamo legate e quanto mi manchi e, in quanto tale, lo accetto. Aspetto anche il nostro momento di riconciliazione, quando tornerò ad una quotidianità più stabile.
Intanto, con tutto il mio cuore, ti abbraccio e con tutto il mio affetto.
Ti adoro di cuore,
grazie di aver custodito i miei sogni e di avermeli fatti rivivere anche tra mura magiche.
La tua Angels.

Recensore Junior
13/08/13, ore 22:28

Una nota dolcissima per concludere questa giornata lunghissima (o almeno sto cercando di abituarmi ad un ritmo che è completamente diverso dal mio) in questo capitolo che è tutto dedicato ad Amanda ed Harry.

Il momento dello scontro finale con il colpo di scena sulla “non morte” di Harry e il duello contro Voldemort, vissuti da Amanda: il modo in cui, malgrado anch'ella coinvolta attivamente nella battaglia, non abbia potuto che continuare a pensare al suo amato. Lo shock e il dolore per la presunta morte fino al sollievo. Ma ciò che più mi è piaciuto, devo dire, è il fatto che non ci sia stato l'espediente classico: la ragazza che si getta tra le sue braccia per il classico bacio finale dopo la sconfitta dell'antagonista. Al contrario, la ragazza attende che lui venga prima omaggiato dalla folla ma che possa, anche, concedersi un po' di riflessione e di quiete (o almeno io immagino che avrebbe dovuto fare dopo che la sua vita è cambiata per l'uccisione del suo nemico giurato). Ma, ciononostante, tra i due c'è una continua comunicazione e questa avviene nel modo più intenso possibile: una promessa sussurrata da parte di Harry e lo sguardo di Amanda che, per la prima volta, lascia che egli possa leggere tutto quanto. L'amore, lo struggimento, la devozione protratti nel tempo e l'aspettativa per quello che sarà un momento soltanto loro.

La stessa impazienza febbrile la sta vivendo Harry che, dopo il fervore del post battaglia, può finalmente iniziare la sua nuova vita, senza una presenza costante quanto insidiosa quale quella di Voldemort. E vuole farlo con l'unica ragazza che lo abbia sempre amato sinceramente e che abbia visto il ragazzo che si celava sotto la cicatrice, con i suoi difetti e i suoi lati più umani e fragili. La sua trepidazione la si legge persino in quelle poche righe con l'appuntamento. Ed è particolarmente suggestivo e simbolico che Harry abbia scelto quell'ambiente: la pista di pattinaggio che è illuminata dalla soffusa luce dell'aurora. Un po' come scoprirsi nuovamente perché, in fondo, già durante le vacanze di Natale e quell'uscita a Hogsmeade, hanno avuto modo di avvicinarsi attraverso il pattinaggio.

E mentre i due si stringono la mano, cominciando a quella maniera simbolica la vita insieme, Harry ripercorre quell'ultimo anno che lo ha visto scappare dalla comunità magica per la sua missione tanto vitale quanto pericolosa. Non erano mancati momenti di sconforto o momenti nei quali abbia stretto quelle lettere, abbia avuto bisogno di sentire, anche in quel modo, un legame con qualcuno: il solo sapere di essere atteso ed amato, sembrava dargli nuova forza anche in quegli istanti di maggiore fragilità.
Arriva anche il momento della domanda che è rimasta in sospeso tra loro e che ancora sembra contenere una risposta più che importante, malgrado sia trascorso un anno da quella rivelazione per grazia della vendetta di Draco. Ma è una domanda che, in fondo, non necessita di risposta, non quando tutto ciò di cui ha bisogno è proprio lì, tra le sue braccia e lo sembra suggellare con quel bacio atteso da tanto e troppo tempo. Ma è il momento che anche Amanda abbia una chiarificazione circa la sua presunta ragazza perché possa finalmente sapere che soltanto lei è la donna di cui ha realmente bisogno, che desidera amare e dalla quale lasciarsi amare.
Una richiesta pronuncia a fior di labbra, di un'intensità pari soltanto alla delicatezza della stessa.

Ed è un momento delicatissimo quello in cui si spogliano delle loro vesti ma, a livello simbolico, è un'ulteriore dimostrazione dell'affidarsi completamente l'uno all'altro: la richiesta struggente di Harry di essere amato esattamente per ciò che è.

Il ragazzo sotto la cicatrice.

Come ciò che, in fondo, ella ha sempre fatto. Per il motivo stesso per cui si è realmente innamorata di lui.

“Ti amo, ragazzo qualsiasi”.

“Ti amo, ammiratrice non più segreta”.

Malgrado l'atmosfera romantica e soffusa non manca occasione per un piccolo quanto diabolico scherzo ai danni dello stesso giovane ma che sigilla un'altra promessa. Altro tempo soltanto per loro e un viaggio che sancisca ulteriormente la loro unione.

Sono stata particolarmente orgogliosa di rileggere questo capitolo e di aver concesso un giusto finale incentrato sulle due coppie. Soprattutto quelle parole che credono racchiudano il significato stesso dell'amore di Amanda e il modo in cui Harry voleva essere amato: “il ragazzo sotto la cicatrice”. Non avrei potuto concludere questa lunga giornata con qualcosa di più piacevole che sono sicura che mi ispirerà dolci sogni, con quel sapore di magia e dell'amore sincero ed intenso. Un modo, anche la scrittura, di sentirci vicine malgrado in questi giorni anche la mia vicinanza “telematica” sia un po' compromessa per questioni di ordine superiore. Ma spero di poter tornare quanto prima ad una parvenza di quotidianità.
Ti ringrazio di cuore anche della dedica e della tua vicinanza in questo momento e non mancherò di recapitare i tuoi saluti a Nonna quando finalmente rientrerà nella sua casa :)
Un abbraccione forte forte, ti adoro e buonanotte <3

 

Direi che la settimana inizia nel modo più congeniale ad entrambe, quando si tratta di un aggiornamento. E qui ci troviamo di fronte al capitolo all'insegna dell'azione e dell'essenza più avventurosa che ben ricalca quella originale.
Malgrado la tensione e la Seconda Guerra Magica che si sta preparando, il tutto inizia con qualcosa di più dolce e romantico come un matrimonio. E' un messaggio di buon auspicio, quasi la speranza che, malgrado i tempi duri, non bisogna lasciar andare le persone che si amano e tenerle strette quanto più a lungo possibile. Ma anche l'occasione per mettere in chiaro (e in modo definitivo!) le cose con Ginny: qualunque cosa accada, ella deve decidersi ad accettare che non avranno un futuro insieme. 

Le vicende più o meno conosciute del romanzo, si intrecciano con gli eventi delle altre due protagoniste: si apprende dai loro ricordi che quell'anno a Hogwarts le cose sono completamente diverse. Molti, come Amanda, sono a rischio per il solo fatto di tornare a scuola date le loro origini e se Piton è diventato il Preside e la Scuola sembra ella stessa propugnare l'insegnamento delle Arti Oscure; chi è cambiato è anche Draco Malfoy.  Il fantasma di se stesso. Avrebbe potuto essere, paradossalmente, il suo anno. Niente Harry Potter con cui continuare la loro storica rivalità e un suo riconoscimento come uno dei seguaci di Voldemort.
Ma forse è proprio in quel momento che, finalmente, potrà emergere il vero uomo. Un uomo che si rende infine conto della situazione in cui è stato coinvolto. Che percepisce l'odio e il terrore nello sguardo altrui, che si pente, ha rimorso e si vergogna di se stesso.
La stessa Amanda sta passando un terribile momento: alle sue ansie dell'amica, si sommano le vessazioni subite per la sua famiglia di origine, nonché l'angoscia e il non sapere esattamente cosa ne sia del ragazzo amato. Una preoccupazione e un costante interrogarsi che sembrano renderla indifferente a tutto il resto.

L'anno per il Magico Trio trascorre tra mille peripezie ed avvenimenti che li portano a distruggere, uno dopo l'altro, tutti gli Horcrux e al momento decisivo. O meglio credo siano due, sia per la nostra reinterpretazione che la narrazione in generale. Il fatto che Harry salvi la vita a Draco, a dimostrazione che, di fronte alla distruzione della vita, una rivalità tra ragazzi è ben poca cosa; soprattutto quando finalmente Draco sembra aver compreso quali siano le cose che contano. Non il prestigio, non il potere o il voler compiacere il padre ma trovare se stesso.
Un Draco che, guardando i compagni che combattono, prova un rimorso e una vergogna ancora più marcate. E se non interviene nel personale scontro tra Amanda e Pansy (almeno anche in questo capitolo la risata è assicurata immaginando la scena :D), è il momento in cui Sarah rischia la vita per grazia di Greyback a far scattare quella parte di sé tenuta nascosta. Allontana l'aggressore ed è lui stesso colpito.

E' una Sarah sconvolta ed agghiacciata quella che si getta sul suo corpo martoriato dall'incantesimo oscuro: che ne osserva le vesti candide imbrattate di sangue e che si appresta a soccorrerlo. In quel momento tutto quanto è dimentico: l'anno trascorso tra le sue angherie ed avances, quel suo atteggiamento da Serpeverde viziato e malefico, arrogante quanto pericoloso. Quello che ha di fronte è il suo vero riflesso: l'innocenza nel suo sonno agitato, quelle ferite che cura diligentemente e, infine, quella consapevolezza che lei stessa accetta e per la prima volta. Quello che ha di fronte è un semplice ragazzo che la ama e l'unico a cui può, a sua volta, destinare il suo amore. E se anche la sua vita fosse finita quella notte, gli sarebbe rimasta accanto.

La stessa Amanda, finalmente, seppur non nella migliore delle circostanze, ha la conferma che il suo amato è ancora vivo e si trova proprio nel Castello. Non c'è tempo, tuttavia, per avvicinarglisi: le cose sono rimaste in sospeso dall'umiliazione per grazia di Draco e del suo ricatto; ma adesso la battaglia incombe e lei stessa ha occasione (e finalmente!) di ripagare Pansy di tutto il male che le ha procurato, soprattutto alla luce di quell'ultimo anno. Ma anche per lei, arriva finalmente, la conferma del suo vero amore perché, anche quando Voldemort è finalmente morto, e Harry cerca un po' di tranquillità; non manca quel momento. Uno sguardo e una semplice frase che, tuttavia, sembra già promessa che affrontato il pericolo per il mondo magico, finalmente potranno essere sereni. E Harry non sarà più il Sopravvissuto o il Prescelto ma soltanto l'Harry che lei ama.

Ricordo molto bene la progettazione di questo capitolo: sia per quanto riguarda il breve riepilogo sugli eventi del settimo libro; ma mi piacciono soprattutto le note d'autore che hai riportato e su cui io stessa vorrei spendere due parole.
1) non nascondo che il personaggio di Ginny era uno dei miei preferiti (non a caso la shippavo persino con Draco :D) almeno fino al sesto libro. Inizialmente mi aveva intenerita per l'amore nei confronti di Harry, soprattutto per il fatto che lo vegliasse da lontano, non osasse guardarlo in viso. Qualcosa in cui mi sarei identificata. Mi è piaciuto che nel quinto libro abbia avuto più carattere ma non quanto accaduto dal sesto in poi. Soprattutto quel far emergere un aspetto civettuolo.
Per quanto io ritenga la Rowling una scrittrice Suprema per tanti versi nonché fonte di ammirazione e ispirazione; il modo in cui Harry ha realizzato l'amore per Ginny nell'arco di pochi capitoli non mi ha mai convinto del tutto. Certo, giustamente i romanzi non hanno l'aspetto sentimentale tra le priorità ma se già nel libro la loro storia non mi è personalmente piaciuta; i film sono stati davvero pessimi. La scena della zip (per non parlare di quella dove lei gli allaccia le scarpe dopo essere uscita dal bagno con la vestaglia e poi inseguita da Greyback che fa tanto film horror di seconda serie - senza contare che potevano risparmiarsi questa scena inventata e senza senso °-°) è stata quanto di deleterio e poco lusinghiero anche. Che poi è anche dovuto al fatto che la resa di Bonnie anche nei momenti appassionati è stata davvero pessima ma non divaghiamo troppo. Il punto è che non mi è piaciuto come si sia evoluta e, in fin dei conti, sarebbe stata più logica una caratterizzazione come abbiamo mostrato qui.
2) riprendendo lo scandalo del film: per quanto a me il film piaccia per la splendida performarce di Tom Felton e di Alan Rickman; non è davvero possibile che Harry attenti a Draco e poi dieci minuti dopo sia avvinghiato a Ginny. Senza contare che il nascondiglio era stato trovato da HARRY e in base a quello, nel 7° film, sarebbe riuscito a ritrovare la coppa di Tassorosso. Ma, ahimé, lasciamo perdere. Sono rimasta molto delusa anche per il personaggio di Draco da cui, nel settimo libro, mi sarei aspettata una svolta o un semplice prendere la decisione finale: essere un Mangiamorte o essere dalla parte dei bravi. Niente di tutto questo. E' stato magnifico che qui abbia trovato risoluzione e per l'amore di Sarah.
3) Pansy. Ah, che goduria. Decisamente se la meritava una lezione e non avrei voluto che ad impartirgliela potesse essere qualcun'altra. Amanda ne aveva tutti i diritti e avrei voluto poter assistere di persona ma dovrò accontentarmi della tua descrizione.

Dopo queste annotazioni riguardo introspezione dei personaggi, posso dirmi ancora più soddisfatta della nostra versione e di tutti gli sforzi che ci hanno condotto a questo meraviglioso risultato.
Al prossimo capitolo, tesoro.
La tua Angels.

Recensore Junior
21/07/13, ore 23:18

E' vero: il capitolo più breve dell'intera storia ma ciò non toglie che sia stato tra i più intensi, soprattutto nel tentativo di dare la (stessa) giusta enfasi alla scena, così come ritratta dal film. Credo che per certi versi, il sesto libro rimanga tra i miei preferiti e credo che nel corrispondente film, Tom Felton abbia dimostrato le sue straordinarie doti di attore, dando spessore e volto alle emozioni di Draco che finalmente si sono scorte più in profondità.

La situazione sta precipitando a Hogwarts: Draco è completamente assoggettato al potere del talismano ma Harry e Silente sono altrove. Precisamente nella caverna nella quale Harry vivrà una terribile avventura nella quale dovrà apprendere informazioni circa il modo di rendere vulnerabile Voldemort per poi poterlo uccidere ma è straziante ciò che deve fare, tra cui costringere con la forza Silente a bere dell'acqua a protezione del talismano.
E' il momento della rivelazione anche per Draco: finalmente il mistero inerente al medaglione ha un suo perché. Sembra accettare, quasi fosse un dato di fatto e qualcosa di conosciuto, il suo ruolo, l'essere divenuto strumento del Signore Oscuro. Ma non è stato sufficiente esser riuscito a far entrare i Mangiamorte a Hogwarts: la nuova missione è uccidere Silente. Fin troppo vivido è il ricordo del dialogo originale: il contrapporsi tra l'agitazione e il terrore di Draco e la pacatezza così dolce e gentile di Silente che, persino in quel momento, sembra volerlo proteggere. Fino a quando, con enorme sgomento ed orrore di Harry, non sarà proprio Piton, l'uomo tanto disprezzato, a porre fine alla vita di Silente.

Harry le cui immagini di quella notte resteranno impresse nella sua mente per ogni singolo giorno: non soltanto la perdita di un uomo così fondamentale nella sua vita; ma anche il tradimento di Piton.
L'immagine del candore del feretro è qualcosa che davvero ferisce anche solo a ripensarvi: il dolore nello sguardo degli studenti. Hermione che si stringe a Ron; Sarah e Amanda che hanno messo da parte le loro divergenze e le loro sofferenze ed umiliazioni. Quella terribile morte improvvisa ha rimesso tutto in discussione e devono stringersi l'un l'altro. Ma neppure la celebrazione coinvolge completamente Harry: è come se fosse già distante anni luce perché si proietta nella sua futura missione e in quello che accadrà. La sua imminente partenza alla ricerca degli altri Horcrux per fermare Voldemort. Ma persino in tutto questo dolore, c'è una parvenza di serenità ed è la consapevolezza che gli amici non lo abbandoneranno.

Un capitolo davvero delicato per i momenti narrati; ne sono molto orgogliosa e ancora più convinta della decisione iniziale di non modificare la scena della morte di Silente; così come la vicenda degli Horcrux. Ma adesso ci prepariamo al prossimo capitolo perché la vera guerra è tutt'altro che iniziata.
Al prossimo capitolo tesoro, un abbraccione e buona notte <3

Recensore Junior
16/07/13, ore 23:46

Devo ammettere di essermi prestata alla lettura di questo capitolo con il cuore pesante, ben consapevole (anche se ovviamente dovendo rileggere per i dettagli e la sequenza esatta delle scene) della natura dello stesso, soprattutto di come si tocchi l'apice delle emozioni dei protagonisti. Dalla perdizione e la perfidia (ma io definirei più propriamente con "furia vendicativa") di Draco fino all'umiliazione e al dolore di Sarah e, persino più acuto, quello di Amanda che sente pure su di sé il fardello del tradimento (per quanto ovviamente involontario).
Ma procediamo con ordine.
E' un Draco frustrato e avvelenato quello che fa il resoconto di tutti i suoi tentativi di riuscire a parlare con Sarah o stabilire un contatto. Che si trattasse di regali o di lettere o di un approccio faccia a faccia, cerca di indurla ad offrirgli una seconda possibilità, promettendole un comportamento migliore. Ma è il netto rifiuto (per di più con scenata pubblica) a corrodere la pazienza di Draco che pone in atto una terribile vendetta. Non ferisce la giovane fisicamente o ricorrendo all'intimidazione e alla violenza più carnale. Al contrario, questa volta colpisce direttamente il suo cuore: tutte le sue paure inconfessate, la sua solitudine e le sue preoccupazioni non soltanto vengono passate al vaglio da lui ma sono persino poste di fronte agli studenti. Nero su bianco perché l'umiliazione sia totale.
E se l'umiliazione non fosse sufficiente di per sé, si pone un'altra terribile questione: perché la giovane non ha dubbi su chi sia l'artefice ma piuttosto su come sia riuscito a giungere a quel diario. Non avrebbe certo potuto immaginare che in quella sua umiliazione si sarebbe celata un'altra e terribile rivelazione.
E' un'Amanda il cui cuore è già spezzato: quel suo rifiuto pubblico nei confronti di Harry ma le confessioni segrete in quei biglietti inviati anonimamente; e la rivelazione su quale sia stato il suo ruolo nella terribile vendetta di Draco. E' un momento particolarmente doloroso per entrambe: da un lato chi, suo malgrado, si sente colpevole e dall'altro chi deve aggiungere all'umiliazione l'idea della collaborazione della persona più cara. Il solo che, ovviamente, è divertito e compiaciuto è Malfoy che contempla la sagacia e la perfidia del suo piano. A quel punto neppure sembra scalfito dallo sguardo di odio della ragazza, dall'evidente biasimo. Ha finalmente ottenuto l'unica cosa che contava, dopo aver rinunciato alla conquista della giovane.
La vendetta. Ma questo è soltanto metà del suo piano.
Harry, infatti, che nel frattempo si sente sempre più diviso tra i sentimenti verso Amanda e quelli nei confronti della sua innamorata segreta; non esita ad avvicinarsi alla Tassorosso una volta che ha compreso cosa sia accaduto quella mattina. Se non ha potuto evitare che Malfoy desse sfoggio ulteriore della sua perfidia, cerca almeno di rassicurare la giovane. Non avrebbe certo immaginato di esser lui stesso coinvolto nel piano di Draco. Se Harry è evidentemente confuso di fronte a quel dialogo tra un Draco sogghignante e un'Amanda disperata; non esiterebbe a prenderne le difese tanto da eludere le provocazioni del suo rivale, desiderando soltanto fermarlo e ad una maniera bruta e fisica.
Ma Draco, da abile carismatico, riesce a rimandare il momento della rivalsa: coinvolge Harry nei suoi ragionamenti fino a quando, a poco a poco, non compie quella rivelazione che cambia ogni cosa. Ma, malgrado lo scompiglio creato e il turbamento nelle due ragazze la cui intimità è stata violata, è curioso vedere quale sia stata la reazione di Harry. Certo, legittima la confusione e l'incredulità ma la sua rabbia è sempre riflessa a Draco per come abbia umiliato la ragazza. Perché, e le parole di Draco sono state una conferma, in realtà non è mai stato diviso in due: al contrario è innamorato della giovane. E in tutte le sue sfumature: quella pubblica che l'ha vista avere atteggiamenti spesso ostili e arroganti a quella privata e più malinconica e sognante. E questo direi che è stato un momento positivo, l'unico dell'intero capitolo (a livello di tono del racconto, insomma :D).
Il capitolo si conclude con il duello tra Draco e Harry che è soltanto l'inizio di una successiva sequenza di colpi di scena. Ma non manca un'altra rivelazione, di cui questa volta è Draco stesso il destinatario. Effettivamente è proprio quel talismano che sembra smuoverne la volontà e la bacchetta: il talismano lo rende molto più potente e gli impedisce di infierire mortalmente sul rivale ma deve trovare rifugio perché la vera battaglia deve ancora iniziare.

A distanza di tempo, non posso che compiacermi (ancora) di come sia stato giostrato questo capitolo in modo particolare: per i 3/4 dello stesso ci siamo concentrate sullo stato d'animo dei protagonisti e soprattutto il modo in cui la disfatta di Sarah e Amanda siano state parte di un unico piano, quello di Draco. Ma è sul finale che si anima la parte meramente "avventurosa" della storia ma è soltanto l'inizio di ciò che vedremo nei capitoli seguenti. A distanza di tempo, posso dirmi ancora più orgogliosa di essere stata parte di questo progetto e ti ringrazio, come sempre, di ogni cosa condivisa. Anche il lutto di un attore ma sono certa mi saresti stata vicina in ogni caso, anche se non fossi stata tu stessa coinvolta nel mondo di Glee.

Ti abbraccio forte forte tesoro, ti voglio bene,
La tua Angels.

Recensore Junior
08/07/13, ore 23:38

Credo che questo capitolo sia uno dei più importanti, proprio perché è lo snodo da cui gli eventi prenderanno la piega più avventurosa e drammatica dell'intero contesto.
Eppure si esordisce con quella che dovrebbe essere, al contrario, una ricorrenza che esprima sentimenti di affetto, di dedizione e gli amori segreti. E' proprio questa l'inclinazione dell'ennesima lettera che Harry riceve nella quale la giovane esprime la sua ammirazione, il suo affetto ma, al contempo, quel timore - che finora ha espresso solo all'amica - di risultargli inopportuna, tanto da preferire l'anonimato. Malgrado non si faccia illusioni di una possibile vicinanza, la sola consapevolezza che egli riceverà quelle lettere e ne apprezzerà i doni, è già fonte di consolazione e di gioia.Quanto scrive in lettera, è sempre in contraddizione con il modo in cui agisce nei confronti del ragazzo dei suoi sogni: nella fattispecie lo tiene a distanza, addirittura lo evita per timore di essere colta in fragrante. Ma persino adempiere a quel desiderio diventa un rischio, quando è in Malfoy che si imbatte. Quest'ultimo non soltanto ha scoperto il suo segreto più pericoloso ma non si fa scrupoli ad usarlo a proprio vantaggio: un Draco che, malgrado il mistero che lo sta terrorizzando e i vuoti di memoria, sembra ancora ossessionato nel suo piano per la conquista della Corvonero.

Ignari di cosa sta accadendo, vediamo anche Harry e Sarah. Il primo vive la ricorrenza esclusivamente alla luce dell'incombenza che lo vede vestire i panni del migliore amico, anche quando si tratta di un regalo romantico per Lavanda. (Ottima idea, tra l'altro, cambiare la love-story. Mi dispiace per Hermione ma in effetti, ricordando come era appiccicosa, è più comprensibile che Ron sia teso all'idea di deluderla e per Harry sia pesante accompagnarlo :D) Ma la sua segreta speranza è di ricevere lui stesso un pensierino e, dopo quella prima illusione e delusione, viene accontentato e ancora una volta si nota quanto quelle parole riescano a scaldarne il cuore. Come sia desideroso di avere un riconoscimento reale della persona che si cela dietro quelle parole e quei regali.

Distaccata da questa logica, invece, è Sarah che negli ultimi tempi si è curata di stare il più possibile lontana da Draco e che quel giorno ricorda soltanto attraverso l'agenda, che sia la ricorrenza più stucchevole dell'anno. La sua preoccupazione è invece rivolta all'amica che appare ancora più pallida del solito: neppure sembra realizzare che, in quel momento, Harry sta mangiando il suo dolce e sta facendo saettare lo sguardo tutto attorno. E il suo comportamento è ancora più insolito quando Sarah riceve la rosa e l'invito di Draco e l'amica la incoraggia ad accettare quell'incontro. E' un senso di colpa davvero soffocante quello che attanaglia Amanda che pone da parte persino il suo amore per Harry, sentendosi più che mai in trappola.

Persino Harry, che riesce a trovare un espediente, per starle accanto nel tragitto in carrozza, si avvede che qualcosa la turba. Ma è molto dolce notare come, malgrado ancora si interroghi su chi sia la sua misteriosa ammiratrice, sia ancora più coinvolto in tutto ciò che concerne quella giovane. Da sempre ha rappresentato uno spunto di riflessione non da poco: da quei primi atteggiamenti sferzanti ed arroganti fino a quella disperazione che legge nei suoi occhi e che lo rende apprensivo malgrado non possa ardire un'esplicita domanda. Tra loro, inoltre, brividi e pensieri celati. Almeno fino a quando non porge quell'invito che la giovane neppure ha udito, completamente presa dai suoi pensieri e dal suo senso di colpa. Neppure l'entusiasmo di potersi dedicare a qualcosa che la faccia distogliere dai suoi pensieri o la compagnia di Harry possono cancellare del tutto quel fardello; ciononostante la premura di Harry è ancora più evidente in quel porgerle la mano e assicurarle avrebbero trascorso una piacevolissima giornata.

Nel frattempo, Draco è in attesa dell'arrivo della giovane: lo scenario sembra perfetto. Una tavola imbandita, un bel fascio di rose e persino il suo dolce preferito. C'è non poca sorpresa nello sguardo della ragazza: non può che domandarsi come possa conoscerla così a fondo e sorprendersi di come una persona tanto arrogante e narcisista, possa rivolgerle simili attenzioni. E' suggestivo - e già la dice lunga sul suo stato d'animo - come quei gesti sembrano far vacillare la sua sicurezza, si pone persino il dubbio che ciò non potrà che renderle tutto ancora più difficile. Draco alterna quella sua sicurezza con gesti più dolci, persino nel chiederle di passeggiare e nel commentare come sia la sua diversità e il suo atteggiamento a rendergliela così irresistibile. Ma se Sarah sembra combattere contro se stessa e quell'attrazione che è sospesa tra loro; scorgere da una semplice frase la sicurezza di Draco, la consapevolezza che la farà sua, è qualcosa che sembra intaccare il suo inconscio a ripercorrere quelle precedenti occasioni che l'hanno turbata nel profondo. E' evidente che, per quanto ne sia attratta, non sia ancora disposta a fidarsi di lui e potersi lasciar andare. E fugge da lui e probabilmente anche dal suo inconscio.

Harry appare ancora molto preoccupato per lo stato d'animo di Amanda e se sembra comunque che il pattinaggio le sia qualcosa di amato, persino quando scivolano sul ghiaccio - mano nella mano - è completamente persa nel suo mondo. E' spontaneo, in quel frangente nel quale le ha evitato una collisione, chiederle se stia bene. E la ragazza non sembra trovare le parole per esprimersi: c'è troppa vergogna persino per guardarlo, non soltanto in nome dei suoi sentimenti. E' molto più semplice chiedergli implicitamente di restarle accanto nell'affondare contro il suo petto. E' un breve istante ma è incredibilmente intenso: Amanda sembra ritrovare momentanea pace e dolcezza; Harry stesso è intaccato dal calore che procura quella vicinanza di corpi, dal suo profumo e da quell'emozione che, anche se non confessata, è palese. Descrive un'armonia e una sintonia che non potrebbe provare pur compiacendosi di parole d'amore vergate per lui anonimamente. Ma neppure la loro serenità sembra destinata a realizzarsi con il mondo esterno che torna ad imporre la propria realtà.

Ciononostante, quella sera è evidente come siano ancora partecipi l'uno dell'altro: Harry si sente chiaramente diviso tra colei verso la quale è legato anche da un semplice scambio di sguardi e dal domandarsi quale sia la sua reale personalità; e colei che si cela dietro parole più dolci he giungono dritte al cuore. Colei che potrebbe aver vicino se avesse maggiore coraggio e determinazione e colei che, fin dall'inizio, ha scongiurato tale possibilità ricorrendo a lettere anonime. Ma Amanda è persino più soffocata dal suo conflitto nei riguardi di Sarah e la consapevolezza che Harry non abbia osato compiere quel passo in avanti in sua direzione, persino dopo che le barriere sembravano vicine all'infrangersi e con la spontaneità di un semplice abbraccio e una ricerca di calore.
Parallelamente, è una Sarah che non riesce a celare la sua delusione e lo sconforto perché una parte di sé ha sempre desiderato porre in Malfoy quei panni di Principe che le faccia conoscere l'amore. Altrettanto deluso è Draco che dorme sonni agitati e si ritrova, ancora una volta, nella stanza delle necessità.

E' con un po' di apprensione che attenderò il prossimo capitolo quando si arriverà al punto culminante delle delusioni ma, al contempo, l'inizio vero e proprio dell'avventura.Come sempre, è particolarmente suggestivo rileggere il nostro racconto a distanza di tempo, e non ho potuto che sorridere di fronte al tuo commento finale e la menzione del nostro imminente giorno importante. Ho sentito particolarmente la tua mancanza la scorsa settimana ma è splendido come anche la scrittura continui a suggellare il nostro legame e il nostro pensiero l'una per l'altra.

Grazie a te, di ogni singolo giorno ed aneddoto in comune.
Di aver vissuto questo racconto la prima volta e nuovamente adesso.Ti adoro di cuore <3Sara

Recensore Junior
01/07/13, ore 23:04

Buonasera tesoro,
un modo intrigante di cominciare questo Luglio nel rileggere questo capitolo: un capitolo fatto per lo più di scambi di messaggi diversi per coppia e per contenuto sicuramente.

Da un lato la corrispondenza tra l'ammiratrice segreta ed Harry: messaggi che ricalcano la dolcezza di un sentimento taciuto e tenuto segretamente nascosto ma che riescono a scalfire il cuore di Harry, oltre la quotidianità per farlo sorridere. Una dolcezza che resta però personale, non volendo (ancora) condividerla con nessuno.

Tutt'altro che nobili e sentimentali sono le implicazioni del messaggio di Draco che - si capisce stia tramando! - sembra intenzionato a ribadire quanto avvenuto il giorno prima, quasi questo fosse un modo arrogante di pretendere le attenzioni della giovani che, lo sa, cadrà tra le sue braccia.

La giornata di Harry, nel frattempo, procede con gli allenamenti di Quidditch ed è un momento molto suggestivo: da un lato si denota come, concentrato su quello sport, il ragazzo riesca ad isolare tutto il resto. Che siano le preoccupazioni per i compiti che gli assegna Piton, che siano le avances (sicuramente non sollecitate e a stento sopportate) di Ginny; persino la sua curiosità nei riguardi della misteriosa autrice di quei dolci biglietti e dei regalini spesso inclusi. Ma anche per la stessa Mandy è un momento molto dolce: riesce a scorgerlo completamente sereno in quel momento e vi è anche un richiamo alla prima volta che lo ha scorto in simile attitudine. Si comprende che è stata proprio quella sua spontaneità, quella libertà e spensieratezza nel suo volo a farla innamorare e di un amore segreto che il tempo non ha indebolito ma che, al contrario, è divenuto persino più scalpitante.

Invece, la giornata di Sarah e Draco scorre senza che abbiano contatto diretto (a parte il biglietto mandatole a colazione) ma, in qualche modo, intercorrono l'uno nei pensieri dell'altro. La ragazza che, per qualche motivo persino a lei ignoto, ha conservato il biglietto e che, malgrado immersa nella sua quotidianità fatta di letture e delle confidenze con l'amica, non sembra ancora essere riuscita a superare quel bacio imprevisto durante il viaggio di ritorno. Ma abbiamo un punto di svolta: quella sera il nostro Draco, durante una ronda del castello, è protagonista di un episodio insolito. Una presenza non ben identificata e il ciondolo di Serpeverde. Draco non si fa affatto scrupoli sulla provenienza e sul motivo per cui gli sia stato fatto recapitare e lo porta con sé. Neppure gli strani sogni e la sensazione che siano collegati al medaglione lo preoccupano: la sua attenzione è volta all'idea della lezione in comune con Sarah che, ovviamente, significa una nuova occasione di entrare in contatto con ella.
E così, durante quell'ora, vi è quello scambio di biglietti: da un lato l'arroganza e il divertimento di Draco, dall'altro la stizza e l'indignazione e le reazioni piccate della ragazza. E' uno scambio particolarmente divertente, soprattutto per l'impegno di Draco nel rendere efficaci le sue parole coi disegni (ricordo bene che nello scriverla, io pensavo alla scena nel terzo film, una delle mie preferite :D) e con gli sguardi ammiccanti o quei gesti più maliziosi. Malgrado Sarah stessa si impegni per non perdere quel duello non verbale, riesce ancora a restare sorpresa e non poco imbarazzata di qualche commento più intenso.
E' suggestiva anche la metafora che usano entrambi nel paragonare quel potenziale rapporto al veleno di un serpente che debba stordire la ragazza; e come Draco rimarchi che non sarà soltanto ingegno del predatore ma la resa della vittima stessa. Sembra perfettamente simboleggiare quanto abbiamo visto finora, quando ha ricorso a mezzi meno leciti e quando Sarah ha già dato segno di debolezza nel non denunciarne le gesta.

Nel frattempo, Harry continua a tenere per sé la corrispondenza segreta con la sua ammiratrice ma ecco che ancora lo vediamo cercare di sfuggire dalla presenza di Ginny; persino in quello che è un suo rituale quale le visite a Hagrid. Ma destino (o due autrici a caso :P) voleva che la stessa Mandy, per ragioni scolastiche, dovesse conferire con il Guardiacaccia. Grande è lo stupore e l'imbarazzo della ragazza che sembra quasi intenzionata a fare dietrofront ma riesce comunque a ritrovare un po' di calma e sicurezza, sufficienti perché possa portare a termine il proprio compito, a dispetto persino di Ginny che non manca anche in quell'occasione di stare vicino ad Harry e rivolgersi esclusivamente a lui. Ma è Amanda quella che Harry sta silenziosamente scrutando, ma non poteva immaginare che il motivo dell'ilarità di Ginny fosse proprio il suo viso arrossato. Ma quelli che ella considera motivi di scherno, sono per Harry plauso ad una delicatezza che emerge malgrado il comportamento spesso più brusco che ha adottato nei suoi riguardi. Ma durante la cena quella sorta di comunicazione, scaturita da uno sguardo, sembra nuovamente in atto: se Harry si sta interrogando circa quella morsa allo stomaco (e il conflitto persino nei riguardo della sconosciuta ammiratrice per la quale si desume ha una certa simpatia); la ragazza teme che abbia scoperto il suo segreto e si ammonisce ad una maggiore attenzione.

Se la cena è un momento particolare anche per Draco per continuare a provocare - seppur silenziosamente! - la sua vittima designata; è il suo risveglio che apre nuovi spiragli. Sembra che, durante la notte, sia stato indotto da una forza esterna che lo ha condotto nella Stanza delle Necessità. Pochi indizi: il medaglione e un armadio simile a quello visto nel negozio di Sinister tre anni prima. Ma si intuisce che qualcosa sta accadendo: se da un lato è un Draco calcolatore e machiavellico quello cui siamo abituati a vedere; d'altro canto sembra che forze esterne e più intense lo stiano manovrando.
Non ci resta che attendere il seguito per porre risposta a molteplici dubbi.

Ricordo ancora perfettamente, in particolare modo riferito a Draco, come abbiamo orchestrato la scena dello scambio di biglietti durante la lezione: una delle più divertenti. Nonché la tua geniale idea circa la dinamica con la quale il biondino si trova in possesso del medaglione e come questo riesca a possederlo e indurlo a compiere gesti che apparentemente non hanno senso. Si comincia a comprendere che ciò che attende i quattro protagonisti non è soltanto una logorante scoperta di loro stessi e dell'altra persona; ma le forze oscure sono in fermento e Draco Malfoy ne è, a sua insaputa, coinvolto.

Uno splendido modo di concludere questa serata e cominciare questo mese che ci è particolarmente chiaro a siglare il nostro rapporto. Un immenso onore aver preso parte a questo progetto e poterlo rileggere a distanza di tempo mescolando ricordi ed emozione per rileggere le avventure descritte quasi fosse la prima volta.Un abbraccione forte forte, al prossimo capitolo <3

Recensore Junior
19/06/13, ore 00:20

Niente di meglio che vedere un video così caratteristico del nostro Malfoy per entrare nella giusta atmosfera e poter avvicinarci di più a questa figura dall'alone misterioso. In fondo, è sempre stato questo a piacermi del personaggio: il fatto che, si intuiva, dietro quella parvenza arrogante si nascondesse ben altro. Anche la fragilità, il non riuscire a prendere una decisione (seppur mi dispiaccia che la Rowling non gli abbia dato un ruolo più decisivo, ma in fondo è tutto legato alla sua caratterizzazione psicologica) ma, fondamentalmente, qualcuno che non sarebbe comunque capace di procurare la morte in un altro essere umano.
Ma veniamo al capitolo: questo sicuramente è stato uno dei più particolari da scrivere, soprattutto perché la narrazione si svolge sul treno e, in particolare, il tragitto che condurrà nuovamente gli alunni alla Scuola di Hogwarts.
Un piccolo spiraglio iniziale ci fa notare lo stato d'animo di ognuno di loro: Sarah che, ancora una volta, si tormenta per gli ultimi avvenimenti cui è stata, suo malgrado, partecipe con Draco. Quella sorta di promessa di averla con sé che sembra restare in sospeso tra loro e, ancora una volta, la cautela della ragazza che trascorre gran parte del suo tempo tra le mura domestica e si ammonisce a non trovarsi nuovamente in situazione di potenziale pericolo.
Lo stesso Harry si predispone al ritorno, dopo il cenone condiviso - come da tradizione - con la famiglia Weasley ma se il ritorno ha aspettative legate allo studio, alla rivalità coi Serpeverde, c'è anche altro che lo fa sorridere. L'idea di poter trovarsi vicino a colei che si è insinuata nei suoi pensieri e con semplici gesti ma una sincerità che lo colpisce nel profondo.
Le due amiche si riconciliano, finalmente ma, dopo il racconto della serata sulla pista da ballo, è il momento in cui Sarah giunge al racconto dell'ultima e spiacevole esperienza con la Serpe. Quest'ultimo, che dal suo arrivo alla stazione non può che pensare al suo proposito, sembra essere letteralmente invocato dal loro dialogo, tanto da penetrare nel vagone che hanno occupato e rivolgersi nuovamente alla giovane, ignorando l'amica.
La situazione si infiamma ben rapidamente: il giovane è implacabile nel suo apparire così arrogante e sicuro di sé, con i suoi sottintesi maliziosi; altrattanto tenace è Amanda nel tentativo di proteggere l'amica. Quest'ultima perde, come sempre con Draco, il controllo della situazione e, l'amica svenuta a terra, si ritrova trascinata in un altro vagone nel quale il giovane assicura isolamento e privacy.
E' curioso come, ogni volta che ella si trovi in difficoltà, suo malgrado sia proprio Harry a soccorrerla. Come se, a dispetto del suo apparire scostante ed irriverente pubblicamente e poi amarlo in segreto, vi sia sempre quel sottile filo che li unisca. Così è proprio lui a scorgerne il corpo, privo di sensi ed affrettarsi a farle riprendere coscienza. Ma, ancora una volta, la giovane mette da parte i suoi sentimenti, soprattutto quando prevale l'angoscia e l'urgenza, il pensiero dell'amica.
Nel frattempo, anche nel vagone sta accadendo qualcosa di molto significativo: malgrado i gesti di Draco siano sempre intrisi di quella prepotenza e la giovane sia così turbata, vi è persino qualcosa di dolce ma di tremulo nel modo in cui la osserva. E in quelle parole "non sei come le altre" probabilmente vi sono tutte quelle risposte che Sarah sta cercando ma che, ancora, non realizza. E' un momento davvero intenso quello in cui le ruba quel bacio che sembra frutto non soltanto di mero desiderio ma persino di frustrazione e di un bisogno sopito e probabilmente inconscio persino a se stesso. Quel qualcosa che la giovane percepisce nel battito alterato del suo cuore, in quell'attimo di reciproca osservazione.
Attimo che si infrange quando Harry veste il suo canone ruolo di Eroe della situazione - seppur non sia mancato un istante particolare in cui, malgrado l'angoscia di Amanda, abbia scrutato la giovane e quello sguardo sembra averlo colpito - e irrompe nello scompartimento, allontanando Malfoy dalla giovane.
Sono attimi trafelati: seppur perdendo i sensi, Draco sembra cercare la giovane, un appiglio quasi prima di cadere nel torpore. Quest'ultima sembra ancora percepire sulle labbra il sapore di quel bacio, quelle stesse emozioni di cui era intriso, quasi tra i due vi fosse stata una particolare comunicazione. Ma che qualcosa sia successo nel suo stesso animo, lo si intuisce quando è evasiva alle domande di Harry e sembra completamente smentire qualsivoglia presentimento negativo; al contrario, chiede persino di essere lasciata sola con il giovane, suscitando non poca sorpresa nei soccorritori. Ma, malgrado la preoccupazione, Amanda ne conosce le capacità di giudizio ed acconsente. 
Ed è un momento delicato quello in cui porge un sincero ringraziamento ad Harry, quest'ultimo non nasconde la sorpresa ma sembra finalmente scorgere qualcosa di più reale e non può non compiacersene. Certo, al solito - e la cosa è comica :P - è qualcosa che ha una durata limitata perché la giovane torna a quei toni sostenuti, a chiarire non vi è alcuna alleanza. Peccato che il suo inconscio sembra giocarle un tiro mancino nel pronunciare - seppur come negazione - un "ti amo" che sembra fin troppo compromettente per quanto poi sappia manipolare il dialogo. Seppur quella sua ostilità improvvisa lo lasci sempre spiazzato (e infastidito), qualcosa di quella goffaggine lo colpisce. E sorride, di un sorriso più intenerito e divertito, quello che poi gli consente di scherzare con lei, come fossero amici da molto tempo e fosse normale, quindi, qualche screzio o risposta brusca.
Draco riprende i sensi, nel frattempo, e consapevole che la giovane debba averne celato le intenzioni, ne resta non poco sorpreso. E' un gesto delicato quello con cui ne cinge la guancia, quasi a rassicurarla e, al contempo, trattenerla. La giovane sembra porsi lo stesso legittimo dubbio, tuttavia la verità sgorga quasi incerta e timorosa: una speranza che, dietro quei gesti, vi sia molto di più e che debba soltanto lasciarsi scorgere. Ma, quando il tutto sembra convergere in note più romantiche, ecco che nuovamente cela la sua dolcezza - quella che finalmente Sarah sta scorgendo - dietro l'arroganza e la superbia. La reazione di Sarah è pronta, inviperita e secca ma si può intuire che agli abituali scalpore, indignazione ed umiliazione, vi sia qualcosa di nuovo.
La delusione. E non soltanto nei confronti del giovane, probabilmente nei confronti di se stessa per aver ceduto alla tentazione dell'immaginare qualcosa di più, nella delusione di averlo cercato nelle sue iridi.
Ma neppure Harry e Amanda possono godere a lungo del loro momento di maggiore idillio: quando finalmente l'atmosfera è più serena, sbarazzina e complice; ecco che l'arrivo di Ron ed Hermione e poi di Ginny compromette nuovamente quegli equilibri. Eppure, seppure non lo sappiano, sono più collegati che mai da che il giovane spera di trovare una sorpresa al rientro, e l'ultima intenzione di Amanda è quella di scrivergli un'altra lettera.
 
Non posso che condividere le tue opinioni: anche per me è stato uno dei più piacevoli da scrivere. E così è ancora più particolare rileggerlo a distanza di tempo: ho adorato come entrambe le coppie, in modo lento e graduale, stiano facendo qualche passo in avanti. In entrambe, per motivi diversi, c'è una ritrosia a lasciarsi andare all'altro; c'è il tenere nascosti i reali sentimenti e stati d'animo ma quel bisogno di essere accettati.
In particolare, parlando a nome di Sarah, adoro la doppiezza di Draco: laddove dapprima colpisce per l'arroganza e la cattiveria, si scorge quella fragilità e maggiore delicatezza. Ma, quando si vorrebbe davvero lasciarsi andare, egli torna alla sua normale attitudine, il suo bisogno di restare ancorato a quell'immagine di sé.
Attenderò pazientemente la prossima settimana per continuare a tessere ricordi e riscoprire sensazioni già note.
Un abbraccione forte forte,
dalla tua Angels.

Recensore Junior
10/06/13, ore 23:08

Vacanze di Natale ma sembra essere un periodo tutt'altro che rilassante per i nostri protagonisti a ben considerare la lettura globale del capitolo. Sicuramente uno di quei capitoli di transizione che, pur brevi in quanto a scene, rappresentano un'evoluzione nel personaggio e nell'interazione tra i due protagonisti.

Si comincia con Draco che ancora sta rimuginando sugli avvenimenti dell'ultima gita a Hogsmeade: se da un lato, infatti, è ancora accecato dallo sdegno e dal risentimento per ciò che la Tassorosso gli ha fatto, d'altro lato, invece, è ancora alla Corvonero che sta pensando. Si può dire che ne abbia sviluppato una sorta di ossessione anche se è mosso da intenti tutt'altro che nobili. Ha notato il cambiamento della giovane (un cambiamento che, come si apprende dal suo POV, è dettato da una maggiore sicurezza di sé, scaturita da allenamenti con incantesimi di difesa/attacco) ed è proprio il suo spirito a istigarlo, il volerla soggiogare a sé. Quasi sicuro che, una volta consumata la passione che percepisce in lei, potrà tornare alla normalità. Soltanto uno sfizio e non perde occasione neppure nel periodo di pausa dai corsi magici.

Sembrerebbe una giornata ordinaria quella che Sarah deve trascorrere a Diagon Alley, una commissione per la madre nonché una piccola soddisfazione personale, quale la visita alla biblioteca per la ricerca di una nuova lettura. Non ha idea che fuori, ad attenderla, non vi è altri che Draco Malfoy che agisce in modo repentino e subdolo, trovando un pretesto per attirarla nei vicoli oscuri di Nocturn Alley. 
Qui sembra ripetersi la scena agghiacciante di quella ronda notturna di fine Settembre: il ragazzo la soggioga con un incantesimo. E anche questo sembra essere letale: la giovane è completamente alla sua mercé che si tratti di un'umiliazione come quella di farsi baciare gli stivali o di qualcosa di ben più lascivo che lascia presagire il peggio, quando le intima di spogliarsi del cappotto. Si comprende bene quale sia il turbamento della ragazza: da un lato il la frustrazione per la sua condizione di totale impotenza e vulnerabilità. Dall'altra, il suo orgoglio per l'umiliazione che gli è stata inferta, senza contare i pensieri più oscuri circa cosa avrebbe potuto accaderle.
Ma, ancora una volta, è Malfoy a sorprenderla (e così a rileggere questi passaggi, quindi posso solo immaginare chi legga per la prima volta) con una richiesta proferita a voce sussurrata, roca e delicata. Quel semplice "abbracciami" che sembrerebbe persino una supplica se non si considerasse che non sia un atto volontario. Ma ciò che conta è che persino la vittima non può negare che vi sia qualcosa di più tenero e delicato, che vi sia un reale e sincero calore che scaturisce dalla vicinanza. Un momento di stasi di cui persino il giovane sembra consapevole e quella carezza sembra essere un modo di trattenerla e, al contempo, una sorta di contatto a dimostrarle vi sia qualcosa di più di quell'arroganza.
Queste sensazioni positive sembrano subito smentite perché, appena libera la ragazza, reagisce di nuovo prepotentemente al suo tentativo di rappresaglia. Ma, come si intuisce dal dialogo, non è farle male e nel modo più meschino e atroce per la dignità di una donna; piuttosto vuole colpire la sua razionalità e quel suo bisogno di avere il controllo. Vuole lei sappia che, prima o poi, non ci sarà neppure bisogno di ricorrere a trucchetti machiavellici perché sarà lei stessa a capitolare.Malgrado lo sconcerto di quella sorta di profezia, l'evolversi lento e graduale si concentra in quelle domande interiori della giovane.

Chi sei, Draco Malfoy?
Un mostro o un ragazzo solo?


Dall'altro lato troviamo Amanda che è completamente rientrata nel suo mondo, quello fuori da Hogwarts e che l'ha vista insieme a due amiche di infanzia. E una passione che ha coltivato fin da bambina e che sembra perfetta in quel contesto, quale il pattinaggio. Si denota quell'alone di spensieratezza e di pace dopo quel periodo scolastico stressante, soprattutto con le vessazioni ad opera delle Serpeverdi. Ma c'è un pensiero fisso: è quello del giovane Harry Potter e la consapevolezza che, per quanto ufficialmente i loro rapporti siano ostili, che una parte di sé è sempre con lui. Attraverso una sciarpa.
Lo stesso Harry sembra disperare di trovare pace: soprattutto alla luce delle avances della piccola di casa Weasley e la sua necessità di trovare, nuovamente, un po' di respiro. E' ciò che lo induce a trascorrere le vacanze in solitario, a parte qualche sporadico incontro con amici di scuola ma non disprezzando il passeggiare nella Londra babbana e poter, quindi, confondersi nella folla. Là dove non lo conoscono e può essere se stesso, che poi è ciò che ha sempre desiderato, deponendo una maschera da eroe che non ha mai chiesto.
Ed è proprio in uno di questi momenti che il destino sembra nuovamente porre il suo intervento: si ritrova nella stessa pista di pattinaggio e non può che scorgere immediatamente una giovane che ben conosce. Malgrado i pensieri tutt'altro che lieti nei suoi confronti, tuttavia, ne nota la spensieratezza. Una versione opposta a quella che ha visto lui stesso e ciononostante non può simulare indifferenza.
Ancora una volta, la giovane sembra agire secondo il suo proposito iniziale di non concedergli alcuna languida attenzione ma apostrofarlo in modo scontroso. Persino accusandolo di starla seguendo. Ancora una volta, la reazione del giovane è piccata e si scosta da lei. Vuole soltanto porre da parte i propri pensieri e abbandonarsi a quella sensazione di libertà che il pattinare gli conferisce. Ma è continuo quel ricercarsi e spiare le azioni dell'altro.
Se fa sorridere l'aneddoto in cui la giovane, per vendicarsi di un suo sorriso di scherno, lo fa volontariamente cadere di proposito; è un espediente davvero intrigante quello con cui il giovane reagisce. Ma ad una maniera più sensuale le fa compiere quella sorta di passo di danza.
Ancora una volta la giovane reagisce inviperita, a parole, ma è nei suoi pensieri che si cela il suo reale stato d'animo con quel sussurrato e segreto "Ti amo, Harry".

Al gelo dell'inverno, subentra la dolcezza di questi momenti per quanto celati dietro dialoghi colmi di ostilità, arroganza o reciproca avversità.

Un capitolo che sembra già preannunciare un addolcirsi dei toni ma senza mai mancare di colpi di scena e momenti più duri ed aspri prima del sospirato happy ending.
Sicuramente uno dei più piacevoli: malgrado il tempo sia trascorso e la passioni sfumate, non si resta mai indifferente a piccoli aneddoti che arrivano dritto al cuore.
Ancora grazie di concedermi di riviverli con te.
Un abbraccione di tutto cuore,
la tua Angels.

Recensore Junior
05/06/13, ore 00:17

Ed eccoci al nostro consueto aggiornamento settimanale :)
Questo è uno dei capitoli più articolati di tutta la vicenda, visto che vediamo dei piccoli passi in avanti sia per quanto riguarda la storia in generale, sia le dinamiche personali e di coppia. Si avvicina l'inverno, precisamente siamo vicino al periodo Natalizio che - anche simboleggiato dalla purezza della neve - rimanda ad un momento di letizia.
Sarah è particolarmente trepidante alla gita prevista per quel giorno, soprattutto la necessità di un po' di giusto svago dopo settimane estenuanti di studio ma c'è qualcosa nel profondo che la turba. Il ricordo di quella maledetta notte che non potrà estinguersi facilmente e torna ad affacciarsi alla sua attenzione, in forma di incubi nei quali rivive quei terribili momenti.
Ben altro stato d'animo è quello di Amanda che non ha avuto occasione di nuove interazioni con il ragazzo dei suoi sogni ma questo sembra andarle più che bene: come hai commentato anche tu prima dei saluti d'autrice, questa insicurezza della giovane è ciò che implicitamente ne condiziona il comportamento. Il motivo stesso per cui all'attrazione fa esternare un comportamento di totale rifiuto e di stizza, fin troppo consapevole di rischiare di essere soltanto una tra le tante. Preferendo il nulla.
Curioso come lo stesso Draco riviva il momento di quella notte, peccato che, ovviamente, lo faccia con una prospettiva tutt'altro che romantica. Al contrario, oserei dire che è davvero inquietante il modo in cui il ricordo lo aggradi. Ma si può dire che - malgrado tutto - sono l'uno nei pensieri dell'altro. 
Anche Harry è ben consapevole della gita ma è quello tra i quattro meno motivati, in quanto non potrà godere della compagnia dei suoi due migliori amici e dovrà cercare un modo di passare il tempo. L'azione continua a notiamo che Sarah vive dei sensi di colpa per non aver confidato all'amica del brutto accaduto ma sembra voler seppellire quella verità dentro di sé. Vive ancora chiaramente con il trauma, tanto da avere sempre netta la sensazione dello sguardo del giovane e tanto da chiedere all'amica di starle accanto per evitarlo e infilarsi in una carrozza con solo due posti a disposizione.
Finalmente, nel paesaggio quasi da cartolina natalizia di Hogsmeade, apprendiamo il motivo per cui Harry appare così poco ciarliero e sopra le nuvole: da qualche giorno, infatti, gli sono recapitate delle lettere anonime. Lettere il cui linguaggio è molto semplice ma che decantano una reale ammirazione e un affetto che riescono ad emozionarlo e colpirlo.
Se Draco appare visibilmente indispettito perché il suo diabolico piano non ha avuto buon esito, non perde tempo a intromettersi tra le amiche. Prende posto tra loro e attua un comportamento a dir poco sconcertante che lo vede comportarsi con assoluta naturalezza malgrado la quasi violenza del loro ultimo incontro. Non soltanto, persino fa allusioni maliziose e lusinghiere per la sua stessa persona. La ragazza è chiaramente ancora turbata, tanto da non riuscire a reagire e difendersi di fronte a quell'atteggiamento più che confidenziale e quelle intenzioni del giovane che lasciano poco adito alla fantasia su ciò che stia architettanto.
Fortunatamente per lei - e questa è una delle scene più divertenti - ha un angelo custode proprio al suo fianco che non esita a prendere l'iniziativa: dapprima cerca di richiamarlo in maniera pacata. Gli chiede di allontanarsi in quanto non invitato ma il giovane non soltanto appare snob e sprezzante, ma si permette persino di insultarla e alludere ancora a quanto Sarah gradisca averlo con sé. Anche se già sapevo cosa stava per accadere, nessuno avrebbe potuto privarmi del divertimento a leggere di Draco che viene umiliato in quel modo semplice ma semplicemente fantastico. Ovviamente un Malfoy non dimentica una simile umiliazione ma tanto basta perché si allontani e, soprattutto, non possa reagire di fronte a tutti quei testimoni.
La reazione di Amanda ha un duplice effetto: da un lato sblocca le remore di Sarah che, finalmente, riesce a confidarsi su quanto le sia accaduto. Sul motivo stesso per cui non sia riuscita a reagire con il solito sarcasmo ma sia stata tremante alle solo parole maliziose del giovane o alle possibili implicazioni di una nuova ronda notturna in sua compagnia. 
L'altro effetto, insperato, è quello di aver attirato - dopo quei mesi di silenzio nel quale più non le aveva rivolto parola - l'attenzione di Harry. Dapprima quest'ultimo è incuriosito poiché riconosce la stessa stizza e rabbia che la giovane aveva avuto proprio nei suoi riguardi. Eppure anche se si tratta di uno stato d'animo simile, ha un effetto del tutto diverso. Ciò è dovuto soprattutto alle motivazioni della giovane: il desiderio di proteggere una persona amica. Questa consapevolezza, che per una persona come Harry è più che empatica, sembra fargli riconsiderare sia il temperamento della giovane (adorabile peperoncino) ma anche una nuova dolcezza attribuita ai suoi lineamenti.
Molto delicato e tenero è il dialogo tra le due ragazze: soprattutto traspare tutta la dolcezza e l'apprensione con cui Amanda si prende cura dell'amcia. Ne ascolta il terribile racconto e cerca di spronarla, di consolarla e anche di farla reagire. Ma, ancora una volta, quando ha occasione di un semplice scambio di sguardi con il giovane che alberga nel suo cuore, è un'occhiataccia quella che gli riserva. Superfluo dire quanto questo lasci ulteriormente spiazzato Harry che era più che propenso a cambiare considerazione nei suoi confronti: è ancora una volta avvilente come questi due potrebbero essere vicini a rigor di complicità ma la giovane abbia un atteggiamento ostruttivo. Ma ecco che fa la comparsa un altro personaggio, Ginny Weasley, altrettanto innamorata, che non perde occasione per sedersi al suo fianco.
E quando, finalmente, Sarah sembra aver ritrovato tranquillità e anche una certa determinazione a non doversi più nascondere ma reagire con maggiore risoluzione; l'attenzione si sposta su cosa sta accadendo al balcone. L'inevitabile frustrazione che si fa spazio in Amanda nel vedere Ginny accanto a Harry e la piccola battuta dell'amica su come avrebbe potuto facilmente prenderne il posto, cambiando atteggiamento.
Nel frattempo il nostro povero Ragazzo Sopravvissuto sembra nel mezzo di un vero e proprio dilemma: ovviamente è molto affezionato alla ragazza perché membro di quella che è una vera e propria "famiglia" per lui. Ciononostante non ne ha mai ricambiato l'attrazione o l'amore, ragion per cui c'è una certa cautela nel rivolgersi a lei. Ma non manca, comunque, di tornare a scrutare Amanda e restare nuovamente interdetto per quella sua ostilità.
Ecco che abbiamo un altro colpo di scena (almeno per chi ancora non ha letto :P): Amanda confessa all'amica di aver inviato delle lettere anonime con dei piccoli doni. Almeno in privato è riuscita a confessare la sua ammirazione, fin troppo amaramente consapevole di non poter agire così apertamente perché non potrà essere ricambiata. L'amica cerca di farle notare che Harry non sia realmente invaghito di Ginny, che agisca per curiosità e che, soprattutto, è lei che osserva di sottecchi. Un vero peccato che il nostro "peperoncino" reagisca un'altra volta in maniera davvero molto piccata ma inequivocabile: il gestaccio sembra essere la goccia che fa traboccare il vaso. Harry, che sta ancora cercando di capire da cosa nasca l'ostilità dell'altra, sembra aver raggiunto la soglia della sopportazione tanto da voler prendere in mano la situazione nell'affrontare la giovane e chiederle apertamente quale sia il suo problema.
La risposta della ragazza è lapidaria e molto schietta: proclama di provare antipatia, un'antipatia naturale, a pelle e calca ulteriormente la mano con quel commento sprezzante rivolto alla sua compagnia. E' ancora interdetto Harry ma sembra davvero non riuscire più a tollerare ulteriormente: se non può ricorrere alla bacchetta o gesti inconsulti perché si tratta di una ragazza, le intima senza alcuna esitazione a stargli lontano.
Ironico come una giornata destinata al relax, abbia visto, invece, un clima tutt'altro che rilassato e disteso. Ma il tutto si concelude con una nota molto dolce.
La lettera che Amanda ha inviato a Harry. Le parole sono molto semplici ma rimandano ad una dolcezza ed una tenerezza senza precedenti: il solo fatto abbia confezionato una sciarpa personalmente e preparato il dolce, dimostrano dedizione e particolare premura. A ciò si associa un messaggio inequivocabile: non è il suo nome, non è la sua fama (mai richiesta) ma il suo modo di essere, quei dettagli della sua persona ad averglielo reso così speciale. Così importante. E una simile purezza di sentimento non può che colpire Harry: tutta la rabbia e la stizza (comunque è curioso che, a prescindere, lei lo irriti tando: inconsciamente fa già sorridere) si dissipano nel momento in cui osserva quei doni. Rievoca quelle parole quasi come una ninna nanna rassicurante. Sì perché, anche se in quella scuola molte persone gli sono avverse e molte pensano male di lui, sa che vi è qualcuno che guarda il suo cuore. Qualcuno che, pur da un lontano ma sicuro punto di osservazione, crede in lui.
Ed è la dolcezza di quello stato d'animo che lo conduce ad un sonno più dolce.
 
Uno dei capitoli più intensi a livello di rivelazioni, nel vedere le nuove determinazioni dei protagonisti e il contrasto tra l'irruenza ed impulsività di Amanda e la tanta dolcezza che cela dentro di sé. E' sempre più emozionante immergersi di nuovo tra queste pagine ed aspettare, fedelmente, il prossimo aggiornamento.
Un abbraccione mia Rubens ed angelo custode,
la tua Angels che ti adora come sempre <3

Recensore Junior
27/05/13, ore 17:47

Ohhh l'ho letta tutta adesso questa storia,che carina che è :) Mi è piaciuta molto l'idea,chi è che non ha mai sognato di studiare alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts?!(Sarei andata in corvonero comunque sia u.u)
La trama mi piace è semplice e ha una sua logica :)
L'unica cosa,secondo me ovvio,stai attenta per il font.
Se decidi di avere vari punti di vista va benissimo ma non ingigantire alcuni e altri no altrimenti uno non ci capisce più niente :) (Mi riferisco più che altro al secondo capitolo)Puoi scrivere semmai Pov Draco ecc o altrimenti renderlo diverso in grassetto ma già nel terzo capitolo è già stata resa meglio l'idea :)
Comunque a parte queste piccolezze io...voglio sapere che succedeeee!
Un bacione

Recensore Junior
27/05/13, ore 17:00

Niente di meglio che ritornare tra "magiche" pagine dopo una puntata di OTH che ti fa sorridere, emozionare e poi prendere un bell'attacco di ira negli ultimi quaranta secondi. Davvero, un innesto di sogni e di ricordi che si fonde con l'emozione di rileggere il tutto a distanza di tempo: così facendo sempre di riassaporare quei sentimenti già noti ma con una sfumatura diversa. Eppure comunque speciale.
Sembra una giornata normale per il nostro Ragazzo Sopravvissuto che si alza per la consueta colazione e l'unico elemento molesto è uno dei proverbiali litigi della coppietta che gli è sbocciata accanto negli anni della loro formazione scolastica. L'unica strategia possibile, in quei casi, è cercare di vivere la propria quotidianità e non lasciarsi coinvolgere e tanto meno schierare da una delle due parti in causa. E sembra essere quasi "fatidica" quella situazione dal momento che deve condividere la postazione di studio con la stessa giovane alla quale era stato affiancato il giorno prima.
Ancora una volta è lei a spiazzarlo completamente: lodevole il modo in cui la giovane dissimuli perfettamente il suo reale stato d'animo, comportandosi come se si trovasse di fronte una persona qualsiasi. Anzi, addirittura con una certa stizza ed indifferenza che lasciano il giovane interdetto, a domandarsi istintivamente se non le abbia arrecato qualche torto. Ma la giovane sa perfettamente che egli è, per ragioni ben diverse dalla sua volontà, sempre al centro dell'attenzione e comportarsi secondo il proprio sentimento la renderebbe anonima. Come una delle tante ragazzine con un'infatuazione ben più superficiale e volta soprattutto alla celebrità che ruota intorno al ragazzo.
La tensione è palpabile per quanto Harry cerchi - in modo anche tenero devo dire e che mi ha fatto sorridere a rileggere di questo aneddoto - di svolgere il proprio operato senza esserle fonte di disturbo o di fastidio; sembra che ancora una volta la circostanza di eventi lo induca, invece, ad avvicinarsi a lei. Nel frangente specifico, infatti, per salvarla dall'incursione di una delle piante inquietanti della Professoressa Sprite. Un peccato che il suo nobile intento sia tradotto in una spinta maldestra che faccia cadere la giovane a terra. 
La reazione della giovane ancora una volta è completamente inaspettata: non soltanto non ne accetta l'ulteriore cortesia nell'aiutarla a rialzarsi ma appare nettamente infastidita. Certo, noi sappiamo il reale motivo ma si può anche facilmente comprendere lo sconcerto di Harry, soprattutto quando si sente apostrofato come qualcuno che si "diverta" a fare l'eroe quando, di fatto, non ha sicuramente scelto il destino che gli è stato affibbiato. Ma la tensione si spezza nella collera e nel fastidio di Harry che le risponde con tono altrettanto stizzito e avvelenato prima di tornare al suo compito con tutta l'intenzione di ignorarla malgrado la sua mente sia ancora un fremito di pensieri adesso colmi di fastidio che si traducono in gesti altrettanto bruschi. 
E' un momento tenero ed amaro, in quel momento, scorgere i reali pensieri di Mandy: il modo in cui sia ferita dalla reazione di Harry e quale sia il divario tra i suoi sentimenti e le sue azioni. Proteggere il suo cuore ha, in quel caso, un prezzo davvero ingente: ferire i sentimenti del ragazzo che ama e la consapevolezza che egli ne abbia adesso una cattiva impressione. 
La lezione termina e i due sembrano più distanti che mai: Harry prova l'immane sollievo nel potersi allontanare dalla giovane e da quella situazione. Sollevato di tornare alla sua quotidianità che contempli anche i due migliori amici e qualunque altro pensiero formuli sulla giovane viene posto da parte. Soltanto inconsciamente quel pensiero sembra ancora persistere in quel cattivo umore che accompagna l'intera giornata.
La stessa Mandy non può che ripercorrere quell'ora di lezione ma, nel suo caso, è l'amarezza e la tristezza che ha il sopravvento. Il rimpianto e il biasimo di se stessa, unita al timore di aver compromesso tutto inevitabilmente.
Quel diario è il solo testimone dei suoi reali pensieri e non ci si può che domandare quando e in quale modo il nostro Eroe potrà vederne il reale volto e i sentimenti.
 
Particolarmente divertimento e tenerezza nel rileggere questo capitolo e la dolce aspettativa del prossimo, pur sapendo quale sarà il travagliato percorso delle due coppie.
Al solito, comunque dolcissimo ripercorrere di una delle tappe della nostra amicizia con corrispondente elaborazione letteraria.
Ancora una volta, grazie di cuore per avermi concesso questa opportunità.
Ti adoro con tutto il cuore <3
la tua intramontabile Angels.

Recensore Junior
19/05/13, ore 23:28

Rileggere questo capitolo, proprio oggi, ha un sapore del tutto particolare: soprattutto alla luce della revisione che contempla un altro ritorno alle "origini" del nostro sogno comune. Ma laddove è un'attribuzione di caratteristiche proiettate sull'attore, qui si tratta del personaggio ufficiale, così come ce lo ha fatto conoscere e presentato JKRowling per quanto ho sempre sognato, invano, un altro tipo di redenzione.
Ma in fondo le fanfiction sono sempre state anche questo: un modo di riadattare una storia già nota per soffermarsi su alcuni aspetti in particolare e poter condurre il gioco a proprio piacimento. Ho sempre amato immaginare un'interazione come questa con Draco: fatta di battute pungenti, provocazioni e la volontà da parte di entrambe le parti di non lasciarsi sottomettere ed avere l'ultima parola in un continuo scontro tra due personalità che cozzano l'una contro l'altra. E un gusto particolare quando l'altro personaggio viene interpretato da un'altra persona che ne metterà in luce determinate caratteristiche, stimolandoti al meglio nel riuscire a costruire una degna reazione.
La scena inizia con un aneddoto molto simile a quello del primo capitolo: le due amiche che si ritrovano per cena e allora Amanda ha occasione di raccontare all'altra dell'emozione unica di trovarsi accanto, per un'intera lezione, il giovane dei suoi sogni. E' davvero toccante il contrasto tra quella che è stata la reazione di Amanda - l'ostentata indifferenza e il silenzio nel quale si è trincerata per tutto il tempo - e l'evidente emozione che si palesa con qualche gesto ancora perfettamente visibile. Il loro dialogo viene interrotto da un intervento esterno: si tratta proprio di Draco Malfoy che, con fare sicuro di sé, tracontante e imperativo, dà appuntamento alla giovane. Neppure ne attende una risposta ma si allontana, lasciando la giovane basita e tutt'altro che entusiasta di adempiere i propri doveri con il giovane in questione.
Ancora più divertente, dopo questo, è leggere il parallelo con il punto di vista di Draco che si accinge a prepararsi: si denota la noia e l'indolenza nel suo assolvimento del dovere, superfluo dire che preferirebbe passare il tempo in un altro modo. Soprattutto che comprenda una presenza femminile che sia più conforme ai suoi canoni (tzé u_u).
Sembra un momento di silenziosa tensione quella in cui i due si squadrano e si osservano: impercettibile è un segno di nervosismo della Corvonero che arrossisce persino ma che, tuttavia, si fa cogliere pronta quando anche un semplice sorriso sembra denotare quale sia l'attitudine di Malfoy. La reazione è molto piccata e quasi autoritaria nel voler prendere il controllo della situazione, nella fattispecie indicandogli da dove cominciare la loro ronda notturna.
Ma se già la Corvonero sembra voler imporre il suo volere, non da meno è la reazione di un'orgogliosa Serpe che ribalta completamente la situazione ed è proprio lui ad imporre, ma a fatti, come si sarebbe evoluta la serata. La giovane, suo malgrado, si ritrova a seguirlo ma non cede comunque alle provocazioni, reagendo con pronto sarcasmo ed evidente malumore. Ma in lei predomina comunque il raziocinio e la consapevolezza che può far venire meno il proprio orgoglio pur di concludere quella serata nel modo più indolore e rapido possibile.
Il ritmo del loro dialogo e dello scambio di commenti al vetriolo è molto rapido e fulmineo ma da parte di Draco si riesce a scorgere qualcosa di più: una curiosità latente e non del tutto nascosta circa ciò che si celi dietro quelle maniere da brava studentessa. Quasi un reale desiderio di sondare i lati più nascosti della sua indole.
Sembra persino irresistibile l'avvicinarsi fino a provocarla ad una maniera del tutto sensuale e maliziosa: non vi è un reale interesse, soltanto il desiderio di scuoterla letteralmente e dimostrare - anche ad una maniera più materiale e fisica - la sua superiorità e il suo poter avere tutto ciò che vuole. Semplicemente perché se stesso.
E sembra che quel tipo di provocazioni, dopotutto, possano davvero penetrare oltre la compostezza della giovane fino a toccare una parte di sé più remota ed è allora che il giovane ne trae ulteriormente vantaggio. Ulteriore sicurezza che avvalori la sua teoria sull'essere irresistibile agli occhi di qualsiasi donna che si presenti al suo cospetto. 
Ma se, dopotutto, la giovane non è del tutto indifferente (sicuramente non quanto desidererebbe) alle sue avance, al contempo il giovane non riesce a restare freddo e indifferente alla veemenza con il quale lo respinge. Non soltanto l'amor proprio e una concezione dell'amore più romantica che le renderebbe impossibile il lasciarsi usare da lui; ma persino il giudizio con il quale lo scredita apertamente.
E' un momento di tensione quello in cui Malfoy reagisce violentemente al suo tentativo di allontanamento dopo la sfuriata: il momento in cui la fa cadere e la immobilizza al terreno
Completamente alla sua mercé. 
Sono momenti mortalmente lunghi - e credimi se sono rabbrividita pur ricordando perfettamente come la sequenza si sarebbe conclusa! - quelli in cui il giovane la osserva con evidente fare lascivo, lo stesso con cui si lambisce le labbra. Si stende su di lui: non compie alcun gesto violento se non quel contatto cui è costretto ma che stona incredibilmente con il modo in cui ne ricerchi lo sguardo spaurito e poi quel contatto sul suo viso.
Delicato, per quanto l'aggettivo non sembri appropriato in simile contesto.
Ma non ha mai avuto reale intenzione di profittare di lei e nel modo più ignobile: è un avvertimento, una promessa. Un metterla in guardia su ciò che sarà il suo destino e la corrispondente minaccia perché quell'episodio rimanga un segreto.
E' ancora visibilmente sconvolta la ragazza che fugge nel suo dormitorio ma neppure tra le coperte del suo letto, sembra trovare sicurezza: sa che quegli occhi e quel ricordo continuerà a perseguirla anche in sogno.
Una cosa è indubbia: quel dialogo non è destinato ad essere dimenticato e probabilmente quella notte aprirà un nuovo spiraglio, non come entrambi lo immaginano.
Un capitolo molto intenso per quanto siamo soltanto agli esordi della storia e dell'intrigo delle singole coppie e di quell'anno scolastico e non nascondo che è una particolare soddisfazione ed emozione ripercorrerlo a distanza di tempo.
Poter ricordare i progetti nel momento della stesura stessa e poter rivalutare i sentimenti di allora, compresa l'attrazione verso i protagonisti.
Ti ringrazio ancora una volta di cuore, mia cara Rubens (in questo contesto metterei da parte Kurtina e Peyton :D), per spronarmi - anche riguardo a OUAD - a ricordare ciò che abbiamo condiviso. Ciò da cui tutto è cominciato e come ha ulteriormente siglato la nostra amicizia anche fuori dalle pagine di open office. 
Ti adoro di tutto cuore, non soltanto sei la miglior "pupilla" ma la migliore amica che si possa desiderare dentro le mura di un castello, dietro il balcone di un bar e nella quotidianità per quanto separate da due monitor.
Grazie ancora di tutto, al prossimo capitolo! <3

Recensore Junior

Anzitutto Buona Domenica tesoro.
Mi scuso per il ritardo con cui arrivo a mia volta a rispolverare queste pagine che mi sono tra i ricordi più dolci della nostra amicizia. Già il solo leggere le righe che hai scritto a fine capitolo mi ha fatto sorridere con non poca dolcezza e tenerezza al pensiero di come tutto sia nato da una semplice richiesta di amicizia e che ci ha portato vicinissime al nostro terzo anniversario. Perché inutile negarlo: anche i sogni e la magia, come quella di un ciclo di romanzi che restano tra quelli più cari sulla libreria, è un riflesso di noi, tanto più questa fanfiction che, riletta a distanza di tempo è ulteriormente in grado di far sorridere. Se anche alla passione di Harry Potter e alla cotta per i due protagonisti maschili, sono subentrati ulteriori interessi e anche probabilmente un cambiamento nei gusti e in ciò che ci appassiona; resteranno sempre tra i ricordi più dolci. 
Ulteriormente in virtù di questo racconto: il primo, in un certo senso,  “ufficiale” racconto a quattro mani.
Per la prima volta, infatti, le due coppie protagoniste interagiscono e vedono nascere la loro storia d’amore in modo parallelo.
Ma veniamo a questo primo capitolo: abbiamo già una perfetta sequenza che mostra i volti dei nostri alter ego magici.
Sarah Angels, Corvonero, precisa e puntuale si presenta per la colazione: pronta ad iniziare una normale e nuova giornata scolastica.
Una ragazza dedita allo studio e Prefetto, seria ma romantica.
Amanda Rubens, la sua migliore amica Tassorosso: della sua casa ha di peculiare proprio la devozione per le sue amicizie come si vedrà anche nel proseguo.
La vediamo risvegliarsi in modo rocambulesco: è in ritardo, come d’abitudine, ed è coi capelli quasi arruffati che raggiunge l’amica.
A differenza di quest’ultima si denota l’atteggiamento già stanco: quasi avesse un grande fardello che spesso le allenta il respiro e che rende anche più faticoso il risveglio e quella routine nella scuola magica.
Tanto da deviare quelle formule di convenevoli per interessarsi piuttosto all’amica e alla loro imminente giornata scolastica.
Seppur non manchi di gettare sempre un’occhiata in direzione del tavolo di Grifondoro nel quale scorge l’oggetto dei suoi desideri.
Harry Potter, il ragazzo Sopravvissuto, in questo momento adescato dalle chiacchiere di Ginny con quel suo tipico atteggiamento flirtante che tanto urta Amanda fin dal primo mattino.
Attenzioni che, secondo il parere sincero dell’amica, non sono per nulla ricambiate ma in qualche modo il giovane è vincolato dall’amicizia e dalle premure della famiglia Weasley.
Ed ecco la scena centrale di questo primo capitolo: sedute sui sofà della soffocante aula di Divinazione.
La Professoressa Cooman con il suo parlare velato (e spesso schizzato) mentre incoraggia gli allievi a scrutare attraverso la palla di cristallo.
Sembrerebbe una lezione come qualsiasi altra, nulla di particolare o degno di nota sino a quando l’insegnante non si avvicina al tavolo delle due amiche.
Con quel fare mistico e quegli ululati quasi di apprensione, informa Sarah che un uomo entrerà nella sua vita ma che ciò comporterà una decisione gravosa, non da poco.
Notizia che sconcerta ed imbarazza la Corvonero, inducendo così l’amica a condividere quel momento di attenzione.
Ma il pronostico più o meno affidabile, non sembra particolarmente roseo tanto che Amanda ne resta turbata, soprattutto perché, ad insaputa della Cooman, si tratta dello stesso ragazzo cui ha sempre associato soltanto disgrazie e catostrofi.
Sarah cerca di distrarla da quei pensieri, dopo averle ripetuto quanto la Cooman fosse poco affidabile, ma è evidente che i pensieri della giovane sono rivolti soltanto a quello stesso ragazzo cui ha riservato, seppur in segreto, il suo cuore.
Sarà soltanto l’arrivo del gufo per Sarah e la sconcertante notizia dell’imminente turno di ronda con Malfoy a riscuoterla, fino a prenderla bonariamente in giro etichettando il biondino come l’uomo cui era riferita la “premonizione”.
Una scandalizzata ed imbarazzata Sarah cercherà di lenire l’imbarazzo, apostrofando con fare scherzoso l’amica.
E l’imminente lezione in comune con il Grifondoro: lezione cui si appresta a recarsi con un guizzo di slancio.
Lezione che le riserva una sorpresa inaspettata: la severa professoressa McGrannith induce Harry a sedersi al suo fianco.
Indescrivibili, a parole, le emozioni di Amanda ma, di fatto, mantiene un atteggiamento del tutto distaccato.
Non gli rivolge la parola e neppure lo scruta, quando suona la campanella se ne va senza un saluto.
Come se nulla fosse successo, ignorando il tumulto interiore.
Atteggiamento che colpisce Harry, quasi intimidito e un poco confuso dopo averle rivolto un sorriso un poco imbarazzato per quella circostanza.
Non si erano mai rivolti parola ed erano indotti a diventare compagni di banco: una lezione molto disagevole per lui che osserva il volto della ragazza, quasi per comprendere intorno a cosa ruotino i suoi pensieri senza tuttavia discernerne.
Solo la sensazione del suo profumo e un ultimo sguardo prima di uscire dall’aula.
Ricordo perfettamente l’emozione e la trepidazione di scriverla e rivederla sul tuo blog (mi vergogno umilmente di non averla ancora recensita per intero ma non mi dispiace poterla rileggere da cima a fondo a distanza di tempo, anzi :)) e adesso sul tuo account EFP  è assolutamente meraviglioso <3
Mi sembra di tornare a quei momenti e il tutto è davvero suggestivo e tenero 
Al prossimo capitolo, mia cara Mandy, ti voglio bene.
La tua Angels.

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