Una bellissima storia, un What If? secondo me neanche troppo lontano da ciò che ci ha raccontato la Rowling; l'ambizione c'era già, la vergogna per la propria povertà c'era già, il senso di esclusione dalla propria famiglia c'era già, basta aggiungere un pizzico di lussuria e vai con i Mangiamorte.
Percy Weasley è un personaggio controverso, non buono e tenerotto e dalla parte del bene come la sua melensa famiglia; come per tutti, il suo vero volto si vede durante le situazioni di estremo pericolo (es.: una dittatura), ma purtroppo lui è una di quelle persone il cui vero volto potrebbe non piacerci affatto. Però lo si capisce benissimo. Hai fatto bene ad evidenziare che oltre alla vergogna per la povertà (di cui anche Ron soffre), in Percy c'è anche una grande ambizione, e ritiene colpevole suo padre e la sua mancanza di ambizione per la povertà in cui la famiglia versa. Questa può essere, e in effetti è stata anche nei libri, una grande spinta per abbandonare la propria famiglia. Ma la lussuria, nella tua storia, ha fatto il resto; mi piace pensare (perché noi non crediamo nei cattivoni edulcolorati della Rowling) che Voldemort, dopo aver visto nella mente di Percy l'attrazione per Bellatrix, abbia ordinato alla sua fedelissima seguace di sedurre il ragazzo per assicurarsi la sua cieca fedeltà - che in effetti alla fine ottiene, perché lui arriva a uccidere la sua stessa madre. Non so se era quello a cui pensavi anche tu, ma credo che Voldemort potrebbe esserne capace.
In conclusione: brava! Una bella analisi caratteriale, non così What If? come potrebbe sembrare.
[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook HPeace&Love] |