Parto dicendo che è un incipit abbastanza neutro, ma riesce comunque a suscitare interesse perché - diciamocelo - chiunque vorrebbe sapere almeno come continua il prologo nel primo capitolo. Giusto per cercare di farsi un'idea della svolta che prenderà la storia. I prologhi neutri lasciano sempre una marea di porte aperte, domande, curiosità; anche se non rappresentano un "aggancio" vero e proprio.

M'incuriosisce la scelta del narratore onnisciente: di sicuro resterò sintonizzata per valutarlo lungo la storia. Attira il mio interesse perché è un narratore che rischia spesso di scadere nell'obsoleto o nel ridondante, ma se la storia continua su questo tono non dovrebbe risultare troppo fastidioso. Questa scelta, comunque, ha il pregio di riuscire a giustificare in minima parte i paragrafi in cui si racconta (o, meglio, si "spiega") l'amicizia tra i due ragazzini e la scoperta della Casa Incantata (di cui però non si esprime bene il perché sia così affascinante, oltre al fatto di essere isolata e abbandonata: ti consiglierei di dare una "personalità" alla casa, se riesci).

Per quanto riguarda la Svezia... nemmeno io la conosco. Ti consiglierei comunque di provare a documentarti: in libreria puoi sfogliare le guide turistiche Lonely Planet, che sono utilissime; puoi anche leggere romanzi di autori svedesi (ultimamente ne traducono a pacchi, di olandesi o svedesi), che per lo più sono romantici panorami in cui vengono inscenati thriller o drammi. Sono pochi consigli, ma spero possano risultare utili.

Lascio, infine, una recensione neutra: la storia è scritta bene e rievoca un'atmosfera interessante, ma vorrei continuare la lettura ancora per un capitolo prima di prendere una posizione.

 

Ti lascio alcuni appunti:

- "apparte" => "a parte"

- "Era una vecchia casetta di legno con l’edera rampicante sui vetri rotti, e un roseto sul retro, degenerato in un trionfo di fiori; [...]" => Da togliere la virgola prima della "e" di congiunzione; mi piacerebbe capire meglio l'utilizzo del termine "degenerato" in riferimento al "trionfo di fiori".

- "La porta era una porta che doveva [...]" => Formula ridondante: è sufficiente scrivere: "La porta doveva [...]".

- Vicinanza degli avverbi "istintivamente" e "improvvisamente".

- "E poi torneremo quando lo avremo girato tutto torneremo qui e questa casa sarà la nostra." => Ripetizione "torneremo".

- "E’" => "È"

Ciao; 

mi piace molto il tuo modo di scrivere e spero che aggiornerai presto, perchè sono davvero curiosa di leggere il primo capitolo.

La storia sembra interessante e dico "sembra" semplicemente perchè non riesco a dare un giudizio al tuo racconto, avendone letta solo una piccola parte che è il prologo.

I tuoi personaggi sono adorabili; la timidezza di Heise e il coraggio di Aidan, spero che crescendo abbiano mantenuto lo stesso carattere!

A presto; un abbraccio!

Gisy