Recensioni per
Run Joey, run!
di Son of a preacher man

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
23/12/13, ore 15:46
Cap. 4:

Mi è piaciuta un sacco questa storia e anche la canzone (nuova per me) non è male. Penso che se il futuro sarà simile a quello che hai descritto tu, vorrà dire che abbiamo perso la nostra umanità. Sarà meglio rimboccarci le maniche per migliorare il futuro... sto divagando... comunque complimenti per la storia. Ciao ciao XD

Recensore Master
08/12/13, ore 18:55
Cap. 4:

E' stato detto che la libertà sia così cara che si può rifiutare di vivere, per fortuna della protagonista almeno al momento non è stata costretta a tale atto così drastico, anche se per fare questo è stata costretto a fare quello che non avrebbe mai voluto, ma in una situazione da "o la tua pelle o la mia" non poteva fare altrimenti, aveva abbondatemente capito che quelli non erano affatto intenzionati ad ascoltare le sue ragioni, e se si agisce conculcando i diritti non è ipotesi del tutto peregrina che prima o poi, magari a un passo dall'annullamento morale o peggio ancora fisico, chi non ha nulla da perdere decida di diventare arbitro del suo destino, o di perire nel tentativo, in realtà quello della malcapitata sembra solo un differimento di un destino inesorabile, ammesso che nell'establishment al potere non prevalga una corrente più moderata e favorevole ai diritti civili vedo il suo futuro non poco incerto.
In altre parole, davvero una storia molto carina e leggibile, complimenti.

Recensore Master
08/12/13, ore 18:34
Cap. 3:

Se c'erano dei dubbi sul fatto che sia capitata nel posto peggiore possibile per una come lei, la scena che si apre allo sguardo della tapina le ha fatto capire abbastanza brutalmente che quello non è esattamente un villaggio vacanze, in questo capitolo si assiste anche a un cambiamento apparente nella psiche della protagonista, da una parte sarebbe quasi pronta a seguire una perniciosa voce che la spinge a rassegnarsi alla sua condizione, visto che nessuno sembra interessato a lei (né le sue compagne di sventura, che legittimamente pensano alla loro sofferenza che le impregna a tal punto che non possono pensare a quella degli altri, né tantomeno da parte del personale di custodia, che si aspettano solo sottomisssione, in fondo se le prigioniere sono là rinchiuse per il loro bene, in fondo hanno vitto, alloggio e un lavoro, oltre che la possibilità, remota ma non assente, di uscire un giorno, una volta "guarite"), per loro sfortuna non è detto che la educande siano sempre così remissive, questo permette alla protagonista di vedere emergere l'altro suo lato, quello decisamente meno acquiescente, che stava per arrendersi alle avversità...

Recensore Master
08/12/13, ore 18:23
Cap. 2:

Di questo capitolo ho gradito molto la descrizione dell'antefatto che ha portato la malcapitata in questa specie di versione sadica di un centro di riabilitazione/rieducazione atto a "curare" chi in altra epoca veniva definito come dedito a "pratiche innominabili" o al "turpe vizio" (anche se nell'immaginario colletivo maschile la tribade è vista in modo diverso, come testimonia un certo tipo di narrativa), nonostante la difficile (per usare un eufemismo) condizione in cui si trova emerge una certa dolcezza di fondo, segno che sarebbe stata disposta a vivere felicemente la propria vita sentimentale con relative preferenze senza problemi di sorta, peccato che qualcuno altro avesse per lei e per la sua categoria altre idee al riguardo, peccato che fossero decisamente confliggenti.
Decisamente, è cosa poco salutare trovarsi nel mirino di chi ha una visione assoluta e totalitaria dell'esistenza.

Recensore Master
09/10/13, ore 13:15
Cap. 1:

Recensione/valutazione valida per il contest "In direzione ostinata e contraria" indetto sul forum di EFP:

Grammatica e ortografia: 10/10
Credo di non aver notato nulla di particolarmente rimarchevole, o meglio nulla da far gridare all’insipienza grammaticale/sintattica del (o della) scrivente, c’è stato solo un punto che mi ha lasciato leggermente perplesso, ovvero quando la protagonista tenta (inutilmente) di farsi aprire la porta, si passa dalla forma formale a un più diretto “Apri la porta”, ho pensato in un primo momento che la forma migliore da usare nel contesto fosse il congiuntivo, ma poi mi son detto che lei non aveva certo voglia di essere gentile con la sua carceriera.
Stile: 9/10
Niente affatto male, capace di dividersi con una certa grazia e agilità tra momenti di azione e quelli dove la protagonista non riesce a evitare di pensare alle disgrazie che l’hanno colpita (tra le quali la perdita della sua compagna), c’è solo un appunto che mi sento di fare in questa sede, ma non inficia sul punteggio: mi riferisco al nome del centro di detenzione, la sigla è molto evocativa, ne convengo, ma ha senso in italiano, se si è in Florida (e si intende con quel nome lo stato meridionale degli Stati Uniti) è probabile che si parli inglese (sempre che nel 2300 e passi non sia stato soppiantato dallo spagnolo o più probabilmente dallo spanglish), dubito che le autorità avrebbero optato per un nome simile.
Originalità: 9/10
Assolutamente niente male questo mondo distopico caratterizzato dalla persecuzione omofobica, come anche la scelta di come far “espiare” la colpa ai/alle “reprobi/e”, m’è parsa una versione riveduta e corretta della condanna romana “Ad Metalla”.
Gradimento personale: 8/10
Di solito inserisco la categoria “song-fic” tra le non ammesse, ma per fortuna questa volta non l’ho fatto, altrimenti difficilmente avrei potuto conoscere nel mare magnum dell’archivio questa storia, che mi è piaciuta sotto diversi aspetti, il primo è la descrizione del confronto tra la disperata voglia di vivere della protagonista e la fredda volontà repressiva per la quale si è solo dei numeri o al massimo soggetti da riportare sulla diritta via, inoltre mi ha fatto pensare il passaggio sulla nudità delle prigioniere costrette al ruolo di manodopera coatta, mi sembra un segnale abbastanza chiaro di come le autorità considerino “animali” quelle sventurate (gli animali non hanno bisogno di vestiti), però questi aguzzini non hanno pensato che il piccone può avere anche alti usi, poco salutari per chi si trova dal lato sbagliato…
Una parola sull’immagine: molto bella, l’hai realizzata tu o l’hai presa da qualche imageboard?.
Caratterizzazione dei personaggi: 4/5
In questa sezione c’è da parlare praticamente solo della protagonista, la sua compagna s’intravede appena dato che compare giusto il momento per fare una morte violenta, sembra essere stata una persona amabile sotto vari punti di vista (ma si ha questo dato solo attraverso la sensibilità della protagonista, il sospetto del De mortuis nisi bonum c’è), soldati e funzionari sono solo volenterosi carnefici di questi governanti poco sensibili alle istanze di una parte della cittadinanza; da quel che ho capito, non ci teneva proprio a fare la parte dell’eroina, tanto che avrebbe preferito di certo condurre vita da esule e stare libera e felice (forse) con la sua compagna che protestare contro il proprio governo, se ha preso le armi è stato più per l’istinto dlell’animale che non vuole essere portato al macello….
Attinenza al tema: 3/5
A mio avviso c’è, ma non del tutto, mi spiego meglio, la protagonista (e la sua categoria) vivono certamente in una condizione che definire persecutoria, disumana e degradante è un pallido eufemismo, ma la storia (almeno per quello che ho letto) si svolge in un tempo troppo breve per poter osservare pienamente entrambe le caratteristiche previste dal contest, si evince eccome la direzione contraria rispetto al mainstream del mondo in cui è ambientata, ma non quella ostinata, o meglio, si fa un fuggevole racconto all’inizio della vicenda; forse (ma non prendere queste parole per oro colato, si poteva narrare più estesamente il viaggio della protagonista e della sua amante prima dell’imboscata tesa dalle forze di quell’ordine, o ancora (anche se può sembrare sadico) non farle avere la “fortuna” di farla incappare in una rivolta appena arrivata.
.Totale: 43/50

Recensore Master
27/09/13, ore 03:31
Cap. 1:

O.o Questa è esattamente la mia faccia alla fine di questa storia!
Questa shot è breve, eppure ha uno stile così dinamico che sembra sfrecciare davanti agli occhi. Sei riuscito a rendere divinamente l'idea della fuga, l'ansia della protagonista (l'hai fatta venire anche a me!) e la sua volontà di scappare, mentre le parole di Eve (sorella?Ragazza??) le urlano di correre e lei tenta di non pensare a nient'altro che a quello, di scacciare l'immagine di Eve mentre viene uccisa, di scacciare il terrore per ciò che potrebbero farle se verrà catturata.
E poi mannaggia a te! XD Mi hai fatto venire un mini infarto, neanche stessi correndo anch'io insieme a Joey e alla fine... arrrgh
Scherzi a parte, una shot davvero stupenda, ricca di pathos. I miei più sinceri complimenti!

Recensore Master
22/08/13, ore 15:28
Cap. 1:

"Vedo periodicamente i miei capelli biondi infrangersi con il mio viso, non ho tempo di spostarli." questa frase in qualche modo mi sembra... Stoni. Non è sbagliata, non è costruita male, ma... Vediamo se riesco a spiegarmi.
Stai descrivendo una scena concitata, basata sulle emozioni, sulla fiuga, la corsa. Un momento di phatos. E sbucano fuori i capelli biondi. Messa così non so, in qualche modo spezza il ritmo. è chiaro che volevi dire che lei ha i capelli biondi ma probabilmente dovresti cercare un modo diverso di infilarcela sta cosa.
Esempio:
"Vedo i miei capelli, biondi, infrangersi sul mio viso al ritmo della corsa, ma non ho tempo di spostarli."
Bho poi è solo una cosa mia completamente opinabile, di gusto personalissimo e ti ripeto, non è sbagliata, non presenta errori, solo in qualche modo "disturba".
Per il resto è devvero una scena ricca, suggestiva, ben descritta :)

Nemainn

Recensore Veterano
14/08/13, ore 11:47
Cap. 1:

Eccomi qui a recensire una delle storie che mi hanno più colpita del contest.
Sei stato bravo ad espimere con tanta precisione e intensità le emozioni e i sentimenti della protagonista in un ambiente a lei ostile. Sei riuscito a coinvolgere il lettore nella storia, attaccato al monitor desideroso di sapere che cosa succedrà.
Ho letto che questo storia è stata segnalata per essere inserita tra le scelte... mai proposta più azzeccata. :)

ancora complimenti.
Ledycullen... (Ledy.EFP)

Recensore Junior
30/06/13, ore 23:32
Cap. 4:

Spero tanto che il futuro non sarà davvero così. Mi terrorizza il sol pensiero che qualcosa del genere possa davvero verificarsi.. Comunque ottima storia come al solito.. Ormai è naturale che le tue storie mi facciano impazzire. :3 E poi grazie.Mi hai fatto conoscere una canzone bellissima *.* La sto ascoltando in questo stesso momento :3
Kiss. :*

Nuovo recensore
29/06/13, ore 12:05
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
ambientata in un futuro distopico, una storia che ti travolge, nuda e cruda e che ti coinvolge spingendoti a divorare le parole una dopo l'altra

Recensore Junior
09/06/13, ore 12:57
Cap. 4:

Correttezza sintattica e grammaticale        4/5
Adeguatezza del lessico                             7/10
Gradimento personale                                 7/10
Originalità                                                 25/25
Uso del prompt                                          25/30
Totale                                                        68/80

Correttezza sintattica e grammaticale:

Nel secondo capitolo hai commesso un errore nell'uso di un tempo verbale:La prego, mi salvi! Apri la porta! prima usi un linguaggio formale, poi intimi di aprire la porta dando del 'tu'.
Adeguatezza del lessico:
Non ho potuto darti il massimo perchè ho trovato delle parole che stonano con il resto della storia, infatti nel prima capitolo hai scritto:Ho vissuto con la signora Baldwin per un sacco di anni.la frase "per un sacco di anni" è molto colloquiale, mentre il resto del brano è di un registro medio alto. 
Più avanti, nello stesso capitolo ho letto:ma con la coda dell’occhio mi fissa negli occhi. è una brutta ripetizione, avresti duvuto modificarla.
Nel capitolo seguente Joey pecca di presunzione decantando il suo aspetto fisico i miei grandi occhi azzurri da cerbiatto spaventato.
Qui c'è un'altra ripetizione: come il mio volto. Sangue fresco mi ricopre il volto
Originalità:
Complimenti, mi hai davvero meravigliata. Sei molto bravo a scrivere e di certo la fantasia non ti manca. 
Leggendo ho notato l'impegno messo per creare una trama complessa e diversa dalle altre. Inoltre ho notato che hai sfruttato la possibilità che ho dato di creare slash, ed è anche per questo motivo che ti sei meritato il massimo del punteggio. Bravo.
Uso del prompt:
Sei stato bravo a scegliere questi tre prompt, ma avresti potuto svilupparli ancora meglio, comunque sia, complimenti.



Consiglio:
L'unico difetto che posso farti notare è che dovresti essere più attento nella scelta delle parole: senza ripetizioni e seguendo una linea guida riguardo al registro da dare alla storia. Le capacità ci sono, quindi basta un pizico di attenzione in più e con la prossima storia potresti prendere il massimo del punteggio :)

_Sebba

(Recensione modificata il 09/06/2013 - 12:58 pm)