Ciao Tess!
Davvero bello questo capitolo.
Mi piace molto il modo in cui stai portando avanti questa storia, poiché non stai dando unicamente importanza alle vicende "sentimentali" dei vari personaggi, ma anche alle vicende storiche che fanno da sfondo alle loro vite.
Le leggi stipulate in Germania negli anni precedenti allo scoppio della guerra sono un qualcosa di ripugnante e di disumano. L'insegnante di ballo di Elena, Anke, si vede costretta a dover rinunciare alla propria professione (e passione) solamente perché è una donna ebrea e i diritti degli ebrei, a causa di queste leggi, sono stati notevolmente ridotti, per non dire annullati. La scena in cui la donna viene a sapere da Jorg, una persona che le è stata sempre accanto fino ad allora, che è costretta a rinunciare alla sua professione è stata davvero toccante. Posso solamente immaginare il dolore delle persone che hanno dovuto patire tali umiliazioni e disonestà in quel periodo, vedendosi privati delle loro libertà, delle loro passioni e della loro intera vità e, in una sola scena, hai saputo rievocarmi tutta quella tristezza che il parlare di questo periodo storico è capace di rievocarmi. E pensare che altro orrore si sarebbe aggiunto a tutto questo mi fa venire i brividi.
Elena Gilbert è completamente IC; non so se te l'ho già detto, ma mi ricorda molto la Elena della prima stagione, quella che più mi piaceva. È una ragazza dolce, sincera nelle emozioni, delle volte un po' ingenua e impacciata, ma in tutto e per tutto umana. È chiaro che qualcosa ormai è scattato nei confronti di Damon e questa situazione viene sottolineata dal modo in cui si sente quando ascolta inavvertitamente una discussione tra Katherine e Damon.
La tua Kath, malgrado non abbia il volto della Dobrev, sembra rispecchiare per molti aspetti quella che noi abbiamo conosciuto. È stata coinvolta in un triangolo con i due fratelli Salvatore, e alla fine ha scelto Stefan, malgrado sia chiaro che, comunque, stia giocando un po' con entrambi, dato che alla fine della fiera, pare voglia tornare da Damon. È sempre la solita, anche in versione bionda.
Bellissima la reazione di lui, completamente tipica del nostro caro Salvatore. Anche Damon mi ricorda quello molto freddo della prima stagione; quello ancora ferito e che si nasconde dietro una maschera di cinismo e di apparente indifferenza. Lui sta soffrendo per la situazione di "rivalità" instauratosi con suo padre Giuseppe, che continua a vedere in lui il figlio ribelle e disobbediente che continuamente lo sfida, senza realmente capire che, forse, Damon soffre nel vedere come la sua famiglia si sia spezzata, dopo che sua madre è finita in un manicomio. Giuseppe vede la rabbia di Damon, ma non si cura molto di scoprirne le causa, poiché si sofferma sopratutto sulla mancanza di rispetto ch'egli gli dimostra. E, per questo motivo, non prova nemmeno a porvi rimedio.
Damon soffre anche per la situazione con Katherine, per cui ha indubbiamente provato qualcosa, ma da cui, comunque, si mantiene distante, dato che il ragazzo ci tiene alla sua dignità e non vuole essere nè un ripiego e nè tanto meno una seconda scelta.
Il tutto, però, sembra venir smussato dalla presenza di Elena. Nonostante i loro incontri siano sempre e comunque stati più degli scontri, sembra quasi che Damon trovi in lei una sorta di "valvola di sfogo" per affrontare quei pensieri e quelle preoccupazioni, anche se non in maniera completamente diretta. La strada per i due è ancora lunga da affrontare ma, a mio avviso, stanno muovendosi i primi passi verso quello che potrebbe nascere tra loro.
Sono davvero curiosa di leggere il prossimo capitolo! Questo mi è davvero piaciuto!
Alla prossima Tess, e passa un buon fine settimana!
Ciao, un abbraccio. |