Recensioni per
Echi d'azzurro declino
di marig28_libra

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/05/14, ore 04:07

Come vecchio scrittore su Saint Seiya, ogni tanto spulcio qui e la qualche fanfiction, sempre nella speranza di poter leggere qualcosa di intrigante, soave e ben fatto. Hai notevolmente superato le mie aspettative dopo così tanti anni. Mi posso finalmente beare di aver trovato un'Opera ( permettimi la maiuscola volutamente inserita ) degna di tale nome; un componimento dove c'è finalmente Empatia, dove traspare la passione sia del personaggio sia dell'Autrice. Una consapevolezza gergale meravigliosamente sublime, una ricerca del verbo affinata e mai banale unita ad un trasporto "nudo e crudo" di un'ellenica sacerdotessa. Grazie! Grazie per aver trasposto su carta una chicca così dolce ed intrinseca di sentimento, così soavemente vissuta dall'emozione e dal tormento, dal desiderio di normale quotidianità a quello di liberazione/redenzione nascosto dietro ad una maschera d'argento. Non sindacherò sulla scelta del personaggio, non mi dilungherò in sterili critiche ( che tra l'altro qui non servono a nulla data la natura perfetta del tuo componimento ) ma voglio che tu sappia che mi hai molto emozionato, a ricordo dei tempi in cui anch'io cercavo di regalare qualcosa ai lettori. Se non altro, hai trovato con questa piccola perla un nuovo lettore, un nuovo recensore, un compagno di viaggio. Grazie ancora, sono curioso di poter leggere altro del tuo mondo su Saint Seiya. La mia critica è positiva solo perchè non c'è altro voto maggiore che io possa esprimere. Complimenti vivissimi.
Mauro

Recensore Veterano
24/05/13, ore 22:20

Potevo mancare io? Proprio no!
Partiamo con una premessa che mi sembra doverosa. Non ho mai amato il personaggio di Marin. Troppo fredda, troppo anaffettiva. Quando, alla fine della serie classica, si è scoperto che il tormentone che andava avanti da anni (e cioè che fosse la perduta sorella di beotasus) altro non era che un errore, non sono rimasto per nulla stupito. Seiya ricordava Seika come affettuosissima. Cosa c'entra Marin con lei?
Ogni volta che ha salvato (maledetta!) Segasus a me è sembrato che lo facess non tanto per affetto, ma perché il fine ultimo del suo pupillo era correre in soccorso di Athena. E'stato così contro Misty (gli ha anche lasciato scritto sulla sabbia "Grullosus, proteggi Athena!), contro Megrez ad Asgard, contro Shaina e alla scalinata di rose. Mi ha sempre dato l'impressione che se l'allievo non avesse avuto il dovere (o la possibilità) di salvare la dea, lo avrebbe lasciato tranquillamente crepare. E nel manga questa impressione è ancora più marcata che nell'anime. Sembra più partecipe quando fegatus non viene salvato dalla lei in carne ed ossa ma dal ricordo di lei o dal suo viso che appare al ronzino e dispensa consigli. Ma potrebbe essere un parto della mente del cavallaccio.
Anche il presunto amore per Aiolia, da dove proviene? Se la memoria non mi fa difetto, Aiolia e Marin si incontrano due volte. La prima quando il Leone impedisce al piccolo somaro di lasciare Atene. La seconda quando Aiolia la sottrae dalle grinfie di Shaina. Ma basta questo per parlare d'amore? Aiolia è un buono, avrebbe consolato qualsiasi altro bambino triste e salvato qualunque altra persona dal pestaggio.

Ed è proprio qui, mia cara Marig, che la tua poesia diventa verosimile, che rende credibile quella ragazza innamorata che, agli occhi del mondo e forse anche a quelli del suo amore, si preoccupa invece di apparire sempre come un efficente soldato.
Pensare all'ingresso della V Casa come un patibolo, da parte sua, è un passaggio pregno di significato. Sembra quasi che la nostra Aquila si vergogni di sé stessa, di ciò che è, di ciò che prova. "Non sono che una chiazza d'acqua informe", "un'anima amputata da picche di piombo". Sembra come se Marin si sminuisse di proposito, vergognadosi, in quanto Sacerdotessa Guerriero, di sentimenti che, in ogni caso, non riesce a non provare. Ma nonostante questo non può impedirsi di fantasticare di fare l'amore col suo Leone dorato, come farebbe qualsiasi altra fanciulla innamorata.
Chissà, forse è questa la vera Marin, quella che c'è dietro la maschera e che, in tutta la serie, alla fine non abbiamo mai visto. Forse questa tua bellissima poesia, le cui parole sono sempre meravigliose al pari di quelle di ogni altra tua opera, ce la mostra davvero per la prima volta.

Non che mi aspettassi di meno da te, ma hai creato un'altra perla.
Bravissima, cara.
(Recensione modificata il 24/05/2013 - 10:24 pm)

Recensore Master
24/05/13, ore 16:43

ciao :D non ti stanchi mai di scrivere, eh? fai bene XD
mi stavo interrogando su chi avresti gettato luce questa volta e quando ho visto marin ho capito che avrei dovuto intuirlo... ma perdonami, studiare filosofia invece di aprirmi la mente, me la sta solo stancando xD ebbene, trovo che tu abbia tratteggiato un ritratto molto interessante della nostra cara sacerdotessa guerriero, divisa tra senso del dovere ed amore per aiolia (come darle torto? XD) ho apprezzato molto l'incisività e la brevità del componimento :) il tuo stile mi piace sempre tanto, riesci a delineare delle immagini pittoresche, a volte strazianti, a volte dolcemente malinconiche, a volte istoriate da rimandi alla mitologia classica (a tal proposito, ti sfido a nominare procne e filomela la prossima volta XD)
mi è piaciuta particolarmente questa frase, tra le altre: "Se esiste un’alabarda , d’incantevole fulmine, sei tu, Aiolia. Se esiste un patibolo, sul quale condannarmi, è l’ingresso del tuo Tempio." trovo sia davvero evocativa ed esprima bene il complesso e contrastato sentimento che marin nutre per il bel cavaliere del leone...
insomma, continua così, mentre io ritorno sul libro di filosofia ad allietarmi con aristotele XD
a presto!
lady dreamer

Nuovo recensore
23/05/13, ore 21:51

Mi hai catapultata in una dimensione che onestamente non so definire. E' come se in un certo senso mi sentissi "lei", onestamente. 
Mi ci sono dovuta soffermare su certi passaggi, lo ammetto, per coglierli nel profondo. Ma quando comprendi devo dire che beh, arriva dritta "li". Da qualche parte. Non so dirti cosa di preciso mi ha copito, forse semplicemente la sensazione che mi lascia. Come se non fossi più qui davanti ad una tastiera, a provare a scriverti cosa penso... Lei, come io ho SEMPRE sostenuto, non si smentisce mai nell'essere un'autentica creatura di un altro pianeta; è indibbiamente superiore. Le sue riflessioni (le tue... ;)) vanno sempre oltre. E' malinconica, una viandante che si muove perennemente tra due rive, e non pare fermarsi mai... la sua condizione guerriera, il suo amore. Ma desidera ardentemente approdare da una parte, ben precisa... desidera che Aiola la porti via. Lei è malicnonica, affranta, impaurita dal suo sentimento, incerta... ma la dignità e il senso dell'onore regnano sovrani, nella sua persona. Mamma quanto la adoro! Bravissima... 

Recensore Junior
23/05/13, ore 18:56

Che deliziosa composizione lirica!
Mi è piaciuta molto e per certi versi ho rivisto un po' di Montale, anche se per la poesia italiana non sono afferratissima -prediligo solo alcuni periodi storici e il resto per me è nebbia... agli irti colli-, quindi non vorrei dire castronerie.
Usi un buon miscuglio di linguaggio aulico e lirico con uno strettamente tecnico, che quasi stride con quella voglia di evasione che ho sempre visto nella poesia. L'effetto mi piace molto perchè secondo me rappresenta bene ciò che prova Marin in quel momento e quindi il suo esser divisa fra la fanciulla innamorata e la guerriera che si è sempre negata ogni cosa.
Lo ama e se ne dispera, si crocifigge, come il mio amato Catullo! Però c'è anche quella voglia di esser la Lesbia dei milioni di baci che fanno discutere i vecchi.

I miei più vivi complimenti! :D