Ow. Questo capitolo mi ha quasi commossa. Hai descritto perfettamente le emozioni di un ragazzo che non sa che fare della propria vita, giunto alla maggiore età.
Apprezzo molto il lavoro che stai facendo: prendere alcuni tipi di ragazzi ed analizzarli uno per uno. E' difficile, lo immagino, ma questa idea è molto interessante. Almeno per me, lol.
Non ho trovato errori nemmeno in questo capitolo.
Complimenti.
imlostin_dreams.

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Ciao :)
Mi hai consigliato di leggere la tua storia e... eccomi qui.
Allora, devo dire che mi hai stupita. Prima di iniziare a leggere già sapevo che fosse un ragazzo a scrivere, ma non mi sarei mai aspettata una cosa del genere. Ciò che racconti è, purtroppo, quello che accade realmente al giorno d'oggi. Un po' crude, è vero, ma so che usi alcuni termini per rendere gli avvenimenti il più realistici possibili. Il modo in cui scrivi rispecchia un so che di personale, non so se mi spiego. E' come se tu queste cose le avessi vissute davvero. Spero di non aver appena fatto una figura di merda, lol.
Se così non fosse, cioé che tu non sia il tipico ragazzo stronzo che racconta la sua storia mentre invece sei un tipo solitario e nerd (diciamo non quello che si fa tutte), allora sono costretta a farti i complimenti.
Per la prima volta sono "entrata" nella testa di voi (scusami il termine) fottuti maschi e ho capito che veramente fate sul serio, a fare gli stronzi. Scusa lo sfogo, ma leggere ciò che veramente pensa un ragazzo adolescente è abbastanza frustrante. Non che non lo sapessi già.
Per quanto riguarda la grammatica niente da dire, non c'è nessun errore.
Sono contenta di aver scoperto questa storia, continuerò a leggerla.
Con affetto,
imlostin_dreams.

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Buonasera! Bel capitolo. Scorre velocemente e mi è piaciuto molto. Costruzioni delle frasi ottime. Pochissimi errori, anzi, ce n'è uno solo:

"Mamma ora tiene anche ripetizioni pomeridiane di matematica a qualche ragazzo meno portato ma con genitori che possono permettersi di volere che il figlio vada alla Bocconi." - Penso sia meglio dire "Mamma ora da anche ripetizioni pomeridiani di matematica a qualche ragazzo meno portato, ma con genitori che possono permettersi di avere un figlio che vada alla Bocconi."

Passiamo al succo del testo, a quello che hai voluto trasmettere. Proprio qualche giorno fa ho letto un articolo sulla paura delle persone di dire di essere povere e sulla paura di chiedere aiuto. Questo capitolo riesce ad esprimere perfettamente quel sentimento. Anche qui, alcune volte, si nota questa disparità sociale. La finisco con la sociologia e ti faccio i miei complimenti. Bravo!

Buonasera! Questo capitolo è un po' più personale dell'altro, ma mi piace ugualmente. Come il precedente il testo è fluido e la storia scorre via piacevolmente. Ci sono due piccole cose da correggere, ma sono errori stupidi. Eccoli:

"Non sono tantissimi amici [...]" - Non ho.

"Probabilmente pensa che io e gli altri miei amici, o altre persone come noi, fossimo gli sfigati." - In realtà questa frase non l'ho capita bene perché c'è un verbo al presente nella prima parte ed un verbo al passato nella seconda. Inoltre il verbo della prima parte è al singolare, quando nella frase precedente c'è un verbo al presente plurale. Quindi credo la frase corretta sia "Probabilmente pensano che io e gli altri miei amici, o altre persone come noi, siamo gli sfigati". Oppure "Probabilmente pensavano che io e gli altri miei amici, o altre persone come noi, fossimo gli sfigati."

Comunque non ci sono altri errori rilevanti, quindi il mio "lavoro" qui è finito. Ciao!

Buon pomeriggio! Questo non è il mio genere e quindi non sono molto esperto nel recensire questo genere di storie. Però devo dire che mi è piaciuto molto l'inizio di questo "viaggio generazionale". Sicuramente la seguirà. Comunque la sintassi è buona, non ci sono errori grammaticali da far vomitare, il lessico è abbastanza ampio da non risultare ripetitivo ed è un bene. Sei riuscito/a a farmi immaginare molto bene il protagonista e Flavia e mi complimento con te perché in alcune storie che ho letto i personaggi erano "fumosi". Da buon rompipalle, mi sono permesso di segnalarti alcune piccole cose da correggere:

"Non mi piaceva granché, ma quella canzone (Ai Se Eu Te Pego) si portava [...]" - So che è un racconto in prima persona e che magari è raccontato secondo il carattere e le abitudini del protagonista, però credo sia più corretto dire che fosse una canzone famosa e molto ascoltata in quel momento. Alla fine è questione di gusti, quindi puoi anche non correggerlo.

"[...] sapevo tutti di lei." - Tutto.

"Poi lo baciai." - La.

"Buttai il preservativo nel cesso di casa sua e scaricai." - Non è un vero e proprio errore nel libro, ma nella vita reale (se fai sesso, o all'ammmmore come si usa dire) buttalo in un cestino. Buttandolo nel cesso finisce in mare ed inquina. Ahahahahahah

"Cazzo, pensi di conoscere una persona, pensi che questa sia leale e onesto [...]" - Onesta. Un altro piccolo problemino di concordanza tra i generi.

Niente di che, comunque. La storia mi piace e la recensione è positivissima. Ah, un punto in più per la citazione della mia città natale, Procida. Immagino tu sia napoletano/a. Ciao! =)

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