Recensioni per
Di maschere nude e d'attesa
di Harisontour

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/05/13, ore 19:38

Ma grazie a te per questa bellissima storia.
Ho sempre amato il teatro, mi trasmette molte più emozioni rispetto al cinema. Grazie ad esperienze passate ho avuto modo di girovagare per il teatro locale e l'ambiente in se mi lascia sempre stupefatta. Inoltre due settimane fa ho assistito alla prima di uno spettacolo tenuto dalla compagnia teatrale dei miei amici e ovviamente non ho perso l'occasione di assistervi, ergo questa breve storia autoconclusiva (o no?) capita proprio al momento giusto.
Hai racchiuso la magia del teatro con l'utilizzo di parole "giuste", la fusione tra finzione e realtà e il concetto delle maschere sono stati espressi brillantemente.
L'idea è molto originale e ho amato particolarmente il parallellismo tra le due storie, quella di Khalid e la donna tra quella di Odisseo e Penelope, così differenti ma al tempo stesso così uguali. Le due relazioni sono complementari come il rosso delle mele e il verde delle foglie (ti ricorda per caso qualcosa?).
E quella sottile vena di romanticismo che tu definisci "insopportabile" la trovo al contrario molto azzeccata, un po' celata, ma proprio per questo l'apprezzo.
Silvia e Raniero sono proprio fortunati, li hai dedicato una bellissima storia.
Complimenti, complimenti davvero.

Speaking words of wisdom,
                                                   Swaying_Daisies


P.S. Vado a recensire l'albero di mele, è fantastica anche quella :)

Recensore Master
26/05/13, ore 16:00

E' bellissima. E azzeccata.
Purtroppo va così, con noi mezzi teatranti, purtroppo non ce le togliamo di dosso le parti. Che siano giuste e appropriate o che siano completamente sbagliate, in grado di evidenziare quel carattere che noi tanto odiamo, ecco, restano addosso in maniera indelebile. L'attore non è attore, l'attore sono io che ho cambiato volto per un istante. Posso agire diversamente da come farei di solito, perchè lì, sul copione, non c'è il mio nome, ma quello di Penelope, o Elena, o Odisseo. Ma dentro resto io. A teatro, l'attore non entra nel personaggio, lo adatta a se stesso e si adatta a lui.
Penelope aspetta, è donna, ama. Non c'è personaggio o persona vera, Penelope è Penelope perchè è così.
E la tua storia, mia cara Hari, è perfetta così.
Grazie, grazie davvero.

Un bacio