Recensioni per
If
di nightswimming

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/04/18, ore 20:42
Cap. 1:

Nemmeno questa avevo letto (e credo che mi ci vorrà una pausa da questa full immertion che sto facendo nelle tue storie, perché il carico emotivo si sta facendo pesante), non l'avevo fatto e penso che davvero all'epoca avevo la nebbia nel cervello per non averla mai notata. Bellissima e avrei detto già tutto quanto così. Tristissima, di un angst che rimane appiccicato addosso e che non se ne va, non accenna mai una volta a farlo. Perché se delle tue storie ti restano addosso tutte le sensazioni positive e la bellezza dell'amore nelle sue varie declinazioni, quelle negative sono anche peggio perché l'angst è decisamente il tuo pane. Quello che ti riesce meglio.

Rimane una post Reinchenbach, il che aiuterebbe già di per sé con "l'angst". L'epoca è quella giusta, quella che colloca John nel lutto per Sherlock ma fa quasi impressione leggerla ora dopo la quarta stagione. Credo che se tu volessi riprenderla adesso, avrebbe ancora senso e potresti aggiungerne di "se"... dopo The Lying Detective ne trovi quanti ne vuoi. Ma a parte questo, il John dopo Reinchenbach l'ho visto ritratto in tante maniere. Tu stessa ne dai una versione autodistruttiva in "Itaca". Qui calchi la mano sul senso di colpa. Forse è una fase iniziale, che poi potrebbe anche portare a un John autodistruttivo. Per ora è una riflessione in mezzo a tante altre. Sherlock è morto, almeno per lui, ed è questa la costante che accomuna questi "se". Morto e non si può fare più nulla e quindi si lascia andare al rimpianto e al senso di colpa. Le ultime due frasi, in questo senso fanno da doccia gelata (io cito di rado, ma qui va fatto): "Se non ti avessi incontrato, sicuramente sarei già morto. Se non ti avessi incontrato, forse tu saresti ancora vivo." Forse è vero, ma chi può dirlo? Perché è una convinzione totalmente irrazionale e che nasce certamente dal dolore, ma che non ha alcun senso. Magari, senza John, Sherlock sarebbe morto prima e non avrebbe avuto alcun interesse nel restare vivo davvero. Quindi no, non ha senso come ragionamento. Ma proprio per questo è straordinario, perché ha perfettamente senso che John la pensi così. Lo rende umano. Molto vero e con una sua logica, per quanto sbagliata. Naturalmente lascia anche senza fiato alla fine e fa l'effetto di un pugno nello stomaco, ma quando qualcuno è bravo a scrivere come lo sei tu...

Koa

Recensore Master
04/06/13, ore 11:40
Cap. 1:

*batte le mani fino a spellarsele* Dire che questa flashfic è splendida sarebbe riduttivo, perché non spiega a fondo la sensazione che mi hai lasciato sulla pelle. Il rimpianto del povero John... Lo hai descritto in poche righe ma è stato devastante lo stesso. Molto interessante la scelta di mettere alcune lettere in grassetto. Non so se l'ho già fatto ma direi che è decisamente giunto il momento di metterti tra gli autori preferiti <3

Recensore Master
28/05/13, ore 21:41
Cap. 1:

Sì va beh, ma non si fa. Più che angst questo è prenderti per la collottola e lanciarti fuori da una finestra e pure chiusa (così ti fai pure più male!), ma perché? Ma cosa? ma non puoi finire con una frase del genere ç___ç A parte le parti in grossetto che mi han tipo spezzato il cuore, ma proprio l'ultima frase! Se non tia vessi incontrato, forte su saresti vivo. Cioè, pure s'incolpa della morte morte?? No, okay, basta, sono disperata.
Come sempre, bravissima, in poche righe riesci a distruggere una persona. Complimenti vivissimi! *va a prendere un fazzolettino*

Recensore Junior
28/05/13, ore 17:47
Cap. 1:

Quanto splendore e quanta commozione! Le ultime due frasi mi hanno davvero stesa per la loro semplicità e per la loro verità, credo che John Watson si sia davvero posto queste domande e fanno davvero male. Povero John ç__ç
Con poche parole sei riuscita a centrare quelle corde che fanno emozionare. Complimenti!
Un bacio,
Deirdre

Recensore Veterano
28/05/13, ore 17:39
Cap. 1:

Sei cattiva! Il mio cuore si è spezzato in millemila parti, uffa. Quella che mi ha fatto più male è stata la frase sul correre sul tetto perchè è un po' una scena che mi sono immaginata molte volte, perchè sarebbe stata un'azione tanto da John salire su quel tetto e trascinarlo giù anche a calci nel sedere, anche a costo di beccarsi una pallottola. 
E le due finali, gnek. Belle e vere, e dolorose anche ma più le prime due cose. 
Poi c'è qualcoaa di assurdo ed è il fatto che anche quando scrivi ff così angst che mi fanno venir voglia di suicidarmi tipo annegando in una vasca di tè bollente a me arriva sempre un po' di speranza. Mi era successo in Saddest Song, dove ho deciso arbitrariamente che si sono reincontrati alla fermata del treno successiva, e mi succede anche quì. Penso che derivi dal fatto che descrivi degli scorci però sembra che ci possa essere un lieto fine oltre al momento di pura sofferenza.

Recensore Master
28/05/13, ore 16:33
Cap. 1:

Ma che spettacolo questa cosina! Fa malissimo davvero rivedere quell'episodio (e allora perché non riusciamo a farne a meno?), anche se poi fa partorire questo cose. Dice tutto, questa tua storia, in poche righe. Tutto il rimpianto, il dolore, i sensi di colpa di John e, soprattutto, quel "ti amo" rimasto sospeso, tra le righe, nascosto eppure presente come non mai. Povero piccolo John! T_T
E grande, adorabile Leni, che ci regala queste perle! Baci, carissima!
Sara
P.S.: se la voce di Benedict nella S3 è come nell'anteprima di "Into darkness" che Dio ci salvi...

Recensore Master
28/05/13, ore 16:25
Cap. 1:

...
... ... ... 
Vorrei lasciarti una recensione con soli puntini. Tanti, tanti puntini. Ma ho come l'impressione che non è possibile, quindi...
L'angst. Io dico, perchè? Pensavo che, essendo flashfic, facesse meno male. Insomma, a confronto con una di 3244658466 capitoli, pensavo si potesse sopportare meglio... Ah-ha. Me illusa.
Quanto fa male? Tutti i pensieri di John così esposti, la tristezza di un lutto...
"Se solo ti avessi detto perchè mi turbava che la gente credesse che tu fossi un imbroglione". Mio Dio... Io non so davvero come commentarla.
E il contrasto finale, "Se non ti avessi incontrato io sarei già morto ma tu forse saresti ancora vivo". Quanto soffro. Perchè John non saprà mai darsi una risposta, e vivrà per sempre (almeno così crede) con questi dubbi. 
E il "Se solo ti avessi detto ti amo", implicito sia nella storia che nelle parole di John. Mamma mia, sei stata capace di creare un'opera magistrale in poche righe. C'è tutto di John, tutti i pensieri, espliciti e non, che non sono mai stati detti, ma che si intuiscono benissimo.
Complimenti davvero. *va a mangiare gelato per compensare l'angst*
Ross <3