Recensioni per
Rancore
di Harriet

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/09/10, ore 16:19

Molto carina, hai reso benissimo l'immagine in così poche parole che non riesco a capacitermene. Scrivere le drabble è difficile, ma questa descrizione è ben fatta, non appesantisce la storia ma lo è. Personificazione perfettamente riuscita ;)

Recensore Junior
11/01/08, ore 00:15

Una drabble dalla formattazione inconsueta, fatta quasi di un unico periodo appena frammentato, ma che riesce ad essere assai trascinante e allo stesso tempo ricca di considerazioni profonde. Molto elegante nella stesura, con qualche mia incertezza decisamente e assolutamente personale sulla scelta della punteggiatura - che non è affatto sbagliata, eh, ma solo poco congeniale al sottoscritto. Tuttavia, più che la forma, ho apprezzato i contenuti; Rancore visto come un uomo ferito, infastidito, sempre avvolto nella nebbia in cui egli stesso si è rifugiato, quasi a schermarsi dal calore e dal contatto della gente più felice di lui. Complimenti vivissimi per il podio, perché merita.

Recensore Junior
26/12/07, ore 23:12

Bella. La descrizione del Rancore è molto fedele; l’immagine di quest’uomo che nel suo cammino si carica di pesi inutili che lo fanno apparire curvo, che è trasandato con quel suo cappotto umido e impregnato di nebbia dà proprio l’idea di qualcuno che, pieno di rabbia repressa, non si curi di ciò che lo circonda, perché ha sempre la mente fissa a questa sua ira. Mi è piaciuto che il Rancore “lo trovi qui, di mattina o al crepuscolo”; sembra che, immerso nei suoi pensieri di collera, voglia evitare la luce forte del sole, e che perciò si esponga solo quando i raggi sono freddi; un po’ come se volesse essere lasciato a se stesso (“getta occhiate cupi a chi lo incontra”) e a consumarsi nei propri cupi pensieri. Mi è piaciuta molto l’ultima frase, sia per le parole che per il significato. Per cominciare quel “ricorda” e “dimentica” ad aprire e a chiudere la lista dei verbi; e c’è la bella immagine di lui che mentre “rimugina, s’incupisce”, troppo impegnato a riflettere su questa sua rabbia, dimentica come si fa ad essere felici, divorato dal sentimento rancoroso. Che dire? Complimenti anche a te. È di sicuro una drabble molto profonda, che lascia il suo segno e che merita il podio. Brava! PrincessSerena

Recensore Veterano
26/12/07, ore 11:10

GiudiCessa numero Due a rapporto per Harriet, Terza Classificata.

Italiano: Bella questa Drabble. Semplice nella forma, scorrevole, stilata con dovizia di particolari ed eleganza nello stile. Non c'è eccesso nel suo linguaggio, ma nessuna parola fuori posto nondimeno.
Una piccola allitterazione -voluta?- tra "cura" e "trascura" fa incespicare l'occhio, ma è cosa sulla quale sorvolo senza troppi scompensi. Un plauso alla punteggiatura, perfettamente congeniata.
L'unica cosa che potrei eccepire è l'assenza di un paio di capoversi che personalmente avrei messo, ma sono quisquilie.
Il voto per l'italiano di questa drabble è 8,5.

Originalità: Come ho già detto, questa Drabble mi è davvero piaciuta. Confesso che personalmente non avevo una chiara immagine mentale di partenza, riguardo questo sentimento visto in quanto personificazione. Però l'autrice è riuscita a disegnarlo con tratti efficaci e, soprattutto, assolutamente non banali.
Con poche metafore mirate, è riuscita a rendere l'idea nel modo più completo e chiaro, a mio parere: l'oscurità tipica del Rancore, che è un sentimento cupo; la ferita trascurata da qualche parte, che corrode l'anima ed il corpo perché la si ignora, volutamente oppure no; e il peso di cose inutili sulla schiena -cosa, questa, cui faccio un plauso particolare.
Mi piace anche il fatto che molte cose intonro a lui gli ricordino i suoi pesi e la sua ferita, come un fastidioso tormento, che tuttavia lui si sforza di ignorare.
Ottimo davvero. Il mio voto è 9.

Attinenza al tema: Come detto altre volte, e ben cosciente di essere ripetitiva, questo parametro va per me a braccetto con quello dell'Originalità. Perciò, se l'Originalità di questa Drabble è buona, lo è anche questo quasi altrettanto.
Venendo alla Personificazione. Mancano un paio di particolari che l'avrebbero resa completa, a mio parere perfetta. Anziché ripetere, nelle ultime righe, gli stessi particolari descrittivi circa Rancore, intensificandone però i tratti in un climax ascendente che comunque trovo apprezzabile, credo che l'autrice avrebbe potuto approfittare per discutere in breve di come Rancore interagisca con gli esseri umani -target principale dei sentimenti che personifichiamo, anche questo non smetterò di ripeterlo. Anche una descrizione fisica avrebbe potuto essere apprezzabile, ma questo è meno importante per quanto mi riguarda.
Tuttavia il sentimento è ben reso, ben personificato, e ha tratti distintivi che lo rendono quel che é: il Rancore.
Anche qui, un plauso all'autrice.
Solo perchè non posso mettere di più, causa lacune che le Drabbles sopra di lei non hanno, questo parametro è un bel 8.

Una drabble molto bella. L'ho apprezzata da subito, sin dalla prima lettura -che è quella più immediata e meno analitica, in fase di giudizio. Ha tratti ben definiti, una descrizione dai tratti non proprio fisici ma più interiori ed umani.
Un sentimento difficile da descrivere ma stilato abilmente e in modo quasi completo. Mi sono piaciute le immagini associate al Rancore, le ho trovate di veridicità quasi straziante.
Il voto finale, con i miei complimenti, è un bel 8,5.

Nuovo recensore
26/12/07, ore 00:53

Harriet ma di che parte dell'italia sei? Non e' che mi hai vista in giro? XD Sei molto brava mi sto appassionando a te, non ti stupire se trovi recensioni mie dappertutto!!! Riesco quasi a percepire l'odore dei vestiti di lui.

Recensore Junior
20/12/07, ore 21:07

Concordo con le recensioni che mi hanno preceduta: la figura che sei riuscita a creare ha una potenza visuale non indifferente: sembra di vederlo questo rancore come un emarginato all'angolo di una strada, intento a fuggire dagli sguardi della gente e a parlottare tra sè in un misto d'ira e malinconia.
Adoro (anche in generale) l'uso della triplice aggettivazione, espressivamente penso tu abbia operato la scelta migliore: l'utilizzo ripetuto che qui ne fai rafforza ancor di più il senso di pesantezza suggerito pure dalla descrizione.
Sai cosa? Avrei messo un punto appena prima di "getta occhiate...", per isolare nella frase prima la solita triade. Allo stesso modo, secondo me nel finale - che ha di per sè l'intensità di un aforisma - uno dei verbi è in surplus... una frase più 'scarna' ci starebbe meglio. Ma insomma, sono impressioni mie, nessuna volontà di imporle al mondo.^_-
P.S. Volevo aggiungere, visto che ci sono, complimenti a fiumi per i tuoi lavori su Holic... splendidi (Magic is Here *_*)!. Prima o poi lascio due righe a tutto quello che sono riuscita a leggere fin'ora! Giurin giurello XD

Recensore Junior
20/12/07, ore 20:12

Bella ed intensa, molto vivida nelle immagini, che si visualizzano in mente con estrema facilità perché ben descritte. Io la sento carica di grande tristezza e per questo motivo ancora più credibile. La frase finale è semplice e perfetta, perché è proprio questo che fa il rancore, fa dimenticare come essere felici, non potevi trovare parole migliori. Complimenti.

Recensore Junior
19/12/07, ore 15:49

Giudizio di Ely alla drabble TERZA CLASSIFICATA al concorso delle Personificazioni

Italiano

Ottima la grammatica, a volte ho notato che tendi ad abbondare con le virgole.
Mi spiego: secondo me - e secondo l'uso che ho imparato a fare della virgola - in una drabblina di 100 parole più se ne mette e più si rischia di dare un senso di "spezzettamento" della frase.
Le virgole da te usate sono tutte necessarie, però, per cui non so se posso considerare questo discorso come una svista o come una semplice considerazione personale.
Resta il fatto che in alcune frasi (in particolar modo mi riferisco alle due frasi finali), un pochino ci si incespica: 9

Originalità


Bella.
Una drabble bella, che dà una forte immagine di tristezza e trasandatezza, immagini così chiare che è difficile non figurarsele perfettamente.
E c'è, o forse l'ho solo immaginata?, un filo di rabbia nascosta... C'è Rancore, qui dentro.
Sembra che si trovi dentro le righe, superficialmente sulle parole scritte, invece è anche là, dietro le righe e tra gli spazi bianchi.
L'immagine di quest'uomo con una ferita e con pesi inutili nella propria borsa è di un'intensità tale che è impossibile non figurarselo e non pensare che sia perfetto.
E' una rappresentazione del tutto umana, però, e per quanto io pensi che sia perfetta, probabilmente bisogna impegnarsi un pochino più del necessario per vederci il rancore puro.
Come dicevo prima, egli c'è, però si intravede e basta.
A discapito di tutto è un 9, perché il lavoro m'ha convinto, emozionato e mi è davvero piaciuto.

L'autrice ha afferrato il tema proposto.

Sì l'ha fatto.
Forse, la scelta di rappresentare rancore in modo umano - e solo umano, attenendosi alla definizione di personificazione - è il pregio e il difetto di questo scritto.
Dico pregio, perché l'immagine è bella, intensa, emozionante e io l'ho trovata perfetta.
Dico difetto, perché forse è difficile scorgere superficialmente rancore, qui dentro, anche se egli c'è ed è dappertutto.
Ma la comprensione del tema c'è, ed è ottima: 9.5

In definitiva una drabble che mi decisamente convinto, che ha saputo emozionarmi in poche parole e lasciarmi molte sensazioni addosso. Perde un pochino nella scorrevolezza delle ultime due frasi, ma il lavoro si fa notare quasi con prepotenza e si fa decisamente rispettare.
9 di media, con i miei complimenti a Harriet perché, anche se la storia non è perfetta e se non ha raggiunto il primo posto, è la mia preferita.