Giudizio di Ely alla Drabble partecipante al concorso sulle Personificazioni

Italiano

Da dove cominciare?
La prima cosa che salta agli occhi è un abuso insensato dei puntini di sospensione.
Chiariamoci: anche a me è capitato di recente ed effettivamente devo ammettere e accettare il consiglio datomi che abusare dei puntini non è sempre consigliato, soprattutto quando non ci stanno per niente bene.
Inoltre, una piccola noticina visiva: dopo i puntini di sospensione, solitamente, si usa lasciare uno spazio. ^_^
Un bruttissimo errore di battitura: perchè al posto di perché; decisamente evitabile con una rilettura (o con una seconda).
Sarò sincera: non c'è un periodo che mi convinca.
Dall'inizio alla fine, questa drabble mi appare come un'accozzaglia di frasi dove non si capisce quale sia il soggetto o a chi - cosa - si riferisce il verbo, dove non si capisce in che persona si stia scrivendo né a chi ci si rivolga direttamente.
Potrai giustificarti dicendomi che il fatto d'aver scelto il Nonsense come genere portante per la drabble ti impone, per certi versi, di fare cose simili.
Bene, io ti rispondo che la scelta del genere Nonsense l'ho trovata decisamente inappropriata per quello che era il concorso e per ciò che si chiedeva di fare.
Spiegherò nei restanti punti il perché.
4.5, per quanto mi riguarda, con il consiglio di darci una rilettura generale per vedere se riesci a renderla meglio.

Originalità

Mi trovo in difficoltà a dare dei voti agli ultimi due punti di valutazione, un po' proprio a causa del genere da scelto.
Il Nonsense è sicuramente un genere forte, d'impatto... e molto di moda, ultimamente.
Per quanto mi riguarda lo trovo un ottimo genere per trasmettere delle sensazioni più o meno forti, con immagini altrettanto d'impatto ed un lessico appropriato.
Dico questo perché ho avuto il piacere di leggere una Nonsense molto bella proprio l'altro ieri e quindi la mia opinione sul genere si è rafforzata maggiormente in questo senso.
Il concorso da me indetto, però, non chiedeva di descrivere emozioni, ma di personificarle, che è ben diverso da quello che tu hai fatto.
Questa drabble non mi sembra male per il lato emotivo, ma è decisamente insufficiente sul piano di ciò che veniva richiesto.
Hai scritto, per altro, un bellissimo riassunto per e-mail, cosa che mi lascia ancora più interdetta sulla riuscita finale dello scritto: far parlare la disperazione stessa era ciò che il concorso si proponeva di richiedere, ma qui disperazione non c'è.
E non c'era nient'altro da fare che attenersi alla definizione di personificazione stessa: 3

L'autrice ha afferrato il tema proposto?

Sinceramente non so come rispondere.
Sembrava di sì, a giudicare da ciò che ci aveva inviato come riassunto e come note dell'autore, eppure dopo aver letto la drabble mi viene da dire "assolutamente no".
Ammetto e comprendo la difficoltà del concorso, ma bastava attenersi alla definizione di personificazione, come già detto sopra, per un lavoro come minimo sufficiente.
Una bella descrizione di qualcuno - o qualcosa - disperato, ma niente di più: 3

In conclusione una drabble che non mi ha convinto per niente.
Italiano decisamente poco curato, periodi "amusicali", abuso di puntini di sospensione e un'errore di battitura che poteva tranquillamente essere evitato.
Scelta del genere per me inappropriata ai fini di ciò che era il concorso, mi riservo di avere dubbi anche sull'attinenza ad esso: 3.5