Mi sono soffermata su questa storia/poesia per via del titolo. Trovo meraviglioso l' accostamento di due parole così diverse tra loro: l' urlo, qualcosa di forte, disperato, rumoroso e spesso viscerale alla farfalla, fragile, silenziosa e indifesa.
Mi è piaciuta molto, soprattutto perchè molto spesso anch' io a pensare che questa tanto desiderata felicità sia solo un' illusione o che, se esiste, ti viene subito strappata via lasciandoti un vuoto ancora più grande di prima.
Certo, magari i versi non sono scritti in maniera proprio perfetta come quelli di un poeta ma quello si impara, la sensibilità invece deve essere innata e tu ce l' hai :)
Ora, vado fuori tema e rispondo alla tua recensione sulla mia McLennon (scusa in partenza se rispondo qui ma sono nuova e, avendo cancellato il capitolo, non sonno sicura che ti arrivi la mia risposta). Allora, prima di tutto, non ti odierei mai, anzi, i tuoi consigli sono preziosi. Io sono inesperta e devo imparare. L' ho scritta di notte e ora mi rendo conto che i verbi all' interno del capitolo sono molto confusi ma, nell' introduzione, avevo precisato che i capitoli tra loro non erano collegati cronologicamente per cui, il fatto che tra di loro non ci sia cronologia non è errore. Per quanto riguarda invece la storia in sè, devo rivedere alcune cose. Volevo rendere l' idea di una prima volta ma forse non ci sono riuscita e mi sono dilungata troppo parlando di cose inutili ai fine del racconto.
Scusa ancora per averti parlato della mia storia qui, mi dispiace. Ma mi dispiacerebbe ancora di più se la risposta non arrivasse o tu pensassi che ho cancellato il capitolo per il tuo commento.
Baci e continua cos', sei brava :) |
