Recensioni per
April, 13.
di Son of a preacher man

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
22/11/14, ore 18:02
Cap. 1:

Ammetto che il finale ti lascia decisamente senza parole e con gli occhi lucidi. Perché, beh, perché ti aspetti tutto, tranne che la sua morte, per un motivo stupido, per di più, non per suicidio come ci si aspetterebbe.
Purtroppo, però, la storia presenta anche molte criticità:
- La forma: perché vai sempre a capo ad ogni fine frase? Capisco separare i paragrafi, ma così stai esagerando e stai facendo perdere molto alla storia, che appare frammentata.
- Stai più attento ai verbi, perché a volte confondi presente e passato
- E stai attento anche a separare meglio il presente dai suoi ricordi, magari con una riga o un trattino al centro della pagina. Anche un paio di righe di spazio vanno bene.
Lady Viviana – Giudice sostitutivo

[Questa recensione fa parte dei premi del contest “L’amore ai tempi di Efp”, indetto da viktoria e giudicato da Lady Viviana]

Recensore Master
11/04/14, ore 22:28
Cap. 1:

Recensione Premio

Salve Son!
Ho scelto questa storia perché mi ha subito attratto il titolo e perché le prime due frasi mi hanno spinto a continuare con la lettura.

Allora! Per come la vedo io, la trama di questa storia è parecchio classica. Chi non ha già letto o visto vicende simili? Un amore covato tra i banchi di scuola ma mai dichiarato apertamente durante l'adolescenza. Lei una tipa diretta, lui lo stronzetto della situazione. Troppo orgogliosi per ammettere il vero sentimento che provano l'uno per l'altra. Dico bene? In più aggiungici la morte e il quadro sarà completo. Però, nonostante ciò, devo dire che ha qualcosa di leggermente diverso. Non so, sarà per la faccenda fantasma inaspettata. Mi spiego: fin dall'inizio ero convinta che lei stesse ricordando il passato, seduta nello stesso punto dove l'aveva visto la prima volta, invece poi scopriamo che lei in realtà è morta. Il colpo di scena è così incredibile che la prospettiva cambia. Subito ti immagini un fantasma evanescente. E credo anche che ci sia un ché di buffo subito dopo. Come per esempio quando racconti (con una leggerezza disarmante) il suo funerale, o quando sta con la madre, o quando viaggia per il mondo. Insomma, se ci pensi bene è buffo! Il fantasma di una ragazza sedicenne in giro per il mondo! Stupendo! Ahah! Tutto questo per dirti che il punto forte di questa storia è proprio l'essere un fantasma aggrappato ai ricordi. Ed è per questo che l'ho apprezzata, per questo piccolissimo dettaglio unico. Diciamo che è un fantasma personalizzato, dico bene? Della serie: basta con 'sti fantasmi che incutono timore, lei andrà lontano! Grandioso! E comunque ho anche apprezzato l'introspezione della ragazza, soprattutto nella parte finale. Bene!

Vabbè, detto ciò, il testo mi pare ben scritto... a parte per qualche svista che qualcun altro ti ha già fatto notare. Non so, mi viene in mente la famosa È o il sì o lo spazio dopo i puntini, piccolezze puntigliose. Puoi sempre migliorarla.
Insomma, Son, alla fine son contenta di aver letto questa tua creazione! La trovo consona ai temi dei contest a cui ha partecipato. Ti faccio i complimenti.

Un saluto!

Recensore Master
12/12/13, ore 10:32
Cap. 1:

Recensione/valutazione valida per il contest "E fece...il gran rifiuto" indetto sul forum di EFP
Grammatica e ortografia: 9/10
Non sarebbe male, però dal punto di vista ortografico (a parte il caso, che vedo abbastanza spesso, di caffè per caffé) e un “insormonatabili” che poteva essere risolto con una rilettura, ho notato che più volte nel testo si usa l’apostrofo invece dell’accento, per esempio “si’” anziché “sì”, o “pero’” per “però”, come se si fosse usata una tastiera non italiana, nulla di male in sé, ma forse si poteva trovare una soluzione, dato che è stata pubblicata su un sito italofono
Stile: 9/10
Molto buono, però secondo me vi sono troppi a capo, credo sia opportuno per dare un tono lamentoso (nel senso migliore del termine), ma non ho capito se lo scopo fosse scrivere un testo para poetico o solo per isolare le varie fasi della storia (che culmina nella dichiarazione a sorpresa sulla vera natura della protagonista al momento in cui si trova in quel giro per la città”.
Originalità: 9/10
Non male, anche se rientra nel più vasto filone delle storie in cui il/la protagonista è un fantasma, almeno questo non ha la cattiva abitudine di agitare catene, di apparire come ombra in una foro sfuocata o di spaventare alcuno, ma forse c’è un nuovo corso anche per i fantasmi…
Gradimento personale: 10/10
Come testimonia il voto non mi è dispiaciuta affatto, è molto amara, certo, soprattutto nella parte finale in cui la derelitta parla di quella che poteva (forse) essere l’occasione della sua vita (o almeno della sua adolescenza) ma non triste, si vede che ha portato con sé, se non la gioia di vivere, almeno una sorta di forza interiore che le consente di andare avanti nonostante tutto.
Buona l’idea della protagonista di darsi ai viaggi (immagino che non si spenda molto…), quanto alla scelta dell’Iraq, dovrebbe dirne quattro al suo tour operator, data la situazione del paese.
Avrei una domanda, ma come fa la giovane a star seduta sua un’altalena? Non dovrebbe essere semplice data la sua natura di ectoplasma, che può attraversare i corpi solidi.
Caratterizzazione dei personaggi: 4/5
Non male, del ragazzo non si può dire molto, nonostante le critiche espresse dalla protagonista che pure non ne era immune, un certo fascino doveva pur averlo (e forse era migliore di quanto lei stessa pensava, se era dispiaciuto per la sua immatura scomparsa; non escluderei che avesse bisogno di una voce critica sul suo operato); quanto alla protagonista, ce ne possiamo fare un’idea da quello che lei dice di sé stessa, una ragazza morta nel fiore degli anni con tante speranze da coltivare e delusioni da gestire, se è vero che si diventa fantasmi per un desiderio di restare nel mondo per qualche torto subito o per desiderio di vendetta, qui invece predomina il rimpianto (che sconfina nel rimorso) per come la protagonista ha (mal)gestito il suo breve cammino terreno.
Attinenza al tema: 1/5
Non ne sono sicuro, ma mi pare che non ci sia , o meglio non molto, quale sarebbe il rifiuto nella storia? Quello di non voler farsi notare dal ragazzo per timore di cadere vittima di quel dongiovanni in sedicesimo? In tal caso dovrebbe essere un rifiuto preventivo, ma nel contest avevo detto ci voleva un rifiuto post hoc (sarebbe stato più in tema, per fare un esempio, se lui ci avesse provato e lei l’avesse respinto); quello di rinunciare a infestare la casa dove ha vissuto per andarsene raminga? Non si più nemmeno parlare del rifiuto della vita, dato che il suo trapasso è avvenuto per un incidente e non per consapevole decisione, oppure quello di rifiutarsi di andare nel mondo dei più e di restare, sia pure in versione umbratile, in quello dei vivi? Ma anche in questo caso non mi sembra sia detto chiaramente all’interno della storia..
Una storia come questa, per altro assolutamente non malvagia, sarebbe stato più adatta se il contest si fosse chiamato (per usare un titolo di Ibsen) “Quando noi morti ci destiamo” o (per citare un romanzo di King) “A volte ritornano”, oppure in generale uno incentrato più in generale sul tema del rimpianto, specie se in questo caso appartiene a chi è tra i disincarnati.
Totale: 42/50

Recensore Junior
09/12/13, ore 20:33
Cap. 1:

ok ora mi spieghi perché sto piangendo??
ho letto questa storia per il contest su hunger games
è bellissima!!
come fai a scrivere così bene??
io non ci riuscirò mai
xoxo
delena 4 ever

Recensore Junior
03/10/13, ore 16:59
Cap. 1:

recensione n°1
Ti dico da subito che questa storia è davvero molto coinvolgente, è ben scritta e fluida alla lettura.
Mi piace il tuo modo di scrivere e anche il tuo stile lineare di descrivere ciò che accade.
Appena mi sono resa conto che si trattava di un fantasma mi sono venuti i brividi, molto emozionante.
Non leggo spesso in questa sezione (anche se ne ho scritta una mia), e ti assicuro che mi hai colpito, hai fatto centro.
Ogni piccolo particolare ha contribuito allo scopo finale di ottenere una buona storia.
Complimenti.

_Sebba

Recensore Junior
16/09/13, ore 02:22
Cap. 1:

Wow, che dire… Decisamente non mi aspettavo proprio per niente che la protagonista fosse un fantasma, è stato sconcertante ed una piacevolissima rivelazione! Nessun errore di ortografia o di grammatica; per quanto riguarda la narrazione scorre un po’ lenta all’inizio, sembrerebbe il solito cliché, ma non appena si comprende davvero la situazione, ecco che si fa molto più interessante. Ho una critica da fare: l’oggetto che hai scelto, il medaglione, che compare come regalo di compleanno… Ai fini della storia da un apporto praticamente nullo… E invece doveva essere uno dei nodi centrali della vicenda. Al contrario, la frase calza a pennello con la storia. Ammetto che mi abbia un po’ deluso il fatto che sia finita così, di botto. Avrei voluto che la vicenda fosse maggiormente approfondita, ma forse è proprio questa l’impressione che vuole trasmettere. Una piacevole lettura, indubbiamente.

Recensore Junior
20/07/13, ore 01:03
Cap. 1:

T.T.. Bella come sempre... Incredibile come tu riesca in ogni modo a lasciarmi senza parole
Sto piangendo come una stupida. T.T storia profonda.. Intensa.. T.T okok.. Basta... :'(

Recensore Junior
07/07/13, ore 13:53
Cap. 1:

Grazie alla tua storia, mi sono ritirata dal concorso " E fece il gran rifiuto ". Non posso competere con una ragazza morta xD ed uno scritto molto bello, per giunta quindi: Buona fortuna!

Recensore Veterano
21/06/13, ore 00:28
Cap. 1:

Ho pianto, e continuo a farlo.
Hai un dono nello scrivere sai? Mi piace sul serio ciò che pubblici ed è gratificante leggerlo..
Solitamente mi imbatto in persone completamente negate per la scrittura, che pubblicano schifezze su questo sito ed ottengono ventordici recensioni per capitolo. Poi mi imbatto in te che per caso mi commenti un post e leggendo le tue storie con 0 recensioni mi domando "Perchè?".
In un testo così semplice, dal banner bellissimo, sono trapelate una miriade di emozioni che mi hanno colpito.
Come nell'altra storia, anche questa è scritta come se a parlare fosse una ragazza, il che mi lascia perplessa e mi sorge spontanea una domanda da porti: perchè scrivi dal pov di una donna? Hai paura che scrivendolo dal pov di un ragazzo non renda benissimo il concetto o lo fai perchè preferisci?
Non vi sono errori di grammatica, il che è assai gratificante, e mi piace il fatto che ad ogni frase tu sia andato a capo. E' carino da vedere.
Altro da dire?.. Direi di no..
Sappi che leggerò ancora le tue storie e chissà che non finisca per recensirtele tutte. Ne sarei capace.
Sei bravo.
A presto, Danielle.