Oddio, non so bene da dove cominciare questa recensione. Ho visto per caso il titolo della storia su FB, e l’ho aperta. Quello anche se hai scritto che con la storia non c’entra nulla è stata la prima cosa ad incuriosirmi. Poi ho letto nelle note, che la storia avrebbe dovuto partecipare ad un contest, ho immaginato quale, e sono diventata ancora più curiosa. Ok torniamo alla storia, come ho detto sono senza parole, mentre leggevo avevo veramente i brividi. È cruda, vera, ho immaginato un quartiere degradato, una fredda zona di Berlino, dove Lorcan ormai vinto si lascia andare.
Questa storia è dolore, è solitudine, è vivere e morire nel degrado, senza combattere, è lasciarsi andare, essere trascinati dagli eventi.
Una storia splendida, una delle più belle che abbia trovato sul fandom delle generali, veramente una piccola perla, ti faccio tutti i miei complimenti.
Un bacione.

-Yuko-

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Bello.Triste intenso e strappacuore.
Lorcan già lo amo, anche se il protagonista, qui dentro, è solo in parte lui.
Non sono mai stata a Berlino, ma penso che la amerei.
Il degrado è il protagonista, anche più di Berlino, più della città, più del grigio, dei tetti, del cielo sopra Berlino, che è grigio e stopposo anch'esso quando i sensi non rispondono e la droga è in circolo.
Lorcan è uno, nessuno e centomila nei vicoli luridi di un luogo che perde definizione, a ripetere biascicando pezzi di vita di altri scritti sui muri, e liquefacendosi su un pavimento di scarti, di vomito e di aghi infetti.
lo sporco, il tossico, l'irrespirabile, lo spleen e la desolazione. anche la pelle marcisce e si scioglie. anche l'anima. Dolorosamente bello.

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