Lo ammetto, sono stata attratta dal titolo! XD

Questa storia sembra un pacco postale. È tutta compressa, come se si dovesse infilare tutto un discorso in una stessa riga... per forza. Invece non è così. Sei libera di usare gli spazi, di andare a capo quando serve ma soprattutto hai l'obbligo tecnico di non mescolare il discorso diretto (detto comunemente "dialogo") con la narrazione.
In più i trattini vanno usati solo per introdurre il dialogo e non per chiuderla. Per questa funzione si usano le virgolette semplici (" ") e le virgolette caporali (« »).

Il testo è grazioso e promette bene ma va aggiustato.

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Questa storia è di una dolcezza infinita! Davvero credo che nella sua brevità renda alla perfezione quello stato di invaghimento tipico dell'inizio degli amori. Rende quel momento in cui i particolari risaltano, come quel sussurrò, quel 1914, quei ricci rossi! Ed è interessante la psicologia di Josh, che si rende conto, per una volta, di non trovarsi di fronte alla solita storiella. E chissà... La rivedrà mai? Finale aperto, mi piace!
Anche stilisticamente devo dire di avere piuttosto apprezzato il tuo modo di scrivere che coinvolge, non annoia, mantiene alta l'attenzione e... ops! La storia è già finita! Mi è piaciuta molto! :) Continua a scrivere storie brevi, che sono le mie preferite :D

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