Sai che anche io da bambina avevo sempre incubi del genere?
Non ho mai sognato di precupitare, però, finchè non sono stata già abbastanza grande - ed abbastanza quasi neolaureata in Neuroscienze - da capirne la causa e riuscire a prenderla con calma. Qualche volta, mi è capitato di svegliarmi ma essere immobilizzata, per un breve lasso di tempo. Paralisi nel sonno. 
Non so cosa ti abbia spinto a scivere questo piccolo estratto, ma leggendolo ho avuto l'impressione che facesse parte di qualcosa di più grande, di più inconscio e terribile. 
Il titolo, non ho ben compreso. A te, al tuo personaggio o a chi per esso, importa di cosa ne pensa il mostro? 
La famiglia se ne è andata, i parenti che improvvisamente cedono, la piccola sorella, unico raggio di luce, che sparisce nell'oscurità. Sono messaggi potenti. 
Non so cosa possa essere successo, per portarti a scrivere questo. Un'ampia empatia, una lettura notturna particolare, ci sono tante cose che potrebbero ispirare un racconto del genere. 
Io ora prendo dei farmaci per dormire. Perchè i miei incubi non mi lasciavano mai, veramente, tregua. Ma io so solo la mia, storia. 
Se ti andasse di parlarne, o anche solo per discutere di come sviluppare questa breve novella. Comunque, per dire qualcosa di leggero, riconosco perfettamente lo stile di King in tutto ciò che hai scritto. Passa una buona nottata, in questo caso, Buoni incubi ;)
Scherzo ovviamente,

Eve