Inizialmente sembra una storia non banale, ma nemmeno particolare. Una di quelle che leggi per curiosità ma non hanno ancora quella "scintilla". Il personaggio di Eleanor è perfetto. Ti cattura. Ed eccoci qui, dal punto in cui si distendono e scrivi "Il cielo era biancastro, il sole c'era ma era coperto, visto dal prato sembrava un'enorme distesa di nulla." Da qui è uno spettacolo. Ecco il momento che attendevo. Attendevo quella frase che facesse sì che la storia ti entrasse dentro. Conoscendo la canzone, ora avrò una diversa immagine in testa e conoscendo ora il tuo racconto, non ho potuto non associare il testo ad esso. E' delicato, profondo e toccante nella sua quasi impercettibile leggerezza dettata da parole che evocano immagini candide, pure, ma estremamente intrise di incomprensione. Ma questo già lo sai. Sai che il personaggio da te descritto mi è entrato davvero dentro e non ho potuto fare altro che avere empatia per il ragazzo che forse per una volta nella vita di Eleanor è stato abbastanza coraggioso da cercare di capirla. Perché in un mondo che ti cancella speranze e individualità, è coraggioso voler capire gli altri quando è difficile capire se stessi. Ma è quello che Eleanor spinge a fare, a entrare in contatto con la sua idea, con la sua essenza... perché in fondo, tutti un po' la capiamo. Forse non siamo poi così soli, forse nemmeno lei lo era del tutto dopo aver incontrato il ragazzo. Ma quel che è certo è che era destinata a volare. Ali

Leggi la risposta dell'autore