Recensioni per
A Study In Star-Spangled
di LaMicheCoria

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/06/13, ore 00:46

Malgrado il nostro connubio sia ormai durevole e idilliaco, c'è una cosa che non credo d'averti mai confessato, fino ad ora: le AU avengeriane mi provocano seri scompensi psicologici ed emotivi. Da quando sono entrata a far parte del mondo delle fan fiction ed ho scoperto l'esistenza di questo genere non ho fatto altro che cercarne, ma ne ho trovata, in un intero anno in cui ho letteralmente divorato tutto quel che sia stato scritto e postato nel fandom, soltanto una degna di questo nome. Ebbene, data questa premessa, ti sarà facile immaginare l'espressione estasiata e gli squittii che son seguiti alla mirabolante visione di una AU targata MogliA *emmette grida di giubilo*Come al solito sarà difficile condensare tutti i motivi per cui l'ho amata ma, come al solito, je la metterò tutta per tributarle l'omaggio che merita.
Immagino d'avertelo già ribadito fino allo sfinimento, ma le tue capacità descrittive sono stupefacenti e non hanno eguali, nel fandom. Il ritratto di Londra con cui si apre la narrazione ha l'efficacia e l'icasticità di una pennellata, è una fotografia che non si limita a porre davanti agli occhi del lettore la città, ma lo catapulta tra le sue strade, gli consente di viverla, di immergersi nell'ambiente in cui si svolge la vicenda. Ed è bellissimo il modo in cui, terminata la descrizione, restringi la visuale e focalizzi l'attenzione su Steve: ne vien fuori una vera e propria inquadratura cinematografica, visiva come uno zoom. Naturalmente, la bellezza delle descrizioni non si limita al quadro di Londra: è splendida ed accuratissima anche quella dell'appartamento, anch'essa estremamente visiva e ricca di dettagli che, ancora una volta, ti permettono di visualizzare, nel senso più autentico del termine, il contesto in cui si muovono i personaggi. I personaggi. PARLIAMONE. Parliamo della genialità di cui quest'idea è intrisa, di quanto tutti e tre siano straordinariamente ed incredibilmente IC nelle vesti che gli hai addossato - ed è questo il senso delle AU, santiddddio, mantenere integra la personalità dei caratteri. Perchè nessuno è in grado di capirlo, per quale losco motivo? *annega nelle sue stesse lacrime* Dal momento che la bellezza di Tony e Steve è tanto evidente che mi pare quasi superfluo commentarla - ma, ovviamente, lo farò comunque - parto da Pepper. È magnifico il modo in cui hai mescolato i suoi tratti somatici e caratteriali, offrendo un ritratto del personaggio fedelissimo e a tutto tondo. “Un sorriso paziente, ma rigido, dolce e ferreo. Gli azzurri erano colmi di una gentilezza tale da scaldare il cuore”. Questa frase è Pepper Potts, non c’è nulla da aggiungere. E il suo modo, autoritario e piccato, di relazionarsi a Shelock/Tony è un altro elemento di verosimiglianza che, da profonda estimatrice del loro rapporto e dei loro battibecchi, ho amato oltremodo.
Tony. Tony versione oratore rompicojoni iper analitico che ti spoglia completamente e ti getta in faccia i fantasmi del tuo passato senza un briciolo di tatto è la cosa più IC e ben riuscita, nell’ottica AU, che sia mai stata scritta nell’universo. Alcuni dettagli del suo monologo/indagine mi hanno fatto impazzire, primo su tutti quello del carboncino residuo sul mignolo, che ho apprezzato in maniera particolare per il riferimento a quello che è effettivamente un hobby di Steve (come ci è svelato da una delle scene eliminate di "Capitan America"). Ho adorato per lo stesso motivo l'ideazione della tendenza di Steve ad osservare, in maniera quasi maniacale, i volti delle persone, affinchè restino impressi nella sua mente e possano esser disegnati ("la pratica ormai inconscia di osservare e costruire sul volto delle persone un reticolato che la aiuti ad incastonarlo nella memoria, prima, a rilasciarlo attraverso le dita, poi". Le tue parole son centomila volte più belle e chiare delle mie, pertanto le riporto). Se amo le AU ben scritte, le AU ben scritte zeppe di riferimenti al film e alle vicende dei protagonisti mi mandano letteralmente in visibilio e qui ce ne sono in abbondanza. Steve, con il suo sfatto bagaglio contenente non soltanto cenci ed oggetti personali, ma anche – anzi, soprattutto – ricordi, fragilità e dissidi interiori è di una bellezza commuovente e intrisa di malinconia.
Altre storielle dedicate a questa AU sarebbe graditissime *occhioni da cucciolo abbandonato* Questa è un piccolo, grande capolavoro, che ti ringrazio per aver condiviso con noi *cuore*
*sbaciucchia*
(Recensione modificata il 28/06/2013 - 12:49 am)