Seconda classificata nel contest "Rapidissimo Dan Faustino - storie edite"
Titolo: 2/5 Il titolo non mi convince: una domanda non ha quasi mai la forza di imprimersi nella mente e catturare l’attenzione del lettore, inoltre, non amo i titoli in inglese: è una lingua che non ha nulla di più dell’italiano, anzi.
Sinossi in 200 parole: 2/5 Riporti una breve frase del testo, quindi non una vera sinossi: non dici nulla della trama al lettore e, se quell’unica frase non lo colpisse, l’avresti perso
Formattazione: 6/10 Dividi il testo in paragrafi, riuscendo ad evitare il muro di testo, ma non allinei il margine destro (giustificato) e non utilizzi i rientri per i paragrafi sul margine sinistro (tasto tab).
Inoltre c’è una grossa violazione del regolamento del sito: il banner che utilizzi come intestazione è decisamente più grande dei limiti massimi consentiti. Ti consiglio di ridimensionarlo.
Grammatica ed ortografia: 9/10 Manca qualche virgola e c’è un doppio punto, per il resto, è perfetta.
Stile/lessico: 9/10 Semplice, ma molto curata. Non c’è una parola fuori posto e quel “soffrire è il destino degli uomini” ha il sapore della massima, sa di saggezza antica, quasi filosofica. “Il destino degli uomini” sarebbe stato un buon titolo.
Originalità: 3/5 Nel genere Drarry, ormai, è difficile essere originali. È stato scritto di tutto e di più, comprese storie in cui i nostri belli si lasciano per la codardia di Draco. Non toglie che sia un ottimo racconto.
Gradimento personale: 5/5 Hai scritto sulla mia OTP e l’ha scritto decisamente bene!
Caratterizzazione dei personaggi: 7/10 Il testo è troppo breve per avere una reale caratterizzazione dei personaggi, eppure, attraverso poche frasi riesci ad esprimere molto del loro modo di essere.
Attinenza al tema: 10/10 Si lasciano... e si lasciano con un’immagine che mi strappa una lacrimuccia. Direi perfetta attinenza!
53/70
“[...] un modo per sentirsi vivi nonostante tutti intorno a loro continuassero a morire.” → “intorno a loro” va tra due virgole.
“[...] diceva a bassa voce nel silenzio della notte.” → dopo “voce” serve una virgola.
“[...] il tuo amore brucia tutto ciò che c'è intorno.".” → [.”.] lo metto tra parentesi quadre perché con le virgolette sembra un merletto. Il doppio punto, anche se, talvolta, viene accettato, va, preferibilmente, evitato. Per questa ragione, spesso, si usa la punteggiatura al di fuori delle virgolette, con l’eccezione di punto di domanda, punto interrogativo e tre punti.
“[...] guardando la luna splendere tra gli alberi fuori dalla finestra.” → dopo “alberi” serve una virgola. |