Recensioni per
Un solo, singolo, pugno
di Laylath

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
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Recensore Master
04/07/13, ore 11:30

E' sicuramente il momento di Breda e Havoc che preferisco: Heymans ha sempre visto Jean come un tipo forte, tenace, combattivo e soprattutto uno che non si abbandona all'autocommiserazione. Havoc in modalità "off" gli suona strano, come tutti.
Naturalmente, con una consapevolezza del genere (la perdita dell'uso delle gambe) anche lui potrebbe finire in quel senso di angoscia che ora lo sta opprimendo. In particolar modo ad un uomo d'azione come lui. Quando nell'anime viene detto "la vita sedentaria non fa per te" ad Heymans non va giù che le reazioni si siano capovolte. E' come se volesse dire "tutta questa calma innaturale non fa per te, tu e la calma neppure vi conoscete". Ora è lui quello che non riesce a controllarsi dall'ira quando solitamente è riflessivo, mentre Havoc, il più impulsivo e incontrollabile diventa più taciturno (anche se perde per un attimo il controllo con Mustang) e si tiene tutto dentro.
Non metto in dubbio che questo sia motivo anche di preoccupazione nei confronti dell'amico: Breda vuole vederlo reagire come al suo solito, magari vorrebbe addirittura assistere ad una di quelle scenette tragicomiche pur di non vederlo contorcersi la mente sileziosamente.
Mi è piaciuto molto come tu abbia introdotto la dottrina secondo cui quando si muore è tutto finito. E' come se pensando alle anime racchiuse nella pietra tu abbia voluto dare conferma dell'esistenza dell'anima ad un "materialista" come Breda. Non con delicatezza, ma quasi con violenza. E' stato bello anche che abbia convissuto con questi pensieri anche durante il viaggio a Xerxes. Sicuramente ha avuto modo di ragionarci su mentre nascondevano Maria Ross. La situazione in cui si sono rtitrovati invischiati ha fatto riflettere molti personaggi.
Com'è shockante sapere che alla base di questa volontà di usare la pietra è simile al sacrificio dei due fratelli Elric. Ed voleva salvare il fratello come Breda vuole fare con Havoc. Questo paragone mi fa percepire come sia davvero il rapporto con lui e Jean. Come quello fra Ed e Al.
Ricordo bene il pugno dato alla porta di Marcoh. Hai saputo dare una ragione per tutta quell'accanimento, non proprio da lui. Aveva una così bella prospettiva per havoc. Avrebbe potuto guarirlo nell'arco di qualche ora se avesse incontrato il dottore.
Ma vedendo che era stato rapito (dagli homunculus poi, per i quali adesso Breda prova un odio profondo), non può più trattenersi e si sfoga con un solo pugno. Un'altra cosetta che ho notato parallelamente agli Elric. Se ricordi bene nel primo anime, quando viene impiantato l'automail a Ed per la prima volta, dice una frase che lascia supporre ciò che tu hai scritto: che il dolore fisico non può nulla contro il dolore dell'anima. Una ferita può cicatrizzarsi, ma rimane nell'anima, che non ha consistenza e di conseguenza non è soggetta ai processi del corpo.
Un ulteriore complimento va all'inizio. i pensieri sovrastati dal rumore del treno. L'ho provata qualche volta, e detta da te sembra quasi di esserci!
Sono contenta che tu abbia ripreso in mano Breda e Havoc. Con una ff così bella, poi!! *-*
Brava come sempre!!