noto che ti piace concentrarti sui momenti di massima drammaticità dello show (vista la grande mole non farlo sarebbe controproducente per una writer ) . Immergersi nei momenti di confusine e tristezza dei personaggi è un procedimento intenso e delicato ma trovo con sincerità che la tua cristina forse piu emotiva del solito sia davvero intrigante. Tutti i riferimenti ai dubbi e alle inquietudini che credo colpirebbero piu o meno chiunque nella comunque improbabile conclusione della ottava stagione sono stati ben delineati ottime le metafore e altrettanto valida la concisione dei periodi . Quando Cristina scorge Il nostro caritatevole soccorritore pel di carota pur sospettandolo sono stata felicissima perchè l' atmosfera era davvero coinvolgente. Ho trovato che fosse un po OC ,non che sia contraria, cioè da Cris mi sarei aspettata ( non i riferimenti alla "scarpa" chi vuol intendere con un po di conoscenza della 8 x 24 puo farlo) forse un pizzico in piu di cinismo solo un po ma ti ripeto mi hai proprio fatto sentire dentro al suo stato emotivo

Chiedo enorme perdono per il ritardo con cui recensisco... mi sono accorta che sono rimasta proprio indietro...e recuperare tutto richiede più tempo del previsto...ma come ho già detto molte volte... come si fa a non recensire storie come questa ? Questa volta niente Calzona... Ma Cristina... che in questa stagione per me ha dato il massimo... il suo personaggio mi piace davvero molto.... Ho pensato molte volte a cosa potessero aver pensato i nostri dottori in quei giorni in cui erano dispersi nella foresta.. dove la speranza sembrava averli abbandonati.... e dove non aspettavano altro che morire. Ecco tu mi hai dato una interpretazione che ho apprezzato molto su quei momenti.. e sono felice per questo :)
"Gli altri dormono, io non posso cedere.
Il sonno sarebbe la mia morte, il sonno ucciderebbe la mia lucidità ormai allo stremo.
Perché nessuno ci cerca?
Perché il tempo si è fermato e la luce non filtra tra le fronde degli alberi?
Rivedrò mai la luce del giorno, il calore del focolare di un camino, la stretta amorevole di mio marito?
Avrò ancora mani e mente lucide, il coraggio di rientrare in sala operatoria ed essere semplicemente me stessa?
Sarò ancora capace di guardarmi allo specchio e vedere la mia immagine riflessa e non lo spettro di me stessa?
Devo essere sul punto di impazzire, ne sono quasi certa, perché sento il rumore di un elicottero e qui non passa nessuno da giorni.
Sento un rumore forte e assordante e vedo qualcuno in lontananza, uomini che corrono verso di noi.
Un uomo con i capelli rossi.
Assomiglia ad Owen, sto proprio impazzendo.
Ha la sua stessa voce, la mia mente è confusa.
Pronuncia il mio nome, gli svengo tra le braccia.
Sono ancora all'inizio di quel tunnel, ma non sono più sola, non ora."
Questa è la parte che più mi ha fatto riflettere...: trovarsi in una situazione simile è indescrivibile... e leggere queste parole mi ha fatto rivenire in mente la scena della vasca, quella dove Cristina dice ad Owen quello che era sucesso in quell'inferno. Non so se te ne sei resa conto ma hai creato una shot fenomenale...impossibile da recensire, sono senza parole. Posso solo dirti : complimenti, mi inchino davanti la tua bravura....
Ciao ciao e alla prossima :)
Irene :)

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Ciao! :)
Complimenti, complimenti davvero.
Questa storia è perfetta.
Quello di Cristina è il classico crollo psicologico delle persone forti e indipendenti e sarà che l'ho letta in un periodo particolare, sarà che ogni singola frase riesce a trasmettere completamente il dramma che sta vivendo, sarà semplicemente che sei stata dannatamente brava; ma ti assicuro che il risultato finale è da brividi.
Arrivata all'ultimo rigo, l'inquietudine di Cristina ti resta addosso realmente e quando un autore riesce a trasmettere in questo modo le sensazioni di cui scrive vuol dire che ha fatto un ottimo lavoro.
Sei riuscita ad esplorare, in poche righe, una vasta gamma di emozioni: la tristezza, l'abbandono, la follia e, infine, un barlume di speranza.
Non posso che rinnovarti i miei complimenti, ancora.
A presto!

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Si asciuga una lacrima.....
Complimenti, mi ha fatto molto piacere leggere la tua storia e mi hai fatto emozionare :)                                                                                                          
Ho trovato molto bello il modo in cui hai descritto i sentimenti di Cristina, e poi ho adorato la parte in cui è arrivato l'uomo dai capelli rossi...
Sembra in tutto e per tutto Owen, ma la tua flash-fic non rivela se sia veramente lui, e questo lascia un alone di mistero che non guasta mai.
Ho letto alcune storie dove veniva espresse le emozioni di Cristina riguardo all'inciedente, ma la tua è senza dubbio quella scritta meglio <3
A presto,
Alice.

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Io questa donna la stimo più di qualsiasi altro al mondo. E' un concentrato di forza, sangue freddo, cinismo, è divertente, ironica, brillante......e vederla nel pieno delle sue fragilità, ferita, spaventata, persa e priva delle sue certezze devasta a sua volta me. Ha resistito come una leonessa in quel bosco, per Meredith e tutti gli altri, e si è lasciata andare nel momento in cui sapeva che poteva farlo.....Owen.



Il tutto è sconvolto dal NdA.....non voglio entrare nei particolari, ma ti dico forza ragazza, tutti i tunnel hanno una fine :-)

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Socia, bella come sempre! anche se tu e spongebob siete latitanti ormai da tempo. dopo aver letto le n.d.a. ammetto di aver riletto un'altra volta la fic per poter psicanalizzarti, sei messa male Socia. Cristina che si autodescrive come un robot ci sta tutta, Cristina che un secondo dopo ammette di avere sentimenti ditruttivi ci sta il doppio.
sto ancora pensando alle tue n.d.a., credo tu mi abbia fatto deprimere, perchè malgrado questa fic ti rispecchi non ho idea di cosa pensare.
non sono una brava psicologa virtuale mi sa.
Vedi di non diventare psicotica/catatonica/schizotipica che poi gestirti mi risulterà troppo difficile!
complimenti anche per questa picola perla socia ;) e RINVIENI TRA NOI DIAMINE. <3

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