Non sò neanche se leggerai la mia recensione ma...recensisco. Bé...ti basta sapere che mi chiamo Stefania e che sono una autolesionista. Io non mi taglio per le tue stesse ragioni ma...infondo si assomigliano. Io non mi taglio perché sono grassa ma perchè non sono rispettata. Sono presa di mira, m'insultano, mi picchiano...ma mi mostro forte davanti a loro perchè non voglio dargli questa soddisfazione di superiorità. Ma dopo ritorno a casa, prendo il coltellino svizzero, mi chiudo in bagno e mi taglio. Ho provato a smetterla ma hai ragione: è come una droga. Sono contenta per te che sei riuscita a uscirne e ti auguro di non ricominciare. Stafania conosciuta sul nome di Tamy

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Molto coraggioso questa tua pagina di diario, se è vera ovviamente ma immagino di si vista la scritta rossa.
Ce qualche errorino di battitura di poco conto magari con una rilettura lo puoi correggere.
In ogni caso capisco bene cosa si prova, cosa hai provato, quindi più che una recensione questo è semplicemente un commento "tra simili".
Non mi sono mai tagliata, ma vomitavo all'età di 15 anni ogni mattina appena sveglia, non mi vergogno a parlarne. Il vomito è un po come il sangue una volta che l'hai buttato fuori è come se anche quello che sentivi fosse uscito con esso. Ho imparato a gestire la cosa qual tanto che bastava per non diventare ne un anoressica ne una bulimica... lo facevo ogni tanto quando rifiutavo qualcosa. E succede ancora cosi oggi che ho 28 anni. Ogni tanto succede, è inevitabile è liberatorio e pazienza.
Anni fa ho toccato proprio il fondo e vomitare non bastava più ho sentito anche l'esigenza di fare molto di più come in questo scritto, ma non volevo che qualcuno se ne accorgesse e quindi non mi sono mia provocata tagli sul corpo.
ho chiesto aiuto, sono stata in cura da psicologa e psichiatra, ma sinceramente alla fine mi son tirata su da sola... e infondo la guarigione nn è altro che capire e decidere di farcela da soli nonostante tutto.

Detto questo, grazie della condivisone...

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