Recensioni per
Serenata lacerata
di Morgue

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/04/16, ore 11:00

Ancora mi chiedo perché in dodici anni questa poesia non sia stata nemmeno recensita una singola volta, davvero.
Devo dire che le riflessioni che mettono in luce la tristezza e la drammaticità mi colpiscono molto per una questione di empatia abbastanza percettibile e quindi eccomi qui, dopo un viaggio tra le prime poesie di questo sito.
Quello che ho avvertito nella tua riflessione è una sorta di prigione personale, quasi alla stregua di una relazione un po' ossessiva che non permette un'equità tra le due persone, tra te e la persona alla quale penso siano dedicati questi pensieri molto reali e sinceri, con un po' di atmosfera cruda e quasi oscura.
Si percepisce un cuore lacerato da incertezze, paure di agire e di sentirsi liberi e se stessi con questa persona, in quanto sembra essere uno di quelli che vogliano il comando di una determinata situazione, non domandandosi completamente come possa sentirsi l'altra persona.
Non permette un confronto, pensa solamente a prendere e prendere e prendere approfittando del fascino e del modo di essere che esercita su di te, facendoti mentire quando ti senti scoppiare e sprofondare sotto un cumulo di incertezze, facendoti sentire quasi niente, uno sbaglio, sempre incompleta.
Il verso "vergine ma stuprata dai tuoi sguardi lussuriosi" penso che sia il più forte e il più esplicativo di quanto tutto questo affetto sia veramente attanagliante e fastidioso, mai come desiderato all'inizio, dove tutto sembrava essere più limpido e sincero.
Viene fuori qualcuno di famelico, di rozzo e di maniaco (non necessariamente qualcuno di malvagio, sia chiaro) ma sicuramente non adatto a farti sentire serena e tranquilla, in quanto immagino che l'amore lo abbia sempre visto così, nella sua dose di realismo unita a dolcezza un po' fantasiosa e più sognante.
Sinceramente ho molto apprezzato la forma di queste parole perché oltre ad essere corrette sul piano ortografico e stilistico, riesce ad esprimere bene l'angoscia e la tristezza nello stare in mezzo ad una situazione che nessuno comprende e osserva profondamente perché è una questione tra se stessi e i propri sentimenti.
Una riflessione assolutamente cruda ma sincera di un'esperienza personale che si può comprendere empaticamente e per esperienza, in quanto lo stare male e sentirsi lacerati nel profondo senso dell'orgoglio e della persona è qualcosa che solo chi ha deciso di scoprire cos'è l'amore sa cosa significhi, un qualcosa che va aldilà di ogni concezione e di tipo di esperienza in sè.
Mi è piaciuta nella sua profondità molto introspettiva e a cuor sincero.
Probabilmente non leggerai mai questa recensione dato che è passato un sacco di tempo ma ci tenevo a dirti la mia e a congratularmi per l'introspezione pungente ma realista di questa poesia, davvero azzeccata in certi passaggi.

Un abbraccio e tante buone cose,

Watashiwa