Ciao!
Inizio col dire un paio di cosette, che non fa mai male far sapere.
Sono qui perché amo ricercare fanfictions e recensirle, per aiutare magari l’autore a migliorarsi, visto che nessuno lo fece con me quando ero agli inizi, e dovetti farcela da sola, leggendo molti libri.
Ahimé, a causa dello studio, non posso seguire tutta la storia, perciò leggo e recensisco solo il primo capitolo. Al massimo, do un’occhiata agli altri – se ci sono -, per vedere se lo stile è migliorato/cambiato, o meno.
Sono una persona abbastanza schietta. Non direi critica, perché io cerco sempre e solo di dare una mano, e non di distruggere l’autore. E lo sto dicendo, perché in molti non lo capiscono, e se la prendono per ciò che dico, facendo poi cattive recensioni nelle mie storie, per farmela pagare, ecco.
Quindi, cominciamo.
Titolo della storia: mi piaciucchia, dai.
Presentazione: - Cerco di correre verso la mia stanza ma sento un tocco gelido sulla mia pelle, ancora calda dal getto d'acqua, mi girai e trovai quel bastardo con un sorriso a 32 denti, l'esatto contrario di me che ero diventata giallognola.Si avvicina a me andando a sbattere contro il muro, appiccicando il suo corpo al mio.Chiusi gli occhi e lo sentì dire "non preoccuparti questa sera proveremo qualcosa di diverso" –
Primo problema: in due semplici righe passi dal presente al passato come niente, sono errori grammaticali.
Secondo problema: dopo il punto, va lo spazio.
Terzo problema: “sentì”. Segui il mio ragionamento: io (prima persona singolare) > lo (lui) > sentii (passato remoto, prima persona singolare). “Io lo sentii”, quindi.
Titolo del capitolo: carini, tranne il cinque. La faccina stona.
Banner: inesistente. Te lo consiglio.
Stile: perché metti sempre il punto sospensivo? Non va dopo il punto interrogativo.
Non mi piace tutto quello spazio enorme, non ha senso. Esiste l’editor di efp che sistema tutto. Suppongo che non lo usi. Te lo consiglio.
Un’altra cosa: lascia lo spazio per gli spazi d’autore. O ci si confonde un po’.
Un’ultima cosa: ma, fammi capire, cinque ragazzi violentano una ragazza? E tu ne parli con tanta facilità? Spero tu stia scherzando, perché non sono argomenti da trattare così, e non sono neppure insegnamenti da dare. Supponi che una ragazzina di otto anni si metta un giorno e legga la tua storia. Cosa impara? Che farsi molestare faccia bene? Che la donna debba sottostare all’uomo?
Spazio d’autore: un po’ piccolo. Ti consiglierei di parlare molto di più con i tuoi lettori.
A presto.
-Tatia;
Ps: scusa i possibili errori di battitura. |
