Alla Columbia, Nick e Greg erano stati amici, oltre che compagni di stanza
Erano amici. Sapevano tutto l'uno dell'altro, non erano quasi mai in disaccordo se non su faccende di poco conto e, sopratutto, potevano contare l'uno sull'altro. Si volevano bene.
Si laurearono nel corso della stessa sessione, a distanza di poche ore: Nick per primo, ovviamente, con una tesi sperimentale che qualcuno definì innovativa e fuori dalle righe e, subito dopo, Greg, con la sua infinita tesi lungamente progettata e successivamente riconsiderata dall'autore stesso come tediante e stereotipata.
E poi, come nella tradizione dei grandi amici dei tempi dell'università, dopo aver più e più volte promesso di non permetter mai che accadesse, si erano persi di vista.
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Nick lo osserva, mentre si avvicina alla schiera di poltroncine accanto alla propria, insieme ad un gruppo di coetanei; lo osserva e pensa, così, dal nulla, come se fosse una cosa del tutto normale da pensare a proposito di un completo sconosciuto: questa persona avrà un ruolo determinante all'interno della trama della mia esistenza.
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Nick non sa cos'abbia questo ragazzino, non saprebbe spiegarlo a parole: semplicemente tutto di lui, ogni cosa, dalle punte dei suoi capelli a quelle delle sue scarpe di tela, dice questa non è l'ultima volta che le nostre strade s'incrociano.
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Quel ciao sta, ad occhio e croce, per arrivederci.
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Ma pensa queste cose solo perché, dentro di lui, tutto ciò che sente è ti spezzerà il cuore, ma sarà comunque la cosa migliore che ti sia mai capitata.
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Al suo sorriso triste, Nick risponde sdrammatizzando: gli fa il solletico finché non si rimangia ciò che ha appena detto, lo chiama "ingrato" e poi lo scopa a sua volta, come ha fatto quasi ogni notte nel corso degli ultimi tre anni, ma tutto ciò a cui riesce a pensare è: magari questo era il mio, di destino, ed in tutto questo tempo non ho fatto che tenerti lontano dal tuo.
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L'adolescente che Greg era un tempo gli avrebbe fatto senz'altro fatto notare che nessuna coincidenza, nessuno strano connubio di eventi, nessun déjà vu ha accompagnato in alcun modo il primissimo incontro tra Greg e Louis.
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Greg prova ancora quella strana, pressante, angosciante sensazione di fretta ed attesa e spasmodica inquietudine; per questo si avvicina a sua volta, accarezza ancora per un istante i capelli di Louis e poi "forse so come farmi perdonare" gli annuncia, ammiccando.
Louis rotea gli occhi.
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Allora Louis socchiude gli occhi per qualche istante, sorridendo. Poi striscia con le braccia e la guancia contro il legno del tavolo, si avvicina ancora un po' a Greg e poi, dal nulla, "ok" gli concede, "visto che l'automobile del mio capo sarà pronta domattina, ti andrebbe di accompagnarmi a casa?".
Greg, ancora con quella strana inquietudine a tormentarlo, dice immediatamente di sì.
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Mentre si baciano, Greg è come inghiottito da quella sensazione di disagio, di angoscia, di mancanza.
L'arrivo di Louis della sua vita, come capirà molto più tardi, non fu frutto di nessuna delle sue coincidenze.
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Greg guarda Louis dormire nel letto che dividono da ormai tre anni una notte qualsiasi e, senza neanche rendersene conto, accetta che quella mancanza di coincidenze, di déjà vu, di date che si ripetono e sensazioni propizie non è altro che il destino che ehy, Gregory, questa non è la tua strada! cerca di comunicargli.
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Voleva una vita da raccontare ed invece ha una vita ordinaria, noiosa, normale; voleva essere uno scrittore ed invece è un fidanzato.
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L'unica sera in cui Harry ha fotografato Ed, stavano preparando un servizio fotografico a due modelle gemelle per Vanity Fair. Prima che Ed dicesse "secondo me dovresti lasciare Nick", Harry aveva detto: "no, non lo amo"; e, subito dopo: "non sono neanche sicuro che siamo mai stati insieme, in realtà" che è, ad occhio e croce, la pura ed assoluta verità.
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Harry voleva disperatamente innamorarsi: ha dato una possibilità a Nick perché sperava che accadesse. Se ha fallito, non ha che se stesso da biasimare.
Louis non aveva in programma di innamorarsi: neanche ci credeva, nell'amore. Ci prova, ma non riesce a non incolpare Greg, per avergli fatto cambiare idea.
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Poi si allunga contro il bancone, afferra un altro bicchierino dalla sfilza che tengono lì sotto e poi "entrambi lavoriamo ancora in radio e, senti qua, ci rivediamo dopo cinque anni ad una finta festa di fidanzamento per vere lesbiche" dice e poi, mentre Greg realizza, "destino" conclude, versando del gin anche per lui.
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Greg rotea gli occhi, si toglie a malo modo le gambe di Nick dalle spalle ed annuisce, rassegnato, aggiungendo solo un "Harry e Louis" mormorato, prima di ricomincare a scolarsi il gin direttamente dalla bottiglia.
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L'SMS che Nick invia a Greg un quarto d'ora dopo, mentre ispeziona allo specchio del bagno dell'ex fabbrica di vinili il suo aspetto post-sesso, dice: "fase 1/3 dell'operazione fidanzato modello andata: H è dentro".
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Greg sorride, gli si siede accanto sul divano e dimentica completamente di rispondere all'SMS di Nick.
:D <3 <3
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