Recensioni per
Folie à Deux
di Altariah

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/08/13, ore 15:56
Cap. 1:

Gargamella.
Io lo so che sono in uno pseudoritardovergognosissimo, ma devo smettere di indugiare per capire cosa devo scrivere e buttarmi (?).
Orbene, Folie à deux. Mi era parso di leggere di una One-Shot con questo titolo, poi miracolosamente trovo altri tre capitoli e BOH, via a leggere.
Sono maledettamente contenta di vedere qualcosa di scritto da te, qui in sezione, contenta come quei gatti di plastica sulle vetrine dei negozi dei cinesi. Ciao J, ciao J, ciao J, ciao J
...e si ruppe un braccio.
Bene, torniamo per un attimo nel mondo degli adulti: Folie à Deux.
Una coppia che mai e poi mai mi sarei aspettata, più per pigrizia mentale mia che per altro... sono rimasta molto sorpresa, non lo nego, ma è una sorpresa molto positiva.
Purtroppo per te, sei diventata la Donna dei Titoli. Perché il "purtroppo"? Beh, perché ora ti stresserò finché non avrò preso ogni frammento di quel meraviglioso "Folie à Deux", per spremerlo finché non rimane la solita goccia che scivola spazientita sullo spremiagrumi quand'è il momento di farsi una spremuta alla vecchia maniera.
Folie. All'inizio non ero a conoscenza che potesse avere più significati, mi ricordavo di un album abbastanza famoso, ma della malattia non avevo mai sentito parlare. Mi sono consultata con madre, a tal proposito, e lei mi ha regalato questa perla: "forse stai guardando il quadro da una prospettiva sbagliata, forse stai davvero traducendo 'folie' con follia, anziché con 'pazzia'". Boh, ho aperto immediatamente il mio dizionario di francese e sono andata a cercarmi l'etimo.
Scoprire che Pazzia è probabilmente un derivato di Patire mi ha aperto un mondo. E dire che a me sembrava un titolo così sgargiante...
Sono rimasta letteralmente rapita ad osservare solo e soltanto quel titolo, giusto per assorbirne ogni curva sonora. Poi mi sono decisa a rileggere il capitolo, addentrandomi in quello che è l'appartamento di una persona che non vuole smettere di soffrire, che si detesta anche solo per il fatto di essere detestabile agli occhi di qualcuno.
L'atteggiamento è quello di una persona malata di chagrin, è ovvio. Perché il francese è una lingua così perfetta?
Chagrin è il peggior nemico dell'uomo, così come Ennuie è il peggior nemico del romantico. Solo che entrambi i termini calzano alla perfezione nella dimensione individuale, sono ricorrenti e avvolgenti, come dei guanti in lattice.
C'è un divano, nel caso di Kolyat, e c'è il classico atteggiamento di qualcuno che vuole forzatamente sfiorare il malessere con la punta delle dita, pur di non turbarlo. Hai creato una sequenza di immagini meravigliose, prima che il campanello squarciasse il compromesso che il Drell si era preso con le immagini che passavano dietro lo schermo.
Ho sbuffato anch'io, mentre osservava attraverso lo spioncino, perché so cosa vuol dire passare una serata cercando di dare al dolore la consistenza del Nulla.
E poi arriva il classico e intramontabile "raggio di sole che squarcia l'oscurità".
Solo che Kolyat, inaspettatamente non si scioglie, lascia che la luce filtri tra le veneziane e si copre gli occhi, infastidito, lasciando sopito il desiderio di distanziare appena le dita, di sbirciare, di poter almeno scoprire cosa si sta perdendo... non saprei, ma è una situazione che mi ha messo di un mare di interrogativi ma che mi ha lasciata potenzialmente soddisfatta.
Ogni tanto capita di entrare nei panni di un personaggio e di capire perché agisce in un determinato modo... almeno, per me è una cosa naturale, quando mi appassiono a qualcosa. Sei riuscita a coinvolgermi ancora una volta, che ti scivoli la crostatina dalla parte del cioccolato, semmai tu decidessi di lasciar perdere questa storia!! xD
Oh, ma devo smetterla, volevo solo farti dei complimenti sinceri per questo tuo ritorno in grande stile, ma mi riesce di vedere solo figure indistinte ai bordi dello schermo del portatile...
Scusa, Ori, hai perso un frammento di stella nell'appartamento di Kolyat, non so se te ne sei accorta.
Voglio capire che forma prenderà quel frammento, che Galassia sceglierà di abitare, spero che sia in una Galassia azzurra e melancolica.
Dolce pazzia. Dolce oblio. Non vedo l'ora di premere il tasto avanti e perdermi di nuovo in mille ragionamenti.
Ti ringrazio infinitamente.
A presto

J.

Recensore Veterano
13/07/13, ore 06:32
Cap. 1:

Il tema di questo capitolo è talmente vasto e profondo che potresti farne molto più di una one shot, al contrario di quanto affermi nelle note finali. In realtà potresti vergognarti come un ladro solo di quelle... in cui cerchi (invano) di smontare un ottimo capitolo... :)
Dato il solipsismo dei drell, le condizioni di Kolyat non destano stupore, ma solo tanta comprensione e un dolore profondo. La madre uccisa, il padre che scompare senza lasciare traccia per lunghi anni. Poi, quando Thane ricompare e riesce a spiegarsi, a riallacciare un rapporto con lui e a farsi perdonare, Kolyat dovrà assistere alla sua morte.
Beh, una figura più maltrattata di questa è un tantino difficile immaginarsela. Che vita ha avuto? Con quali memorie dovrà convivere per tutta la sua esistenza?
Se nel DLC la Cittadella, durante la cerimonia commemorativa a casa Anderson, sembra che abbia un progetto e voglia impegnarsi su quello, mi sembra molto più credibile che il suo umore di fondo sia quello che descrivi tu. Uno stato di depressione acuta, una disperazione talmente profonda da rendere impossibile un'apertura verso il mondo esterno.
Ho dovuto leggere la recensione di andromeda per capire chi fosse la figura femminile. Non la conosco nelle fiction perché non ho mai letto nulla su di lei e nel gioco è un'ombra senza sostanza.
Tu la rendi una figura eccezionale, dolce e sensibile, capace di empatia. Ma nonostante queste sue meravigliose caratteristiche Oriana non riesce a far breccia nel muro che Kolyat ha eretto attorno a sé, come difesa estrema e innata di un individuo che soffre davvero troppo.
E' una one shot talmente disperata che davvero vien voglia di incitarti a seguitarla, a vedere se e come può evolvere, a trovare una piccola luce che segnali la possibile uscita da questo tunnel di sofferenza. Povero Kolyat, davvero vuoi lasciarlo lì?...

Recensore Veterano
13/07/13, ore 01:41
Cap. 1:

gfuhdjkslòa!
Ommioddio, non pensavo che sarei stata così felice di vedere una nuova storia qui in cima, mi è sembrato tipo un desiderio che si avvera. Quanto sono belli i desideri che si avverano? Ecco, appunto <3

Prima di estrarre la bacchetta da maestrina e iniziare a rimproverarti (perdonami, ma devo) per il commento finale, farò finta di non aver letto e scriverò ciò che penso sulla storia, invece.

OMG. Io mi sono innamorata di questo pairing improbabile, più che altro attraverso le fanart, visto che altrimenti ci sarebbe praticamente nulla a cui appigliarsi. Non so chi è stato il primo a cui in effetti è venuto in mente che Kolyat e Oriana potessero fare una bella coppia, ma oh... statua per lui XD Ed è fuori di dubbio che fra i due, l'individuo empatico e paziente sia Oriana. Quando penso a Shepard e Thane invece la vedo un pò al contrario la cosa, non so neanche bene perchè.
Questa one-shot è stata qualcosa di dolcissimo e tristissimo al tempo stesso, hai descritto una situazione drammatica, dove due individui vivono su linee parallele senza mai riuscire a toccarsi, come prigionieri da due bolle di vetro che è difficile distruggere. Oriana la vedo come la parte "matura" della coppia - e d'altronde è una donna u.u - che è disposta a mettere da parte l'orgoglio per fare del bene, mentre Kolyat si nutre di quell'orgoglio quasi fosse l'unica cosa che lo fa restare a galla.
Provo molta empatia per lui... mi sono sempre concentrata troppo su Thane cercando di capire le sue motivazioni, la sua vita, senza trovare il tempo di soffermarmi su Kolyat. E' triste essere consapevoli di ciò che ha dovuto passare, a maggior ragione per il fatto che è un drell e ricorderà per sempre con estrema chiarezza ogni avvenimento spiacevole della sua vita. La morte della madre, l'abbandono del padre, e infine anche la sua morte... quando ormai erano quasi tornati ad essere una famiglia. Per non parlare di ciò in cui si stava gettando quasi per disperazione. E' un personaggio davvero complesso che non potrebbe avere nessun altro al suo fianco se non qualcuno in grado di comprendere il suo stato d'animo e perdonargli i momenti di buio. Oriana è qualcosa di stupendo, me la immagino come una ragazza dagli occhi grandi e luminosi che parlano per lei, una voce bellissima e un cuore enorme, il tutto condito con un'intelligenza fuori dal normale. Il titolo che hai dato a questa storia è perfetto se penso alla patologia da cui prende il nome. Uno stato in cui i sintomi psicotici di uno vengono trasmessi ad un altro. Per esperienza so che può essere devastante. L'individuo che "sta male", non sa come reagire e pur comprendendo il male che fa alle persone che gli stanno intorno, non riesce a farsi aiutare. L'altra persona lotta continuamente, ritrovandosi poi con le ossa rotte, come dopo aver preso a testate un muro.
Ma in questa one-shot c'è anche tanta speranza, celata dietro a tutte quelle parole non dette, alle lacrime ingoiate, alle domande sospese per aria.
L'immagine che ho adorato è quella di Oriana che canta... lì c'è l'abbandono della propria maschera, del proprio orgoglio, per tentare l'ultima mossa. Lei usa quell'arma, la cosa che sa di essere brava a fare, per strappargli un sorriso... ma lui non ci riesce. Probabilmente pensa di non meritarselo... perchè chi vorrebbe mai sopportare il peso dei ricordi dolorosi e dei rimpianti insieme a lui?
Oriana arriva lì come una ventata d'aria fresca, la stessa che inonda quella stanza troppo soffocante e opprimente... quella stanza che non è altro che l'anima di Kolyat. Ma a volte una folata di vento troppo forte può far richiudere le finestre. Servono dei ganci, probabilmente, per tenerle aperte... ma sta a lui la voglia di trovare la forza e il tempo di trovarli. Ho divagato, sto divagando? Ossì... perchè è la prima volta che leggo qualcosa in italiano di loro due e sono così perfetti che mi scoppia il cuore! Ho adorato tutto, mi sono emozionata davvero e la rileggerò ancora molte volte.

Ora veniamo a noi... *estrae bacchetta*. Il tuo commento è più delirante della mia recensione... no, non è assolutamente zeppo di errori e fino all'ultimo ho sperato che questa storia fosse solo l'inizio di una più lunga. Ti prego, ti prego riconsidera questa idea... sarei davvero troppo felice. Non so come fai a non apprezzare il lavoro che hai fatto. E' tutto così perfetto.. e non vedo che tipo di libertà tu ti sia presa.
Non vergognarti, hai fatto un ottimo lavoro e io lo adoro troppo!
Grazie per questa storia e mi raccomando, non cancellarla u_______u''