Le tenebre stavano avanzando – era AliYe, che si avvicinava alla tastiera con l’intento di recensire.
Prima di andare avanti, c’è una cosa che mi chiedo: come cazzo è possibile che questa one-shot epica con cui torni alla ribalta abbia una sola recensione? Eh? EEEEEEEEH?
Adesso saliamo a quota due. Peccato che la seconda sia la mia – muahhaha.
Hai iniziato a leggere il Trono di Spade? Benissimo. E’ una saga lunga e tortuosa e ci sono talmente tanti personaggi che non sai per chi tifare, ti fa venire voglia di strappare il libro in centocinquantamila pezzettini e poi bruciarlo e vomitare sulle sue ceneri, salvo poi per erigere un altarino ai suddetti resti.
…
E poi c’è l’incest, dai.
(Giuro che non è per questo che amo così tanto la saga. Non solo, almeno.)
Ti giuro che affiancare i Vocaloid al Trono di Spade mi ha sorpreso. Non è Cross-over, ma è un’idea innovativa – poi dici che sono io a portare novità, ma sei tu quella che se ne esce con una one-shot che per il tono e la trama in sé potrebbe risultare anche epica, se non fosse che è tragicamente demenziale. Ebbene sì.
Premessa: a me il demenziale non ha mai fatto impazzire – non tanto per il genere in sé, quanto perché la storia viene generalmente scritta in stile copione, con le battute usate come stati su Faccialibro e trame non eccessivamente originali.
Poi arriva Giuls e tutto questo cambia.
C’era una volta un povero padre… Che qui chiameremo Povero Fesso (no, non sono ubriaca o sotto uso di droghe: sto cercando di ricordare cosa avevo scritto negli appunti della recensione precedente, cancellata, e in più sono stressata e contenta allo stesso tempo perché domani parto *^*)
Re Povero Fesso ha avuto sette mogli, quindi potremmo anche denominarlo Robert Baratheon – ma qui stiamo divagando.
Delle sue bellissime sette figlie, nessuna ha raggiunto i risultati che Re Povero Fesso aspettava – e meno male, perché una Meiko sobria sarebbe il primo segnale per l’Apocalisse.
Seguendo le regole non scritte della favola, le sette figlie non vogliono sposarsi perché l’ha deciso il padre, ma per amore, ed è per coglierle di sorpresa che Re Povero Fesso organizza una festa.
Da qui, le poche regole della favola che erano state accennate vengono stravolte.
In quel momento tutte e sette le principesse erano lontane; alcune passeggiavano per i boschi, altre cavalcavano… e conoscendo Aria la Temperata, chissà cosa – o chi – cavalcava. Già con la loro prima apparizione si vede che il rapporto tra le principesse è ben distante da quello che si idealizza fra sorelle – l’amore incondizionato e tante stronzate varie. No, si rimbeccano, litigano e fanno le cazzimmose, come direbbe mia zia.
Pian piano vengono esaminati i rapporti tra le principesse e i loro consorti: Aria, che pure vola liberamente da un fiore all’altro, mostra una predilezione speciale per Yuuma, o per ciò che Yuuma nasconde sotto i pantaloni (considerando che sono una mia OTP, confido nella prima u_u).
Subito dopo viene Rin, che mi ha tratto in inganno con il suo atteggiamento casto e puro e nonvogliosentirelaparolaconlaessepercaritànonono mi ha tratto in inganno – dopo aver letto la frase di Len (che è stato minacciato della ghigliottina – hint alla saga del male gettata lì a caso? Io credo di no), «Oh, mia regina, chiudessi quella bocca e la impiegassi per fare solo io so cosa... saremmo entrambi più felici.», io ho strabuzzato gli occhi, convinta di aver capito male. “Si stava riferendo ad un bacio, dai, a che altro? “. Poi Rin usa le parole “attizza” e “farmelo fino a farlo gridare” e la comprensione è scesa su di me come un messaggio divino. Divinamente incestuoso, of course.
Ci tengo a correggerti, Luka. Voi sette siete sorellastre, Rin e Len sono gemelli. Se Rin se la facesse con una di voi – con Aria, che apre le gambe per ogni cosa cammini su due gambe (e la amo tanto tanto anche qui, perché è troppo disinibita e disinteressata per non suscitare simpatia) – sarebbe molto meno immorale e sbagliato.
Ora, Luka, per punizione divina devi incontrare l’uomo che ti farà innamorare di lui con il suo sorriso malizioso, i suoi occhi brillanti e il suo portafogli straripante. Non pensavo Luka fosse avida, ma Dio se non ci sta bene.
Andate, andate a fare le scope sanno cosa!
Poi, Gumi. Sai, la storyline di Gumi è stata una delle mie preferite tra le sette, un po' perché Gumi e Gumiya sono una coppia molto carina e molto ignorata, ma soprattutto perché Gumi mi ha fatto tanta tenerezza: vuole sentirsi superiore, almeno per una volta. È stata tanto umana anche in una ff demenziale.
Poi arriva Mayu. Oh, Mayu.
Sai perché la tua fanfiction spicca così tanto? Perché c’è una sorta di onniscienza da parte dei personaggi che la rende particolare – vanno quasi a rompere la quarta parete.
La storia si basa sugli incontri delle principesse, ovviamente. Il lettore li aspetta, ma anche Mayu, che stupida non è, ha capito il trucco, e ha anche capito di essere la prossima.
L’accettazione della sua sessualità è stata tanto tribolata quanto può esserlo una battaglia interiore di dieci minuti: prima attraversa la fase del “no, io devo incontrare un ragazzo, Tei, non posso stare con te”, poi arriva nella fase cui pochi giungono, quella del “adesso mi innamoro del mio animaletto di pezza”, e infine giunge all’accettare il suo lieto fine nel momento in cui si rende conto che Tei è una yandere proprio come lei (perché ci si innamora della persona, non di ciò che ha tra le gambe, del suo conto in banca –eccezion fatta per Luka – o del sangue che le scorre nelle vene!) Insieme formano una coppia strana, decisamente inquietante e pericolosa… le shippo.
Miku non ha incontri. Miku la Laboriosa è più pigra di un bradipo in letargo sotto una dose massiccia di sonniferi, Miku si stancherebbe troppo a fare nuove conoscenze, figuriamoci a fare quello sport in cui Aria è tanto brava, o partorire un degno erede ed educarlo. Ugh.
Ora, sai cosa ho notato? Che di sei delle sette principesse, il difetto che le caratterizza viene fuori solo con il loro incontro. Puoi immaginare che Miku sia pigra, ma non ti verrebbero mai in mente i livelli che la sua pigrizia può raggiungere, né ti passa per l’anticamera del cervello che Luka sia avida.
Con Meiko, invece, è chiaro sin dall’inizio che il suo peccato è la Gola, e per gran parte della one-shot il suo personaggio si limita ad essere ubriaco e permettere alle sue sorelle di esprimersi – considerando le relazioni in cui le sorelle si ficcano, si potrebbe pensare che sia così permissiva proprio perché è uvriaca.
Invece, nella parte finale si scopre che è sufficientemente lucida da inventarsi di essere un’ancella, da non lasciar trapelare nulla e da elaborare un piano in pochi secondi.
Il più bel gesto che ha fatto è stato non tanto quello di scegliere di sposarsi, quanto di farlo per divenire l’unica regina e permettere così alle sue sorelle di vivere come loro aggrada. È bellissimo cosa può fare una persona che ama.
Vedi, è anche e soprattutto per questo che la tua oneshot risalta: non solo per una narrazione condotta con uno stile brioso e allo stesso tempo di stampo epico, non solo per le battute divertenti e i comportamenti inaspettati (tipo Aria che inizia a contare sul serio gli uomini con cui è stata, e in generale il momento in cui tutte le sorelle si lamentano del loro triste destino cui non possono sottomettersi perché hanno difetti enormi che loro non vedono come tali – la maggior parte della gente non ammette di essere sanguinaria, avida, superba, pigra, lussuriosa o invidiosa, loro invece lo fanno con naturalezza: << chiudermi le gambe sarebbe come tarpare le ali ad una colombella! >>), ma anche perché, pur parodiati all’estremo, si vede un tratto, un difetto umano in tutti i personaggi, e perché la morale, come la chiami tu, è una lezione di vita tanto importante che tutti dovrebbero imparare. E io ho finito per scrivere un papiro, ma questo importa poco, perché tanto per due settimane non metterò mano alla tastiera e io dovevo scassarti in qualche modo le scatole, no?
Non ho la più pallida idea di cosa abbia scritto qui sopra. Certo è che sto per avere un blackout.
Good night, sis, I love ya. |
