Credo sia una delle storie più deliziose in cui abbia ficcato il naso.
Non sono una fan dello yaoi, ma leggo un po' di tutto perché a volte i miracoli accadono. A volte, in un mare di sentimenti sdolcinati e introspezione pompata che nemmeno i cerchioni di un pick up della Ram (lo amo? Ma quanto lo amo? Sono sensibile? Ma quanto sono sensibile?), si trovano storie godibilissime come questa, in cui la festa in maschera è una scusa per mettere in scena una commedia. Una commedia in cui si fa sesso, ok; ma non si scade nel romanticismo smielato con la stessa grazia con cui si scivola su di una buccia di banana.
I personaggi restano fedeli a loro stessi anche nelle situazioni più assurde, e ti confesso che questa storia è stata un crescendo. Da Ikki bardato come Tuxedo Kamen (parliamone. No, davvero. Quanto mai nasconderà della tua identità - pure la rima!! - una sottilissima mascherina nera? No, sul serio!) a Hyoga pirata («Arrh!!») a Mask creatura di Frankenstein a Shun sceriffo a Shura Zorro. Cioè. Se Ikki aveva un cartello in fronte con su scritto "Hi! My name is Phoenix Ikki!", Shura, allora? No, davvero. Lo ho amato per questo. Davvero. Ed ho amato il crescendo di assurdità divertentissime in cui cacci Ikki, con cui descrivi il Santo della Fenice ed il suo rapporto con il fratellino dai graaaaaandi occhioni blu.
Qui mi hai stesa:
I pensieri poco caritatevoli di morte cruenta che il cervello di Ikki stava dedicando al compagno furono immediatamente azzerati. Fu come se nella sua mente ci fosse un pulsante. Shun On e Shun Off, bastava premerlo per ammirare i suoi cambi di personalità.
Da sociopatico patentato a fratellone premuroso, anche se il confine fra le due cose era veramente molto sottile.
È lui! LUI!!! Ikki descritto in una manciata di parole, che meglio di così, davvero, non potevi fare.
Sono tutti coerenti e meravigliosamente credibili. Ho avuto il timore che Death Mask ammazzasse senza tante cerimonie Ikki, trovandolo in flagranza di reato - chiamiamolo così - e invece il nostro granchietto dimostra un senso pratico ed una bastardaggine da vero stratega e da uomo di mondo. Perché nemmeno lui ha la coscienza pulitissima - povero Shu; va bene avere le corna sull'elmo, ma pure nella vita reale?! - ma mi piace il modo in cui dice "Ok, uno pari e palla al centro. Ma se la palla la vai a riprendere tu è meglio".
In conclusione, li ho amati tutti, dal primo all'ultimo ed è stato divertentissimos eguire la tua penna in questa storiella che fila dritta dritta tra le preferite, foss'anche solo per quello che è successo al povero Aphrodite (ritrovato il amttino dopo nella vasca coi pesci rossi!! MITICO!). Però se l'è cercata, dai, lo svedesone! Quelle Lingue di Menelik istigano all'omicidio senza se e senza ma!
Alla prossima e grazie ancora per i quindici minuti di grasse risate che mi hai regalato!
Francine
|