Sei già morta a sufficienza. (cit.), HAHAHA.
No, vabbè, che meraviglia svegliarsi e trovare qui la tua nuova storia, ormai non me l'aspettavo più così presto!
Questa è la seconda fic post Razziatori che mi capita di leggere (la prima in inglese), e fa impressione quanto possa apparire realistica, nonostante a partire da qui debba per forza essere tutto inventato.
Ti sei messa davvero in gioco decidendo di trattare questo arco di tempo e io ti ammiro molto. Non credo che potrei mai riuscirci, non mi verrebbe davvero nulla in mente.
Non faccio assolutamente fatica a immaginare Trinity su quel letto d'ospedale, i capelli corti, piena di tubi, ma forte come sempre. Ora che ha superato lo smarrimento iniziale non si fa più domande, vuole combattere, anche se c'è poco spazio per la guerra in questo capitolo. E' un lento e dolce risveglio, che ancora non ha il sapore di nulla, se non di un futuro nuovo e non ben inquadrato, di un futuro che addirittura riesce a contemplare cose come l'amore e il matrimonio, elementi che avrebbero cozzato fortemente con i Razziatori. Per quanto possa essere 'romantica' l'immagine di una proposta di matrimonio fatta sotto il raggio laser di una Sovereign... NO, THANKS.
E' sempre stato un argomento abbastanza difficile per me quello della relazione fra Shepard e il/la suo/a LI in un mondo diverso, senza una guerra a fare da padrone, senza la morte che incombe, senza una nave militare in cui vivere. Sì, la vita di un soldato in fondo è fatta anche di questo, c'è pur sempre spazio per farsi una famiglia, dei figli anche, nonostante i sacrifici siano enormi. Poi aggiungiamo anche l'aspetto amore interspecie e boom, il mio cervello esplode. Avrei voluto che sapessimo di più sulle varie specie, maggiori informazioni su usi e costumi, sull'architettura, sul clima dei pianeti natali, su tutto insomma. Ah... avrei divorato quelle pagine del Codex in un secondo! Quindi boh, a partire da qui è tutto in mano allo scrittore, che di sicuro va a mettere qualcosa di sè nella vicenda che vuole narrare.
Tu hai saputo affrontare bene l'aspetto della diversità, sin dall'altra storia hai voluto calarti nei panni di un Turian per immaginare le loro usanze e qui li vediamo alle prese con una sorta di proposta di matrimonio che più che altro è un raggiungere la consapevolezza che per stare insieme, due individui così diversi, dovranno per forza rinunciare a una parte di sè. Garrus non riesce a immaginarsi nei panni di un umano e Trinity non riesce a farsi piacere la rigidità dei turian in questo senso... almeno questa è l'impressione che ho avuto.
La proposta di Garrus può avere un suo perchè nel fatto che appunto, a volte la morte ti spinge a riflettere su tante cose, e impegnarsi in un legame 'a vita', forse riesce a darti l'illusione che tu, quella persona, non la perderai mai più. Non lo so, forse sto vaneggiando, ma questi due sono davvero adorabili.
Hanno un modo tutto loro di comunicare, di quelli che ti fanno sorridere o che ti spingono ad origliare curiosamente la discussione. Si danno sostegno l'un l'altro come possono, sono consci del bisogno reciproco che li lega e vivono in funzione di questo.
Insomma ci lasci con tanti interrogativi... che ne sarà di Shepard una volta guarita completamente? E del resto dell'equipaggio? E la Normandy? E Garrus diventerà davvero Primarca?... e soprattutto, la guerra è finita davvero?
Beh, io non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo e divorare pezzo a pezzo questa storia come ho fatto con le altre.
Bentornata :)
Un grande abbraccio. |