Recensioni per
'Till It's Over And Then
di Doralice

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
26/10/14, ore 01:14

Ciao stellozza mia! Arrivo in ritardo alla lettura della Bond/Q che ho iniziato ufficialmente a slashare non appena ho letto questo ubercapolavoro. Mi hai commosso e rapito. Bravissima! Grosso bacio by Ely

Recensore Veterano
10/08/13, ore 14:05

Dunque. *prende un grosso respiro*
Finalmente l’ho recuperata, in ritardo come sempre.
Non sapevo cosa fosse un warlock. All’inizio ho immaginato qualcosa di inerente ai maghi o al fantasy stile Signore degli Anelli, ma poi ho cominciato a leggere e, man mano che capivo, grazie al tuo modo delicato di srotolare le cose lentamente, ma con grazia assoluta, ho realizzato che si parlava di shapeshifters. Una cosa che adoro.
E sono rimasta stupita, colpita, quando il primo risveglio di James con Q, nudo, nel letto, non era il sequel di una prevedibile notte di sesso random, ma l’inusuale inizio di qualche altra cosa. E che il sesso non c’entrava proprio niente. Quindi, sono rimasta già spiazzata da questa cosa. Poi è stato tutto un precipitare in un vortice di piacere assoluto.
Ho trovato lo sviluppo della storia sublime. E l’evoluzione del feeling tra i personaggi, assolutamente incredibile. Non c’è un termine italiano per “astonishing”, ma è quello che vorrei dire. Ci sono dei passaggi che mi hanno fatta rabbrividire per l’emozione, contrappuntati da sussurri di dolore pieno e invadente quando ti soffermi su ognuno di loro e racconti il loro passato ancestrale attraverso i ricordi sfocati di un’esistenza così lunga e solitaria, facendone intuire i terribili perché.
Ognuno, a suo modo, ha dovuto pagare un prezzo per quello che è.
James lo ricorda di meno, sarà perché, quando è nella sua forma di lupo, conserva immagini sfocate dall'istinto e dalla sua natura... ma poi comprende che quando c’è Q, vale la pena ricordare tutto. Q è più razionale, reagisce al dolore in maniera più asettica, ma solo fino a quando non capisce cosa vuol dire accarezzare quella gorgiera di peli fantastica, immergendosi finalmente in quello strano rapporto che alterna graffi e fiducia, e riesce ad abbandonarsi al piacere di essere sé stesso senza filtri, nonostante sia un gatto alla presenza di un grosso cane.
Il resto viene da sé. E arriva sotto forma di una delle scene d’amore più belle e intense che io ricordi. Riesci perfino a inserire un finale più leggero, ma leggero in senso di lieve, delicato, che fa sorridere di tenerezza grazie a quei “love” tra una morsetto e l’altro, ma non diminuisce la potente ondata emotiva che hai regalato fin dall’inizio della storia.
Non mi dilungo oltre, o dovrei analizzare frase per frase tutto ciò che di bello c’è in questa fic. Credo sia una delle tue più belle, sinceramente.
Sarà che lo 00Q è per me un tasto sensibile, ma davvero... è splendida. E tu sei tu, ma questo lo sai da tempo.
Mi dispiace solo di averla letta solo l’altro ieri, ma per fortuna ho rimediato.
Con immutata ammirazione, ti lovvo come sempre. Non smettere, eh? Non farmi questo.
Baci, Cla

Recensore Master
27/07/13, ore 14:39

Che dire? Non sono una fanatica delle 00Q, in generale del fandom di 007, ma siccome adoro il tuo modo di scrivere, non ho saputo resistere. Ed è stata un'ottima scelta quella che ho fatto. Non mi hai assolutamente delusa e anzi ho trovato la trama interessante e particolare, mi ha coinvolta nonostante sia inusuale, e i tuoi personaggi sono come sempre ben delineati e sviluppati.
Non c'è che dire, hai sempre quel "di più" che rende le tue storie meravigliose <3

Recensore Veterano
27/07/13, ore 12:07

Mi dispiace moltissimo fare ciò che sto per fare, perché non è da me lasciare recensioni negative né, tantomeno, farlo coi contenuti che mi troverò costretta ad esporre, ma temo di non poter più fare diversamente ormai.
Andiamo con ordine..
Q è un warlock. Bene. Cos’è un warlock? Un mago? Un mentalista? Un telepate? Un mutaforma? Un umanoide strano? Che cos’è? XD Leggendo la tua fic, il warlock sembra una sorta di miscuglio strano di ciascuno di questi aspetti ma non potrei metterci la mano sul fuoco. Buona creanza avrebbe voluto che magari spiegassi, nelle note iniziali o in quelle finali, cos’è di preciso un warlock perché nell’introduzione non lo accenni minimamente e poi il lettore si ritrova catapultato all’improvviso in questo mondo di cui, francamente, potrebbe non sapere nulla. Io personalmente avrei scritto un appuntino spiegando cos’è Q e che caratteristiche ha in quanto essere sovrannaturale. Mi è capitato di leggere nel fandom inglese una fic bellissima in cui entrambi, come in questo caso, sono essere sovrannaturali (o meglio, preternaturali) ma l’autrice spiegava nello svolgimento della trama cosa fossero: Q un tecnopate e James una fenice. Ecco, magari il lettore medio avrebbe apprezzato una piccola indicazione in questo senso, ma questo è solo un preliminare appunto personale che lascia il tempo che trova.
Scendiamo nello specifico: ho trovato la caratterizzazione psicologica dei personaggi e le loro interazioni molto semplicistiche, se non addirittura labili in qualche punto.
Ad esempio, la frase iniziale con cui introduci James – “A James non piace la primavera. A James non piace nessuna stagione, perché in generale è proprio la vita che non gli piace.” – per me è stata peggio di un pugno in faccia perché mi ha fatto pensare subito a un uomo depresso e sull’orlo del suicidio, e in realtà non è affatto così.
Noi in Skyfall ad un certo punto lo vediamo James COSI’, depresso ed incazzato con tutto il mondo, ma c’è un motivo specifico se lo vediamo in questo modo e cioè che M ha tradito la sua fiducia. In quel contesto ci sta un James depresso,  è così e si vede, ma in linea generale a me James tutto sembra tranne che un uomo depresso. Certo la sua vita non è facile, è stata costellata di dolori e morti e di sicuro il suo lavoro è qualcosa di così oscuro che rischia di portarti all’oblio. Queste sono tutte cose verissime e James è di certo un uomo colpito più volte dalla vita, ma io l’ho sempre visto rialzarsi e combattere colpo su colpo perché James questo è, un combattente che non retrocede davanti a nulla e anche Skyfall alla fine ce lo ha mostrato così. Il concetto in sé di non piacergli la sua vita così com’è, per com’è e per quello che fa, ci sta e anzi è un tema significativo quando si parla di James Bond ma va sviluppato, non ci si può limitare alla frasettina buttata lì così giusto per rendere l’idea. Perché l’idea che ho avvertito io è terrificante nelle sue implicazioni psicologiche e concettuali XD Per questo dico molto semplicistico: tema probabilmente azzeccato ma trattato con superficialità estrema.
Stessa cosa dicasi per il modo di porsi con Q e i loro scambi di battute che, in tutta franchezza, spesso ho trovato deboli e poco originali.
Anche questa frase qui “James è un alpha e un cacciatore di demoni, non deve niente a nessuno, grazie” ha avuto l’effetto di farmi  farmi scoppiare a ridere, perché questo modo enfatico di tratteggiare James mi ha ricordato mio malgrado la pubblicità della Axe con l’uomo gagliardo che non deve chiedere mai XD Cioè, James è sicuramente un personaggio tosto e tutto d’un pezzo, ma messa in questo modo l’ho trovata un po’ superficiale.
Ma il problema più grosso e rilevante, purtroppo, è il nucleo centrale della fic, quello in cui inizi a srotolare i sentimenti di James e Q e in cui costruisci quello che sarà l’epilogo inevitabile.  
Tu hai fatto emergere il cambiamento, diciamo così, dei sentimenti reciproci in due paragrafetti distinti: uno in cui parlavi di James e dicevi che “James non sa esattamente come sia successo. Come sia potuto passare dal “fottuta palla di pelo” all'aprirgli la porta ogni sera”, l’altro in cui parli di Q e dici “Q sa esattamente come è successo. Come sia potuto passare dal “puzzi di cane bagnato” al grattare alla sua porta ogni sera”.
Molto efficace e d’impatto l’idea di mettere a confronto le loro situazioni differenziandole dal punto di vista della diversa consapevolezza: James non lo sa e Q, invece, lo sa benissimo.
Peccato che questo sia lo stesso, identico, schema che ho usato io nella mia fic Feel quando ho delineato il loro rapporto: ho amato con tutto il cuore l’idea di un James più inconsapevole e di un Q più pronto e preparato, perché Q in fondo a me piace pensare che emotivamente sia avanti.

Posso citare a sostegno qualche passaggio:
“Già, Q..
Qualcosa è cambiato tra loro e James non ha idea del quando o del come ciò sia avvenuto, sa solo che è così.”
“Qualcosa, negli strati più profondi della sua anima ferita, ha iniziato a rispondere, rendendo Carlton Daniel Harrison il sole intorno cui girare.
Rendendolo la presenza fissa nelle sue orecchie e nella sua testa da cui dipendere completamente, non solo in azione.”
“Ciò che non sapeva, e che non si sarebbe mai aspettato, era di potersi innamorare di uno come James Bond.
Eppure, quando è successo, Q lo ha capito subito e non ha potuto fare altro che accettare l’inevitabile.”
“Dietro la facciata di agente spietato e pronto a tutto, Q ha visto un uomo inaspettatamente fragile, tormentato dai fantasmi di un passato che sembra volersi ripetere ancora e ancora; un uomo fatto a pezzi da un mestiere che richiedere di spegnere il proprio essere come se fosse un interruttore, per tentare di mettere in salvo quel poco di anima che ancora consente agli agenti di qualificarsi esseri umani.”

Nella tua, invece, leggo passaggi come:
“Q ha visto qualcosa in lui che James non riusciva più a vedere, sepolto nelle macerie dei ricordi. Ed è capace di strappargli momenti inaspettati sulla sdraio in balcone, con le sua dita immerse nel pelo scuro e folto, e le sue fusa a scaldargli qualcosa in fondo al petto.”
“Q lo deve osservare ogni giorno e deve ripetersi che è per lavoro, solo per lavoro, che la sua vita ha finito col ruotare attorno a lui, tanto da non riuscire a distogliere i sensi da lui nemmeno per un attimo.” (anche qui ritorna il concetto di ruotare intorno.. Bello, eh? XD)

Permettimi di dire che io qui noto PARECCHIE somiglianze XD
Ora, di sicuro sono richiami sottili e molto ben pensati/orchestrati, ma la cosa che a me da fastidio è che ci sono infiniti modi di trattare i personaggi e lo sviluppo dei loro sentimenti: tu, GUARDA CASO, hai scelto proprio quello di metterli in parallelo in questo modo e con questa caratterizzazione! Mi riesce un po’ difficile credere che sia un caso perché le vie della scrittura sono infinite e tu, invece, hai usato esattamente le stesse parole e gli stessi concetti XD

Ma andiamo oltre, questa potrebbe essere stata una svista o una banalissima condivisione di pensiero.. Potrebbe.. XDD
Ad un certo punto mi trovo una scena in cui James e Q stanno parlando tramite auricolare durante una missione e si riferiscono, chiaramente, ad un andare oltre, fare un passo avanti nella loro relazione, accampare dei diritti. James, poi, viene colpito da un demone.
Ecco, questa scena io la trovo assolutamente identica nei contenuti ad un’altra scena che ho inserito nel secondo capitolo di Feel, e posso citare qualche passaggio: ““Se riuscirò a uscire vivo da qui, verrai a cena con me?”
La domanda arriva a bruciapelo, senza preavviso, e la risposta esce dalle labbra di Q altrettanto a bruciapelo.
“Sì.”
Nonostante la tensione, Q risce a vedere un sorriso tingere le labbra di James prima di scoprirsi appena dalla sua posizione.
Il fuoco incrociato di colpi riprende, ma stavolta è accompagnato da un grugnito di dolore che ha il potere di gelare il sangue nelle vene di Q e bloccare le sue dita, proprio mentre stava per premere invio e far partire il codice.
“James?”
Un colpo di tosse e Q vede un rivolo di sangue formarsi sul mento di James.”
“Cinque minuti più tardi, un sms da parte del team di estrazione gli comunica che l’agente speciale 007 è stato recuperato vivo ma in arresto cardiaco e in piena emorragia interna.
Chiuso nel silenzio del suo ufficio, Q abbandona il capo all’indietro e lascia che due grosse lacrime gli solchino le guance.”

Come si dice, due rondini non fanno primavera.. Il problema è che qua le rondini sono addirittura tre perché nella scena lemon leggo questa frase “Q lo morde quando i colpi di James si fanno più lenti e profondi, quando lo lasciano senza voce né respiro. È vicino e lui non lo avverte quando viene, ma Q lo sente” scritta proprio col corsivo, come io lo scrivo il 90% delle volte che uso il verbo nella mia fic che – guarda un po’ i casi della vita- si chiama proprio Feel e non posso che pensare you must be joking..

Seriamente? “Lo sente?” Mi stai prendendo per il culo oppure pensi che io sia stupida? XD

So che il fatto di stare scrivendo una fic in cui tutto ruota intorno al sentire di nuovo le emozioni, risalire lentamente verso la dimensione dei sentimenti, non mi rende l’unica proprietaria del concetto di sentire e ne sono pienamente consapevole. Però questo verbo messo così, piazzato in quel modo, dopo tutto ciò che hai scritto prima ispirandoti (diciamo così..) qua e la nella mia Feel, soprattutto messo nel momento in cui io sono l’UNICA che sta portando avanti nel fandom una storia così complessa che ruota tutto intorno a quello, beh mi sa tanto di presa per il culo, di tentativo di irridere una persona definitivamente, e la cosa mi ha molto amareggiato.
Se fosse stato solo quello ti avrei dato il beneficio del dubbio, ti prego di credermi, ma visto che prima hai attinto a piene mani mi riesce difficile pensare che non fosse una sorta di cattiveria gratuita. Sbaglierò, ma la avverto così.

La differenza tra me e te è proprio questa: io ho sempre avuto massimo rispetto per te e per il tuo lavoro, tu invece non hai esitato a passarmi sopra come un panzer spesso e volentieri, perché questa non è la prima volta che avviene questo fenomeno CASUALE E TOTALMENTE INSPIEGABILE, anzi è solo l’ultima di una lunga serie anche in altri fandom.

A differenza di quanto si possa pensare, a me non piace buttare merda addosso alla gente così e se parlo ho le mie ragioni, quindi sarò sincera fino alla fine: io credo che tu abbia un grandissimo talento, perché sai manovrare le parole e giostrarle fino a creare atmosfere spesso intense e struggenti, molto belle. Non è un dono che tutti hanno e tu, invece, lo mettevi in pratica molto bene in passato; ti ho addirittura invidiata a lungo per questo perché non è cosa da tutti.
Qui, ad esempio, la scena in cui sono al casale della famiglia di James è molto bella, sono io la prima a riconoscerlo col cuore in mano: è così dolce che oserei definirla deliziosa.

Ma poi vedo, anzi continuo a vedere, cose del genere e resto perplessa perché non hai bisogno di usufruire di argomenti altrui. Capisco che non si possa parlare di plagio – no, tu sei troppo furba per plagiare esplicitamente- ma di certo qui c’è un’assai SOSPETTA similitudine nell’impianto di fondo di parti fondamentali della fic e questo, per me, non è corretto. Se la persona X si fa il mazzo ad impostare le cose in un certo modo, non è giusto che la persona Y arrivi e colga qua e la frammenti di immagini, espressioni, contenuti e scene riadattandole a modo suo- anche se con classe, questo te lo riconosco.
Speravo che il mio chiudere un occhio (anzi, facciamo entrambi..) finora non fosse scambiato per stupidità, ma inizio a pensare che sia così e voglio far sapere che, invece, non è così.
Chiudo dandoti un consiglio: se trovi che sia troppo complesso e stancante, per te, scrivere sullo 00Q, beh non farlo! Non è obbligo scrivere su un certo pairing, a maggior ragione quando buona parte degli argomenti centrali che si usano rievocano cose altrui.
(Recensione modificata il 27/07/2013 - 12:13 pm)