Recensioni per
Nessun uomo è un'isola
di xingchan

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/07/13, ore 13:46

Che profonda introspezione psicologica che fai in questa ff.
Pensando a May molti si fermano solo al suo amore per Al e magari punterebbero su questo sentimento.
Invece qui metti a nudo i sentimenti di una ragazzina costretta a crescere troppo in fretta, per dovere nei confronti del suo povero clan.
E' vero, la grande capacità di Envy è quella di sfruttare quelle che considera le debolezze degli uomini, specie il senso di solidarietà. E con la giovane Chang sfonda una porta aperta.
Per quanto si trovi in un paese straniero e abbia dei grandi doveri come principessa, May non può far a meno di rendersi conto che ad Amestris ha trovato persone che le hanno dato quell'amore sincero e disinteressato che a Xing non ha mai ricevuto. La cosa è molto palese specie quando parla dell'amore che il suo popolo nutriva per lei... più speranza e aspettativa che sinceri sentimenti. Per lei è stato quindi in qualche modo spiazzante trovarsi davanti a tutte quelle premure da parte degli Amestriani che l'hanno curata e sfamata a prescindere da chi lei fosse, animati solo da quel senso di solidarietà che Envy disprezza tanto.
Ed è per questo che la bambina non può far a meno di tornare a Central per aiutare i suoi amici: è animata da quello stesso sentimento, da quel sentire amici e fratelli quelle persone di un paese che non è il suo. Non potrebbe mai vivere col senso di colpa di non aver fatto nulla per evitare la morte di persone tanto buone.
E' una bambina davvero matura ^^
E tu sei stata molto brava a dare voce ai suoi pensieri così profondi e umani :D

Laylath

Recensore Veterano
27/07/13, ore 11:58

Molto intensa questa storia, soprattutto nella seconda parte. È normale che la scelta di rimanere ad Amestris non sia stata facile per May, e ce la vedo benissimo ad arrovellarsi sulla questione durante tutto il viaggio. Inoltre, essendo praticamente sola, i pensieri sono l'unica cosa in grado di occuparla nell'attesa di raggiungere Central City. L'uomo che incontra è solo un'ulteriore conferma del fatto che, pur appartenendo a diverse etnie, gli umani sono sempre umani. Ma non nella maniera che intende Envy: l'Invidioso percepisce la solidarietà degli umani come qualcosa di penoso, la caratteristica che più li rende deboli (anche se sappiamo benissimo quanto la sua sia solo invidia). Invece, è proprio nella loro capacità di aiutare il prossimo che May riesce a considerarli parte di uno stesso popolo, nonostante le differenze etniche. E anzi, c'è qualcosa negli amestriani che la colpisce ancora di più: per la prima volta, May viene trattata come una bambina, e non come una principessa. Gli amestriani sono i primi a trattarla per quello che è, a mostrarle amore senza doppi fini: "Si era sentita spogliata di tutte quelle responsabilità troppo gravi per una bambina".
E grazie a quest'esperienza, May si accorge di quale sia il suo vero desiderio: "May sperava trovare qualcuno che desse una forma alla sua idea di amore" (occhio, che hai omesso un "di").
Leggere questa fanfiction mi ha fatto riflettere sui pensieri di questo personaggio e sono giunta a una conclusione: May rimane ad Amestris non solo perché vuole proteggere quelle persone che sono state tanto gentili con lei. La sua decisione è dovuta anche a un desiderio personale: avendo trovato quell'amore che ha inconsapevolmente cercato a lungo, vuole goderselo il più possibile. E questa, è sicuramente una cosa che Envy non potrà mai capire.
Solo un appunto finale: c'è una ripetizione proprio nella prima frase con celeste/celesti. Sostituisci "volta celeste", prova "cielo" o "firmamento", oppure lascia "volta celeste" togliendo "come braci celesti". Appare un po' troppo elaborata come frase, mischia parole articolate e semplici nella giusta misura, altrimenti risulta troppo pesante alla lettura.
A presto cara!

Strato.