E' bella graficamente, ed è bello che tu te la sia dedicata, questa drabble.
Ogni tanto fare qualcosa per noi stessi, specie per ricordarci i nostri errori ed impedirci di commetterli di nuovo, ci vuole.
Non pensare a questi quattro anni come sprecati, vedili come l'essere stati occasione di capire quello che sicuramente non volevi. Mi permetto di dirti che non lo volevi perché ce lo fai capire tu stessa: una scelta ragionata per quanto sofferta, e un cuore che non cerca ma viene cercato. Per quanto sia difficile vincere la voglia di prendersi a pugni tutto il giorno per l'essere stata ingenua, o illusa, che potesse funzionare, quei mille quattrocento sessanta giorni non sono il vuoto.
Permettimi anche di dire che la scelta del numero dei giorni, scritta in quella maniera così incisiva, arriva dritta al cuore.
Forse l'ho compresa più di quanto possano fare gli altri leggendola per il semplice fatto che, seppur da poco, ho avuto a pelle la sensazione di avere con te una sorta di affinità; e pur non avendo mai vissuto una sensazione come quella che descrivi (se non il distacco per lutto, ma non è lo spazio adatto per parlarne) sento una empatia che mi porta a sostenerti in questo tuo momento buio.
Non essere un fantasma. Sii una roccia. I fantasmi si oltrepassano con facilità; contro una roccia ci sbatti col muso e ti fai tremendamente male. Se ancora ti cerca, fa che la sua insistenza gli causi pena. Le tue tracce devono esserci e devono essere tanto chiare, quanto irraggiungibili.
Niente da dirti su come è scritta. Perfetta, come sempre.
Abbraccio forte,
Codi. |