Recensioni per
Disunità periferiche
di AgnesDayle

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/03/14, ore 23:57

Oscar EFPiani 2014, questa storia si è aggiudicata i premi
Miglior montaggio

Premio appartenuto ad Argo e conquistato da...

Agnes dayle con "Disunità periferiche"
L'intreccio è il vero protagonista di questa storia che si rende comprensibile solo con una visione d'insieme. I salti temporali stordiscono com'è giusto che sia, al punto da dare l'impressione che si abbia a che fare con avvenimenti completamente sconnessi; è perciò un vero piacere arrivare alla fine e rendersi conto di come tutto sia concatenato ed essere finalmente in grado di ricomporre i tasselli della storia e la sua scansione temporale che rivela nuovi dettagli.

Miglior film straniero


L'anno scorso è toccato ad Amour, oggi a...

Agnes dayle con "Disunità periferiche"
Ha esattamente il sapore del film straniero, del film d'autore. Costruzione un po' francese, narrazione all'italiana, tematiche spagnoleggianti, sembrerebbe quasi l'unione di più registi e più generi ed è questa la sua forza.
 

Recensore Junior
30/07/13, ore 20:21

Innanzitutto, ti rinnovo le congratulazioni per la tua laurea! Spero sia andato tutto bene ^^ Tornando al racconto, invece... Quando ho letto il tuo stato su facebook, oggi, sono stata felicissima: mi mancavano le tue storie! In un primo momento, ho sperato fosse un altro "spinoff" legato a Down in a Hole, anche perché, devi sapere, che proprio in quel momento la riproduzione automatica del mio telefono aveva fatto partire Asleep, e quindi puoi da sola capire il collegamento con la tua storia <3 Ma va bene così, tanto - come ti ho già detto - apprezzo qualsiasi cosa tu scriva *____*
Mi hai detto di non saper bene come spiegare di cosa trattava il racconto che avevi scritto, e ora capisco perché. E' piuttosto originale, come racconto, e non è facile classificarlo in un genere, o riassumerlo. "Parla di quattro persone"... o di tre? Perché, dopotutto, se ho capito bene, Delia e Aleida sono la stessa persona. 
Complicato, intricato, misterioso, e decisamente lontano dalle tue solite storie, eppure mi piace. Mi piace tanto, forse, proprio perché è così differente rispetto al resto, perché ti tiene incollato allo schermo (io l'ho letto in tre minuti di orologio XD), perché vuoi scoprire i collegamenti, i fili nascosti che uniscono questi personaggi, un po' come la teoria dei 6 gradi di separazione. 
Probabilmente, il personaggio che mi è piaciuto di più, è quello di Delia/Aleida, è lei che è sempre presente, in ogni "spezzone", ma è anche il personaggio più misterioso, quello più attraente, e anche quello più fragile.
Come ho scritto sopra, questo è diverso dai tuoi soliti racconti, ma non potrei mai dire che sembra scritto da un'altra persona, perché ci sono segni inconfondibili del tuo stile: è la tua prosa, il tuo lessico, il tuo stile. C'è l'angst che era presente, seppur in minor percentuale, anche in Down, per esempio, nel personaggio di Sutcliff. Ma mentre in Down, l'angst, il dolore, lo spleen - per dirla in maniera baudelairiana - il male, erano presenti in un solo personaggio, in questo caso avvolgono l'intera storia e, forse, sono i veri protagonisti del racconto. Racconto che, quindi, secondo me, non sembra "scritto da un'altra persona", bensì dalla stessa Agnes che ha scritto Down, ma più matura.
Ti faccio i miei complimenti, perché - come sempre - te li meriti <3