Ma porca di quella vacca. Da luglio ad oggi, hai ricevuto solo UNA recensione? No, non è possibile. Non ci credo.
Beh, cara Uni, adesso ci sono io a lasciartene un'altra.
Devo dire mi è piaciuta parecchio e mi ha colpito molto questa storia.
Sarà per il modo in cui hai deciso di raccontarla. Un po' insolito, però originale.
Non sembra, ma è molto profonda, nonostante ci sia in po' di ironia e/o sarcasmo.
E devo dire che la citazione ti ha ben ispirato. Ci hai infilato tutti i concetti legati ad essa.
Ci sono certi dettagli che ho apprezzato molto.
Come per esempio la lampadina.
La metafora è geniale, ed è proprio piacevole immaginarsela.
Oppure, il continuo ripetere bene, pur sapendo che in realtà non va tutto esattamente bene.
E anche tutte le ripetizioni volute, trasmettono disagio.
Insomma, c'è molto in questa storia, di perfettamente condivisibile.
Mi piace l'ambiente di un bagno.
È così neutro. Ovviamente solo quando è bianco.
Mi piacciono molto certi dettagli descritti.
Ci sono tante cose che mi piacciono.
Anche l'introduzione di una piccola storia d'amore incompresa e rifiutata.
È molto dolce tutta quella timidezza.
Peccato che il protagonista sia così problematico con se stesso.
Davvero, sono contenta di aver letto questa storia. Anche perché è ben scritta, cavoli. Non ci sono errori di alcun genere. Scorre via senza tante pretese.
E poi anche lo stile che hai usato funziona. Dove il protagonista è diretto e va sul personale, riversando la sua intera personalità. Almeno con noi lettori può farlo.
Però c'è solo un dettaglio che non ho compreso: quando lui vuole far cadere la lampadina a tutti i costi, la luce è accesa o spenta? Mi pare che non lo dici. No perché se è accesa... Potrebbe rimanere fulminato, non trovi? Però credo fosse spenta. Il buio è più consono. Dimmi tu, sennó lascia perdere!
Ti faccio i miei complimenti. Per tutto. E sono tentata di mettere questa storia tra le ricordate. Perché mi ha lasciato qualcosa.
Ancora brava, è stato un piacere.
Un saluto e alla prossima |