Passionale, epica e ricca d'onore. Queste sono le sensazioni che mi sono arrivate leggendo questa sua OS, ma devo ammettere di essere stata presa ed immersa completamente nella storia.
Parlo però, aimé, da eretica della mitologia Norrena (fatta eccezione forse per gli dei e le figure mitologiche più famose)... ma questa vicenda, che ho potuto appurare dalle note sia una visione della leggenda su Helgi, mi ha incuriosito notevolmente. C'è un mondo fantastico in cui immergersi con un po' di buona volontà... e tu lo hai reso possibile, ti ringrazio!
Il tuo stile è fluido e i dialoghi si amalgamano benissimo nel contesto e fra le parti narrate. Molto brava!
Un bacio e alla prossima volta.

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Innanzi tutto complimenti per il coraggio!
Trattare la saghe norrene è difficile e farlo con padronanza ancora di più. Donargli originalità è una impresa.
Tu ci sei riuscita bene, restituendoci qualcosa di godibilissimo e non banale come talvolta capita.
E' un piacere leggerti e sicuramente la grande ricerca che c'è dietro è notevole, ma non la fai pesare.
Ho l'impressione che tu sia preparatissima tuttavia! Complimenti

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Ciao, bella! È stato un piacere unico poter leggere questa storia, perché sei una delle persone, in materia di saghe nordiche, più acculturate e attente che io abbia la fortuna di conoscere, e riesci a ricreare questo tipo di universo in maniera accurata e godibilissima, tanto che è possibile perdersi nel racconto e immedesimarvisi. E no, non mi stuferò mai di ripetertelo :)

Non ho nulla da aggiungere a ciò di cui hai narrato, ma ti vorrei segnalare un cruciale dettaglino verso la fine: "Il figlio di Hundingr si strinse ancora nella pelle di montone". Peccato che sia 'il figlio di Hjörvarð' o 'l'uccisore di Hundingr', occhio!

Strabacionissimi a te, entro la serata dovrei passare anche dall'ultimo, acclamato capitolo di S.d.D.

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