Valutazione del contest "Al contrario!"
Grammatica: 9.1/10
Ottima, solo qualche svista. Di seguito trovi tutto:
“Dearbone Caradoc”: -0.05; “Dearborn” anziché “Dearborne”.
“troppo perfetta, a esplodere”: -0.10; la virgola va omessa, poiché “a esplodere” è appunto l’argenteria.
“probabilmente a opera”: -0.10; essendo una citazione del giornale, che si inserisce nella narrazione, va l’iniziale maiuscola, esattamente come fatto in precedenza. Non credo sia la continuazione di un unico “articolo”, piuttosto tanti articoli diversi che affiorano nella protagonista.
“è certo che in tempi”-0.10; idem come sopra.
“speranza” -0.10; idem come sopra.
“le ricerche” -0.10; idem come sopra.
“di te... lo sguardo”: -0.10; “lo” va scritto con l’iniziale maiuscola. Sono consapevole delle tue note circa l’iniziale minuscola dopo i puntini di sospensione, ma c’è un problema: l’iniziale minuscola dopo i puntini di sospensione non è errore sempre, ma in alcuni casi sì; la regola è che se i puntini di sospensione separano un concetto unico (esempio: io… ho… ho) va inserita la minuscola, se invece separano due concetti diversi (come nel tuo caso, poiché con “lo sguardo” inizia un’altra frase) l’iniziale deve essere maiuscola. Nel valutare i casi presenti nel tuo testo ho fatto riferimento a questa regola (ho omesso i link che ti ho segnalato per non violare il regolamento delle recensioni).
“forse... scrolli”: -0.10; “scrolli”, per il discorso già fatto, va scritto con iniziale maiuscola.
“sadicità”: -0.15; “sadicità” non esiste, va scritto “sadismo”.
Stile e Lessico: 10/10
La storia è articolata in modo piuttosto complesso, vi sono gli intervalli tra il presente e ciò che la mente della protagonista ricorda, continui segni di interpunzione (puntini sospensivi e punti fermi, in particolare) a scandire un determinato ritmo, imponendo pause obbligate al lettore, in più, la storia si articola in due parti: la prima, dedicata all’agire della protagonista, la seconda, dedicata alle conseguenze di quell’agire. Questa premessa mi è utile a spiegarti al meglio il massimo punteggio in questa voce. Hai articolato il tutto in modo complesso, mi ripeto, eppure, grazie ad un lessico ben scelto e ad uno stile coerente a se stesso, hai prodotto un testo che non fatica a farsi comprendere, ma che si lascia leggere, aumentando la suspense sempre più, tanto che è possibile calarsi nel panni di Dorcas e avvertire su di sé le sue sensazioni. Quindi, davvero un lavoro ottimo!
Parlando più nello specifico, il lessico, ad eccezione di quel “sadicità” è ben scelto, vario e appartenente a un registro medio-alto; l’hai gestito molto bene, poiché sia nella parte dei discorso indiretto, che di quello diretto risulta coerente alla situazione e ai personaggi coinvolti.
Passando allo stile, qui mi hai stupita, perché hai utilizzato due impostazioni diverse, creando un distacco tra la prima e la seconda parte. Nella prima utilizzi il presente e la seconda persona, nella seconda parte, invece, resta il presente, ma la seconda persona diviene terza, poiché Dorcas non è fisicamente presente. Ora, in genere trovo che mutare persona all’interno di un solo testo sia sbagliato, perché destabilizza il lettore, ma nel tuo caso ho dovuto ricredermi. Ho riletto la storia più volte e questo cambiamento è coerente a quanto hai scritto, non crea un qualcosa di disomogeneo, anzi, evidenzia ancora di più la scena mutata, trasportando il lettore fuori dal sentire di Dorcas e scaraventandolo in un ambiente diverso. Hai fatto una scelta, a mio avviso, “coraggiosa” e l’hai saputa gestire.
La punteggiatura, in ultimo, è utilizzata molto bene, fatta eccezione per quelle piccole sviste riportate in “grammatica”; l’hai strumentalizzata, rendendola funzionale al ritmo che hai inteso dare alla storia e l’ha saputo fare bene.
Non ho nessun appunto da farti, se non una maggiore attenzione ai piccolissimi dettagli, perché trovo che in questo parametro sia stata bravissima, quindi, il 10/10 è più che meritato!
Originalità: 5/5
Ovviamente, 5/5. Sono originali il personaggio scelto e la trama in sé. Hai narrato di un membro dell’Ordine della Fenice stravolto emotivamente dalla guerra, che cede a degli istinti, se vogliamo, sadici. Hai narrato di una donna giovane che, finalmente, porta su di sé le cicatrici della guerra, non una piccola eroina senza macchia e senza paura, ma un qualcosa di molto più reale. Inoltre, pur restando fedele al tema del contest, sei riuscita anche a dare una versione coerente della morte di Dorcas. In fondo, credo che qualsiasi appassionato di Harry Potter, dinanzi alla storia di Dorcas, si sia chiesto almeno una volta perché proprio lei sia stata uccisa da Voldemort in persona. La tua versione è convincente ed è, appunto, molto originale.
Aderenza al tema proposto: 10/10
Mi strappi tutti punteggi pieni! Ma non potrei fare altrimenti. 10/10. Ovviamente. Devo spiegartelo, immagino, ma la tua storia parla da sé. Leggendo, ci fai intuire il motivo per cui Dorcas sia stravolta: la guerra, la morte, la distruzione. È infuriata col mondo intero, forse anche se stessa. Inizialmente, fai riferimento alla morte di Dearborn, ma non ci è dato sapere se Dorcas fosse a lui legata in modo particolare, dettaglio che, ai fini della storia, non risulta essere indispensabile.
La tua protagonista è assolutamente l’opposto di ciò che ci si aspetta da un membro dell’Ordine, dai “giusti”. Tortura, uccide, somministra quella pozione crudele, che, scopriamo nella seconda parte, non solo soggioga la mente, ma uccide lentamente, in modo doloroso forse.
Dalla storia non è chiaro se Dorcas fosse stata incaricata di preparare e somministrare quella pozione, ma a me è parso d’intuire che la sua sia una vendetta personale, poiché l’utilità di quel tipo di pozione, ai fini della guerra, è dubbia. Lei avrebbe potuto catturare i Mangiamorte, estorcere informazioni, invece, resa folle dall’odio o dalla rabbia, uccide, tortura e conduce alla pazzia. Mi è piaciuta proprio tanto la tua Dorcas! Perché, coerentemente alla richiesta del contest, il suo agire “al contrario” è perfettamente motivato, è coerente al momento che sta attraversando e alle brutture che è costretta a vivere. In particolare, il momento in cui lei si rimprovera per aver toccato il Mangiamorte è emblematico, perché mostra, a mio avviso, l’equilibrio che si spezza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Caratterizzazione ed IC personaggi: 9.5/10
Nella tua storia i personaggi sono molteplici. Parlerò prima di quelli che fanno da contorno e, in ultimo, della protagonista.
I due Mangiamorte torturati: il primo, quello che viene ucciso, è solo una marionetta funzionale alla storia; il secondo, invece, è caratterizzato meravigliosamente. Pochissime battute riescono a far emergere la fedeltà dell’uomo nella causa Voldemort. Un solo appunto: il Mangiamorte impazzito è Selwyn, che sappiamo essere vivo e vegeto durante la seconda guerra magica; ho deciso di non penalizzarti eccessivamente per questo perché la saga è piena di Tizio senior e Tizio junior, quindi, non potendo avere la certezza che all’epoca non ci fosse un Selwyn senior, non ho ritenuto di poterlo contestare in toto.
Un ragionamento simile è stato fatto anche per Evan e Dorcas. Il primo, stando alle fonti, appartiene alla prima cerchia di Mangiamorte. La seconda, stando sempre a ciò che è intuibile dalla saga, era tra le più adulte del primo Ordine della Fenice. Nella tua storia, invece, parli di entrambi come ragazzi giovani, visto che Dorcas è etichettata “ragazzina” e Evan (che, chiarisco, ho immaginato essere Evan Rosier, visto che non vi sono altri Evan nella saga) si dichiara coetaneo della ragazza. Sintetizzando il motivo per cui ti ho esposto tutto questo, dico che l’unico punto realmente debole della caratterizzazione e, per esteso, della trama, è l’impossibilità di collocare i fatti in un tempo specifico. Non sappiamo in quale periodo della prima guerra siamo, possiamo solo immaginare d’essere verso l’ultima parte, perché Voldemort è forte, tanti muoiono e la stessa Dorcas, di lì a poco, morirà. Quindi, se collochiamo il tutto nell’ultima parte della prima guerra magica, risultano incoerenti le età di due personaggi, visto che, all’epoca, “ragazzini” dovevano essere i Malandrini e sappiamo con certezza che Evan non fosse nel loro anno e, di conseguenza, stando alla tua storia, neanche Dorcas può esserlo. Quindi, ecco, questa è l’unica perplessità relativa alle caratterizzazioni dei personaggi ed è il motivo per cui ho deciso di detrarre dal punteggio, sommando anche la questione dubbia di Selwyn, 0.5, non ti ho detratto oltre perché è, in fin dei conti, un piccolo dettaglio se rapportato al resto.
Tornando alle caratterizzazioni vere e proprie, ho apprezzato moltissimo Voldemort e la sua freddezza e Evan; le interazioni tra i due evidenziano, senza scadere nel banale, il rapporto servo/padrone e l’atmosfera che doveva respirarsi in quel dato momento. Ottima caratterizzazione!
Finalmente, arrivo a Dorcas, che ha una caratterizzazione splendida: ci lasci intuire la giovane età, il fatto che fosse una giusta (dalle parole di Evan) e il suo mutamento, che non sappiamo essere definitivo o meno, dovuto alla corruzione stessa della guerra, che le impedisce di collocarsi tra i buoni o i cattivi, poiché giunta ad un punto tale che determinate differenze sembrano non avere senso. Molto sulla caratterizzazione della protagonista l’ho già detto nella voce precedente, qui aggiungo, oltre a quanto detto, che hai dato elementi a sufficienza per costruire un personaggio a tutto tondo e per renderlo reale, vivo. È possibile immedesimarsi in Dorcas, comprendere il suo agire, la sua disperazione e il suo disprezzo. Hai descritto tutto in maniera molto vivida e molto vera, tanto che, appunto, la protagonista sembra essere una persona reale, dotata di spessore, pregi e difetti si fondono. Non c’è incoerenza nella costruzione della ragazza, quindi, meriti assolutamente un punteggio alto!
Totale: 41.6/45 (43.6-2 punti di penalizzazione)
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