Recensioni per
Mirtilla
di RoseDust

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/11/15, ore 13:42
Cap. 1:

*Recensione Premio vinta al Contest: "1 su 24 ce la FA!" per esserti Classificata Prima*

HOLA! ^_^

Dopo gli esami (dagli esiti piuttosto tristi, in verità... ^^'') eccomi di ritorno per finire le Recensioni che ti spettano! ^^

Non posso che concordare con l'autrice dell'altro Contest, il primo posto è assolutamente meritato! ^^
Mi piace molto il modo in cui hai ricamato una vita attorno a questo personaggio che compare così poco nei film (scusa se parlo di quelli, non ho mai avuto occasione di leggere i libri... ^^''), tanto da avere un alone di mistero attorno.
Mi sono sempre chiesta chi fosse in verità quella ragazzina, se Mirtilla Malcontenta fosse davvero il suo nome oppure uno di fantasia (come Nik Quasi Senza Testa... quanto lo adoro! ^^) e, direi che nel tuo head cannon, Mirtilla è proprio il suo nome... l'idea mi piace. :)
Ho anche apprezzato l'accuratezza con cui hai descritto la prima parte della sua vita da babbana: complimenti per esserti documentata e per aver chiesto a tua nonna informazioni, ti sono state senza dubbio molto utili. ^^
Sono felice di nuovo di dirti che non ci sono errori di ortografia nel testo (che bello quando succede! *Q*) e che lo stesso scorre fluidamente sotto gli occhi del lettore.
Ti dirò che mi sarebbe piaciuto sapere un po' di più su questa ragazza dalla vita piuttosto sfortunata: tra la guerra, la morte del fratellino, le prese in giro dei compagni (babbani e non) e la morte improvvisa che l'ha colta nel fiore degli anni. Trovo che sia anche bellissimo il paragone tra Voldemort e Hitler... molto azzeccato a mio modesto avviso! ^^
Direi che questo è tutto... sarebbe bello leggere altre storie su questo personaggio secondario, magari approfondendo di più il suo passato da babbana o i rapporti col fratellino.
Ancora complimenti per il bello scritto e ci vediamo alla prossima Recensione! ^^
ByeBye

ManuFury! ^_^

Recensore Master
27/12/13, ore 18:47
Cap. 1:

PRIMA CLASSIFICATA: ROSEDUST CON MIRTILLA:
GRAMMATICA: 9.5/10
Scritta molto bene, solo 2 annotazioni:
però; figuriamoci – qui il punto e virgola è superfluo, una virgola andava meglio.
50°- meglio scritto in lettere.
STILE: 9.5/10
La storia è scritta bene, ci sono alcune ripetizioni:
La camera d’aria delle biciclette dei ragazzi […] girò la bicicletta e tornò a casa.
CARATTERIZZAZIONE-IC: 15/15
Nulla da dire a riguardo. Inoltre il fatto di come un bambina veda la guerra, sinceramente non posso neanche immaginarlo quindi mi affido a tua nonna *^*, davvero bello il fatto che tu abbia riportato una testimonianza.
CONTESTUALIZZAZIONE: 15/15
Anche qui, ambientazione della prima parte molto efficace, diversa dal solito poi e poi comunque Hogwarts. Poi hai ricollegato Mirtilla al mondo Babbano molto verosimilmente.
SVILUPPO TEMA 20/20
Qui ho deciso di non togliere molti punti a nessuno e di dare il massimo a quelli che comunque mi hanno fatto capire in qualche modo la generazione che descrivono.
Tu, beh me ll’hai fatta capire sia dal punto di vista dei maghi che dei Babbani.
ORIGINALITà:10/10
Leggi quello che ho scritto nelle altre categorie xD
GRADIMENTO PERSONALE: 4/5
La storia è davvero carina, ma ecco se devo esprimere la mia opinione non mi è piaciuta al 100%, sorry.
TOTALE 83/85

Recensore Junior
27/11/13, ore 01:30
Cap. 1:

Grammatica 20/20 Non solo non hai commesso errori grammaticali o d’ortografia, ma addirittura mi hai deliziata con una sintassi elaborata, accurata e ben sviluppata!
Originalità 19/20 Personaggio non proprio marginale, la cui fama viene però bilanciata da una trama iper fantasiosa ed eccellente, in cui hai mischiato storia e ricerche sul personaggio. Originalissima.
Stile 10/10 Descrizioni realistiche, accurate, chiare. Testo scorrevole e accattivante.
Contenuti 15/15 Potrei quasi dire che la lettura della tua storia sia praticamente istruttiva per chi voglia ripassare un po’ di storia. Ho trovato deliziosi tutti i vari approfondimenti che hai fatto, le ricerche, e addirittura il tributo a tua nonna. Fantastico. Una lettura gradevolissima.
Rispetto del tema 5/5

Per un totale di 69/70

Complimenti davvero, una storia stupenda, che mi ha toccato il cuore. *.*
(Recensione modificata il 27/11/2013 - 01:54 am)

Nuovo recensore
05/11/13, ore 20:26
Cap. 1:

Recensione / giudizio per Contest: "Arriva la sera"

NONO POSTO: Mirtilla - RoseDust

Innanzi tutto stupendo il paragone tra Voldemort e Hitler, forse mi è piaciuto così tanto perché mi ha ricordato il momento in cui davanti alla commissione ho cominciato a parlare della mia tesina, in cui avevo inserito anche lui, e in un secondo la mia professoressa di Letteratura è diventata la McGranitt e il presidente… Voldemort. Ho rischiato di cadere dalla sedia ed è stato difficile trattenere le risate. Diciamo che ha smorzato la tensione. 
Ma non siamo qui per parlare del mio esame di maturità, chiedo venia ^.^ 

Veniamo alla storia. 
Bella, molto bella. Scorrevole e mai pesante, anche grazie alla semplicità con cui è stata scritta, la quale le ha donato quella leggerezza che permette di seguire il filo della storia senza perdere particolari o senza trovarne di superflui. 
Sarà che la Storia non è la mia migliore amica ed erroneamente penso che qualsiasi cosa tratti di essa sia una “mattonata”… ma dovrò assolutamente ricredermi. 
Hai unito le due cose in modo molto carino, creando dei parallelismi tra i due mondi, utilizzando una ragazzina che è stata sfortunata prima e pure dopo. 

Bello il pensiero che le sfiora la mente quando si chiude in cantina con la madre per sfuggire alle bombe: "Se ci fosse un modo per non morire mai realmente, un modo qualsiasi…" 
Ho rivisto una bambina che desidera ardentemente vivere, anche se quest’opzione significava restare per sempre un’impronta di sé stessi. 
Mirtilla è sempre stata un personaggio poco considerato, spesso parecchio insopportabile, per questo mi è piaciuta la vita che hai immaginato per lei, che hai usato per dare una spiegazione al suo essere così. L’unica cosa, e mi dispiace così tanto, è che la storia non trasmette quella disperazione, quella tristezza che chiedevo di leggere per questo contest. Purtroppo devo tenere conto di questo, perché delle volte mi dimentico che vi avevo dato/chiesto un tema ben preciso… questo non significa assolutamente che non mi sia piaciuta la storia, anzi. Spero di essere stata abbastanza chiara, perdonami ma sono le tre di notte e ho fatto del mio meglio per scrivere in modo decente ^.^

Recensore Master
11/10/13, ore 18:49
Cap. 1:

2° CLASSIFICATO:
 
RoseDust - Mirtilla
 
Forma e ortografia 19,8/20
Forma e ortografia quasi perfette! Peccato per un paio di piccole imprecisioni, ma cose da poco.
 
 

  • “E' tra i maghi che stai andando, loro possono fare tutto!” “È” maiuscolo non è “E’” con l’apostrofo. Ma capisco che sia un problema di tastiera! -0,1.
    “Di certo, una cosa futile come il compleanno di un fantasma era destinata a passare inosservata.” Si può benissimo fare a meno della virgola tra “certo” e “una”. -0,1.
 
Gradimento personale 10/10
Davvero, se ti potessi dare 11/10 te lo darei! Questa storia mi è piaciuta dall’inizio alla fine. Sei riuscita a essere originalissima utilizzando un personaggio con il quale era molto facile cadere nella banalità. D’altra parte, quali potrebbero essere le cose da dire su Mirtilla Malcontenta se non della sua morte e del suo senso di frustrazione? Hai avuto veramente un’idea geniale ad inserirla in un contesto del genere!
Hai dimostrato poi un grandissimo impegno anche dal punto di vista dello studio della situazione contemporanea all’ammissione a Hogwarts della povera protagonista della tua storia, e la cosa ha certamente dato i suoi frutti!
Infine, anche il tuo stile di scrittura è perfetto. La storia è scorrevole e piacevole al tempo stesso.
Davvero una one shot stupenda da ogni punto di vista, degna di nota, che mi fa essere sempre più felice di aver indetto questo contest!


IC e ambientazione 20/20
L’IC della tua Mirtilla è indiscutibilmente perfetto, ma ciò che colpisce di più nella tua one shot è proprio l’ambientazione. Il contesto storico in cui hai inserito il personaggio di cui hai deciso di parlare fa davvero capire quanto tu ti sia impegnata nel compiere questo piccolo capolavoro di fanfiction. Al di là del giudizio del contest, hai fatto davvero un ottimo lavoro.
 
TOT. 49,8/50
 

Recensore Master
04/10/13, ore 13:27
Cap. 1:

Giudizio del contest "Flash contest-Le storie del cuore"
GRAMMATICA: 6\10

Ci sono alcuni verbi coniugati male (o almeno è così che mi servano considerata la situazione in cui vengono usate).

“un gruppetto di suoi compagni di classe si avvicinò”: considerando che prima hai detto che Mirtilla è seduta sul letto e che la madre l’aveva convinta a uscire, credo che si dovrebbe coniugare il verbo così: “si era avvicinato” -0.5 punti

“e cominciò”: stessa cosa di sopra, e inoltre considerato che il soggetto è “compagni”, non propriamente “gruppetto”, quindi dovrebbe essere coniugato “avevano cominciato” -0.5 punti

“Le camere d’aria delle biciclette dei ragazzi esplosero”: stessa cosa “erano esplose” -0.5 punti

“girò la bicicletta”: “aveva girato” -0.5 punti

“tornò”: “era tornata” -0.5 punti

“La ragazza girò la testa”: visto che si sta ancora parlando della sua uscita, il verbo è “aveva girato” -0.5 punti

“quando passò”: “era passata” –0.5 punti

Per il resto grammaticalmente parlando è perfetta, il problema è, appunto, quella sequenza in cui Mirtilla esce, che dovrebbe essere coniugata diversamente.

STILE: 7,5\10

Il tuo stile mi piace generalmente, è molto discorsivo e fa capire bene tutto ciò che Mirtilla prova, è uno stile semplice che non si perde in fronzoli, ma forse avresti potuto arricchirlo un po’ di più, magari anche allungando la storia. Non so, mi è mancato qualcosa leggendo la storia, non so esattamente cosa, però avrei voluto che approfondissi un pochino di più ciò che Mirtilla prova.

Ma questa è, naturalmente, solo la mia idea, perché per il resto lo stile è abbastanza buono.

L’ultima parte è veramente bellissima, mi è piaciuto il paragone di Voldemort a Hitler, anche perché Mirtilla ha vissuto la dittatura del Fuhrer e sa cosa si prova a vedere la gente morire e a sentire di persone uccise solo per la loro “razza” o perché sono figli di Babbani.

Mi piacciono inoltre i ricordi di Mirtilla che riguardano la guerra e il fatto che lei non riesca a dimenticarlo, perché la guerra segna per sempre e a volte non c’è modo di riprendersi.

IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 9,5\10

Mirtilla Malcontenta è un personaggio poco trattato e dipinto spesso come una ragazzina insopportabile e saccente, ma questo solo all’apparenza, anche perché la Rowling non la descrive “interiormente”.

Quindi la tua caratterizzazione è veramente coerente col personaggio e fa capire come sia arrivata a diventare il fantasma che conosciamo in Harry Potter.

Ti ho tolto mezzo punto perché, come ho già detto, potevi approfondirla molto di più e invece ti sei limitata a pochi e semplici ricordi che potevano essere sviluppati molto di più. Potevi (almeno secondo me) rendere la sua introspezione ancora più sofferta di quanto non lo sia già, e questo avrebbe migliorato sicuramente la storia.

ORIGINALITA’: 10\10

L’idea di inserire Mirtilla nel contesto della Seconda Guerra Mondiale è veramente molto originale, come anche la linea parallela tra Voldemort e Hitler, il suo passato e il suo “futuro”: fa capire che in fondo la Storia è ciclica e che non si è mai davvero al sicuro, o meglio, Mirtilla non è mai al sicuro. Entra nella scuola per non essere uccisa e proprio lì si compie il suo destino. Ho trovato questa idea estremamente originale.

Brava, su questo fronte mi hai davvero stupita!

GRADIMENTO PERSONALE: 7\15

La storia mi è piaciuta abbastanza, ma non troppo: non so se è per lo stile scarno e semplice, forse è perché è veramente molto corta e potevi svilupparla molto di più, non so cosa.

Però l’ultima parte è veramente triste e bella, come ho già detto, ed è stata la mia preferita in assoluto in tutta la fic.



41\55

Recensore Veterano
01/10/13, ore 23:57
Cap. 1:

Recensiamocela! (Il mio genio incompreso) Contest
PRIMO CLASSIFICATO
Mirtilla di RoseDust
 
Grammatica: 17/20
Tolgo qualche punticino perchè c’è qualche imperfezione:
“Lei non aveva mai visto un gufo da quelle parti, però; figuriamoci uno addestrato a consegnare lettere!” Qui non avrei messo il punto e virgola, ma la virgola, e il però mi sembra superfluo.
I numeri andrebbero scritti per esteso.
C’è qualche ripetizione e qualche accento sbagliato, ma sono cose marginali.
Personalmente non sono un’amante del “ghirigori” per separare i capitoli...
A parte queste cosette è una storia scritta molto bene.
 
Stile / Originalità: 20/20
Punteggio massimo, questa storia ha tutto!
Lo stile è scorrevole, accattivante: non ho mai staccato lo sguardo dal monitor, scivola come seta.
Il personaggio di cui hai scelto di parlare è più che originale e l’hai inserito in un contesto storico ben documentato, con tanto di date, luoghi e avvenimenti.
Hai creato un autentico spin-off su Mirtilla!
 
Gradimento personale: 29/30
Non sono una fan di Harry Potter, ma questa storia va oltre il fandom: è ricca di emozione, ben contestualizzata, ben scritta...
Complimenti!
 
Punteggio: 66/70 + (25+27+27)/3=26,33
TOT. 92,33
 
 
 
 

Nuovo recensore
14/09/13, ore 15:03
Cap. 1:

Semplicemente stupenda!!!! Ti ringrazio per il consiglio!! Mi è piaciuta davvero moltissimo!!!! Adoro Mirtilla e vedere come hai immaginato la sua infanzia e la sua storia prima di incontrare Harry nel bagno mi ha resa molto felice dato che nei libri non le viene attribuitamolta importanza.....grazie mille ancora e complimenti :D

Recensore Master
08/09/13, ore 20:06
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui per il contest "Recensiamocela" :)

Grammatica: 7/10
La storia in sé non è affatto scritta male, tranne qualche piccola imprecisione qua e là sulla consecutio temporum (dopo i trapassati prossimi di "aveva convinto" e "aveva preso" avrei usato "si era avvicinato" piuttosto che "si avvicinò"), qualche pronome personale di troppo ("così lei aveva preso la sua bicicletta", "noi non stiamo facendo nulla di male") e i numeri al posto della trascrizione in lettere, come per undicesimo e cinquantesimo. Per il resto comunque va tutto bene, non si tratta di grossi errori.

Stile/originalità: 9/10
L'idea di trattare Mirtilla Malcontenta - personaggio di cui non si sa praticamente nulla, dato che compare solo come "spalla" dei protagonisti in piccole scene - mi è piaciuta molto, l'ho trovata davvero azzeccata. Lo stile è pulito e rende piacevole la lettura: l'unica piccola pecca sono alcuni punti e virgola che, secondo me, potevano essere sostituiti da virgole, avrebbero reso la storia più scorrevole. L'originalità del tema mi ha davvero colpito, per cui il nove è meritatissimo.

Gradimento personale: 9/10
Ripeto (e in questa sezione finisco sempre per ripetermi XD), l'idea di trattare Mirtilla come personaggio è veramente azzeccata, così come ottima è stata l'idea di inserire un background storico ben documentato e legato anche ai libri e a quello che la Rowling non ha mai raccontato. La storia è così plausibile che potrebbe essere uno dei files di Pottermore, il che è davvero eccellente!
Non posso non farti i miei complimenti, davvero. :3

Il punteggio totale è di 25/30! Ho sempre paura di essere troppo severa con i giudizi, per cui spero di non averti offesa con le mie valutazioni. Comunque - come dico sempre - essendo piuttosto severa i miei complimenti sono assolutamente sinceri :)

Alla prossima!
Nat

Recensore Master
08/09/13, ore 10:47
Cap. 1:

Recensione partecipante al contest “Recensiamola”.
Eccomi qui! Incomincio dicendomi che sono davvero felice di aver preso parte a questo contest già solo per aver potuto leggere storie interessanti come la tua! Ma andiamo con ordine:


Grammatica: 9.5 /10
Non ho trovato errori particolarmente gravi, tranne qualche imprecisione. Principalmente ho notato che tendi a scrivere i numeri in cifra, mentre sarebbe più corretto riportarli in lettere (es. decimo, undicesimo). C’è anche qualche “E” accentata con l’apostrofo, come in questo caso:
“E' tra i maghi che stai andando, loro possono fare tutto!”
Per il resto complessivamente mi pare che tu abbia fatto un buon lavoro! Non ho mai valutato nulla, non credo di esserne sufficientemente in grado, quindi non me la sento molto di penalizzare delle storie in questo campo, perché non mi sento molto sicura a riguardo!


Stile e originalità: 8.5/10
Qui ho preferito valutare i due aspetti singolarmente. Per quanto riguarda lo stile l’ho trovato molto buono. Fluido ed evocativo, interessante e arricchito da molti particolari. Non mi ha convinto molto la tua scelta di utilizzare la terza persona, poiché hai poi deciso di inserire spesso delle espressioni formulate proprio dalla stessa Mirtilla (es. “Questo significava che era intelligente! Allora, perché nessuno la voleva mai come amica? Perché Olive Hornby non la smetteva di prenderla in giro per via dei suoi occhiali?”) Credo che se tu avessi scelto di rappresentare la storia in prima persona sarebbe risultata ancor più piacevole alla lettura, ma questo ovviamente è solo un parere personale, può essere che altri lettori al contrario apprezzeranno vivamente la scelta che hai fatto!
Per quanto riguarda l’originalità, invece, nulla da dire! Non frequento spesso il fandom di Harry Potter, e dunque potrei anche sbagliarmi, ma immagino che molte delle storie che parlano di Mirtilla ne ricreino per lo più i momenti trascorsi a Hogwarts. Tu invece hai scelto di soffermarti sul suo passato, costruendo per lei dei retroscena credibili e veramente ben strutturati, lavorando sull’interessante ed evidente parallelismo tra la seconda guerra mondiale e il terrore seminato da Voldemort. Bravissima! Ti avrei dato un 8 per lo stile e un 9.5 per l’originalità. Il risultato è un buon 8.5 :)

Gradimento personale: 9/10
Davvero una storia bellissima, mi è piaciuta molto. Ho apprezzato particolarmente la prima parte e il modo in cui sei riuscita ad inserire il personaggio di Mirtilla nel contesto della guerra. È evidente che ti sei documentata molto ed è una cosa che apprezzo sempre molto! Il dettaglio di Jamie e le parole della madre di Mirtilla rendono la sua morte ancor più triste e malinconica di quanto già non sia. Il finale è stata la parte che mi ha colpito meno. L’intera storia è stata molto emozionante e per le parole di chiusura mi aspettavo forse qualcosa un po’ più ad effetto. Ma ciò non toglie nulla alla bellezza di questa storia, perché in generale mi è piaciuta davvero moltissimo! Complimenti!

Kary91

Recensore Master
07/09/13, ore 16:29
Cap. 1:

Grammatica: 9/10

Hai una grammatica davvero molto buona, ci sono dei pasticcetti e qualche distrazione, ma non ènulla di rilevante ed infatti il mio voto è piuttosto alto. Qui di seguito ti segnalerò le sviste più evidenti. Tengo inoltre a precisare che il mio non è un editing. Quello è un lavoro complesso che richiede anche una buona dose di affinità tra l’autrice e il correttore di bozze, pertanto non prenderlo come un betaggio. Ti segnalo solo i pochi errori che ho notato.

- “Un gruppetto di suoi compagni di classe le si avvicinò e cominciò a prenderla in giro”
(Inserire o non inserire il “le” è superfluo ai fini della comprensione della frase, tuttavia mettendolo trovo che la renda più fluida. Comunque è a tua discrezione).
       
“Le camere d'aria delle biciclette […] girò la bicicletta”
“Erano gli ebrei ad essere perseguitati […] che venivano perseguitati”
(Entrambe sono delle ripetizioni).

-11° e 10
(Alcuni editori lasciano i numeri scritti in cifre e non li mettono in lettere, tuttavia la regola dell’italiano generale suggerisce di non scrivere i numeri in cifre, specie dove sono sostituibili perfettamente con una parola. In entrambi i casi ti consiglio di seguire questa regola, di solito si fa eccezione per le date o gli indirizzi. Esempi: “Napoli, 7 Agosto 1900” o “Si era recato al 221b di Baker Street”. Qui se inserisci le cifre non commetti un errore, perché scrivere 221b a parole risulta macchinoso e addirittura non comprensibile). 

- E'
(Per la e maiuscola accentata è preferibile utilizzare questa: È che trovi tra i simboli di word o digitando sulla tastiera un codice. L’errore sta nel fatto che l’apostrofo non è un accento). 

-“Di certo, una cosa futile come il compleanno di un fantasma era destinato a passare inosservato.”
(Come avrai notato questa frase è leggermente diversa dalla tua. Ho trasportato al maschile la frase, perché “destinato” e “inosservato” è riferito a “compleanno” e non a “cosa”.) 
 
L’ultima cosa che ti faccio notare sono i simboli dei dialoghi. So che ci sono persone che amano usare i simboli di maggiore e minore e che la loro è una scelta precisa, non conoscendoti e rimanendo nel dubbio, te lo faccio notare ugualmente. Sarebbe più consigliabile che tu utilizzassi un simbolo corretto, ce ne sono diversi tra cui scegliere. Quello più simile al tuo sono le caporali: «…» ma ci sono anche le virgolette alte “…” o il trattino medio spaziato ‒…‒
Tutti simboli che trovi facilmente sulla tastiera o tra i simboli di word e che non ti fanno correre il rischio di far cancellare interi pezzi di frase per via dell’html.

 
Stile / Originalità: 9/10
 
Lo stile mi ha coinvolta. Non c’è una virgola fuori posto, anzi. La punteggiatura esalta il tuo modo di scrivere che risulta scorrevole e piacevole. Il lessico è adeguato, non fuori luogo, ma nemmeno troppo semplice.
L’aver scelto Mirtilla come personaggio la reputo già a priori una scelta vincente. Fa parte di quei personaggi di Harry Potter che nel mondo della letteratura amatoriale viene snobbata alla grande. Mi piace molto come hai raccontato di lei, fuori da Hogwarts, fuori dall’ambiente in cui la conosciamo. Mettendo il tutto con il sottofondo della seconda guerra mondiale e della Londra bombardata.

L'originalità è un punto molto personale, va ad opinione e si basa non su fatti oggettivi, ma sulle esperienze di chi legge, su ciò che ha vissuto, visto, letto… Pertanto non prendere le mie parole come fossero oro colato, perché qualcun altro potrebbe dirti l’esatto opposto. Però, ecco, se vogliamo parlare di originalità, per me ce n’è.
 
Gradimento personale : 9/10

Ho apprezzato molte cose di questa breve storia, ma la cura con cui l’hai inserita in un contesto storico è ciò che me l’ha fatta apprezzare per davvero. Il fatto che tu ti sia documentata, inserendo Mirtilla in una Londra bombardata dai tedeschi, è davvero degno di nota. Si vede che ci hai messo attenzione e cura, che hai impiegato del tempo per andare a vedere il contesto storico e poi che hai riflettuto sul come metterlo in questa storia e legarlo a Mirtilla.

Ma c’è un’altra cosa che ho apprezzato molto, la vena malinconia. Se per tutta la prima parte, Mirtilla ha paura della morte perché la vede in faccia e perché pensa: “non so che significa essere isolati economicamente, ma vuol dire che non mangio”. Vede sempre morte e fame attorno a sé e poi alla fine, una volta giunta laddove dovrebbe essere al sicuro, muore.

E lei si ritrova a quello che è il suo cinquantesimo compleanno ed è un fantasma perché è morta. C’è un tema malinconico un po’ per tutto lo sviluppo della storia, ma alla fine si percepisce in maniera più forte. Ma non è solo tristezza per il fatto che sia morta, ma perché, alla fine, Mirtilla si sente sola. E alla fine rimane solo tanta solitudine.

Insomma, un finale dai toni più tristi e malinconici di quel che ci si aspetterebbe.




Totale: 27/30
(Recensione modificata il 07/09/2013 - 04:44 pm)

Nuovo recensore
07/08/13, ore 09:47
Cap. 1:

  Mirtilla sedeva triste sul suo letto. Sua madre l'aveva convinta ad uscire di casa, quel pomeriggio, nonostante di solito considerasse poco prudente lasciar andare in giro i figli da soli, così lei aveva preso la sua bicicletta ed aveva pedalato fino al centro della città. Appena arrivata sul selciato della piazza principale, però, un gruppetto di cuoi compagni di classe si avvicinò e cominciò a prenderla in giro: << Mirtilla Quattrocchi! Mirtilla Malcontenta! >> Mirtilla Malcontenta. Già. Quel soprannome la perseguitava da anni, tanto che ormai molti erano convinti che fosse il suo cognome. Le camere d'aria delle biciclette dei ragazzi esplosero, ma lei non se ne accorse: con gli occhi pieni di lacrime, girò la bicicletta e tornò a casa. I muri delle fabbriche erano ancora tappezzati di manifesti a supporto di re Giorgio VI, che cercavano inutilmente di coprire le scritte a favore di Edoardo VIII. Erano passati quasi quattro anni dagli avvenimenti politici che avevano sconvolto il Regno Unito, ma le polemiche erano ancora tante. La ragazza girò la testa per non vedere le macerie, quando passò davanti al quartiere devastato dalle bombe di quell'estate. "Perché sta accadendo tutto questo? Perché continuano a bombardarci? Noi non stiamo facendo niente di male, non diamo nessun fastidio ai tedeschi! Capisco radere al suolo Londra, ma noi?" si chiese, entrando in casa. Non era così che aveva immaginato il suo 11° compleanno: la sua Nazione era in guerra da quasi un anno, ormai; suo padre era andato a combattere e non ricevevano sue notizie da troppe settimane, il cibo e i soldi scarseggiavano e c'era il rischio costante che le bombe cominciassero a cadere sulla loro testa. Mirtilla si guardava intorno nervosa ad ogni minimo rumore; aveva fame, sapeva che i tedeschi avevano bloccato il traffico marittimo per cercare di isolarli economicamente. Isolarli economicamente... Riusciva a stento a capire cosa significassero quelle parole, anche se ora comprendeva perfettamente cosa volessero dire per lei: niente cibo. Una bambina di 10 anni era troppo giovane per poter sopportare tutto questo. Ricominciò a piangere, pensando al futuro che forse non avrebbe mai visto. D'un tratto, un bel gufo bruno planò sul letto dalla finestra aperta; lasciò cadere una lettera accanto a lei e volò via. Mirtilla la fissò: era un altro stupido scherzo dei suoi coetanei, forse? Lei non aveva mai visto un gufo da quelle parti, però; figuriamoci uno addestrato a consegnare lettere! Il sigillo di ceralacca color porpora impresso sulla lettera raffigurava una grande H attorniata da un leone, un serpente, un tasso ed un'aquila.* La ragazza non aveva mai visto niente di simile. La sirena dell'allarme antiaereo suonò. "Non voglio morire!" pensò Mirtilla, mentre correva al rifugio più vicino - una cantina - dietro a sua madre, la lettera sigillata ancora stretta nel pugno. "Se ci fosse un modo per non morire mai realmente, un modo qualsiasi…" Le bombe cominciarono a cadere assordanti. Solo in quel momento la ragazza si rese conto che il suo fratellino non era accanto a lei. . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . Jamie… Ogni tanto, Mirtilla ripensava a suo fratello. Chissà se anche lui aveva poteri magici? Chissà se avrebbe ricevuto la lettera da Hogwarts come lei? Sua madre era stata così felice, quando aveva aperto la busta portata dal gufo: << Almeno tu sarai al sicuro! E' tra i maghi che stai andando, loro possono fare tutto! Tu non rischierai di morire come tuo fratello! >> le aveva detto in lacrime. Il giorno del suo Smistamento, la ragazza era stata orgogliosa di essere finita in Corvonero! "Un ingegno smisurato per il mago è dono grato." si ripeteva tra sé. Questo significava che era intelligente! Allora, perché nessuno la voleva mai come amica? Perché Olive Hornby non la smetteva di prenderla in giro per via dei suoi occhiali? Mirtilla pensava tristemente a tutte queste cose, mentre piangeva nel bagno delle ragazze del secondo piano. Ad un tratto, sentì una voce maschile pronunciare strane parole. << Vattene via, questo è il bagno delle ragazze! >> urlò, aprendo la porta. . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . _ . "Tanti auguri a me, tanti auguri a me!" pensava malinconica Mirtilla. Era il 10 agosto 1979. Quello sarebbe stato il suo 50° compleanno, se fosse stata ancora viva. Non c'era nessuno a festeggiarla, e lei sapeva il perché: non era solo per il fatto che stava antipatica a tutti; negli ultimi anni un mago oscuro di nome Voldemort era salito al potere, occupando il primo posto nei pensieri di chiunque. Di certo, una cosa futile come il compleanno di un fantasma era destinata a passare inosservata. Mirtilla sapeva esattamente cosa stava succedendo, benché si interessasse poco alle faccende degli esseri viventi; lo sapeva, perché era proprio ciò che era successo tanti anni prima nel mondo babbano con l'ascesa al potere di Hitler. A quei tempi erano gli ebrei ad essere perseguitati, ma poiché la religione nel mondo magico non esisteva, nessuno se ne era mai preoccupato. Nessuno tranne i nati babbani, gli stessi che venivano perseguitati ora nel mondo magico. Probabilmente, nessun mago si era mai interessato a ciò che stava accadendo negli anni in cui lei era entrata ad Hogwarts, perché  le bombe non arrivavano mai a colpire i loro villaggi, ma Mirtilla non poteva dimenticare la puzza di carne bruciata per strada, i corpi mai più ritrovati o ridotti a brandelli, tanto da non riuscire a riconoscerli. No, Mirtilla ricordava tutto, ed era certa di non essere l'unica: per quanto poco sapesse di Voldemort, era certa che fosse vissuto tra i babbani, in quei tristi anni, e che avesse preso da quel tedesco di cui aveva paura anche solo a pronunciare il nome molte delle sue idee.   * Lo so che su "Harry Potter e la pietra filosofale" c'è scritto "corvo", ma è un errore di traduzione.   Note (Storia di questa FF) Quando ho letto il bando del concorso indetto da Moonspell, ho subito pensato a Mirtilla Malcontenta, un personaggio poco approfondito che conosciamo quando è già un fantasma. Sappiamo che la Camera dei Segreti fu aperta per la prima volta nel 1943, quando la ragazza era al terzo anno di studi ad Hogwarts; di conseguenza, doveva essere nata nel 1929. Il giorno esatto, cioè il 10 agosto, l'ho inventato io senza basarmi su nessuna dichiarazione ufficiale dell'autrice (a tal proposito, ricordo che questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Joanne Rowling, e che questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro). Sappiamo anche che Mirtilla è una nata babbana, quindi deve aver vissuto una vita assolutamente babbana fino all'arrivo della sua lettera. Una vita assolutamente babbana, nell'Inghilterra del 1940, non può che significare "guerra". Ho ipotizzato che i maghi non siano mai intervenuti durante la Seconda Guerra Mondiale a causa dello Statuto Internazionale di Segretezza, per quanto questa decisione possa aver fatto soffrire e sentire in colpa la maggior parte di loro, e che si fossero limitati a proteggere i propri villaggi in modo da non poter essere attaccati dalle bombe; non credo che i maghi siano registrati all'anagrafe babbana, quindi non c'era rischio di arruolamento nell'esercito. Inoltre, vorrei chiarire che i fatti descritti nella prima parte non sono assolutamente inventati: la campagna di bombardamenti attuata dalla Germania nell'estate del 1940 e pianificata allo scopo di demoralizzare la popolazione civile fu infatti rinominata "battaglia d'Inghilterra". Vorrei ringraziare, a tal proposito, i miei vecchi libri di scuola, internet, ma soprattutto mia nonna, nata nel 1935 in Alto Adige, che mi ha descritto alla perfezione lo stato d'animo di una bambina ogni volta che sentiva quella maledetta sirena. Grazie anche a chi leggerà questa FF, e magari si fermerà qualche istante a pensare, o a lasciare una recensione. Ok. Io non so che doni tu abbia. Mi hai spiazzato. S P I A Z Z A T O. Questa storia è bellissima, ricca di sentimento e narra bene anche le vicende che la protagonista ha vissuto. Ti meriti di vincere, davvero.