Dunque, parto innanzitutto da ciò che non mi è piaciuto: la punteggiatura; messa quasi a caso, interrompendo il senso della frase e bloccando la lettura, o rallentandola e accellerandola senza alcun 'ritmo'. Ci sono, inoltre, molti errori typo, ovvero di digitazione, tra cui lettere saltate, una 'coscienza' orfana di 'i', probabilmente dettati dalla fretta nella stesura. Bisogna, però, avere anche la pazienza di ricontrollare centinaia di volte (ammetto che io stessa, spesso, inserisco il correttore automatico al cervello e, leggendo, non trovo gli errori scritti).
A parte questo, la sintassi non presenta Orrori grammaticali gravi, le frasi sono spesso semplici e il linguaggio utilizzato è molto simile al parlato. Per questo, consiglierei qualche termine specificamente 'da scrittura', quindi elevato, per alzare il livello dello scritto, senza stravolgere il tuo stile personale.
Passando ora a ciò che mi è piaciuto, ho apprezzato moltissimo l'introspezione tramite lo stream of consciousness: emerge il Draco che è rimasto latitante per anni sotto la maschera dell'indifferenza e delle pressioni familiari, un ragazzo solo, rimasto coinvolto in una guerra che, fondamentalmente, non ha scelto di combattere, ma vi è stato costretto dalle circostanze. Per ripristinare il nome, la posizione sociale, e la sicurezza della sua famiglia, Draco ha dovuto prendere il posto del padre nell'entourage di Mangiamorte di quel pazzo Voldemort (e con pazzo intendo soprattutto giudicare il suo operato bellico dall'inizio del settimo libro fino alla sua fine). Mi è anche piaciuto un dettaglio, piccolissimo, riguardante la battaglia: l'utilizzo dei Giganti nella battaglia di Hogwarts. Checcavolo, mi sono sempre chiesta perché Voldy abbia radunato un esercito di Giganti e Vampiri, e Licantropi, per fare cosa, poi? Schierare i Mangiamorte (quindi qualcosa come 15-20 persone) contro un'intera scuola? Posso capire che non tutti gli alunni fossero validi combattenti, ma il numero non è da sottovalutare, soprattutto tenendo conto del fatto che si può lanciare un solo incantesimo per volta dalla bacchetta e, anche quella, è una soltanto. Senza contare, poi, tutte le altre creature che avrebbe potuto impiegare, e l'esercito che avrebbe potuto schierare se solo non fosse stato così OTTUSO e SUPERBO nel voler affrontare Harry e co. da solo. Va beh, sto divagando.
Una frase, in particolare, mi ha fatto stringere il cuore: "Occhi azzurri, verdi, castani... non lo guardavano più con odio, semplicemente per la prima volta lo vedevano.", qui sei stata in grado di far capire al lettore il meccanismo che innesca il perdono nelle persone, e di quanto Draco sia stato giudicato in base ad azioni che non erano del tutto sue, bensì frutto di scelte non completamente proprie. Molti dicono che la scelta sbagliata l'abbia fatta lui, io invece ritengo che sia stato Lucius a sbagliare e i suoi errori si sono riversati sul figlio, il quale ha dovuto accollarsi tutto ciò quando il padre ha fallito. Tu hai espresso tutto ciò nella fanfic, con l'introspettività giusta, e senza mai perdere il filo del discorso o uscire dal seminato.
Manca, però, un elemento importante della storia: ciò che ha fatto avvicinare così tanto Draco e Hermione. A parer mio, per quanto dolce sia l'ultimo passaggio, non era affatto necessario, perché la fanfic è bella anche senza l'elemento Dramione. (Recensione modificata il 11/08/2013 - 07:04 pm) |