Ciao Shinici,
e benvenuto (hai scritto "Angolo dell'autore", quindi penso che tu sia un maschio... giusto?) su EFP. Piacere di conoscerti, sono Ukki (o Sara, o quello che ti pare).
Odio presentarmi con una recensione negativa, ma non posso fare altrimenti: ci sono un po' troppi errori nella tua fic. Te li divido in categorie.
1) HTML: lo so, appena arrivati è un mistero (io stessa non sapevo cosa fosse quando ho pubblicato la mia prima fic). Non sono molto brava a spiegare le cose, ma ci proverò, e se non capisci qualcosa chiedimi pure chiarimenti: il codice HTML fa in modo che il testo non risulti tutto attaccato, e perciò illeggibile. Quando pubblichi una nuova storia ti viene chiesto, verso la fine: "Hai già l'HTML per la tua storia?". Tu rispondi "No", e ti verrà fatto usare quello di EFP. Per le one-shot, le drabble, le flash-fic e il primo capitolo delle long basta incollare il testo nella finestra che ti si aprirà, per i capitoli seguenti invece, una volta incollato, dovrai cliccare su "Codice sorgente", una casella in alto a sinistra, poi selezionare tutto, copiare e incollare nell'apposita finestra per la pubblicazione.
2) Errori di ortografia: sono davvero molti (accarezava, agliuto, sussuro). Per quanto riguarda questa voce, ho due consigli: scarica un programma con Word o LibreOffice, che hanno il correttore ortografico e ti sottolineano con un'ondina rossa le parole sbagliate, in modo che tu possa correggerle; rivolgiti a un beta-reader, una persona (un parente, un amico, un altro autore su EFP) che ti aiuti a correggere gli errori prima di pubblicare la fic.
3) Punteggiatura: mancano molte virgole, e le domande non terminano con un punto interrogativo. In futuro fai più attenzione, o il testo sarà incomprensibile.
4) Maiuscole: molto spesso mancano, ma i nomi propri di persona e quelli dei Paesi non possono iniziare con la lettera minuscola.
Essenzialmente, questi sono i problemi principali. Riscrivo una frase qui sotto per farti capire cosa intendo:
Haruna era in piedi vicino all'autobus Inazuma, triste e preoccupata: la partita contro l'Argentina era finita, e di Kidou ancora nessuna notizia. Era così immersa nei suoi pensieri che non si accorse neanche che qualcuno le si era appena avvicinato e la stava osservando. Ormai le sue guance erano rigate dalle lacrime.
- Fratellone, dove sei...? - sussurrò con un fil di voce.
Era da quando lo aveva ritrovato, che si era ripromessa di stare vicino a Kidou.
Più o meno una cosa del genere. Spero che questi miei consigli ti abbiano aiutato e che tu non ti sia offeso troppo (non era assolutamente mia intenzione farti star male).
A presto!
Ukki
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