Recensioni per
Forever
di ManuFury

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
31/12/14, ore 11:14
Cap. 1:

Recensione per la storia partecipante al contest Romance in Pain- ( "Forever" )

Introspezione dei personaggi: 10/10 Il personaggio principale è descritto meravigliosamente, così come la sua introspezione; ogni suo pensiero sembra quasi di averlo nella mente e di provarlo sulla propria pelle, ciò che sente è davvero travolgente tanto che mi sono ritrovata dentro alla storia già dalle prime righe.
Mi piace come i suoi ricordi si confondano con il passato e allo stesso tempo con il presente con cui descrive la scena con Ada. Mi è piaciuto anche come vede un senso di somiglianza tra queste due ragazze e come l'alternanza dei ricordi si sfumi in un unico atto.

Originalità: 10/10 Ho letto che questa One Shot sia il seguito di altre due serie e quindi non so bene come si è capovolta e modificata tutta la storia, ma ti assicuro che leggerò assolutamente le altre. 
L'originalità c'è a pieno, sia per come è scritta, sia per le descrizioni e le sensazioni usate. Ammetto che non ho mai letto storie di questo genere, con una travolgente passione, tanto che mi è dispiaciuto lasciarla così a metà, con la curiosità che mi divora il petto.

Grammatica/sintassi: 10/10 
Non ho notato né errori né errori di distrazione.
Le virgole, a parer mio, sono nell'ordine giusto e solitamente correggo molte cose sotto questo punto di vista oppure lo faccio notare e segno i punti che non mi convincono completamente. 
Ma qui è scritto tutto perfettamente, non vedo nessuna traccia di errore e penso che questa storia sia stata scritta con tanta voglia di fare e passione. Perchè, insomma, si vede chiaramente dalla perfezione e la precisione di ogni cosa.

Gradimento personale: 9/10 Come ripeto, la storia mi è piaciuta moltissimo.
La metterò sicuramente tra i preferiti, perchè è sicuramente una One Shot - seguita dalle altre serie - da consigliare e davvero molto meritevole. 
Non è banale, è ben descritta, dettagliata. Ogni sentimento od emozione è segnata, ti entra dentro ed è come se ti assalissero nel petto. E' davvero tutto meraviglioso; sinceramente non ho capito il finale del "per sempre" con Ada. Probabilmente ho letto male io o sono io che non ho compreso a pieno ciò che hai scritto o il significato dato, ma ti assicuro che l'ho letto molte volte prima di recensire in questo modo. 
Nel dubbio, ti metto 9 punti per questa cosa qua che non mi è stata ben chiara.
Ho amato questo ragazzino fin dalla prima riga, di quando descrive il fumo e l'annebbiarsi di quest'ultimo nel locale, di quando osserva le persone che ci sono intorno e di come disprezza, in quel momento, la vita. Ho letto tutto ciò e nella mia mente questo ragazzo è diventato più preciso, nonostante tu abbia descritto poco fisicamente.
Questo è un pregio, infatti non ti sto dicendo che non hai aggiunto delle descrizioni importanti, perchè un buon scrittore riesce a far diventare fisico nei pensieri un personaggio descritto solo introspettivamente.
Un'altra cosa che ho particolarmente gradito è la descrizione dell'atto sessuale non completamente esplicito: hai dato una sensazione di amore e tenerezza che provava lui per questa ragazza e di come la rivede in quest'altra e allo stesso tempo hai mostrato l'amore come un atto futile, dovuto al nervosismo e allo sfogo. Non amo le cose troppo descritte o dettagliate, perdono di interesse soprattutto se si parla di amore carnale. Ma tu sei riuscita ad omettere la descrizione e a basarti solamente - o principalmente - sulla parte emozionate e l'ho gradito tanto.

Stile di scrittura: 10/10 Il tuo stile di scrittura è gradevole, semplice, che arriva al lettore. Semplice non perchè è banale, ma perchè si sente, ti arriva, ti fa entrare nella storia e provare le stesse emozioni descritte con un'intensità ancora più ampia.
Ed essendo una storia in prima persona, queste cose si sentono meglio per chi legge attentamente o comunque per chi gradisce un genere di lettura come questo: intenso ed emozionale.
L'impaginazione è perfetta e così anche il font e la scrittura; non mi piacciono i font troppo piccoli, mi danno un senso di disordine - quando dicono che sia il contrario - quando a me piacciono le cose un pelo più grandi. Insomma, non minuscole, ma questo è un gusto personale che si basa da persona a persona. 

Punti bonus: 1/1 Il punto bonus, in questo caso, ripara il gradimento personale, perchè hai rispettato pienamente ogni cosa che io avrei preferito leggere in una storia come questa:
Amore: l'hai descritto sia come atto sessuale che come amore per un'altra persona che ora non è più in suo "possesso", un amore di quattro anni prima, probabilmente cambiato e trasformato.
Drammatico: inserito sottoforma di ricordi e allo stesso tempo facendo ricordare al personaggio principale la somiglianza di Ada con Danila, un'altra tristezza che riempie il cuore di dolore.
Tristezza: l'hai messa a me perchè voglio leggere il segiuto! Scherzi a parte, la tristezza l'hai inserita nell'introspezione del personaggio - apparentemente chiuso e riservato - sia al lettore che legge la tua storia e dai un senso di malinconia.

Risultato finale: 50/51

Nuovo recensore
29/12/14, ore 11:21
Cap. 1:

Recensione storia partecipante al contest "Voglia di Sognare" di Giulia___

7° classificata 

Grammatica: 9,5/10 

Ho notato qualche piccola svista, ma si tratta davvero di piccolezze, le grammatica è quasi perfetta, si tratta appunto di qualche virgola fuori posto che non rallenta assolutamente la lettura. Penso si tratti di errorini che possono essere eliminati con una rilettura un po’ più attenta. 

Stile e lessico: 10/10 
Il lessico è ottimo e si adatta perfettamente al tipo di storia che hai scritto. Perfetto in ogni punto, mi piace come sei riuscita a contrapporre lo squallore della taverna e del sesso con la sconosciuta nel vicolo ai dolci ricordi di Danila alla tristezza dei pensieri quando ricorda i momenti con lei. 

Originalità: 9/10 
Mi è piaciuto molto come abbia mischiato i ricordi al presente, come in qualche modo arrivi a confondere Ada con Danila. Il personaggio tormentato dall’amore passato è forse un qualcosa già visto, ma è il modo in cui lo tratti che lo rende originale. 
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10 Il protagonista è davvero ben caratterizzato, anche se, sicuramente, per capirlo al 100% avrei dovuto leggere anche le storie precedenti. Il personaggio di Ada invece è stato un po’ più trascurato forse, non ho ben capito che ragazza sia e cosa l’abbia portata ad appartarsi nel vicolo con lui. È solo una ragazza facile? Oppure c’è dell’altro? Tuttavia questo ha inciso poco sulla valutazione dato che è sicuramente un personaggio marginale, ma ci tenevo a dirlo. Per quanto riguarda il protagonista mi è piaciuto il fatto che da ogni frase trasparissero i suoi rimorsi e i suoi desideri. 

Attinenza con il tema: 15/15 
Niente da dire, è perfetta! Cavolo, proprio quello che cercavo. Ricorda la sua Danila, quasi non riesce a vedere chi ha realmente davanti perché non riesce a togliersi lei dalla mente e quando si risveglia dai suoi pensieri rimane con una sorta di senso di vuoto e di abbandono. 

Gradimento personale: 4/5 
Mi è piaciuta, ma forse per apprezzarla appieno avrei dovuto leggere anche le storie precedenti. Spero di avere il tempo di farlo a breve perché mi ha incuriosito davvero tanto. Complimenti e alla prossima! 

Totale: 55,5/60 

Recensore Master
20/10/14, ore 19:05
Cap. 1:

GIUDIZIO PER AVER PARTECIPATO AL «SUMMER CONTEST PER STORIE EDITE»
«FOREVER» DI MANUFURY
 
Mi ritrovo di colpo alla realtà, niente più zuccheri e arcobaleni. Niente più Danila. Solo uno spoglio vicolo in cui sto facendo l’amore con una ragazza che non conosco e che si sorprende di queste mie parole. Ne rimane scandalizzata, glielo leggo in viso. 
Forse crede che io sia pazzo. Ha ragione. Sono pazzo.


Sviluppo della trama e dei personaggi 
Ho trovato interessante questo alternarsi tra la narrazione del presente e del passato, mettendo così in contrapposizione i due aspetti delle donne che fanno parte della vita del protagonista, chi per un lungo periodo chi per quel semplice momento di sfogo. Purtroppo la storia pecca un po' di originalità, devo dire. Per quanto tu abbia interiorizzato la situazione e l'abbia fatta diventare tua mano a mano che la storia prendeva il proprio corso, racconti di questo genere sono stati visti parecchio e non si può dunque definire del tutto originale, anche se sei riusciuta a non renderla banale e noiosa come spesso e volentieri capita in storie di questo tipo. 
Ciò che ha reso la storia molto più gradevole nonostante i cliché sono stati i modi di fare e il sarcasmo del protagonista, delineato abbastanza bene e con quel pizzico di auto-ironia che non guasta mai. Gli hai dato carattere, facendolo trasparire durante tutto il ritmo della narrazione e riuscendo così a farlo apparire come un elemento di risalto nella storia e non soltanto come una singola macchietta, rendendolo interessante e personaggio a tutto tondo: ha i suoi tormenti, i suoi rimpianti, i momenti in cui si dice che deve riprendere il controllo di se stesso e quelle ricadute di chi aveva il paradiso a portata di mano ed è stato costretto ad abbandonarlo, affascinando così il lettore e facendo sì di voler scoprire qualcosina in più di lui e assimilarlo a poco a poco, come una spugna. 
In contrapposizione a lui, invece, abbiamo Ada, che mi è sembrata la solita ragazza facile con poca personalità: argomenti scialbi e poco interessanti, due chiacchiere tanto per riempire il silenzio della traversata, e si è trascinata dietro anche Serapion in quello che mi è sembrato l'ennesimo cliché della donna usata semplicemente per dimenticare il ricordo della vecchia fiamma; una cosa realistica, aye, ma già vista e rivista. 
Vorrei fare solo un piccolo appunto proprio alla scena del vicolo. Capita, non dico questo, però ci avrei visto più una cosa veloce. Mi spiego meglio. Serapion addirittura trova il tempo di spogliarsi in mezzo alla strada e di spogliare anche Ada, quando dall'urgenza che gli ho sentito mi sarei aspettata che si calasse la zip e le mutande e compisse l'atto sessuale senza troppi mezzi termini o preparazioni di sorta, sfruttando quell'occasione per del semplice sesso consumato in fretta e nulla più. Non si chiedeva difatti una dichiarazione di eterno amore, però bisognava velocizzare la cosa rendendola per quella che era: una semplice scopata con una sconosciuta, perdona il termine infelicemente usato. 

Sintassi, stile & grammatica 
Per quanto la grammatica presenti piccole lacune che non possono essere definiti errori, bensì distrazioni o scelte un po' sbagliate sul come comporre la frase, è indubbia la padronanza lessicale e il sapersi esprimere bene, arrivando dritti al punto e riuscendo a stabilire una certa connessione con il lettore e l'attuale narrazione, amalgamando i pensieri del protagonista nel testo com'è giusto che sia. 
Trovo solo che lo stile abbia bisogno di piccoli accorgimenti e limature, cose che possono essere facilmente acquisibili leggendo molto e scrivendo altrettanto, divenendo sempre più bravi per quel che riguarda quel determinato parametro. Ci sono infatti delle pecche che rovinano un po' la lettura, nulla di grave, ma creano a volte pause fastidiose che con una rapida lettura sarebbero anche potute essere eliminate senza tanti problemi, come per esempio virgole omesse dove avrebbero potuto esserci o presenti dove avrebbero potuto sparire. 
Non appunterò tutte le frasi che potrebbero essere unite a quelle precedenti, però ci sono momenti in cui andare a capo è piuttosto inutile e il passaggio può continuare tranquillamente sullo stesso rigo senza problemi, rendendo la frase più fluida. Ti segnalo qualcosa qui di seguito e piccoli consigli, se la forma ti convincerà potrai sistemare la storia oppure lasciarla così com'è. Eccole: 

❒ C’è confusione attorno a me → Lo cambierei in un molto più pratico “Intorno a me c'è confusione”, in modo da omettere la possibile virgola che potrebbe essere inserita per rendere la frase più leggibile di come sia adesso 
❒ Perché poi? → “Perché, poi?” 
❒ La vodka fa schifo ai porci → La frase, così come quella precedente, potrebbe tranquillamente salire di una o due righe per rendere il pensiero fluido e d'impatto, giacché può essere benissimo visto come il seguito del primo periodo 
❒ il viso abbassato al mio bicchiere → Trovo suoni meglio “sul mio bicchiere”, oppure cambiarlo in un “lo sguardo abbassato a fissare ecc”
❒ Sento più amaro sulle mie labbra → Magari sarò io, ma trovo che in questa frasi manchi qualcosa, dato il modo in cui poi essa continua. 
❒ In fondo, è possibile, niente resta uguale, niente è per sempre. → Se vuoi tenere la prima virgola, riscriverei la frase in questo modo “In fondo, è possibie: niente resta ecc”, anche se trovo suoni comunque male e scriverei un semplice “In fondo è possibile: niente ecc” 
❒ Sorrido, senza una vera ragione → La virgola può tranquillamente essere omessa 
❒ Dice una voce sensuale al mio fianco che quasi, e dico, quasi, mi fa sussultare per quanto è inattesa. → Eliminerei una virgola e riscriverei la frase in questo modo “[...]che quasi, e dico quasi, mi fa ecc”, mettendo magari il secondo quasi in corsivo per dargli l'effetto di enfatizzarlo 
❒ Davanti a me la scruto → “La scruto davanti a me” 
❒ “Scusami.” → Ci sono molti pareri discordanti per quel che riguarda la punteggiatura interna ai discorsi diretti, ma graficalmente trovo sia più godibile vederla al di fuori. Ovviamente questo non lo conto come errore, ma come scelta personale dell'autore della storia 
❒ quegli occhi scuri e stupendi, brillanti come stelle e i capelli, lunghi e lisci → Giacché successivamente si parla dei capelli e c'è quella virgola che blocca un po' la fluidità della frase, cambierei in “quegli occhi scuri e stupendi che brillano come stelle, e i capelli lunghi e lisci ecc” 
❒ perso il mio tocco dato che lei → “perso il mio tocco, dato che lei” 
❒ Volevo chiederti, sai → Ci inserirei una pausa, vista la presenza del “Volevo chiederti”. Una sorta di riflessone, tipo “Volevo chiederti... sai [ecc]” 
❒ Mi dispiace carissima questo → “Mi dispiace, carissima, questo” 
❒ [...]come questa a cercare una discoteca non dev’essere → “[...]come questa a cercare una discoteca, non dev’essere” 
❒ Mai avevo provato certe emozioni → “Non avevo mai provato” 
❒ “Sempre più gentile. Signore…?” → Giacché lei gli chiede il nome, o quanto meno il cognome, quel “signore” finale stona, visto che verrebbe fuori “Signore Pincopallino” quando è più corretto dire “Signor Pincopallino”. Eliminerei dunque la “e” tranquillamente 
❒ Il mio cervello ancora sottosopra per l’incontro si ritrova a fare strani paragoni → “Il mio cervello, ancora sottosopra per l’incontro, si ritrova a fare strani paragoni” 
❒ Sembra accettare di buon grado la mia galanteria e la mia compagnia. Insieme ci avviamo. → Per eliminare un po' di stacchi, riscriverei “[...]la mia compagnia, così ci avviamo insieme”, togliendo così un po' di punti fermi e rendendo più fluide le due frasi 
❒ Le piacciono i tatuaggi, mi dice osservando → “Le piacciono i tatuaggi, mi dice, osservando” 
❒ “Sto impazzendo, per te.” → “Sto impazzendo per te.” Se invece vuoi dare una pausa, andrebbe “Sto impazzendo. Per te.”, inserendo magari il corsivo per enfatizzare le ultime parole. Te la segno solo ora, ma viene ripetuto lo stesso errore anche quando la scrivi la seconda volta 
❒ contro il muro, alle sue spalle. → “contro il muro alle sue spalle” 
❒ È in questo momento che passato e presente si fondono del tutto, mentre la spoglio → Cambierei in un molto più pratico “È mentre la spoglio che passato e presente si fondono del tutto”, così da omettere sia virgola che parola in più 
❒ qualcosa d’irraggiungibile, almeno per me, una colomba che vola oltre le sbarre della mia cella, → “qualcosa d’irraggiungibile, almeno per me; una colomba che vola oltre le sbarre della mia cella,” 
❒ Il mio cuore aumenta i suoi battiti, se fosse collegato a una qualche macchina → “I battiti del mio cuore aumentano: se fosse [...]” 
❒ Sto ancora combattendo, per arginare i ricordi → “Sto ancora combattendo per arginare i ricordi” 
❒ Sorrido, in imbarazzo, sicuramente, non il mio solito sorriso di scherno agli insulti. → “Sorrido, sicuramente in imbarazzo, non col mio solito sorriso di scherno” 
❒ di poterlo fare, di fronte → “di poterlo fare di fronte” 
❒ Immagini mi scorrono in testa una dopo l’altra → La rivedrei per renderla più fluida, scrivendo magari “Nella testa mi scorrono delle immagini, una dopo l'altra” o comunque qualcosa di abbastanza simile
❒ ho premuto il grilletto uccidendo → “ho premuto il grilletto, uccidendo” 
❒ Sorrido ancora, non so nemmeno perché e vedo una ragazza → “Sorrido ancora, non so nemmeno perché, e vedo una ragazza” 

Parere personale 
Pur essendo una storia abbastanza ben scritta - pecche già accennate a parte, ma quelle possono essere tranquillamente sistemate senza perderci non più di una mezz'oretta -, non posso purtroppo dire di aver apprezzato appieno questo racconto. La colpa non sta in te che l'hai scritto, ovviamente: l'ho trovata piacevole da leggere e un ottimo spunto, questo è certo, ma non rientrava del tutto nelle mie corde o in ciò che attira la mia attenzione di lettrice, dunque il mio parere non può essere del tutto positivo. Ciò non influisce ovviamente sul lavoro da te svolto, ma trovo che almeno per quanto riguarda lo spazio determinato “parere personale” si possa abbassare un po' la professionalità da giudice e parlare come lettrice, dando pareri e dicendo magari ciò che è piaciuto e ciò che invece non ha convinto, così da poter lasciare allo scrittore ogni punto di vista possibile per migliorare o limare determinate parti. 
All'inizio ammetto che mi aveva anche attirata, forse perché speravo venisse spiegato qualcosina di più del passato del protagonista e ci venisse raccontato qualcosa di innovativo, come fosse finito in prigione e perché si fosse ritrovato a dover patire anni là dentro, non del tutto il solito cliché di una ragazza incontrata per caso dopo essere usciti da un bar di quarta categoria e con cui ci fa sesso ricordando l'amore ormai perduto della sua vita, dunque su questo punto di vista ne ha un po' risentito. Ho letto per sbaglio nelle tue note d'autore che questo racconto fa parte di una saga - nella quale forse hai pure spiegato ciò a cui accennavo prima, ma essendo questa da valutare non posso ovviamente tenerne contro -, e magari una di quelle altre storie da te nominate mi avrebbe attirata molto di più per quanto riguardava i gusti strettamente personali. 
Non era comunque una brutta storia, quindi ti faccio i miei complimenti per il modo in cui l'hai trattata.
 

Recensore Junior
05/10/14, ore 23:53
Cap. 1:

Bene, eccomi qui finalmente con l'ultima recensione premio, anche se effettivamente non sarà l'ultima perché ho intenzione di finire la lettura di questa serie di storie.

Mi è piaciuta molto questa storia e devo ammettere che ti sta venendo proprio bene *^* Serapion è un tipo che si fa sempre più interessante e credo davvero che sei una maga nel descrivere questi tipi di ragazzi con certi problemi come il suo.

Mi sta piacendo davvero molto e non vedo l'ora di scoprire cosa scriverai per il mio *^* alla prossima.

Recensore Junior
11/09/14, ore 00:47
Cap. 1:

Recensione per storia partecipante al contest "Il meglio di me", con tabella di valutazione.

-Correttezza grammaticale: 10/10 
-Lessico: 5/5 
-Stile: 5/5 
-Originalità: 8/10 
-Caratterizzazione dei personaggi: 5/5 
-Coinvolgimento: 5/5 
-Gradimento personale: 9/10 
-TOTALE: 47/50

Posso dire fin da subito di aver apprezzato questa storia per diversi motivi. Mi fa piacere che tu abbia scelto questa in particolare per questo contest e posso capire perché tu ne sia tanto orgogliosa e continui a farti impazzire: oltre che indubbiamente di qualità, c'è un non so che di intimo e "privato" in questa storia che probabilmente riflette molto la tua sensibilità. A questo punto direi di passare ad analizzare un po' la tabella di valutazione.

1) Correttezza grammaticale: nulla da dire. La storia era semplicemente perfetta e non ho potuto non apprezzare immensamente questa cosa. In primis perché è una dimostrazione dell'amore che tu autrice hai per la tua storia, in secundis (?) perché adoro quando mi inviate storie ben scritte e curate: oltre che risparmiarmi un sacco di tempo sia quando le leggo che quando poi devo andare a recensirle, sono un piacere da leggere, soprattutto quando lo stile è appropriato e scorrevole come nella tua storia.

2) Lessico: ho adorato alcune delle scelte lessicali e similitudini che hai proposto in questo testo. Credo che la scelta delle parole sia sempre stata ottima, sia relativamente alla psicologia e alla sensibilità del protagonista, sia all'interno di determinati contesti, da quello squallido e lurido del locale, a quello astratto e contemporaneamente idilliaco e doloroso del sentimento del protagonista per Danila. insomma, ho trovato molto accurata e appropriata la scelta delle parole.

3) Stile: lo stile narrativo è probabilmente uno dei migliori che mi siano capitati tra le storie di EFP. Oltre che rispecchiare perfettamente la psicologia e lo stato umorale di Serapion e suscitare un forte pathos nel lettore, crea anche una climax dall'inizio alla fine che sembra quasi dare vita al racconto. Una climax che inizia ad avvolgersi su se stessa a spirale e raggiungere il suo culmine durante la parte in cui c'è il rapporto tra Serapion e Ada e le immagini di quest'ultima vanno ad accavallarsi vorticosamente a quelle di Danila nei ricordi del ragazzo. Il finale, poi, va a sciogliere questo nodo anche da un punto di vista stilistico, con un riassetto della narrazione e dei pensieri di Serapion, mantenendo tuttavia una certa tensione.

4) Originalità: il tema dell'amore passato che non vuole passare e che continua a tormentare il personaggio con le proprie intromissioni in alcuni momenti della sua vita non è certo nuovo in letteratura o nel cinema. Tuttavia, considerato il contesto e il modo in cui viene trattato in questo racconto, devo dire che mi ha colpito molto e che sicuramente questa storia rimarrà a lungo impressa nella mia mente, perciò credo vada premiata anche sotto il punto di vista dell'originalità.

5) Caratterizzazione dei personaggi: che dire, Serapion è lì! Mi sembra quasi di riuscire a vederlo e sentirlo, da un punto di vista soprattutto psicologico. In questo senso è caratterizzato in modo assolutamente preciso ed esaustivo, con un'introspezione estremamente coinvolgente e caratteristica. Persino il personaggio di Danila, che noi conosciamo solo attraverso brevi spezzoni di ricordi del protagonista, ha una sua consistenza non indifferente. Insomma, anche qui è un 5 pieno.

6) Coinvolgimento: come ho già detto in più punti, grazie all'accuratezza formale e grammaticale del testo, ad uno stile fluido e molto ricco di sentimento e a un'introspezione quasi commovente il testo risulta molto coinvolgente e scorre fluidamente sotto gli occhi del lettore, senza lasciargli un attimo di respiro dall'inizio alla fine, ma senza tuttavia risultare pesante neanche per un momento.

7) Gradimento personale: se qui trovi un 8 e non un 9 o un 10 è per una questione di gusto e sensibilità puramente personale (giustamente, si chiama gradimento personale xD). Credo che questa storia sia la riprova del fatto che ho fatto bene a scindere il coinvolgimento dal gradimento personale, perché sebbene questo racconto sia pervaso da una sensibilità un po' distante dalla mia e che quindi non riesce a penetrarla abbastanza a fondo, non si può negare che, appunto, sa pervaso da una certa sensibilità. Una sensibilità molto forte che, ne sono certa, riuscirebbe a commuovere fino alle lacrime altri tipi di lettore. Perché questa storia è senza ombra di dubbio molto profonda, molto ben scritta, estremamente curata e, in sintesi, di ottima qualità. Vanne molto orgogliosa :). E grazie mille per averla candidata a questo contest: da sola, probabilmente, non l'avrei mai trovata e sono molto contenta di averla potuta leggere!

Lilith

STORIA CLASSIFICATA QUARTA

Recensore Veterano
02/09/14, ore 10:46
Cap. 1:

Recensione premio "Petali di lacrime!"

Eccomi qui, finalmente, per iniziare a lasciarti le tante agoniate recensioni premio.

Parto da una mezza noticina:

"canzoni stonate cantante" errorino di battitura, "cantate".

Che dire?
Io amo i flashback, è più forte di me, mi fanno sentire come se, pian piano, stessi entrando nella vita di colui o colei a cui appartiene il flashback, poi nella tua storia è particolarmente evidente questo dettaaglio.

Ho adorato il modo in cui hai inserito passato e presente negli stessi periodi, hai creato una "confusione" tale da percepire quello che provava Serapion.

Adoro le frasi da "poeta de cazzo", sono stupende, mi piace molto il protagonista, così autocritico, così... Non saprei, sono senza parole. E' caratterizzato davvero bene e la storia è lineare e scorre veloce, corretta anche dal punto di vista grammaticale!

Oltre che io adoro questo tuo aver creato questi personaggi dal nulla, anche perché sei riuscita a scrivere tanto su di loro, da Serapion a Timofeev a chissà chi altro!

Direi che non avrei potuto chiederei di meglio.

Mi piace molto il modo in cui scrivi, i pensieri di Serapion e i flashback sono espressi in maniera eccellente e questa scelta di usare presente e passato è davvero fantastica!

Poi io sono amante dell'Angst, e qui c'è, non puoi dire di no.

Io proseguo nel lasciarti le altre recensioni.

Continua così!

Recensore Veterano
18/06/14, ore 18:33
Cap. 1:

Ciao!
Ho letto questa fanfic perché ha partecipato al mio stesso contest, pur non conoscendo le altre due cui fa riferimento. Mi è piaciuto molto lo sdoppiarsi della ragazza in quella del presente e quella del passato, non l'ho trovato confusionario ma anzi ben gestito e ben reso sulla carta. Ho trovato qualche dettaglio tecnico che mi ha fatto sorgere qualche dubbio: intanto che si possano spogliare completamente in un vicolo, credo che in queste situazioni ci si limiti a abbassarsi pantaloni e mutande. Inoltre, ma forse è solo perché non ho letto le altre storie precedenti, non mi è chiaro come una ragazza "pura" e "vergine" come Danila possa essere finita in un locale del genere e abbia deciso di avere la sua prima volta in un vicolo in piedi (piuttosto scomodo). Ma a parte questi due particolari mi è piaciuta molto :) Complimenti!

Recensore Veterano
14/06/14, ore 18:49
Cap. 1:

Intanto sono seriamente stupita di non averti lasciato una recensione quando avevamo partecipato entrambe a quel famoso concorso, perché mi ricordo che quando l'avevo letto, questo capitolo mi era sembrato bellissimo e mi ero ripromessa di fartelo sapere. Continua a piacermi un sacco!
L'ho riletto per commentarlo e la cosa che mi ha sorpresa di nuovo è l'impatto di questi sentimenti, la loro profondità, la forza... li hai espressi in maniera veramente incredibile e alla fine del capitolo mi sono sentita due volte su due un po' spersa nella realtà, un po' confusa da questo intenso viaggio nell'anima di Serapion.
Lui non è cattivo. Lui è una persona che ha amato e che è stato deluso dalla persona cui teneva. Aveva trovato la vita in Danila, la forza, la gioia, tutto... ha provato un amore che va oltre se stessi, quel tipo di amore incalcolabile che mangia il cuore e lo trattiene, quello che, una volta sparito, è impossibile da ritrovare. Lui sovrappone gli avvenimenti, così com'è, alla fine, giusto che sia. Mette nero su bianco i propri sentimenti, anche se sono confusi come un tifone e vorticano con la neve, la pioggia, la primavera o l'inverno, Ada o Danila, Serapion di prima o Serapion di dopo.
Non so veramente come altro esprimermi perché mi hai lasciato davvero il cuore in gola e il respiro mozzo e mi dispiace se questa non sarà una grande recensione, ma proprio sono stata travolta dall'intensità delle emozioni. Ti faccio i miei più vividi complimenti perché questo è un lavoro meraviglioso e ti anticipo già che andrò a cercare altri racconti di Serapion... se sono tutti su quest'onda, non so come ne uscirò x_x
Alla prossima :)
Nymphna

Recensore Veterano
12/05/14, ore 19:08
Cap. 1:

Recensione premio per il terzo posto al contest "Slash Vs Het" indetto da me sul forum di efp.

Grammatica:
Errori grammaticali ce ne sono certo, ma nulla per cui strapparsi i capelli da testa.
Quello che ho notato è che tendi a ripeterti, è una cosa che ho ritrovato in tutto il testo, inoltre hai usato molti termini tipici del parlato ma che stonano con un testo scritto. Ho trovato in tutto il testo il tuo usare erroneamente “ed” e “ad” al posto di “e” e “a”.
Voto: 16.6/20
 
Caratterizzazione personaggi: Serapion... un uomo che ha perso tutto, non per volontà altrui ma per suo stesso volere. Dopo quattro anni di prigionia riassapora la libertà, vorrebbe riavere con e per se tutto quello che aveva anni addietro, compresa la donna da lui amata. Una donna che forse non esiste più... una donna che si sarà rifatta una vita.
Il protagonista si definisce “un poeta del cazzo”, invece è un uomo segnato dagli eventi, una persona che voleva ottenere qualcosa di buono per ritrovarsi tra le mani la causa della sua rovina. Un personaggio che ha imparato a essere introspettivo con il senno di poi.
Voto: 20/20
 
Originalità: Un uomo solo in un bar, la sofferenza per un amore perduto, l’avventura di una notte... piccoli punti che presi singolarmente non rendono per niente originale la storia... ma se messi insieme rendono tutto più coinvolgente.
Raccontare dell’amore perduto di Serapion paragonandolo all’avventura di una notte è ottima. Sei riuscita a rendere benissimo l’idea dello squallido bar in cui si trova, delle sue emozioni ma soprattutto del suo cambiamento, per non parlare delle somiglianze fisiche tra le due donne. Durante l’amplesso poi quei continui flsh tra presente e passato fanno capire quanto cambianeto sia avvenuto in lui in quei quattro anni di carcere.
Voto: 20/20
 
Stile: Come hai detto nelle note iniziali questo “capitolo” è il seguito di una raccolta.
Posso dire che nonostante non abbia letto il resto, sei riuscita a farmi appassionare agli avvenimenti, anche se ad un certo punto mi sono persa, ma non perché il racconto fosse lento o altro, semplicemente ho avuto l’impressione di leggere un qualcosa ambientato in un’altra epoca, molto più lontana dei fatti narrati. È stata una sensazione provata dall’inizio alla fine. Hai uno stile fluido che però tendi a rendere leggermente pesante fermando di continuo il discorso con i punti, magari dove sarebbe il caso evitare, come potresti evitare di ripeterti usando più sinonimi.
Voto: 14/15
 
Gradimento personale: Come detto in precedenza non avendo letto le altre parti della raccolta sarebbe stato difficile per me poter capire qualcosa. Invece, sei riuscita a rendere questo “capitolo” come fosse una storia a se, un piccolo riassunto come introduzione e tutto è molto più chiaro.
Una storia triste non c’è che dire, Serapion cerca di “vendicare” qualcuno cui è molto legato e si ritrova con il cosiddetto pugno di mosche. La somiglianza tra Danila e Ada è spettacolare, come lo è la differenza fisica e caratteriale del Serapion che racconta e di quello giovane e spensierato del passato.
Voto: 5/5
 
Totale: 75.6/80
 

Recensore Veterano
04/05/14, ore 10:30
Cap. 1:

Recensione - giudizio per il contest "Circoli e Salotti"

Stile e lessico: 12,75/15
Il tuo stile mi è piaciuto abbastanza: certamente coerente con la storia e con l’idea che il protagonista ha di sé, dal momento che è lui la voce narrante e il tono utilizzato deve essere coerente con questa situazione. Hai usato adeguatamente anche il turpiloquio, che non risulta troppo volgare in quanto inserito con naturalezza e senza esagerazioni: anzi, trovo che dia anche un che di brioso e di ironico alla storia, altrimenti decisamente malinconica. La cosa in cui penso che tu sia stata davvero brava, però, è l’alternanza dei flashback con il momento descritto: tutto combacia perfettamente e l’effetto è molto bello - Danila e Ada si confondono l’una nell’altra, nonostante permanga una fondamentale differenza tra le due, ovvero l’amore del protagonista. Trovo il tuo stile nel complesso abbastanza buono e curato, anche se ci sono dei particolari che rivedrei, come ad esempio l’inserimento di descrizioni tutto sommato superflue che tolgono ritmo alla storia senza aggiungere niente. Con questo non intendo dire che tu sia prolissa, soltanto che dedicherei meno attenzione ad alcuni particolari e mi soffermerei su altri. Del resto, si tratta di un’osservazione molto soggettiva e che forse non dovresti tenere neanche troppo in considerazione, perché è soltanto una mia idea - come vedrai, non riesco neanche a farti degli esempi precisi, e questo è la prova di ciò che sto dicendo. Scrivi bene, insomma, anche se in alcuni punti devo ammettere di non essermi sentita molto presa. Per quanto riguarda il lessico, invece, l’ho trovato adeguato: è un lessico piuttosto semplice, che però arricchisci con particolari che rispecchiano perfettamente l’idea di poeta… da quattro soldi, come si definisce il protagonista.
Vorrei farti notare alcune cose, anche se vorrei prima precisare che non si tratta di errori veri e propri, ma soltanto di cose che - secondo me - sarebbe meglio rendere diversamente:
Siedo in un angolo, il viso abbassato al mio bicchiere mezzo vuoto di vodka → forse “abbassato” non è proprio il termine perfetto, nonostante lo stile che hai utilizzato sia molto colloquiale: io metterei “il viso basso sul mio bicchiere […]” o qualcosa di simile;
Davanti a me la scruto → qui, se devo essere sincera, non ho neanche capito esattamente cosa intendessi. Serapion guarda la ragazza che ha davanti e in lei rivede Danila? In questo caso, avrei usato un’espressione più chiara;
E quando vedo il torso nudo di Ada → l’espressione è corretta, ovvio, ma dato che il momento descritto è in qualche modo poetico avrei cercato un sinonimo più elegante - sarà che la parola “torso” mi fa pensare agli uomini di mezza età in spiaggia - ma quanto sono professionale a dire queste cose?
Scusami per questo sproloquio, ma se ho inserito simili affermazioni è perché ritengo che queste possano in qualche modo aiutarti, anche se assolutamente soggettive.
 
Trama e originalità: 13,50/15
Ho trovato questa storia particolare e toccante: i sentimenti di Serapion sono quasi palpabili e tutta la vicenda è incentrata su questi, che vengono sviscerati in modo paziente. Il tema centrale è la contrapposizione tra quello che era Serapion e quello che è diventato, messa in parallelo con la differenza tra due figure femminili: l’amata Danila e la sconosciuta, Ada, che somiglia quasi perfettamente a Danila, ma non potrà mai essere lei, un po’ come il protagonista non potrà mai tornare indietro. C’è un incredibile realismo nel fatto che Serapion non ritrovi Danila, che la creda sposata con un altro e ormai proiettata verso un futuro diverso da quello con lui. Anche ciò che succede con Ada è realistico: Serapion non prova nulla per lei, nonostante sia così simile a Danila, e la usa quasi come un mezzo per ricordare la donna che ama e nient’altro. Non ho ritenuto che la storia fosse particolarmente originale per via del tema, che certamente non è molto innovativo, ma soprattutto perché si capiva quasi immediatamente dove volessi andare a parare e non ci sono state svolte particolari. Tuttavia, non mi sento di penalizzarti più di così: il tema sarà “già visto”, ma comunque l’hai trattato con consapevolezza e in modo interessante.
 
Caratterizzazione: 14/15
Credo che la caratterizzazione dei personaggi sia l’aspetto meglio riuscito della tua storia. Il dolore di Serapion è descritto in modo reale, coinvolgente; la descrizione di Danila è di una dolcezza incredibile e colpisce sin dal primo momento e perfino Ada viene definita molto bene. Serapion soffre, ma è anche un personaggio forte, in grado di ironizzare sul suo destino e sulla sua condizione, il tutto senza sminuire la grandezza dell’amore per Danila e la sofferenza che prova. Come ho già detto, è stata una scelta interessante inquadrare il personaggio utilizzando il parallelismo tra quello che era e quello che è diventato: è un’idea che lo rende ancora più interessante, dinamico e reale. Danila, da parte sua, è una figura al contempo innocente e misteriosa: certamente è meno disinvolta di Ada, ma riesce ad esercitare un fascino maggiore rispetto alla sua “sosia” a causa del suo comportamento singolare, vale a dire la scelta di non andare a trovare Serapion mentre è in prigione, che porta il protagonista a pensare a lei in modo così ossessivo.
 
 
Rispetto delle regole del circolo
 
Rating massimo: arancione:  2/2
Nonostante il turpiloquio, la scena di sesso e il riferimento non troppo implicito ad alcune “pratiche” tipiche delle prigioni, sei riuscita a mantenerti ampiamente nel rating massimo.
 
Le storie devono avere una punta malinconica: non necessariamente la trama deve essere tragica, ma nemmeno voglio vedere protagonisti totalmente spensierati: 2/2
Beh, questa storia non ha una punta malinconica, ma si basa quasi completamente sulla malinconia e la tristezza di Serapion, che non riesce più a trovare la donna che ama, anche se stempera il tutto con una certa ironia e vivacità.
 
La narrazione deve essere dal punto di vista del ragazzo: 2/2
Sei stata perfetta anche qui: non solo la narrazione è dal punto di vista del ragazzo, ma la scelta di tale punto di vista è conforme alla trama e non sembra affatto forzata, perché il punto di vista di Serapion è certamente il più adatto per descrivere questa situazione.
 
Giudizio personale: 8,50/10
Leggere la tua storia mi ha divertita molto, dico sul serio. Nonostante la tematica un po’ triste, le espressioni vivaci di Serapion e la sua ironia mi hanno fatta sorridere fino alla fine. Trovo che trovare un simile connubio tra ironia e drammaticità non sia da tutti, per questo ho voluto mettere la cosa in primo piano. Ho trovato affascinanti anche alcune descrizioni, come quelle della neve e della pioggia, e ovviamente la cosa che ho apprezzato di più è stata la scena erotica: accennata (come avevo chiesto), ma comunque coinvolgente e con un suo profondo significato, soprattutto considerando che diventa una sorta di terreno di confronto tra le due ragazze. Complimenti, quindi.
 
Grammatica e forma: - 0,50
Purtroppo devo assegnarti questa piccola penalità, perché ho trovato degli errori:
Dice una voce sensuale al mio fianco che quasi, e dico, quasi, mi fa sussultare per quanto è inattesa → dovrebbe essere: “quasi, e dico quasi, mi fa sussultare […]”. Se vuoi mettere in evidenza il “quasi”, puoi farlo con il corsivo;
Mi dispiace carissima → il complemento di vocazione va sempre separato con una virgola;
sudore gelido che m imperlava la pelle → sicuramente è una distrazione, ma te lo faccio notare così che tu possa correggerlo;
Il mio cuore aumenta i suoi battiti, se fosse collegato ad una qualche macchina, sicuramente impazzirebbe per quanto forte sta martellandomi nel petto → nella seconda frase devi specificare il soggetto, viso che non è più il cuore ma la macchina. Ovviamente il discorso è chiaro, ma sintatticamente parlando andrebbe specificato - oppure, visto che poi il soggetto torna ad essere il cuore, potresti scrivere qualcosa tipo: “se fosse collegato a una macchina, sicuramente la farebbe impazzire […]”.
 
Totale: 54,25/62

Recensore Master
24/04/14, ore 13:48
Cap. 1:

Ciao compagna di contest XD ormai ci troviamo ovunque. Bè, visto che mi sono accorta che anche tu partecipavi al contest "Circoli e salotti" sono venuta a spulciare la storia che hai deciso di far partecipare e l'ho trovata veramente bella. Triste, enormemente triste come il ricordo di un amore giovanile bruciato in uno sparo, ma davvero scritta bene. Serapion, il "poeta del cazzo" è un gran bel poeta invece, un uomo marchiato dalle sue esperienze passate e incapace di dimenticare, impossibilitato a conciliare il suo passato e il suo futuro. Mi è piaciuta la parte in cui ricorda la prima volta con Ada e di quando aspettava davanti ai fioristi per prendere un qualcosa da portarle in dono e poi il continuo andirivieni dei flash-back durante il rapporto. L'hanno reso più triste e straziante di quanto già non lo fosse. Complimenti vivissimi. Unico appunto: in alcune frasi ti sei dimenticata dei pezzi XD Rivedile e correggile! Nulla di che eh, però avere una storia bella linda da errori di distrazione è sempre un bene. Un bacione
Hime

Recensore Veterano
23/04/14, ore 18:09
Cap. 1:

Ciao!
Ho letto la tua presentazione al festival dei Circoli e Salotti e mi ha incuriosità, così ho deciso di cominciare a leggere la tua storia!
Ammetto che non è molto il mio genere, ma credo che partecipare al festival serva anche ad aprirci verso generi e racconti che di nostra iniziativa non avremmo mai letto.
Il tuo personaggio mi piace molto: seguire i suoi pensieri un po' contorti è davvero interessante. In fin dei conti, che non è un po' contorto? La cosa più bella è il modo in cui incroci passato e presente: all'inizio è tutto un po' confuso, ma alla fine si chiarisce, la storia con Danila, il fatto di essere stato abbandonato in prigione... mette molta tristezza la figura di questo tuo protagonista. Non si può evitare di essere solidali con lui.
Gran bella storia, complimenti! In bocca al lupo per il contest!
Beatrix B.

Recensore Master
11/01/14, ore 10:45
Cap. 1:

Recensione Premio: Extreme Makeover Contest Edition - Primo Posto

Saaaaaalveeeee :3
Dunque, eccomi qui per l'ultima recensione. Farò un po'di fretta perché devo uscire, ma ho dato un'occhiata alla storia e mi sono trovata a leggerla tutta d'un fiato, quindi non vorrei aspettare e dimenticarmi quello che ho da dirti.
La storia è molto bella, non ho trovato gravi errori grammaticali e il tuo stile è meraviglioso. Non ho letto le due storie precedenti, eppure credo che anche solo con questa tu abbia delineato a meraviglia il carattere del tuo personaggio, una cosa che mi ha fatto impazzire *^*
Inoltre, mi è piaciuta davvero tanto tutta la faccenda del sogno/realtà o flashback/presente, come vuoi chiamarlo. E' reso in maniera assolutamente perfetta, confonde perfino il lettore nonostante le parti dei ricordi siano distinte con chiarezza da quelle reali. Davvero meravigliosa!
Complimenti <3

Recensore Junior
04/10/13, ore 17:14
Cap. 1:

5° CLASSIFICATA AL TERZO TURNO DEL CONTEST "E TU CHI SCEGLI?"

[33/35]


Grammatica e stile: 8,5/10
Ho riscontrato vari errori grammaticali, tra cui un uso talvolta errato della punteggiatura.
Siedo in un angolo, il viso abbassato al mio bicchiere mezzo vuoto di vodka quasi giallastra che sembra tanto piscio di gatto fermentato e una sgradevole sensazione di sbagliato addosso. --> Qui serve decisamente qualche virgola, la frase è troppo lunga e diventa quasi confusa. Racchiuderei tra le virgole “che sembrava tanto piscio di gatto fermentato”.
Sono ricordi di giorni allegri che, se sulle prime mi rendono felice un attimo dopo mi procurano altre fitte nel petto al ricordo di quello che è perduto. -->Anche qui, non basta la virgola che hai messo, ne serve una anche dopo felice.
dieci, ad uno non sa nemmeno dove si trovi il centro quindi… -->Qui non serve assolutamente la virgola dopo dieci, dato che “dieci a uno” è un’espressione unica. È necessaria, invece, dopo centro.
Il suo visino dolce, dai lineamenti morbidi che arrossiva alla nostra prima volta. --> Qui serve una virgola anche dopo morbidi, altrimenti i lineamenti diventano soggetto.
È il caos più totale nella mia testa tanto che il porcile da cui arrivo pare un’ordinata base militare. --> Serve una virgola dopo testa
Sono domande che, non credo che troveranno mai risposta. --> Qui la virgola non serve.
Un altro punto da discutere è la d eufonica. Non abusarne, è davvero necessaria solo quando c’è la stessa vocale. Va bene “ad alta voce”, ma non “ad un’altra voce”.
E i dialoghi.
Se dopo la chiusura delle virgolette utilizzi un verbo come disse, commentò, raccontò, non mettere il punto e la maiuscola, ma la virgola e la minuscola. Non “Scusami.” Disse ma “Scusami,” disse
Ho trovato alcune ripetizioni e non sarebbero nemmeno un grande problema se non fossero tutte racchiuse in poche righe.
“Scusami.” Dice una voce sensuale al mio fianco che quasi, e dico, quasi, mi fa sussultare per quanto è inattesa. Mi volto lentamente, anche un po’ scocciato per quella brusca interruzione dei miei ragionamenti da poeta del cazzo, ma anche incuriosito da quella nota sensuale che scaldava quella bella voce.
Ho riscontrato anche un paio di verbi errati:
Alzo una mano e queste si depositano sul mio palmo chiaro, sciogliendo subito dopo al colore del mio corpo.--> sciogliendosi
Mai ho provato certe emozioni, mai prima di allora .-->Mai avevo provato, dato che è un flashback
Sto ancora combattendo, per tenere arginare i ricordi, ma non ci riesco. --> Forse intendevi “per arginare” o “per tenere arginati”
Questa frase mi ha lasciato perplessa: Sorriso vittorioso come potrebbe essere un gladiatore dopo aver vinto uno scontro.
Ho pensato a varie alternative: 
A. Sorrido vittorioso come potrebbe fare un gladiatore dopo aver vinto uno scontro. 
 B. Sorriso vittorioso come potrebbe essere quello di un gladiatore dopo aver vinto uno scontro. 
C. Sorrido, vittorioso come potrebbe essere un gladiatore dopo aver vinto uno scontro.
Infine, un paio di termini:
canzoni stonate cantante a squarcia gola -->squarciagola si scrive unito
In questo stesso vicolo che ho usurpato con questa sconosciuta. --> Si può usurpare un trono, ma non un vicolo. Forse intendevi deturpare
Lo stile si mantiene, come nelle altre storie partecipanti al contest, duro e crudo. Uno stile che si addice al personaggio e che lo caratterizza.

Caratterizzazione del personaggio: 10/10
Come ho appena detto, già solo dallo stile capiamo che Serapion è sempre lo stesso. Con questa oneshot scopriamo molti lati di lui che ci erano ignoti. Scopriamo, più o meno, perché è andata in carcere, abbiamo addirittura qualche parola che ci fa riflettere sulla vita in carcere. Sappiamo che è stato innamorato, che quell’amore gli manca, che non l’ha mai dimenticato e non riesce a rimpiazzarlo. Ormai abbiamo un quadro completo di Serapion.
Originalità: 10/10
 L’idea di raccontare la storia d’amore più importante di Serapion comparandola all’avventura insignificante di una notte è stupenda. Hai saputo definire bene il locale in cui si trovava, di certo non ciò che mi sarei aspettata da uno appena uscito di prigione. La somiglianza fisica tra le due ragazze è in contrasto con la differenza tra il Serapion di prima e quello di dopo. Brava, davvero!
Gradimento personale: 4,5/5
Mi è piaciuta davvero molto, hai dato un’ottima caratterizzazione e l’idea di contrapporre continuamente i personaggi mi ha colpito. L’unica cosa negativa che posso dirti riguarda le continue similitudini. Le ho trovate, per i miei gusti, un po’ eccessive. Totale: 33/35

Recensore Master
20/08/13, ore 17:32
Cap. 1:

Davvero i miei complimenti, questo personaggio è sempre più interessante. Mi affascina U_U. E lo stile è meraviglioso **.
Prompt rispettato.
Correzioni:
indescrivibile di urla, canzoni stonate cantante a squarcia gola [squarciagola] e imprecazioni
Ada.” Pronuncia, piegando amorevolmente quella [quelle] labbra a cuore in un modo così dolce, così simile. Nome sbagliato ma corpo giusto, cercherò
torso nudo di Ada[,] i miei occhi cancellano il piccolo tatuaggio a forma di sole che ha al centro del petto, lasciando la pelle
sicuramente impazzirebbe per quanto forte sta martellandomi nel petto. [manca lo spazio] Sento una battaglia di emozioni dentro di me, l’una più forte dell’altra, ognuna diversa