Terza classificata al contest "Zapping addict": Per te, sempre di Fefy_07
Grammatica e sintassi: 8,8/10.
“A quel tempo, la pensione non era altro che una costruzione perlopiù vuota, arredata con pochi mobili e due letti in una stanzetta che fungeva da camera da letto quando i due Salvatore decidevano che tornare a casa nel bel mezzo della notte sarebbe stata una scelta poco saggia.”
In questo periodo ci sono due ripetizioni. La prima è “due letti […] camera da letto”. Non so se sia fattibile sostituire la prima parola con “due materassi”, perché un materasso non è necessariamente un letto, ma penso che dovresti cambiarlo perché la ripetizione si nota abbastanza. (–0,3)
L’altra ripetizione è quella di “due”. In questo caso potresti sostituire il secondo con “fratelli”, oppure magari eliminarlo direttamente. Vedi tu, insomma. (–0,3)
“…due placche di metallo la garanzia del fatto che il suo corpo non sarebbe rimasto senza nome e senza una sepoltura.”
Ti è scappata una lettera in più: il modo di dire corretto è “a garanzia del fatto”. (–0,2)
“E nonostante la nota di supplica, le parole successive del più grande furono amare…”
Hai chiuso un inciso dopo “supplica”, ma non lo hai aperto. Quindi, manca una virgola all’inizio della frase, dopo “e”. (–0,1)
“…prima ancora che venisse formulata razionalmente nella sua testa, perché era semplicemente troppogiusta per ignorarla.”
Un piccolo errore di battitura: hai dimenticato lo spazio tra “troppo” e “giusta”. (–0,2)
“Lui non pensava di partire con quella scintilla nello sguardo, ma se adesso c’era davvero, era sicuramente tutto merito…”
Dopo il “ma” hai aperto un inciso che però non hai segnalato (infatti lo hai solo chiuso, dopo “davvero”), per cui lì va una virgola. (–0,1)
Stile e originalità: 10/10.
Mi piace moltissimo il tuo modo di scrivere, perché usi alcuni stratagemmi che mi sono sempre piaciuti molto, ma che, col tempo, per qualche ragione ho un po’ smesso di usare. Forse mi sono stati contestati in varie occasioni, ma io li apprezzo sempre e quindi non potrei mai contestarteli a mia volta. Mi riferisco a frasi di questo genere:
“Lì, su uno dei due divani, sedeva Stefan, le spalle ricurve e l’aria pensierosa, specchio dell’espressione che avrebbe assunto così spesso nei centocinquanta anni successivi.”
Il periodo è molto lungo e fai perno su tante virgole, ma mi piace moltissimo questo tratto del tuo stile perché è ricercato e curato nei minimi dettagli. Sono un’amante della punteggiatura, se ben usata, per cui nel tuo caso non posso che dirti che hai fatto un ottimo lavoro: di sicuro non rendi la lettura pesante o difficoltosa. Anzi, per quanto mi riguarda il tuo lessico la rende davvero molto ricca ed è un piacere da leggere.
Inoltre, in qualche modo mi sembra che lo stile sia molto adatto al contesto, all’epoca storica persino, perché è come se tutto fosse più “abbottonato”, più ricercato – e mi ricorda molto il modo in cui Damon e Stefan erano costretti a vivere a causa di Giuseppe e delle sue rigide imposizioni. Ricollegandomi a questo, mi è piaciuta molto l’idea della pensione come rifugio, perché di fatto negli anni sarebbe rimasta proprio tale – ovviamente con alti e bassi.
Anche l’idea di questa sofferenza di Stefan mi è piaciuta, perché in qualche modo giustifica la scena che noi vediamo in uno dei flashback del 1864, quando Damon finalmente torna dal fronte. Certo, la gioia di quel momento sarebbe stata giustificata comunque, ma tu le hai dato una storia e l’hai fatto in modo impeccabile.
Caratterizzazione dei personaggi: 9,5/10.
Ho trovato molto adatti entrambi i personaggi. Stefan è sempre molto preoccupato per le azioni sconsiderate del fratello e passa del tempo interminabile seduto a fissare il vuoto, probabilmente cercando una soluzione. Amo molto il suo personaggio ed è bello vederlo tratteggiato in modo così fedele. Il suo amore per Damon è ciò che, probabilmente, lo ha sempre portato a riaffiorare dal baratro nei suoi tanti anni di vita, quindi è assolutamente verosimile il modo in cui lo terrorizzi la possibilità di non vedere più il suo amato fratello.
Anche Damon è molto se stesso, abituato a essere sempre meno di Stefan – meno disciplinato, meno gentile, meno importante. Ed è bello notare come si senta al posto giusto solo con il suo fratellino, perché è proprio questa la ragione per cui lo ha sempre cercato con il passare dei decenni. Alla fine, è sempre stato Stefan il suo motivo per tutto – e anche il suo motore, la sua determinazione. Quindi ti faccio i complimenti per come hai caratterizzato entrambi.
Il mezzo punto, lo sai, è per il bacetto. Per quanto mi sia stupita di averlo trovato piuttosto verosimile (per via di questa particolare specie di morbosità tra i due), non credo comunque che sarebbe mai accaduto – secondo il mio umile punto di vista, almeno. Forse, se Stefan fosse stato più piccolo, avrei potuto interpretarlo come un gesto di amore puro e innocente, ma ha già diciassette anni e, ormai, anche per lui certe cose hanno un particolare significato. Sono comunque contenta che questa cosa non ti abbia penalizzata più di tanto, perché hai fatto un ottimo lavoro con l’IC.
Gradimento personale: 4,5/5.
La tua storia mi è piaciuta moltissimo, perché è curata in ogni minimo dettaglio e cattura il lettore dall’inizio alla fine; capita così poco spesso di trovare una storia accattivante nella sua interezza che mi esalto sempre tantissimo.
A parte questo, ho adorato il modo in cui hai affrontato la partenza di Damon – e, come ti ho già detto, il modo in cui hai spiegato cosa ci fosse dietro agli sguardi complici di entrambi quando Damon ritorna a casa dal fronte (è forse stato l’unico momento in cui Katherine sia stata messa in secondo piano per la durata di tutti i flashback, per cui è il mio momento preferito, sebbene ami moltissimo anche lei).
Aggiungici che amo il tuo stile e il tuo modo di strutturare le frasi e siamo a cavallo.
Non ti ho dato il punteggio massimo, di nuovo, per quella specie di incest. Non dico che fosse superfluo, perché hai gestito tutto così bene che niente è superfluo nella tua one shot, però mi ha fatto un po’ strano per i motivi che ti ho già spiegato prima. È anche vero che i riferimenti al sentirsi a casa, da parte di Damon, sono stati davvero meravigliosi e, forse, senza quel piccolo bacio non ci sarebbero stati – o, almeno, non in questo modo.
Per cui, sebbene io sia contro l’incest per principio, la tua storia mi è davvero arrivata al cuoricino. Complimenti!
Totale: 32,8/35 |