Ammetto candidamente una cosa: io Watchmen l'ho visto al cinema quando è uscito e poi più, quindi non me lo ricordo proprio tutto tutto. Nel senso che qualche dettagliuccio mi sfugge. Nello specifico, ero convinta che Sally e Laurie te le fossi inventate tu, e solo leggendo le note mi sono resa conto che invece no.
Ma non importa. Perché se non me le ricordo vuol dire che non mi avevano colpita più di tanto, invece adesso sì, che me le ricorderò. Anche perché mi hai colpita nel kink, e hai colpito duro. Mioddio, il papà che fa i pancake!
Questa storia mi ha fatto un po' la stessa impressione della "moglie del Joker", sai? Certo, è diversa, ma di base anche questa parla di una persona pessima. Perché, mi spiace, ma uno che stupra una donna, che poi la picchia, che si trincea dietro la scusa "Meglio un buon padre ogni tanto, che un pessimo padre ogni fottuto giorno", per me è una persona orribile. Ma, come per O, qui siamo nella testa di questa persona. I suoi ragionamenti non fanno una piega. Lo vediamo attraverso gli occhi di una bambina che non sa, non capisce; intuiamo come stanno le cose, ma i protagonisti rimangono loro, un pessimo padre e una bambina che gli somiglia.
I grandi scrittori hanno questa abilità, quella di calarti nel loro personaggi e farci capire come agiscono, facendoci dimenticare che possono essere mostri, rendendoceli persone, e lo fanno con una facilità incredibile. Tu riesci a farlo, lo dimostri qui e l'hai già dimostrato in passato, e sono felicissima (oltre a tutto il resto di Vita Vera) di aver trovato qualcuno che scriva così, che scriva anche di padri e figlie e mostri, e lasci le cazzate stereotipate fuori dalla porta.
Bellissima storia! |