Recensioni per
Ci sono spose marchiate di rosso e vestiti che non bruceremo mai
di glendower

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Adoro come scrivi, hai uno stile che colpisce e si distingue. Vai dritta tra gli autori preferiti.
Sappi che ho trovato questa fanfiction quasi poetica, l'uso che fai delle parole è straordinario e sei in grado di trasmettere una gamma infinita di emozioni.
Sono quasi senza parole, quindi ti faccio i complimenti e mi congratulo per questa piccola perla.
Complimenti, l'ho trovata davvero molto bella.
Alla prossima.

Non so come fai, ma con le tue parole riesci sempre a descrivere perfettamente la scena che hai in mente: leggendo questa fan fiction, si ha la sensazione di essere insieme a Petra ed Auruo, in quella vecchia stanza decadente, mentre la ragazza si isola dal mondo crudele in cui vive, lasciandosi trasportare dai suoi sogni. Dalla descrizione, il vestito appare leggero, fluente, ("erano rondini nella carne, spiccavano il volo tra le pieghe della stoffa"), libero come Petra, che "vola zoppa", e sorride, assaporando appieno brevi attimi di libertà. Tuttavia, anche nel quadro "felice" della prima parte, hai lasciato segni della realtà esterna, più o meno nascosti tra le pieghe del testo: la stanza, contrapposta al candore della "sposa", ha un pavimento lercio; lo schizzo di sangue funge sembra un oscuro presagio che incombe sul destino di Petra; infine, lo stesso vestito, che rappresenta la speranza di un futuro migliore, "normale", richiama la memoria della madre, scomparsa prematuramente in modo crudele. La seconda parte, se possibile, fa soffrire anche più della prima: l'abbandono del corsivo, che secondo me può richiamare la grafia di una lettera, come quelle che Petra scriveva in segreto, si accompagna alla descrizione di un luogo privo di vita ("simili a fantasmi colti in fallo prima della morte") , depredato da gente senza cuore (il riferimento al passato non privo di macchie di Rivaille è meraviglioso), in cui i sogni sono stati ricoperti da un fitto strato di polvere. Non resta più nulla, se non un "bianco alone" in uno specchio che non potrà più riflettere alcunché: ed è il fuoco che, spazzando via (quasi) ogni cosa, permette al Caporale di proseguire nella sua strada, per far sì che il sacrificio di Petra non sia stato vano. Le ultime frasi sono un'amara espressione della legge che vige nel mondo di SnK, così tragicamente simile al nostro: non esistono miracoli, ma solo sofferenza e sacrificio. Ora, il tuo stile è assolutamente unico, sempre impeccabile, ed è capace di far volare l'immaginazione: non è vero che non sai scrivere, anzi, quindi non farti troppe paranoie prima di pubblicare, ed abbi maggior fiducia nelle tue abilità. (Altrimenti, ti arriveranno tanti "NessPls" dalla TL, accompagnati da tanti calci virtuali (?) Non so fare recensioni, quindi mi fermo qui, spero si sia capito che ho apprezzato tantissimo questa piccola perla, grazie per averla scritta.

Buonasera--
Premetto che, wow, non sono capace di scrivere recensioni, ma essendo stata citata nelle NdA ho sentito il dovere di sforzarmi almeno un pochino, soprattutto dopo tutte le tribolazioni che ci ha fatto e ci sta facendo passare tuttora questo pairing (mi sono anche iscritta a EFP NESS RENditi contO).

Inizio col dire che ho cominciato a leggere la shot con aspettative molto alte, dato tutto il parlare che ne avevamo fatto, tutte le fanart angst viste e tutte le lacrime virtuali versate. Poi arrivi tu con il tuo "non so scrivere" e invece mi sforni una perla del genere. Perché sì, è una perla, esattamente come quelle sul vestito di Petra. Insomma, il contrasto tra la situazione felice e spensierata, piena di attesa e di sogni per il futuro nella quale vediamo muoversi Petra e Auruo e quella in cui ritroviamo questi sogni solo nel fumo dell'incendio appiccato, spezzati, rotti come lo specchio, a brandelli come il vestito, beh, toglie veramente il fiato. 
Una cosa che ho notato anche nell'altra fic su SnK è il silenzio di Rivaille, il suo dolore espresso esclusivamente in gesti significativi. Ogni parola che lascia le sue labbra non si perde in inutili espressioni di tristezza. E' piuttosto attraverso i suoi sguardi e il suo comportamento che viene alla luce tutto la sua sofferenza. E con lui soffro anch'io. Perché bisogna provare pena per coloro che restano indietro, a vegliare e ricordare i morti. 
Rivialle vuole rendere libera Petra bruciando tutto, ma vuole anche salvarla. Salvarla da quel destino ingiusto al quale invece è andata incontro. Ma secondo me - e io purtroppo ho questo vizio di leggere tra le righe anche quello che non c'è e che magari l'autore non aveva nemmeno in mente - Rivaille ha bisogno di questo rito per liberare anche se stesso, per evitare di perdersi nelle lacrime e riuscire a guardare avanti, oltre, per continuare a vivere sempre custodendo gelosamente il ricordo di quell'abito da sposa, di quella donna che tanto lo aveva amato. Sono convinta che Rivaille sia un personaggio molto complesso e spesso e volentieri incompreso a causa dei suoi pensieri sempre celati nell'opera originale. Per questo è difficile riuscire a ridipingerlo nel modo corretto, ma tu hai fatto un lavoro eccezionale. Quello è Rivaille e quella era Petra. E quelle sono le loro reazioni, adeguate al loro tipo di carattere, pensieri e ideali.
Forse sto scrivendo troppo, ma perdonami, sono una persona puzzolosa che ama questa coppia con tutto il suo cuore. Non penso ci sia bisogno di dirtelo, ma, davvero, le mie aspettative non sono state affatto deluse, anzi.
Nessiolina bella, scrivi ancora per noi, che non è assolutamente un peccato.
Di grande effetto, personalmente, la scena del riflesso nello specchio, visto da un Rivaille pieno di frustrazione e con il cuore a pezzi.
Adieu.
Bea.

Ok, dato che stasera sono particolarmente incline a fare la brava ragazza, ti recensisco perché voglio scriverti per filo e per segno cosa penso di questa shot.
Partiamo dal dire che io trovo molto carino il paring Rivaille/Petra, e anche che lei sia molto patatosa - termine decisamente non tecnico, ma spiega molto bene cosa penso di Petra, una giusta contrapposizione per bilanciare il carattere del Caporale. L'idea di strutturare su due linee temporali distinte la storia è ottima per i sentimenti che vuoi suscitare, partendo da una scena che racchiude tutta la spensierata allegria di una giovane donna pronta a sposarsi, con il sorriso sulle labbra e senza i crudi pensieri della guerra a scalfire quel momento di serenità. E attraverso le descrizioni ha reso vivi i suoi sentimenti, le sue emozioni, mischiandole alla sua psicologia per renderla viva, come in questa frase - tanto per citarne una -: "rise, senza togliere gli occhi da ciò che era diventata: il suo segreto, un sogno, quell’umanità che la faceva sentire meno in gabbia, forse persino libera, sicuramente più bella in quel mondo tanto crudele quanto meraviglioso; era regina, madre dei suoi attimi di normalità.".
Ovviamente, tutta questa allegria non è destinata a durare, ma deve essere schiacciata pesantemente con la seconda parte. Con il presente.
L'idea di bruciare tutto, radere al suolo il passato trasformandolo in cenere, evitando che la rovina cada anche su quello che è rimasto del passato, mi è piaciuta moltissimo. Come la scelta di salvare il vestito - un vestito che simboleggia le promesse spezzate ancora prima di essere pronunciate, ciò che sarebbe potuto essere, strappato via brutalmente. La consegna al padre, per salvarlo ma senza tenerlo sotto gli occhi, lontano, riuscendo comunque a impedirne così il suo degrado in modo da preservare i desideri di Petra, rimasti come impregnati in essi.
Ti riporterei anche qui una frase che mi è particolarmente piaciuta - le ultime due, per intenderci quelle che tu pensavi non fossero chiare - ma evito, perché mi sa che sto correndo il rischio di divagare eccessivamente e non vorrei mai. Anche perché le recensioni non le so fare, vorrei essere molto più approfondita nell'analisi, ma non ci riesco.
Comunque, non so dove tu veda il tuo non-saper-scrivere perché non esiste. Te lo ripeto, perché sei banana - sei la mia Sis, d'altronde.
Sparisco, mi dileguo, mi eclisso.

Ilse

Recensore Junior

Ecco, io non capisco un paio di cose.
La prima, perché diavolo dici di non saper scrivere (quando è palese l'opposto).
La seconda, come diavolo fai a scrivere così bene.
Le tue descrizioni, così perfette, rendono benissimo cosa vuoi dire. Non semplicemente un matrimonio, ma IL matrimonio, quello che tutte vorrebbero. Ho amato come l'hai trattato, perché fa capire quanto Petra ci tenga a ciò.
Poi ZACK, la pugnalata al cuore (per quanto io sia poco emotiva) e la rinuncia al grassetto è come se il sogno fosse finito e si torna al mondo brutto e crudele, che non perdona troppo le sognatrici.
Insomma, un piccolo capolavoro che merita tanto amore.
Ecco.