Sorprendi.
Traccio una linea sconnessa con gli occhi lungo tutte le parole incise dentro al testo. E tu, Sorprendi. Non conosco il tuo nome, non conosco nulla eppure sono convinta che da una testa come la tua ci si possa innamorare tutto d'un fiato. E il tuo avermi sorpresa lo ha fatto. Stendi i tuoi pensieri, le tue idee con uno stile diverso da tutti quelli che io abbia letto. Mi piace. Mi piaci.
"Non è il sesso. È l'intimità, la libertà di toccarsi senza diventare il riflesso ingigantito di una lente d'ingrandimento sotto il sole. Tracciare le rotte sbilenche di virgolette e gabbie per uccelli spalancate.
Semplice."
Quando un testo suscita emozioni tali e ti fa esplodere in un intenso piacevole senso di gratitudine verso chi lo ha scritto, capisci quanto siano enormi le potenzialità dell'autore.
I miei più sentiti complimenti.
Non so sulla di te, ma ricorda che quando una persona si innamora delle parole si innamora anche di chi è stato capace di comporre una sinfonia con esse. E anche se un poco, mi "sono innanorata" della tua testa.
Miilkshake_
(Recensione modificata il 25/08/2014 - 02:15 pm)

Leggi la risposta dell'autore

Okay, mia sorella e le sue amiche ridono, l'aspirapolvere mangia pezzi di tappeto nella stanza accanto, qualcuno forse mi sta anche parlando, dovrei veramente studiare, dovrei scrivere una fanfiction che sto disperatamente cercando di portare avanti, dovrei smettere di mangiarmi le unghie che così mi fanno male le dita quando batto sui tasti, dovrei scendere a comprare il latte, dovrei fare tutto tranne che stare qui.
Ma.
"E non eravamo troppo giovani, o troppo stupidi, o troppo piccoli. Piccoli dentro e fragili fuori, come gommapiuma sistemata sugli spigoli dei corridoi ciechi per impedire ai bambini di ferirsi."
Niente, volevo solo comunicarti con una certa enfasi, come è mio costume, che mi hai appena uccisa.
Perciò sentiti in colpa, e non poco. 
Soprattutto perchè piangere per Harry Styles a vent'anni mi sembra quantomeno fuori luogo, e in questo momento non c'è sfigata messa peggio di me.
Bravo, cazzo. E li uso, i termini volgari nelle recensioni, perché boh, chissenefrega, ormai i neuroni me li sono bruciati tutti e non credo che banneranno una povera idiota.

Leggi la risposta dell'autore

Saalve. Ti ho intasato il profilo con le mie recensioni, scusami AHAHAHA
Ora, non capisco perchè questa storia abbia solo una recensione - tra poco due - è semplicemente perfetta.
Mi ha ricordato "Inverno" della raccolta di drabble perchè anche qui ribadisci il concetto di vicinanza ma distanza allo stesso tempo, e ti ho già detto cosa penso di questo sentimento quindi è inutile che mi ripeta.
La frase che mi ha fatto più male? “Non me ne frega niente di Larry Stylinson. È un gioco, un cruciverba” E non solo perchè forse io ci credo con tutta l'anima in loro, ma perchè so che Harry non le pensa davvero queste cose, e sa che a Louis hanno fatto male, e che hanno fatto male anche a lui che le ha pronunciate anche se non lo voleva.
Ho adorato il pensiero dei quattordici passi e tra quarti e del centimetro. Magari sembrano solo due particolari insignificanti, ma per me sono questi che hanno dato senso alla storia, io li ho trovati belli. Mi sono piaciuti molto *w*
Ed è fantastico il modo in cui rinascono alla fine, in cui decidono di ricominciare in un corridoio deserto di New York.
Credo di amare il tuo modo di scrivere, mi ha conquistata e leggerei tutto quello che scrivi per ore (se non dovessi mangiare, bere, dormire e avere contatti sociali con il resto del mondo, ovvio).
Baci e complimenti! :D
Marianne

Leggi la risposta dell'autore

Ammetto che in certi punti è difficile seguirti, ma è bellissima. È molto.. reale. Mi intriga. Sei molto bravo, sono contenta che ci stai prendendo gusto, mi piace l'idea di poter riuscire a capirti un po' di più. :)

Leggi la risposta dell'autore